È stato aggiornato l’importo della maternità agricola nel 2025.
L’INPS ha fornito le nuove retribuzioni di riferimento per l’anno in corso, chiarendo anche quali sono le modalità di calcolo degli importi per piccoli coloni e compartecipanti familiari, categorie ancora regolamentate con criteri speciali.
Ci sono importanti novità per le lavoratrici del settore agricolo che hanno diritto alle prestazioni economiche di maternità.
In questo articolo vi illustriamo quali sono e vi spieghiamo come funziona, a chi spetta e come richiederle la maternità agricola.
COS’È LA MATERNITÀ AGRICOLA
La maternità agricola è un’indennità economica erogata dall’INPS alle lavoratrici del settore agricolo durante il periodo di astensione obbligatoria dal lavoro per gravidanza e parto. Serve a tutelare il reddito delle donne impiegate in agricoltura che non possono lavorare nei mesi immediatamente prima e dopo la nascita del figlio.
Pur avendo finalità simili a quella ordinaria, cioè garantire un reddito durante l’astensione obbligatoria per gravidanza e parto, la maternità agricola presenta alcune differenze importanti rispetto alla prestazione prevista per le dipendenti del settore privato o pubblico.
Prima di tutto, ad essere diverse sono le destinatarie. Perché la maternità agricola è una misura rivolta esclusivamente a donne occupate nel settore primario, iscritte agli elenchi nominativi INPS dei lavoratori agricoli e in possesso di specifici requisiti.
Inoltre, Per ottenere l’indennità di maternità agricola, è necessario aver maturato almeno 51 giornate di lavoro agricolo nell’anno precedente la richiesta, mentre quella ordinaria – rivolta alle lavoratrici dipendenti, autonome o parasubordinate – richiede requisiti contributivi differenti. Ad esempio, le dipendenti devono aver versato almeno 26 settimane di contributi nei due anni precedenti, oppure risultare assicurate da almeno un anno con effettivo versamento di contributi. Per approfondire nel dettaglio quali sono, vi consigliamo la nostra guida alla maternità obbligatoria.
Di seguito, invece, approfondiamo quali sono i requisiti per il settore agricolo.
A CHI SPETTA LA MATERNITÀ AGRICOLA, REQUISITI 2025
L’indennità di maternità nel settore agricolo è destinata a:
- Coltivatrici dirette;
- Colone e mezzadre;
- Imprenditrici agricole professionali (IAP) iscritte alla Gestione speciale dei lavoratori autonomi in agricoltura;
- Piccoli coloni e compartecipanti familiari, iscritti agli appositi elenchi nominativi annuali dell’INPS.
Per accedere alla prestazione, la lavoratrice agricola deve:
- essere iscritta agli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli dell’INPS come coltivatrice diretta, colona, mezzadra, imprenditrice agricola, compartecipante familiare o piccolo colono;
- avere almeno 51 giornate di lavoro agricolo nell’anno precedente (requisito contributivo minimo);
- essere in astensione obbligatoria per maternità (con certificazione del medico curante e autorizzazione ASL se richiesta).
A questo punto, la lavoratrice può presentare la domanda nei termini previsti dalla normativa, pena la decadenza del diritto.
COME FARE DOMANDA
La richiesta di maternità agricola va presentata all’INPS in modalità telematica, tramite il portale INPS, accedendo a questa pagina con SPID, CIE o CNS.
In alternativa è possibile fare richiesta tramite Contact Center INPS (803164 da rete fissa, oppure 06164164 da mobile) o attraverso patronati e CAF, che possono fornire assistenza gratuita per la compilazione e l’invio della domanda.
In fase di inoltro, è necessario allegare la documentazione medica, comprese le date di astensione obbligatoria certificate dal medico e indicare la categoria agricola di appartenenza.
QUANTO SPETTA
L’indennità di maternità è pari all’80% del reddito giornaliero convenzionale, che viene aggiornato ogni anno. La cifra di riferimento stabilita 65,19 euro al giorno per il 2025.
Nel caso dei piccoli coloni e compartecipanti familiari, il trattamento economico per maternità segue regole diverse rispetto ai lavoratori subordinati. L’INPS infatti calcola l’importo basandosi su redditi convenzionali.
Come chiarito dalla Circolare n. 111 del 16-07-2025:
- l’importo aggiornato è valido per le richieste di maternità a partire dal 1° Gennaio 2025 e fino al 31 Dicembre 2025;
- le domande presentate prima della circolare per eventi avvenuti nel 2025 non sono invalidate ma, poiché tenevano conto di un reddito convenzionale diverso, l’INPS procederà alla riliquidazione d’ufficio per adeguare l’importo della prestazione al nuovo giornaliero convenzionale di 65,19 euro, se l’indennità era stata precedentemente calcolata con un importo inferiore (e verranno corrisposti i relativi ed eventuali importi arretrati).
COME FUNZIONA
L’indennità di maternità viene normalmente erogata per 5 mesi complessivi (2 mesi prima e 3 mesi dopo il parto (estendibili in caso di flessibilità o eventi particolari);
Con una percentuale pari all’80% del reddito giornaliero convenzionale, quindi, nel 2025 l’indennità giornaliera sarà pari a: 80% di 65,19 euro = 52,15 euro al giorno. Totale per 5 mesi (circa 150 giorni): 7.822 euro lordi.
Queste somme sono da intendersi al lordo di eventuali ritenute fiscali e contributive.
GUIDA ALLA MATERNITÀ
Per approfondire, mettiamo a vostra disposizione la guida alla maternità obbligatoria e la guida sull’assegno di maternità dei Comuni, da non confondere con l’assegno di maternità dello Stato.
ALTRI APPROFONDIMENTI E GUIDE UTILI
Vi consigliamo di leggere anche i seguenti approfondimenti:
- l’approfondimento sul congedo di paternità;
- la guida al congedo di paternità alternativo;
- la guida al congedo parentale.
- la guida alla domanda di maternità aggiornata nel 2025;
- la nuova domanda di gravidanza a rischio aggiornata.
COME RESTARE AGGIORNATI
Vi consigliamo anche di leggere la guida sull’assegno unico e universale figli e quella sul bonus nido potenziato.
Inoltre, mettiamo a vostra disposizione anche l’approfondimento sulla Carta Nuovi Nati da 1000 Euro 2025.
Per conoscere altri aiuti e agevolazioni disponibili per famiglie e lavoratori potete invece visitare la nostra sezione dedicata agli aiuti alle persone.
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