Pensione anticipata ordinaria nel 2025: novità, finestra, requisiti

Come funziona, a chi spetta e quanto si perde con la pensione anticipata ordinaria prevista per chi ha versato un minimo di contributi

pensione, pensioni

La pensione anticipata ordinaria consente ai lavoratori che hanno maturato un determinato requisito contributivo di accedere al trattamento pensionistico prima di aver compiuto l’età prevista per la pensione di vecchiaia.

Dal 2025 sono cambiati i requisiti per accedere a questo trattamento e anche i termini della finestra temporale per ottenerlo, ma solo per alcuni statali.

In questo articolo vi spieghiamo cos’è la pensione anticipata ordinaria, a chi si rivolge esattamente, come funziona e come fare domanda.

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NOVITÀ PENSIONE ANTICIPATA ORDINARIA NEL 2025

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto diverse novità sulla pensione anticipata ordinaria per l’anno in corso. In particolare, sono cambiate le regole sull’accesso al trattamento e quelle sulle finestre temporali di adesione alla misura, ma solo per alcuni dipendenti pubblici.

La pensione anticipata ordinaria, introdotta a partire dal 1° Gennaio 2012 dalla Legge Fornero (Decreto Legge 6 Dicembre 2011, n. 201, articolo 24) è trattamento pensionistico strutturale che permette di uscire dal mondo del lavoro prima di ottenere il requisito di età anagrafica previsto per la pensione di vecchiaia, se in possesso di una certa anzianità contributiva.

In primis, la misura è destinata ai lavoratori iscritti alla previdenza pubblica obbligatoria che entro il 31 Dicembre 2026 hanno un’anzianità contributiva di 41 anni e 10 mesi (se donne) e di 42 anni e 10 mesi (se uomini) se hanno iniziato a lavorare prima del 1996.

Servono invece, almeno 25 anni (e non più 20 come era nel 2024) di contributi e un assegno pari a 3 volte quello sociale nel caso di contribuzione versata a partire dal 1° Gennaio 1996. L’importo può essere ridotto a 2,8 volte per le donne con un figlio e a 2,6 volte per le donne con due o più figli, come già stabilito dalla Legge di Bilancio 2024.

Ma vediamo nel dettaglio come è cambiata questa forma di pensionamento dal 2025.

COSA CAMBIA NEL 2025 PER LA PENSIONE ANTICIPATA ORDINARIA

L’articolo 1, commi 181-185 della Legge di Bilancio 2025 ha cambiato radicalmente la pensione anticipata ordinaria dal 1° Gennaio. Ecco come:

  • per chi ha una contribuzione versata a partire dal 1° Gennaio 1996, servono almeno 25 anni (e non più 20 come era nel 2024) di contributi e un assegno pari a 3 volte quello sociale nel caso di contribuzione versata a partire dal 1° Gennaio 1996. L’importo può essere ridotto a 2,8 volte per le donne con un figlio e a 2,6 volte per le donne con due o più figli, come già stabilito dalla Legge di Bilancio 2024. Dal 1° Gennaio 2030, l’importo deve essere almeno pari a 3,2 volte l’assegno sociale;

  • per coloro il cui primo accredito contributivo decorre dopo il 1° Gennaio 1996, è possibile, su richiesta, calcolare, per raggiungere l’importo soglia mensile dell’assegno sociale per l’accesso alla pensione di vecchiaia o anticipata, anche il valore di una o più prestazioni di rendita di forme pensionistiche complementari. Questo è possibile solo in caso di opzione per la prestazione in forma di rendita;

  • il periodo di finestra mobile è stato ampliato per i dipendenti degli Enti locali, della Sanità, per gli insegnanti d’asilo e di scuole elementari parificate, gli ufficiali giudiziari, gli aiutanti ufficiali giudiziari e i coadiutori. I dettagli ve li spieghiamo più avanti.
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QUALI SONO LE FINESTRE PER LA PENSIONE ANTICIPATA?

C’è da dire che il trattamento di pensione anticipata, in linea generale, decorre trascorsi tre mesi dalla data di maturazione dei requisiti previsti dalla normativa vigente. In caso di cumulo dei periodi assicurativi, il trattamento pensionistico ha una decorrenza valida dal primo giorno del mese successivo all’apertura della relativa “finestra”.

Poi, per il personale del comparto scuola e dell’Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica (AFAM) il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico arriva rispettivamente dal 1° Settembre e dal 1° Novembre dell’anno di maturazione del prescritto requisito.

Inoltre, dal 2024 la decorrenza della pensione anticipata è cambiata per i soggetti iscritti alle casse dell’ex INPDAP. Parliamo cioè, dei dipendenti degli Enti Locali (CPDEL), insegnanti e insegnanti degli asili nido parificati (CPI), sanitari iscritti alla cassa (CPS), e ufficiali giudiziari / aiutanti ufficiali giudiziari e coadiutori iscritti alla cassa (CPGU). 

Con la Circolare n. 78 del 03-07-2024, INPS aveva chiarito che per tali soggetti il trattamento della pensione anticipata ordinaria decorreva dopo 3 mesi dalla data di maturazione dei requisiti contributivi se gli stessi erano maturati entro il 31 Dicembre 2024. La durata cambia ancora da quest’anno. Ovvero, la decorrenza è di:

  • 4 mesi dalla data di maturazione dei requisiti se gli stessi sono maturati entro il 31 Dicembre 2025;

  • 5 mesi dalla data di maturazione dei requisiti se gli stessi sono maturati entro il 31 Dicembre 2026;

  • 7 mesi dalla data di maturazione dei requisiti se gli stessi sono maturati entro il 31 Dicembre 2027;

  • 9 mesi dalla data di maturazione dei requisiti se gli stessi sono maturati a decorrere dal 1° Gennaio 2028.
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REQUISITI PENSIONE ANTICIPATA ORDINARIA NEL 2025

La pensione anticipata ordinaria è prevista per coloro che sono in possesso di specifici requisiti, ma solo se iscritti alle seguenti Gestioni / previdenze:

  • Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO), che include il Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, le Gestioni speciali per i lavoratori autonomi;

  • Gestione Separata INPS;

  • forme sostitutive dell’AGO, come ad esempio il Fondo Volo (per i dipendenti da aziende di navigazione aerea) e la Gestione sport e spettacolo (per i lavoratori dello spettacolo e sportivi professionisti);

  • forme esclusive dell’AGO, come ad esempio le Gestioni dei dipendenti pubblici (dipendenti dello Stato, degli enti locali, del settore sanità, ufficiali giudiziari e gli insegnanti d’asilo dipendenti dei comuni, delle scuole elementari parificate).

A proposito di requisiti, quindi, nel 2025 possono richiedere la pensione anticipata i lavoratori citati che hanno iniziato a versare contributi prima del 1996 in possesso del requisito contributivo di:

  • 41 anni e 10 mesi (pari a 2.175 settimane) se donne;

  • 42 anni e 10 mesi (pari a 2.227 settimane) se uomini.

Tale requisito è previsto fino al 31 Dicembre 2026. Poi, dal 1° Gennaio 2027, i requisiti contributivi saranno adeguati, con cadenza biennale, agli incrementi della speranza di vita che verranno via via stabiliti e su cui noi vi aggiorneremo. In questa tabella trovate i requisiti anagrafici stimati per la pensione anticipata, a titolo esemplificativo fino al 2050.

Per chi ha versato contributi dal 1996, invece, servono i seguenti requisiti:

  • almeno 25 anni (e non più 20 come era nel 2024) di contributi;

  • un assegno pari a 3 volte quello sociale. L’importo può essere ridotto a 2,8 volte per le donne con un figlio e a 2,6 volte per le donne con due o più figli, come già stabilito dalla Legge di Bilancio 2024. Dal 2023 l’assegno deve essere almeno pari a 3,2 volte l’assegno sociale.

QUANTO SI PRENDE

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