Proroga Reddito di Emergenza 2022: le ipotesi possibili

Nessuna proroga al Reddito di Emergenza 2022 nella legge di Bilancio ma si apre un’ipotesi con i fondi per il PNRR. Ecco tutte le novità

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A sorpresa, non arriva la proroga del Reddito di Emergenza nella Legge di Bilancio 2022, ovvero il contributo rivolto alle famiglie meno abbienti e con ISEE basso.

Pur essendo una delle misure di sostegno più diffuse e apprezzate nel corso della pandemia da Covid 19, il Reddito di Emergenza si è fermato all’ultima erogazione di settembre 2021.

Nonostante il “no” in Legge di Bilancio 2022, però non è esclusa una proroga del provvedimento, ma tutto è ancora molto incerto.

PROROGA REDDITO DI EMERGENZA, IL “NO” NELLA LEGGE DI BILANCIO 2022

Nella fase di conversione in Legge del Bilancio, sono stati “bocciati” diversi emendamenti in Parlamento che ne prevedevano la proroga per tutto il 2022, se non fino alla fine dello stato di emergenza da Covid 19. Il rinnovo del Reddito di Emergenza 2022 sarebbe infatti costato oltre 700 milioni di euro al Bilancio dello Stato e dunque, alla fine si è deciso di escludere questo provvedimento dalle misure di sostegno previste.

Il motivo è economico e strutturale insieme. Per il 2020, l’autorizzazione di spesa per l’erogazione del REM era stata fissata in 971,3 milioni di euro del “Fondo per il Reddito di emergenza”. Nel corso del 2020, il tasso di accoglimento delle domande è risultato molto inferiore (circa il 50% in meno) a quanto inizialmente stimato. Pertanto l’ammontare di tutte le quote REM per il 2020, è stato ricompreso nell’ambito dello stanziamento iniziale. Poi, per il 2021, per le quote REM riconosciute, l’autorizzazione complessiva di spesa è stata pari a 1.520,1 milioni di euro ma ha abbracciato anche i lavoratori con ISEE in corso di validità non superiore a 30.000 euro, che avevano terminato le prestazioni di NASpI e DIS-COLL tra il 1° luglio 2020 e il 28 febbraio 2021. Al che, i fondi si sono ben presto esauriti. Unico modo per dare nuova linfa economica al REM sarebbe stato usare i fondi del PNRR, ma la scelta politica si è orientata su un altro ambito.

IPOTESI PROROGA DEL REM 2022

Nelle proposte emendative alla Legge di Bilancio 2022, i Parlamentari di maggioranza e opposizione hanno chiesto la proroga del Reddito di Emergenza 2022 anche con eventuali modifiche alla misura. I fondi del REM però, non sono disponibili in quanto il Governo ha deciso di potenziare piuttosto il Reddito di Cittadinanza 2022 e riformare completamente il sistema degli ammortizzatori sociali, come spiegato in questo articolo.

Dunque, le risorse per le misure di sostegno si sono spostate completamente rispetto ai criteri alla base del Reddito di Emergenza. Unico modo per riuscire a rimpinguare il fondo sarebbe quello di usare per la misura i fondi del PNRR (Missione 5). La scelta sembra complessa in quanto, per tali risorse il Governo privilegia più interventi strutturali che sussidi. Non è escluso, che dopo l’ok definitivo in Senato del Decreto Recovery convertito in Legge, si possano dirottare i numerosi fondi stanziati nel PNRR proprio in tale senso, con un decreto Ministeriale ad hoc. Questa sarebbe l’ultima spiaggia per il REM che è e resta una misura nata come straordinaria e connessa all’emergenza economica dovuta alla pandemia.

LE MODIFICHE AL REDDITO DI EMERGENZA

Il Reddito di Emergenza nasce con il Decreto Rilancio come un contributo economico che va da 400 a 804 euro d’importo mensile per i nuclei familiari in possesso di requisiti socio economici. Come per il Reddito di Cittadinanza, il beneficiario della prestazione non è quindi il singolo richiedente ma l’intero nucleo familiare, come spiegato in questo articolo.

Nel tempo questa misura, che ha sempre diviso sia il Governo che il Parlamento, è stata rimodulata a più riprese. Nello specifico, il primo Decreto Sostegni aveva rinnovato il REM per i mesi di marzo, aprile e maggio 2021 ed esteso la platea dei beneficiari rispetto al Decreto Rilancio che aveva istituito la misura.

Con il Decreto Sostegni Bis restavano poi, pressoché immutati i requisiti per l’accesso al beneficio, riservato ai nuclei familiari in condizioni di necessità economica e che dunque hanno risentito molto dell’emergenza epidemiologica da Covid 19. L’unica differenza stava nel reddito familiare di riferimento per l’accesso all’indennizzo. Nell’ultima rimodulazione non si faceva più riferimento al mese di febbraio 2021, ma bisognava prendere in considerazione aprile 2021, con le domande da presentare entro il 31 luglio 2022.

Da settembre 2021, scadenza delle ultime erogazioni, la misura non è stata ulteriormente prorogata. La proroga al Reddito di Emergenza estesa al 2022, non è stata ipotizzata, nemmeno in una forma differente. Non vi è stata proroga neppure quando con il nuovo Decreto Covid, il Governo ha prorogato lo stato di emergenza al 31 marzo 2022.

PROROGA REDDITO DI EMERGENZA, LA PLATEA

Una proroga del Reddito di Emergenza potrebbe interessare una platea molto vasta di persone. Secondo il report INPS dell’Osservatorio su Reddito e Pensione di Cittadinanza con i dati aggiornati al 7 dicembre 2021, relativi ai nuclei percettori del Reddito o Pensione di Cittadinanza e del Reddito di Emergenza (REM) negli anni 2019-2021, i nuclei familiari beneficiari sono stati numerosi.

Nello specifico, per il periodo compreso tra giugno 2021 e settembre 2021, distingue i casi di diffusione del Reddito di Emergenza come da criteri del Decreto Sostegni, da quelli del Decreto Sostegni Bis. Nel primo caso, i nuclei a cui è stata pagata nel 2021 almeno una mensilità di REM risultano pari a 594.398. Mentre le erogazioni di REM ai sensi del Decreto Sostegni Bis sono pari a 555.298. Nell’erogazione vi è una maggiore incidenza rilevata al Sud e Isole, seguita dalle Regioni del Nord e poi del Centro Italia.

Per quanto riguarda la nazionalità dei nuclei dei cittadini beneficiari, 616.065 sono italiani, 73.141 sono comunitari e 460.490 extracomunitari. In tutti i casi, l’importo medio mensile è stato di 539 euro e poi, il totale del numero di persone coinvolte è di oltre 1,23 milioni Si tratta comunque di un pubblico molto vasto.

IL FUTURO INCERTO DEL REM 2022

Il futuro del Reddito di Emergenza 2022 dunque è incerto ma non è ancora detta l’ultima parola. Di certo l’accordo non è ancora arrivato, ma nel caso ci fosse, vi aggiorneremo.

Del resto, scoprire che questa misura sia politicamente divisiva, non è un mistero. Nel corso della conversione in Legge del Bilancio 2022, oltre a chi ha chiesto di rinnovarlo e farlo diventare strutturale, c’è anche chi aveva chiesto la sua cancellazione definitiva dal “radar” dei sussidi. Anche questo emendamento è stato respinto.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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