Quanto è costato il reddito di cittadinanza e quanto risparmia lo Stato dal 2024

Ecco quanto è costato il Reddito di Cittadinanza e quanto risparmia lo Stato dal 2024, secondo i dati Bankitalia e INPS

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Quanto è costato il Reddito di Cittadinanza e quanto risparmia lo Stato con la sostituzione della misura dal 2024?

Secondo i dati della Banca d’Italia, il Reddito di Cittadinanza è costato 8 miliardi di euro circa all’anno e con l’arrivo delle misure sostitutive, il risparmio sarà di 0,9 miliardi di euro circa all’anno. Ma non è tutto qui.

Ricordiamo che dal 1° gennaio 2024, il Reddito di cittadinanza (RdC) sarà sostituito definitivamente da due nuovi strumenti voluti dal Governo Meloni, ossia l’Assegno di inclusione (ADI) e il Supporto per la formazione e il lavoro (SFL), già attivo dal 1° settembre 2023.

Quanto costeranno di preciso queste nuove misure di sostegno?

In questo articolo facciamo il punto su quanto è costato il Reddito di Cittadinanza, quanto risparmia lo Stato dal 2024 e qual è la spesa da sostenere con l’introduzione delle nuove misure, ossia l’ADI e SFL, secondo i dati Bankitalia e quelli INPS.

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QUANTO È COSTATO IL REDDITO DI CITTADINANZA

Il Reddito di Cittadinanza è costato circa 8 miliardi di euro all’anno, ossia circa 38 miliardi di euro in totale dalla sua entrata in vigore nel 2019 e fino al 2023.

A dirlo sono il report “La revisione delle misure di contrasto alla povertà in Italia” reso noto il 14 dicembre 2023 dalla Banca d’Italia e il calcolo relativo al 2022, pubblicato con il XXII Rapporto INPS del 13 settembre 2023.

Nel dettaglio, ecco i costi per l’erogazione dei sussidi suddivisi per anno, a cui vanno aggiunte le “spese fisse” sostenute dallo Stato per il funzionamento del RdC:

  • 4,770 miliardi di euro circa nel 2019 (da aprile, mese di entrata in vigore);

  • 6,792 miliardi di euro circa nel 2020;

  • 6,927 miliardi di euro circa nel 2021;

  • 6,984 miliardi di euro circa nel 2022;

  • 6,6 miliardi di euro circa nel 2023 (dati disponibili fino a novembre 2023).

Si tratta cifre importanti che, secondo i dati dell’Osservatorio INPS di dicembre 2023, hanno garantito aiuto a:

  • 975.140 nuclei percettori a fronte di 1.639.505 richiedenti nel 2019 (da aprile, mese di entrata in vigore). Ossia il RdC è arrivato a 2.559.379 persone e per 530,02 euro di importo medio mensile;

  • 1.421.125 nuclei percettori a fronte di 1.459.608 richiedenti nel 2020. Ossia il RdC è arrivato a 3.523.570 persone e per 566,57 euro di importo medio mensile;

  • 1.163.288 nuclei percettori a fronte di 1.602.623 richiedenti nel 2021. Ossia il RdC è arrivato a 3.765.449 persone e per 577,59 euro di importo medio mensile;

  • 1.392.040 nuclei percettori a fronte di 1.533.424 richiedenti nel 2022. Ossia il RdC è arrivato a 3.493.429 persone e per 581,76 euro di importo medio mensile;

  • 1.213.345 nuclei percettori a fronte di 651.902 richiedenti nel 2023 (minori per via del cambio regole dal 2023 che vi spieghiamo in questa guida). Ossia il RdC è arrivato a 2.715.165 persone e per 600,26 euro di importo medio mensile (dati disponibili fino a novembre 2023).

QUANTO COSTANO ADI E SFL

Nel 2024 la somma prevista per l’Assegno di inclusione (ADI) e il Supporto per la formazione e il lavoro (SFL) ammonta a 7,1 miliardi.

A riportarlo è Bankitalia, fornendo una stima che di fatto non si discosta tanto da quella destinata al RdC, confermando quindi un’impegno finanziario simile da parte del Governo.

Nel prossimo decennio, inoltre, si prevede che la spesa si mantenga intorno ai 7 miliardi, garantendo una continuità nelle risorse destinate a questo settore.

QUANTO RISPARMIA LO STATO SENZA RDC, CON ADI E SFL

Secondo il report “La revisione delle misure di contrasto alla povertà in Italia” reso noto il 14 dicembre 2023 dalla Banca d’Italia, con l’introduzione delle misure sostitutive del Reddito di Cittadinanza, l’Assegno di inclusione (ADI) e il Supporto per la formazione e il lavoro (SFL) per lo Stato vi sarà un risparmio stimato di circa 0,9 miliardi di euro in totale.

La sostituzione del RdC con l’Assegno di inclusione (ADI), con le domande aperte dal 18 dicembre 2023 come vi spieghiamo in questa guida, e il Supporto per la formazione e il lavoro (SFL), già attivo dal 1° settembre 2023 rappresenta un chiaro tentativo di rimodulare i sussidi per la povertà.

Ma come abbiamo visto ciò non si traduce necessariamente in un risparmio così notevole per lo Stato.

GUIDA CORRELATE

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Mettiamo a vostra disposizione anche gli articoli su Fase transitoria del Reddito di Cittadinanza e Reddito di Cittadinanza dal 2024. Potrebbe interessarvi anche sapere come avere il Reddito di Cittadinanza dopo la sospensione.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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