Rottamazione quater 2024 entro il 31 maggio: quali cartelle rientrano, come aderire

Rottamazione quater nel 2024, pagamenti entro il 31 maggio. Ecco quali cartelle rientrano, come aderire e come funziona

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Photo credit: Massimo Todaro / Shutterstock

Per usufruire dei termini per la definizione agevolata, comunemente nota come “Rottamazione-quater”, è necessario versare il pagamento della quarta rata entro il 31 maggio. 

La norma prevede comunque una tolleranza nel pagamento di cinque giorni, per cui il pagamento verrà considerato tempestivo se effettuato entro il 5 giugno 2024.

Per gestire tutti gli adempimenti dovuti, i contribuenti possono utilizzare i servizi online disponibili sul sito dell’Agenzia Entrate e Riscossione.

In questa guida chiara e dettagliata vi spieghiamo quali sono le novità per la Rottamazione quater, le scadenze da ricordare e i servizi online che i contribuenti possono utilizzare.

COS’È LA ROTTAMAZIONE QUATER

La rottamazione quater è una procedura che permette, dal 2023, di definire in maniera agevolata i debiti col Fisco superiori a 1.000 euro iscritti a ruolo, cioè già notificati come cartelle esattoriali nel periodo dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.

Il contribuente, grazie a questa procedura può versare le somme dovute in un’unica soluzione oppure in 18 rate senza corrispondere all’Agente della riscossione interessi e sanzioni, interessi di mora, nonché l’aggio.

Come vi spieghiamo in questa guida, è una delle misure della tregua fiscale prevista dalla Legge di Bilancio 2023 e valida anche per il 2024, in virtù delle sue specifiche scadenze. Scopriamo insieme cosa prevede la Rottamazione Quater, quali sono le scadenze da rispettare e qual è l’ultima proroga attiva sul saldo della prima rata.

SCADENZA ROTTAMAZIONE QUATER 2024

Per mantenere i benefici della Rottamazione Quater è essenziale effettuare il pagamento della quarta rata entro il 31 maggio 2024. La normativa concede una tolleranza di cinque giorni, quindi il pagamento sarà considerato tempestivo se eseguito entro il 5 giugno 2024.

La Rottamazione era stata prevista dal 2023 e poi prorogata sulla scadenza rate. Dopo il Decreto Anticipi convertito in legge, connesso alla riforma fiscale 2024 e alla Legge di Bilancio 2024, l’ultimo differimento dei termini è arrivato con il decreto Milleproroghe 2024 convertito in legge.

COSA PREVEDE LA ROTTAMAZIONE QUATER

Era stata la Legge di Bilancio 2023 a introdurre la nuova definizione agevolata dei carichi affidati all’Agenzia di riscossione, cioè la cosiddetta “Rottamazione Quater”. 

Come funziona la Rottamazione Quater? Rivedendo il sistema delle sanzioni, il Parlamento aveva previsto l’abbattimento dell’aggio dovuto all’Agente di riscossione e aveva confermato il meccanismo di dilazione del pagamento. Per fruire della misura, entro il 30 giugno 2023, il contribuente aveva tempo per presentare una dichiarazione di adesione esclusivamente online, da questa pagina, seguendo la procedura telematica.

Il Governo aveva prorogato tale scadenza di tre mesi (30 settembre 2023) per i soggetti che alla data del 1° maggio 2023 risultano la residenza o sede legale o operativa nei territori delle regioni Emilia Romagna, Toscana e Marche, indicati tra i destinatari degli aiuti del decreto Alluvione.

In questo modo, aderendo alla rottamazione si può beneficiare della riduzione di sanzioni e interessi (solo al 2%), nonché degli interessi di mora, delle sanzioni civili e delle somme aggiuntive. In generale, le multe sono ridotte in un range che va da un 1/3 a 1/18.

Vediamo adesso quali sono i requisiti per aderire alla Rottamazione Quater.

REQUISITI

Possono aderire alla Rottamazione Quater tutti i contribuenti che hanno debiti pendenti, inclusi nei carichi affidati all’Agente della Riscossione nel periodo dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.

Scopriamo insieme quali cartelle sono ammesse alla Rottamazione Quater e come funziona il meccanismo delle rate.

COME FUNZIONANO LE RATE ROTTAMAZIONE QUATER

La norma stabilisce anche quante rate sono possibili per la Rottamazione Quater. Nello specifico, la definizione agevolata funziona con due opzioni:

  • entro il 31 ottobre 2023 il pagamento delle somme dovute poteva essere effettuato in un’unica soluzione (termine slittato entro il 31 dicembre 2023 invece per le zone colpite dalle alluvioni di maggio, ovvero per i Comuni in Emilia Romagna, Toscana e Marche).;

  • il pagamento tramite una dilazione dei pagamenti di massimo 18 rate. Di queste, la prima e la seconda, ciascuna di importo pari al 10% delle somme complessivamente dovute, avevano scadenza rispettivamente il 31 ottobre (invece che il 31 luglio) e il 30 novembre 2023 (poi passato al 18 dicembre 2023). Le restanti, di pari ammontare, hanno scadenza il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024.

Inoltre, il Decreto Legge 10 maggio 2023, n. 51 convertito nella Legge 3 luglio 2023, n. 87 prevede che:

  • in caso di omesso ovvero insufficiente o tardivo versamento, superiore a 5 giorni, anche di una sola rata, la rottamazione risulta inefficace e i versamenti effettuati sono considerati a titolo di acconto sulle somme dovute;

  • in caso di pagamento rateale, sono dovuti, a decorrere dal 1° novembre 2023 (e non più dal 1° agosto 2023), gli interessi al tasso del 2%;

  • in caso di dilazioni sospese al 31 ottobre 2023 (invece che al 31 luglio), queste ultime saranno automaticamente revocate.

Valgono diversi termini per i pagamenti per i soggetti che alla data del 1° maggio 2023 risultano la residenza o sede legale o operativa nei territori delle regioni Emilia Romagna, Toscana e Marche, indicati tra i destinatari degli aiuti del decreto Alluvione. Per approfondire vi rimandiamo alla nostra guida dove abbiamo riassunto tutte le scadenze rinviate.

COME ADERIRE ALLA ROTTAMAZIONE QUATER

Per aderire alla definizione agevolata, il contribuente deve presentare in via telematica una dichiarazione di adesione all’Agenzia delle Entrate, il servizio è disponibile in questa pagina. Dopo di che, lo stesso deve procedere a versare gli importi dovuti scegliendo una delle seguenti opzioni, ovvero:

  • pagamento in un’unica soluzione;
  • pagamento in un massimo di 18 rate.

QUALI CARTELLE RIENTRANO NELLA ROTTAMAZIONE QUATER 2024

Quali anni comprende la Rottamazione Quater? La Rottamazione dal 2023 è valida per le cartelle superiori a 1.000 euro notificate dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.

CARICHI ESCLUSI DALLA ROTTAMAZIONE

Non rientrano nel beneficio della rottamazione alcune tipologie di carichi, esclusi in ragione della loro natura, e in particolare quelli riferiti a:

  • recupero degli aiuti di Stato considerati illegittimi dall’Unione Europea;

  • crediti derivanti da condanne pronunciate dalla Corte dei conti;

  • multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna;

  • debiti relativi alle “risorse proprie tradizionali” dell’Unione Europea e all’imposta sul valore aggiunto riscossa all’importazione.

Per quanto riguarda i carichi degli Enti di previdenza privati, la Legge n. 197 del 2022 prevede che tali carichi potevano rientrare nella rottamazione solo con apposita delibera pubblicata sul sito internet dello specifico Ente. Tale delibera andava comunicata entro il 31 gennaio 2023 ad Agenzia delle entrate-Riscossione mediante posta elettronica certificata (PEC) comma229@pec.agenziariscossione.gov.it.

COME FUNZIONA LA ROTTAMAZIONE QUATER

La Rottamazione Quater funziona grazie all’interazione e alle comunicazioni tra cittadini e Agenzia. Nello specifico, i contribuenti che rientrano nella tregua fiscale, dopo aver inviato la richiesta di adesione, attendo che l’Agenzia delle Entrate-Riscossione provveda al recapito delle lettere con l’esito della richiesta, l’elenco dei debiti “rottamati” e l’importo dovuto tramite PEC (posta elettronica certificata) o posta raccomandata. 

Tuttavia, i contribuenti hanno la possibilità di scaricare una copia di queste comunicazioni autonomamente, accedendo all’area riservata del sito di Riscossione tramite le credenziali SPID, CIE e CNS, oppure possono farlo dall’area pubblica, senza necessità di PIN e password, previa allegazione di un documento di riconoscimento.

Nelle comunicazioni vengono forniti i seguenti dettagli:

  • l’esito dell’accoglimento o del possibile rigetto della domanda;

  • l’importo dovuto;

  • le scadenze e i moduli di pagamento, in base alla scelta effettuata durante l’adesione (fino a un massimo di 18 rate);

  • nel caso in cui il piano di dilazione preveda più di 10 rate, saranno inviati i primi 10 moduli di pagamento con la lettera. I restanti verranno spediti successivamente, prima della scadenza dell’undicesima rata.

Una volta ultimata questa fase, il debitore può richiedere online l’addebito sul conto corrente delle rate previste dal proprio piano di definizione agevolata, grazie al quale l’importo di ogni rata deve essere corrisposto direttamente entro il termine previsto, evitando eventuali dimenticanze. Questa richiesta può essere effettuata non solo presso gli sportelli, ma anche tramite l’area riservata del sito web dell’Agenzia delle entrate-Riscossione. È accessibile tramite le credenziali SPID, CIE e CNS.

Inoltre, è stato messo a disposizione del contribuente anche il servizio web ContiTu. Grazie a questo servizio tutti coloro che hanno aderito alla definizione agevolata hanno potuto decidere quali debiti pagare.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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