Assegno unico ISEE 2023 da aggiornare: entro quando e come fare

Slitta a novembre la stretta per coloro che non hanno aggiornato l’ISEE per ricevere nel 2023 l’Assegno Unico Universale aggiornato

isee inps
Photo credit: Marti Bug Catcher / Shutterstock

In caso di ISEE difformi o con omissioni, il pagamento dell’Assegno unico slitta a novembre 2023. C’è tempo fino a questa scadenza per regolarizzare la propria posizione.

L’INPS rimanda il taglio agli AUU in caso di errori nell’ISEE 2023, cioè chi regolarizza la domande entro novembre 2023 non perde l’assegno in misura piena secondo la propria attestazione e gli eventuali arretrati, che verranno accreditati nei mesi successivi. Ricordiamo che, inizialmente, la scadenza per presentare ISEE era il 30 giugno, con i tagli che dovevano iniziare da settembre 2023.

Le famiglie che già ricevono l’assegno dallo scorso anno, infatti, si vedono rinnovare il sussidio in automatico, ma per non ricevere la somma minima, era necessario che presentassero un ISEE aggiornato.

In questo articolo vi spieghiamo dettagliatamente chi doveva aggiornare l’ISEE 2023 per ricevere l’Assegno Unico universale, in che modo ed entro quale scadenza, nonché la proroga fissata dall’INPS per sanare eventuali omissioni o difformità.

PROROGA AUU A NOVEMBRE PER REGOLARIZZARE L’ISEE 2023

L’INPS, con il Messaggio n.2913 del 08-08-2023, ha confermato lo slittamento dei pagamenti relativi all’Assegno unico e universale a novembre in caso di attestazione ISEE recante omissioni o difformità. Il rinvio, è stato spiegato, è dovuto alla gestione delle domande e alle difficoltà che si potrebbero determinare in capo ai cittadini connesse al periodo estivo nel regolarizzare la propria situazione ISEE.

Per questo motivo, per questi, si procederà al pagamento della misura AUU con importo al minimo di legge solo a decorrere dalla mensilità di novembre, garantendo in tal modo agli interessati un lasso di tempo maggiore per procedere alla regolarizzazione dell’ISEE con le modalità indicate dal Messaggio INPS n. 2856 del 2023.

Infatti, con il Messaggio INPS n. 2856 sono state illustrate le cause del mancato pagamento dell’Assegno in presenza di attestazione ISEE recante omissioni/difformità (c.d. ISEE difforme), relativamente ai dati del patrimonio mobiliare e/o ai dati reddituali auto dichiarati.

L’INPS comunque, avvalendosi dei contatti presenti nell’Archivio Unico dei Contatti (PEC/SMS/e-mail), avvisa l’utente mediante l’invio di un’apposita comunicazione in questi casi, con la quale viene segnalata la presenza dell’omissione e/o difformità dell’ISEE da regolarizzare.

La presenza di omissioni o difformità nell’attestazione ISEE, inoltre, comporta l’attribuzione degli importi minimi fino a regolarizzazione avvenuta. Regolarizzazione possibile fino all’erogazione AUU di novembre 2023.

CHI DEVE AGGIORNARE L’ISEE 2023 PER L’ASSEGNO UNICO

Entro novembre 2023 possono presentare una nuova DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) i nuclei famigliari titolari di assegno unico universale figli già dal 2022, che hanno ancora i requisiti per riceverlo nel 2023.

Si tratta di un onere e non di un obbligo perché esibire un ISEE aggiornato serve a calcolare la somma reale adeguata alla situazione economica familiare. Infatti, l’importo dell’Assegno Unico è determinato dall’ISEE, e senza questo aggiornamento gli interessati ricevono l’importo “base”, senza alcuna maggiorazione.

Per chi ha già fatto domanda l’anno scorso – domanda accolta ovviamente – il beneficio viene rinnovato in automatico senza che venga presentata un’ulteriore istanza all’INPS. Ma vi sono anche casi in cui è necessario presentare una nuova domanda che vi illustriamo nel nostro approfondimento.

Tuttavia, se si vogliono ricevere le maggiorazioni previste dal legislatore, è necessario procedere aggiornando l’indicatore della propria situazione economica familiare. Per conoscere gli importi esatti delle maggiorazioni, quando spettano e a chi vi rimandiamo al nostro articolo di approfondimento.

La prima scadenza per il rinnovo ISEE era il 28 febbraio prima e il 30 giugno 2023 poi. Ma ora, come stabilito dal Messaggio n.2913 del 08-08-2023 c’è tempo fino a novembre per comunicare l’ISEE 2023 corretto e non perdere gli eventuali arretrati, che verranno accreditati successivamente.

COME AGGIORNARE L’ISEE 2023 PER L’ASSEGNO UNICO

Ma per aggiornare il proprio ISEE bisogna modificare la domanda di Assegno Unico già presentata? La risposta è no.

Basta compilare un format sul sito dell’INPS raggiungibile a questo indirizzo, oppure recandosi alle sedi territoriali INPS o presso un CAF (Centro di Assistenza Fiscale) convenzionato con l’INPS ricevendo assistenza gratuita.

Nel caso si voglia agire in autonomia, bisogna accedere al sito tramite le proprie credenziali (SPID, CIE e CNS) e compilare dichiarazione sostitutiva unica (DSU). L’Istituto dà anche la possibilità di utilizzare il modulo precompilato per l’ISEE disponibile sul sito web al servizio “ISEE precompilato” che contiene i dati autodichiarati dall’utente e quelli precompilati forniti dall’INPS e dall’Agenzia delle Entrate.

Se non sapete come funziona vi invitiamo a leggere la nostra guida sull’ISEE precompilato INPS e come richiederlo.

SCADENZA PRESENTAZIONE ISEE 2023 AUU

Inizialmente era possibile comunicare l’ISEE fino al 30 giugno 2023, senza perdere gli eventuali arretrati che dovevano essere accreditati nei mesi successivi.

Poi, l’INPS con il Messaggio n.2913 del 08-08-2023 ha fatto sapere che la regolarizzazione dell’ISEE 2023 in caso di omissioni o difformità, è possibile entro l’erogazione AUU di novembre 2023.

QUALI SONO LE FASCE DI ISEE PER ASSEGNO UNICO 2023

L’importo dell’AUU è variabile e viene determinato in base all’ISEE del nucleo familiare richiedente e all’età dei figli a carico. Ovvero:

  • per ciascun figlio minorenne: importo da 189,20 euro a 54,05 euro al mese nel 2023. Tale importo spetta nella misura piena di 189,20 euro per un ISEE pari o inferiore a 16.215 euro. Per livelli di ISEE superiori, esso si riduce gradualmente fino a raggiungere un valore pari a 69,7 euro in corrispondenza di un ISEE pari a 40.105,10 euro. Per livelli di ISEE superiori a 43.240 euro l’importo è di 54,1 euro;

  • per ciascun figlio maggiorenne fino a 21 anni: importo da 91,9 euro a 27 euro al mese nel 2023. Tale importo spetta in misura piena di 91,9 euro per un ISEE pari o inferiore a 16.215 euro. Per livelli di ISEE superiori, esso si riduce gradualmente fino a raggiungere un valore pari a 34,6 euro in corrispondenza di un ISEE pari a 40.105,10 euro. Per livelli di ISEE superiori a 43.240 euro l’importo è di 27 euro. Per saperne di più su calcolo e aggiornamento ISEE assegno unico 2023 mettiamo a vostra disposizione la nostra guida.

Per maggiori dettagli con riguardo all’assegno unico in presenza di figli maggiorenni vi consigliamo di leggere l’approfondimento specifico. Vediamo anche come funzionano le maggiorazioni.

MAGGIORAZIONI PREVISTE IN BASE ALL’ISEE

Nell’erogazione dell’Assegno Unico Universale Figli, per alcune famiglie è previsto un incremento del contributo economico, che può dipendere dal numero dei figli a carico, dalla presenza di figli con disabilità o da altri fattori legati alla situazione reddituale o all’età dei genitori.

Tali maggiorazioni hanno subito delle modifiche con la Legge di Bilancio 2023 e il  Decreto lavoro convertito in legge. Ovvero:

  • la Legge di Bilancio 2023 ha potenziato gli aumenti con diversi interventi operativi da quest’anno, dall’incremento del 50% peri figli di età inferiore a un anno e per le famiglie numerose, fino agli aumenti per i figli disabili. Tutte le novità in questo senso ve le illustriamo in questa guida;

  • il  Decreto lavoro convertito in legge ha previsto la maggiorazione di 30 euro dell’Assegno unico universale figli, non solo per i figli con entrambi i genitori titolari di reddito da lavoro, ma anche per gli orfani con un solo genitore lavoratore. Per i dettagli, vi consigliamo di leggere questo approfondimento.

Per maggiori informazioni potete leggere la guida aggiornata sulle maggiorazioni assegno unico universale figli.

EROGAZIONE AUU A CHI HA PERSO IL REDDITO DI CITTADINANZA

Chi perde il Reddito di Cittadinanza nel 2023 e vuole continuare a percepire l’Assegno Unico figli nel 2023 e anche nel 2024 deve presentare una nuova domanda, poiché l’erogazione del sostegno non avverrà più in automatico.

Anche nel 2024 con l’arrivo dell’Assegno di Inclusione vi sarà l’obbligo di presentare domanda per poter ottenere l’Assegno Unico figli.

Le due misure sono compatibili. Nel Messaggio n. 2632 del 12-07-2023, l’INPS specifica come funziona la fase transitoria fino al 31 dicembre 2023 e cosa accadrà dal 1° gennaio 2024, nonché le regole sulla compatibilità e sull’obbligo di domanda.

Per maggiori dettagli, vi invitiamo a leggere questa guida.

SERVIZI DI PROATTIVITÀ NUOVI NATI

Con il Messaggio INPS n. 3078 del 04-09-2023, l’INPS ha annunciato che a decorrere dal mese di settembre 2023, in occasione della nascita di un figlio, l’INPS procederà ad inviare ai genitori una comunicazione via e-mail. Il messaggio invita le famiglie alternativamente a presentare domanda per richiedere l’Assegno Unico Universale o integrare il beneficio già percepito per altri figli a carico.

Il nuovo servizio viene erogato tramite la Piattaforma di Proattività, finanziata dal PNRR, che permette di rilevare la nuova nascita come evento abilitante per il diritto all’Assegno Unico Universale. Però, come chiarisce INPS, la comunicazione è indirizzata agli utenti che abbiano prestato il consenso a ricevere comunicazioni proattive dall’INPS.

Come l’Istituto chiarisce nel Messaggio INPS n. 3078 del 04-09-2023, se volete ricevere contenuti personalizzati e servizi in modalità proattiva da parte dell’INPS, potete collegarvi al sito istituzionale da questa pagina, accedere alla propria area MyINPS e attivarli con questa procedura:

  • cliccando su “Vai ai tuoi consensi” potrete prendere visione di tutte le informazioni relative ai servizi proattivi;

  • nella sezione “Adesione ai servizi proattivi” potete aderire cliccando su “Acconsento”.

LA GUIDA ASSEGNO UNICO UNIVERSALE FIGLI 2023

Per maggiori dettagli su requisiti, domande e scadenze, vi consigliamo di leggere la guida dedicata all’Assegno Unico Universale.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Ecco le altre guide correlate che vi consigliamo di leggere:

Potete inoltre conoscere in anteprima importi e maggiorazioni spettanti consultando la nostra guida sul simulatore INPS legato all’Assegno Unico e su come funziona. A vostra disposizione anche i focus su Assegno Unico figli disabili e Assegno Unico figli maggiorenni, per cui talvolta valgono regole diverse che vi invitiamo a consultare.

Per approfondire, vi rimandiamo al nostro articolo che illustra i motivi per cui alcuni, invece, riceveranno l’Assegno Unico ridotto a novembre 2023.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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