È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Scuola 2025.
Il provvedimento introduce importanti novità per il personale scolastico, con misure specifiche riguardanti il reclutamento e le graduatorie.
In questo articolo vi spieghiamo nel dettaglio cosa prevede e mettiamo a vostra disposizione il testo PDF definitivo.
COSA PREVEDE IL DECRETO SCUOLA 2025
Il Decreto Scuola 2025, ossia il Decreto Legge 7 Aprile 2025, n. 45 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.81 del 07-04-2025, prevede specifiche disposizioni in materia di attuazione delle misure del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per l’avvio dell’anno scolastico 2025 2026. Vediamo insieme, punto per punto, che novità introduce.
1) POSSIBILITÀ DI RECLUTARE IDONEI CONCORSI PNRR
Il testo pubblicato in GU dà la possibilità di reclutare fino al 30% degli idonei dei concorsi PNRR, per coprire i posti rimasti vacanti. Il Decreto specifica che le graduatorie già esistenti, previste dall’articolo 47 del Decreto PNRR 2 convertito in legge, avranno priorità nell’assunzione dei candidati idonei (coloro che hanno superato le prove di un concorso).
Questo significa che prima di creare nuove graduatorie, quelle già in vigore devono essere esaurite. A partire dai concorsi banditi dal 2023, le graduatorie saranno integrate con un nuovo gruppo di candidati:
- possono essere inclusi i candidati idonei che abbiano superato la prova orale, purché abbiano raggiunto il punteggio minimo richiesto;
- questa integrazione è limitata a un massimo del 30% dei posti messi a concorso. Ciò significa che su 100 posti disponibili, al massimo 30 possono essere assegnati a candidati idonei ma non vincitori.
L’integrazione delle graduatorie sarà valida per tre anni dalla pubblicazione della graduatoria stessa. Durante questo periodo, i candidati idonei potranno essere considerati per le assunzioni, a condizione che ci siano posti disponibili e vacanti.
2) ASSUNZIONE IDONEI CONCORSO DOCENTI 2020 IN ALTRE REGIONI
Dal 2020, i candidati che hanno partecipato a un concorso per docenti (sia per posti comuni sia di sostegno) e che hanno raggiunto almeno il punteggio minimo necessario alla prova orale, possono essere inclusi in un elenco regionale, anche di una Regione diversa rispetto a quella in cui hanno sostenuto il concorso. L’elenco è aggiornabile ogni anno e i candidati possono farne parte solo su domanda, cioè presentando una richiesta.
A partire dall’anno scolastico 2026 2027, questo elenco viene utilizzato solo in caso di esaurimento delle graduatorie dei concorsi. Questo significa che, se non ci sono più candidati idonei nelle graduatorie ufficiali, le scuole possono attingere all’elenco regionale per coprire i posti vacanti. L’elenco regionale segue due criteri principali:
- l’ordine cronologico dei concorsi sostenuti dai candidati. Cioè, i concorsi più recenti vengono considerati per primi;
- il punteggio ottenuto dai candidati nel concorso. Ossia, chi ha ottenuto punteggi più alti avrà priorità.
Entro il 31 Dicembre di ogni anno, il Ministro dell’Istruzione e del Merito deve emanare un Decreto per definire le modalità di costituzione dell’elenco, nonché per regolamentare il suo funzionamento e il sistema di aggiornamento annuale.
3) NOVITÀ SULLA SCELTA DELLA SEDE
Il Decreto prevede anche che quando un docente riceve la nomina a tempo indeterminato o determinato, deve accettare la sede assegnata entro 5 giorni dalla comunicazione. Inoltre, se l’assegnazione avviene dal 28 Agosto, il termine massimo per accettare è il 1° Settembre dello stesso anno scolastico. La mancata accettazione entro questi termini equivale a una rinuncia automatica, con le seguenti conseguenze:
- decadenza dall’incarico;
- cancellazione dalla graduatoria dell’insegnamento relativo.
L’accettazione della sede implica che il docente non possa partecipare alle procedure di supplenza o incarichi temporanei per quell’anno scolastico.
4) NUOVE REGOLE SUL CALCOLO DEI PUNTEGGI
Il Decreto modifica il testo dell’articolo 17, comma 2, lettera b) del Decreto legislativo n. 59 del 2017 circa il criterio di arrotondamento nel calcolo dei punteggi. In sostanza, fino all’arrivo della nuova norma, si valutavano i punteggi o le frazioni di numero (ad esempio 0,5), arrotondando sempre verso il basso. Ad esempio, un punteggio di 0,5 sarebbe stato considerato come 0.
Con l’entrata in vigore del Decreto scuola, arriva l’arrotondamento “per eccesso” per punteggi “maggiori o uguali a 0,5”. Questo significa che, nel caso di un punteggio o frazione pari a 0,5 o superiore, si arrotonderà verso l’alto. Ad esempio, 0,5 diventerà 1.
Questa modifica rende il sistema di calcolo più favorevole ai candidati, evitando che vengano penalizzati per punteggi intermedi e garantendo una maggiore valorizzazione del risultato ottenuto. Si applica principalmente alle procedure di valutazione dei concorsi o esami relativi al personale docente.
5) ASSUNZIONE DOCENTI 2025 2026, CAMBIANO LE REGOLE
Cambia il processo di assunzione dei docenti limitatamente all’anno scolastico 2025 2026. In pratica, si stabilisce una deroga alle normali scadenze per consentire il raggiungimento degli obiettivi legati al PNRR. In particolare:
- le assunzioni devono essere completate entro il 31 Dicembre 2025, includendo anche i candidati che risultano vincitori concorsi PNRR 2 per docenti nelle graduatorie pubblicate dopo il 31 Agosto 2025 ed entro il 10 Dicembre 2025. Per tutti i dettagli sulla misura vi invitiamo a leggere questo approfondimento;
- i vincitori dei concorsi le cui graduatorie vengono pubblicate dopo il 31 Agosto 2025 ed entro il 10 Dicembre 2025 avranno la possibilità di scegliere la sede definitiva tra i posti vacanti rimasti dopo le assunzioni a tempo indeterminato effettuate entro il 31 Agosto 2025. Una volta assegnata la sede, i docenti devono prendere servizio entro cinque giorni;
- se un vincitore di concorso ha già un contratto a tempo determinato per l’anno scolastico 2025 2026, nella stessa Regione e classe di concorso, sarà confermato su quel posto. Nel frattempo, i posti vacanti resi indisponibili vengono occupati temporaneamente con contratti a tempo determinato, basandosi sulle graduatorie di istituto, fino alla nomina definitiva;
- per i vincitori che possiedono l’abilitazione si applicano le norme previste dall’articolo 13, comma 1, del Decreto legislativo n. 59 del 2017. Cioè, i vincitori di concorso che possiedono l’abilitazione all’insegnamento accedono direttamente al percorso annuale di prova in servizio. Al termine del percorso, se valutati positivamente, i docenti ottengono l’immissione in ruolo a tempo indeterminato;
- chi invece non ha l’abilitazione deve seguire quanto disposto dall’articolo 13, comma 2, e dall’articolo 18-bis, comma 4, del Decreto legislativo n. 59 del 2017. I docenti vincitori di concorso senza abilitazione sottoscrivono un contratto di supplenza annuale e devono acquisire 30 CFU/CFA mediante i percorsi abilitanti per docenti, con costi a loro carico. Dopo aver ottenuto l’abilitazione, sono assunti a tempo indeterminato e affrontano un anno di prova, il cui superamento li conferma definitivamente in ruolo. La prova finale del percorso formativo può essere ripetuta solo due volte. In caso di doppio fallimento, il docente viene escluso dalla graduatoria.
6) NOVITÀ SU INCARICHI TEMPORANEI SCUOLE DELL’INFANZIA PARITARIE
Il Decreto pubblicato in GU introduce un aggiornamento normativo relativo agli incarichi temporanei nelle scuole dell’infanzia paritarie assegnati dai Comuni, estendendo il periodo di applicazione di una norma preesistente.
In particolare, il testo modifica l’articolo 2-ter del Decreto Legge 8 Aprile 2020, n. 22. Questo articolo stabiliva disposizioni straordinarie per garantire la continuità del servizio educativo nelle scuole dell’infanzia paritarie, consentendo l’assegnazione di incarichi temporanei per gli anni scolastici 2023 2024 e 2024 2025.
Grazie alla modifica prevista nel Decreto scuola, la validità viene estesa anche agli anni scolastici 2025 2026 e 2026 2027. I Comuni potranno attingere anche alle graduatorie degli educatori in possesso di titolo idoneo qualora sia impossibile reperire, per gli incarichi in sostituzione, docenti con il prescritto titolo di abilitazione.
L’obiettivo è garantire continuità e stabilità nelle assegnazioni temporanee del personale educativo nelle scuole dell’infanzia paritarie.
7) CAMBIANO LE REGOLE PER LE ASSUNZIONI AL MIM
Il testo modifica le procedure di reclutamento per i funzionari del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Ovvero, con l’entrata in vigore del Decreto scuola 2025:
- il concorso pubblico per il reclutamento dei funzionari sarà organizzato su base territoriale. Cioè, i candidati saranno selezionati e assegnati in base a specifiche aree geografiche;
- il Ministero può avvalersi della Commissione RIPAM (Commissione per l’attuazione del progetto di riqualificazione delle pubbliche amministrazioni) per avviare i concorsi pubblici.
8) NUOVI FONDI PER LE GUIDE TURISTICHE
La norma riassegna le risorse finanziarie previste per la riforma delle guide turistiche, che è parte del PNRR. Inizialmente, erano stati stanziati 170.000 euro annuali a partire dal 2025, ma con la nuova disposizione le risorse vengono incrementate. Ovvero, si prevedono:
- 1.431.000 euro per l’anno 2025;
- 862.720 euro per il 2026;
- 1.005.000 euro per ogni anno a partire dal 2027.
L’obiettivo è fronteggiare le spese relative all’esame di abilitazione all’esercizio della professione di guida turistica.
9) RIFORMA DEGLI ISTITUTI TECNICI
Il Decreto introduce modifiche sostanziali agli istituti tecnici italiani, in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, precisamente nell’ambito della Missione 4, Componente 1. In particolare, il testo stabilisce un percorso di riforma progressiva che segue tali passaggi:
- a partire dall’anno scolastico 2026 2027 saranno introdotti nuovi quadri orari e obiettivi educativi, cominciando dalle classi prime. La riforma si estenderà anno dopo anno fino a coinvolgere le quinte classi entro il 2030 2031. Inoltre, il numero complessivo di classi attivate negli istituti tecnici sarà limitato. Cioè, non potrà superare quello delle classi presenti nell’anno scolastico 2023 2024;
- gli istituti tecnici acquisiranno la facoltà di rilasciare certificazioni delle competenze acquisite dagli studenti. Queste certificazioni saranno basate sui risultati di apprendimento definiti nei nuovi profili educativi e professionali previsti dagli allegati al Decreto;
- i quadri orari e i risultati di apprendimento saranno articolati in modo da rispondere al profilo educativo, culturale e professionale dello studente. Tutto ciò sarà regolato attraverso modelli standardizzati contenuti negli allegati al Decreto.
Il testo autorizza anche la spesa di 1 milione di euro per l’ampliamento dell’offerta formativa degli ITS connessa ai processi di internazionalizzazione relativi al Piano Mattei. Per altri dettagli sulla riforma degli ITIS operata dal MIM potete leggere questo approfondimento.
10) MISURE CONTRO I DIPLOMIFICI
Il Decreto prevede nuove disposizioni in materia di parità scolastica introdotte per regolamentare meglio alcuni aspetti delle scuole paritarie e degli esami di idoneità. L’obiettivo è contrastare i cosiddetti “diplomifici”. Nel dettaglio, la norma stabilisce che:
- in una scuola paritaria non è possibile attivare più di una classe terminale collaterale per ciascun indirizzo di studi. Per attivare tale classe, il soggetto gestore della scuola deve presentare una richiesta motivata all’Ufficio scolastico regionale entro il 31 Luglio precedente l’anno scolastico. Solo dopo l’autorizzazione da parte dell’Ufficio la classe può essere attivata;
- uno studente può sostenere, nello stesso anno scolastico, gli esami di idoneità per un massimo di due anni di corso successivi a quello per cui è stato ammesso tramite scrutinio finale. Se l’esame copre due anni, la commissione è presieduta da un presidente esterno nominato dall’Ufficio scolastico regionale. Entro 60 giorni dall’entrata in vigore di tale disposizione (cioè entro Giugno 2025), un Decreto ministeriale definirà le modalità e le tempistiche per svolgere questi esami.
Inoltre, diventa obbligatorio l’uso del registro elettronico.
11) PIÙ RISORSE PER IL WELFARE STUDENTESCO
Il Decreto sancisce l’arrivo di più risorse per il welfare studentesco. Ossia, la norma prevede un incremento di:
- 1 milione di euro per il 2025;
- 3 milioni di euro per il 2026 e il 2027.
Questi fondi aggiuntivi sono destinati a sostenere iniziative rivolte agli studenti, come progetti educativi e programmi di supporto.
12) ASILI NIDO, VIA ALLA RIORGANIZZAZIONE DEI FONDI
Il Decreto scuola rimodula le risorse del PNRR per il “Piano asili nido e scuole dell’infanzia e servizi di educazione per la prima infanzia”. Per fare ciò:
- sarà pubblicato un nuovo bando per selezionare i progetti necessari per raggiungere l’obiettivo del Piano;
- si utilizzeranno anche le graduatorie esistenti, generate da una precedente procedura, ai sensi del Decreto-Legge 15 Settembre 2023, n. 123;
- le risorse economiche arriveranno da altre misure del PNRR gestite dal Ministero stesso, fino a un totale di circa 819,7 milioni di euro.
13) VIA ALLA PREVENZIONE SULL’USO DI DROGHE
Il testo stanzia 1 milione di euro per la definizione di percorsi di formazione e informazione destinati ai docenti in materia di prevenzione dell’uso di sostanze stupefacenti, delle dipendenze comportamentali e del disagio giovanile.
QUANDO ENTRA IN VIGORE IL DECRETO SCUOLA 2025
Il Decreto scuola è entrato in vigore l’8 Aprile 2025, ossia il giorno seguente alla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.81 del 07-04-2025. Dal 9 Aprile 2025 inizia il suo iter di conversione in Legge in Parlamento e noi, vi aggiorneremo sui passaggi che seguirà.
Noi continueremo a tenervi informati su tutte le novità del Decreto Scuola 2025 convertito e renderemo disponibile il testo appena sarà pubblicato. Seguiteci e iscrivetevi alla nostra newsletter, al canale Whatsapp e al canale Telegram per ricevere tutti gli aggiornamenti.
TESTO PDF DECRETO SCUOLA 2025
Mettiamo a vostra disposizione il testo ufficiale (Pdf 102 Kb) del Decreto Scuola 2025, ossia il Decreto Legge 7 Aprile 2025, n. 45 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.81 del 07-04-2025. Il Decreto è titolato “Ulteriori disposizioni urgenti in materia di attuazione delle misure del Piano nazionale di ripresa e resilienza e per l’avvio dell’anno scolastico 2025/2026”.
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