Voucher lavoro occasionale 2024: cosa sono e come funzionano i buoni lavoro

La guida sui voucher per il lavoro occasionale reintrodotti dal Governo nel 2024 e modificati con il Decreto lavoro

voucher lavoro occasionale

Nuove regole per i voucher per il lavoro occasionale, la forma di pagamento alternativa per il lavoro occasionale accessorio o per prestazioni saltuarie.

I cosiddetti “buoni lavoro” tornano di nuovo in auge per tutti i settori e possono usarli professionisti, lavoratori autonomi, imprenditori, associazioni, fondazioni e altri enti di natura privata, nonché alcune Amministrazioni Pubbliche.

Rimane invece l’uso dei voucher per il settore dell’agricoltura in maniera semplificata, mentre istruzioni specifiche valgono per i settori congressi, fiere, eventi, stabilimenti termali e parchi divertimento.

In questo articolo vi spieghiamo in modo chiaro e dettagliato cosa sono i voucher per il lavoro occasionale, a quanto ammontano, vi diamo tutte le informazioni su chi può usarli e su come funzionano nel 2024.

COSA SONO I VOUCHER LAVORO OCCASIONALE

I voucher lavoro, anche detti “buoni lavoro” rappresentano un sistema di pagamento che i datori di lavoro (committenti) possono utilizzare per remunerare prestazioni di lavoro occasionale e accessorio. Ci riferiamo, cioè, a quelle prestazioni di lavoro svolte al di fuori di un normale contratto di lavoro in modo discontinuo e saltuario, solo sa soggetti che rispettano determinati requisiti.

Istituti per la prima volta con il Decreto Legislativo 10 settembre 2003, n. 276, la cosiddetta “Legge Biagi”, questi voucher erano stati cancellati nel 2017 dal Governo Gentiloni e poi reintrodotti, con delle novità, dalla Legge di Bilancio 2023 e confermati dalla Legge di Bilancio 2024. In linea generale, grazie alle nuove introduzioni normative, è possibile per i datori di lavoro acquisire prestazioni di lavoro occasionali secondo due distinte modalità di utilizzo:

  • il Libretto Famiglia gestito dall’INPS, invariato rispetto agli scorsi anni se non per la possibilità per le famiglie di acquistarlo oltre che sul sito INPS o presso gli uffici postali, anche presso le “rivendite di generi di monopolio”, come stabilito dal Decreto lavoro convertito in Legge;

  • il Contratto di prestazione occasionale e i relativi voucher lavoro, con nuovi limiti economici e dimensionali.

Vediamo i dettagli.

COME FUNZIONANO I VOUCHER LAVORO OCCASIONALE 2024

In modifica all’articolo 54 bis del Decreto Legge 24 aprile 2017, n. 50 (che disciplina il lavoro occasionale), dal 1° gennaio 2023, i voucher funzionano come “contratto telematico di prestazione occasionale” (CPO). In sostanza, la Legge di Bilancio 2023 prima e il Decreto lavoro convertito in Legge poi, hanno previsto le seguenti novità, confermate dalla Legge di Bilancio 2024:

  • nuove norme per l’uso del voucher per il settore dell’agricoltura. La misura, cioè, semplifica il ricorso ai contratti di prestazione occasionale per questo settore fissando delle regole specifiche per i lavoratori e le aziende del comparto. Per il settore agricolo valgono le disposizioni della Circolare INPS n.102 del 12-12-2023;

  • nuovi limiti economici che vanno da 2.500 a 15.000 euro. Ovvero, fino a 10.000 euro a seconda di specifici casi che vi illustriamo più avanti, validi anche per le attività lavorative di natura occasionale svolte nell’ambito di discoteche, sale da ballo, night-club e simili, di cui al codice Ateco2007 93.29.1 e l’innalzamento a 15.000 euro della soglia di utilizzo dei voucher destinati alle prestazioni occasionali per i lavoratori per le aziende che operano nei settori dei congressi, delle fiere, degli eventi, degli stabilimenti termali e dei parchi divertimento. Le istruzioni valide per questi specifici comparti sono riportate nella Circolare INPS n. 75 del 03-08-2023;

  • nuovo limite dimensionale, ovvero divieto del ricorso ai voucher da parte degli utilizzatori che hanno alle proprie dipendenze più di 10 lavoratori subordinati a tempo indeterminato. La regola è stata estesa anche alle aziende alberghiere e alle strutture ricettive, che operano nel settore del turismo, precedentemente limitate in maniera differente rispetto agli altri utilizzatori. In generale, in passato il limite era fissato a 5 lavoratori e a 8 per chi li usava per i titolari di pensione di vecchiaia o di invalidità, per i giovani con meno di 25 anni di età e per le persone disoccupate o percettori di prestazioni integrative del salario o di prestazioni di sostegno del reddito;

  • specifici limiti dimensionali nel caso delle aziende che operano nei settori dei congressi, delle fiere, degli eventi, degli stabilimenti termali e dei parchi divertimento. Ovvero, il Decreto lavoro convertito in Legge (articolo 37) stabilisce che devono essere esclusi dalla possibilità di usare i voucher soltanto gli utilizzatori con un numero di lavoratori dipendenti a tempo indeterminato superiore a 25. Si introduce in tal modo una deroga al principio che esclude dall’istituto delle prestazioni occasionali i datori di lavoro che hanno alle proprie dipendenze più di 10 lavoratori subordinati a tempo indeterminato. Regola che quindi, vale per tutti gli altri settori per cui è ammesso l’uso del voucher.

Vediamo a chi si rivolgono i voucher.

A CHI SPETTANO I VOUCHER LAVORO

Chi può fruire dei voucher? I voucher spettano a tutti i prestatori di lavoro già identificati dalla Legge Biagi e successive modifiche. Si tratta, in particolare, dei seguenti soggetti:

  • pensionati, ossia titolari di trattamento pensionistico in regime obbligatorio;

  • studenti, ossia giovani con meno di 25 anni di età, regolarmente iscritti ad un ciclo di studi presso l’Università o istituto scolastico di ogni ordine e grado e con almeno 16 anni di età e, se minorenni, previa autorizzazione del genitore o di chi esercita la potestà. Possono usare i voucher solo quando ci sono le “vacanze scolastiche”;

  • percettori di prestazioni integrative del salario o sostegno al reddito. Tra loro vi sono anche coloro che percepiscono l’Assegno di Inclusione (che dal 1° gennaio 2024 ha preso il posto del Reddito di Cittadinanza);

  • lavoratori part time;

  • inoccupati e i titolari di indennità di disoccupazione come ad esempio beneficiari di NASpI o DIS COLL;

  • lavoratori stranieri regolarmente soggiornanti in Italia, se in possesso di un permesso di soggiorno che consenta lo svolgimento di attività lavorativa, compreso quello per studio.

CHI PUÒ FARE RICORSO AI VOUCHER LAVORO

Dal 1° gennaio 2023 e nel 2024, come chiarito nella Circolare INPS n° 6 del 19-01-2023, possono fare ricorso al contratto di prestazione occasionale e, dunque, ai voucher lavoro, le seguenti categorie:

  • professionisti;

  • lavoratori autonomi;

  • imprenditori;

  • associazioni;

  • fondazioni e altri Enti di natura privata;

I voucher si possono applicare in tutti i settori ma, in ogni caso, è vietato ricorrere al contratto di prestazione occasionale nell’ambito dell’esecuzione di appalti di opere o servizi.

Tutti i soggetti citati, in base al loro settore di riferimento e a quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2023 e dal Decreto lavoro convertito in Legge, che non hanno subito modifiche dalla Legge di Bilancio 2024, per poter usare i voucher devono avere una serie di specifici requisiti. Sono requisiti dimensionali e entro certi limiti economici.

Scopriamo insieme quali sono.

LIMITI ECONOMICI

I limiti di compenso annuo con il quale possono essere remunerate le attività lavorative a titolo di prestazioni occasionali sono quelli chiariti dalla Circolare INPS n° 6 del 19-01-2023, ovvero sono pari:

  • per ciascun prestatore, con riferimento alla totalità degli utilizzatori, a compensi di importo complessivamente non superiore a 5.000 euro;

  • per ciascun utilizzatore, con riferimento alla totalità dei prestatori, a compensi di importo complessivamente non superiore a 10.000 euro. Le società sportive che utilizzano steward negli stadi sono escluse dall’applicazione del limite di 10.000 euro, relativo ai compensi erogabili dal singolo utilizzatore alla totalità dei prestatori impiegati come steward;

  • per le prestazioni complessivamente rese da ogni prestatore in favore del medesimo utilizzatore, a compensi di importo non superiore a 2.500 euro. Questo limite è elevato a 5.000 euro per le prestazioni rese dagli steward nei confronti delle società sportive;

Tali limiti si applicano anche alle attività lavorative di natura occasionale, svolte nell’ambito delle attività di discoteche, sale da ballo, night-club e simili, di cui al codice Ateco 2007 93.29.1.

Sempre a proposito di limiti economici, inoltre, il Decreto lavoro convertito in Legge ha stabilito l’innalzamento della soglia di utilizzo dei voucher destinati alle prestazioni occasionali per i lavoratori di aziende che operano nei settori dei congressi, delle fiere, degli eventi, degli stabilimenti termali e dei parchi divertimento. La soglia è stata fissata a 15.000 euro e vale, come disciplinato dalla Circolare n. 75 del 03-08-2023, esclusivamente per le aziende che svolgono quale attività primaria o prevalente una tra quelle contrassegnate dai codici ATECO 2007 di seguito indicati:

  • 82.30.00 Organizzazione di convegni e fiere;
  • 96.04.20 Stabilimenti termali;
  • 93.21.01 Gestione di parchi divertimento, tematici e acquatici, nei quali sono in genere previsti spettacoli, esibizioni e servizi;
  • 96.09.05 Organizzazione di feste e cerimonie.

Inoltre, ai fini del rispetto dei limiti di compenso annuo, riferiti a ciascun utilizzatore con riguardo alla totalità dei prestatori, la misura del compenso è calcolata sulla base del 75% del suo effettivo importo per le seguenti categorie di prestatori:

  • titolari di pensione di vecchiaia o di invalidità;

  • giovani con meno di 25 anni di età, se regolarmente iscritti a un ciclo di studi presso un istituto scolastico di qualsiasi ordine e grado ovvero a un ciclo di studi presso l’università;

  • inoccupati e i titolari di indennità di disoccupazione come ad esempio beneficiari di NASpI o DIS COLL;

  • percettori di prestazioni integrative del salario o sostegno al reddito. Tra loro vi sono anche i percettori di ADI.

LIMITI DIMENSIONALI

Per effetto delle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2023, che non hanno subito modifiche nel 2024, è stato elevato a 10 lavoratori il previgente limite per il quale non era consentito l’accesso ai voucher lavoro con alle proprie dipendenze più di 5 lavoratori subordinati a tempo indeterminato. Il limite era a 8 nel caso del settore turistico, ma anche in questo caso è passato a 10.

Lo stesso non opera esclusivamente per le Pubbliche Amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del Decreto legislativo n. 165 del 2001, e per le società sportive per le prestazioni rese dagli steward per le attività di cui al Decreto del Ministro dell’Interno 8 agosto 2007, successivamente sostituito dal Decreto del Ministro dell’Interno 13 agosto 2019. Le modalità di computo della media occupazionale sono indicate al paragrafo 6.2 della Circolare n. 107/2017 e al paragrafo 3 del messaggio n. 2887/2017.

Continuano invece a valere nel 2024 i limiti dimensionali specifici introdotti dal Decreto lavoro convertito in Legge nel caso delle aziende che operano nei settori dei congressi, delle fiere, degli eventi, degli stabilimenti termali e dei parchi divertimento. Per cui è stato stabilito che devono essere esclusi dalla possibilità di usare i voucher, in tali comparti, soltanto gli utilizzatori con un numero di lavoratori dipendenti a tempo indeterminato superiore a 25.

A QUANTO AMMONTANO I VOUCHER

L’importo dei voucher lavoro previsti per il 2024 è pari a 12,41 euro all’ora lordi (circa 9 euro netti), rispetto ai 10 euro fissati fino a quando erano in vigore nel 2017. Il voucher corrisponde al compenso minimo di un’ora di prestazione, salvo le nuove regole previste per il settore agricolo che vi spieghiamo in seguito.

VOUCHER LAVORO AGRICOLO

Un capitolo a parte deve essere riservato ai nuovi voucher per il lavoro agricolo. Nel biennio 2023 2024 infatti, per il lavoro agricolo – come spiegato nella Circolare INPS n° 6 del 19-01-2023 e nella Circolare n.102 del 12-12-2023 – è prevista l’introduzione di forme semplificate di utilizzo di prestazioni di lavoro occasionale a tempo determinato, con diverse condizioni. Ovvero:

  • le prestazioni occasionali semplificate sono utilizzabili per un periodo non superiore a 45 giorni nel corso dell’anno solare per singolo lavoratore;

  • le prestazioni occasionali semplificate possono essere rese da soggetti che, a eccezione dei pensionati, non abbiano avuto un ordinario rapporto di lavoro subordinato in agricoltura nei 3 anni precedenti;

  • per ogni giornata lavorativa vanno corrisposti al lavoratore almeno 3 buoni lavoro.

Restano, infine, valide le disposizioni del Decreto Legge 24 aprile 2017, n. 50, per cui il compenso minimo del voucher è pari all’importo della retribuzione oraria delle prestazioni di natura subordinata individuata dal contratto collettivo di lavoro stipulato dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.

Anche nel 2024 possono stipulare un contratto di lavoro occasionale in agricoltura (cosiddetto LOAgri) coloro i quali hanno qualifica di Operaio Occasionale Agricolo a Tempo Determinato (OTDO) che, ad eccezione dei pensionati, non hanno avuto un normale rapporto di lavoro subordinato in agricoltura nei tre anni precedenti all’impiego in tale categoria. Questi includono persone disoccupate, beneficiari di diversi ammortizzatori sociali, titolari di pensioni specifiche e altri soggetti quali giovani studenti o detenuti autorizzati al lavoro esterno.

Per maggiori dettagli, vi consigliamo di leggere il testo della Circolare n.102 del 12-12-2023.

COME FUNZIONA E COPERTURA INPS E INAIL

I voucher lavoro garantiranno una copertura previdenziale INPS e una copertura assicurativa presso l’INAIL, che sarà valida nei limiti dei 10.000 euro lordi (15.000 euro per settore termale, fieristico, eventi e parchi divertimento) per prestatore, tetto comprensivo della totalità di committenti. I 12,41 euro ciascuno di ciascun voucher, in particolare, comprendono:

  • la contribuzione in favore della Gestione separata dell’INPS (13%);

  • l’assicurazione INAIL (7%);

  • il compenso all’INPS per la gestione del servizio (1%).

Ecco perché, come anticipato, il valore netto a favore del prestatore è di circa 9 euro. Tuttavia, è bene ricordare che i voucher continuano a non dare diritto alle prestazioni di malattia, maternità, disoccupazione o ad assegni familiari.

COME RICHIEDERE I VOUCHER LAVORO OCCASIONALE NEL 2024

Per richiedere i voucher lavoro occasionale gli utilizzatori devono usare questo specifico servizio INPS digitale, accedendo con SPID, CIE o CNS. Vediamo come funziona la procedura.

1) REGISTRAZIONE

Per poter accedere alle prestazioni occasionali, gli utilizzatori devono preventivamente registrarsi sulla piattaforma apposita delle prestazioni occasionali e alimentare il proprio portafoglio elettronico virtuale. Poi, possono procedere all’invio della comunicazione relativa alla prestazione lavorativa tramite la piattaforma delle prestazioni occasionali dell’INPS.

Le procedure di registrazione e di comunicazione dei dati relativi alla prestazione lavorativa possono essere svolte direttamente dagli utilizzatori e dai prestatori mediante il servizio online oppure tramite il contact center.

2) ATTIVAZIONE VOUCHER

Una volta fatta la registrazione è possibile acquistare i voucher presso le sedi INPS territoriali. Ma anche dai tabaccai convenzionati, con procedure telematiche e presso le banche popolari abilitate o gli uffici postali di tutto il territorio nazionale. L’INPS specifica però, che, in ogni caso, per attivare il contratto di prestazioni accessorie e le relative tutele, l’utilizzatore almeno 60 minuti prima dell’inizio della prestazione deve comunicare, tramite il servizio online dedicato:

  • i dati identificativi del prestatore;
  • il compenso pattuito;
  • il luogo di svolgimento della prestazione;
  • la durata;
  • la tipologia;
  • il settore dell’attività lavorativa;
  • altre informazioni per la gestione del rapporto.

Contestualmente alla trasmissione della comunicazione da parte dell’utilizzatore, il prestatore riceve notifica della stessa (o della revoca) tramite mail o SMS.

3) EVENTUALE REVOCA

Nel caso in cui l’utilizzatore intenda revocare una comunicazione precedentemente inserita, può accedere alla procedura e procedere alla revoca. Ma, esclusivamente entro 3 giorni dalla data in cui la prestazione stessa si sarebbe dovuta svolgere.

NORMATIVA DI RIFERIMENTO

Vi consigliamo di leggere il nostro approfondimento sul testo della Legge di Bilancio 2023 che ha introdotto i voucher.

Poi, vi invitiamo a leggere anche l’approfondimento sul Decreto lavoro convertito in Legge che introdotto nuovi limiti all’utilizzo dei voucher.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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6 Commenti

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  1. Sto provando a registrarmi come datore di lavoro, ho un azienda agricola. Quando provo ad entrare nella pagina “classificazione” mi permette solo di inserire “altri utilizzatori” invece di “azienda agricola” e nelle pagine successive mi blocca per il mio ATECO è quello di un azienda agricola. Come posso fare?

    • Potrebbe essere un problema di sistema o di registrazione. In questi casi la miglior cosa da fare è rivolgersi al Contact Center INPS-INAIL n. 803164, così da essere guidati passo passo e capire qual è il problema inerente la propria posizione.

  2. Buongiorno, se sono già un lavoratore dipendente posso lavorare presso una seconda azienda utilizzando i nuovi voucher?

    • Salve, la possibilità di lavorare occasionalmente presso un’altra azienda, se si è già dipendenti, vale solo per i lavoratori part-time, come indicato nell’articolo, oppure per altre categorie che rientrano tra quelle elencate nel nostro approfondimento.

  3. Buongiorno sono un pensionato, devo realizzare picoli lavori in economia: piccolo massetto, stuccatura di una parete, montaggio sportello utenze, TUTTO per due-tre giorni di lavoro. Sono andato all’inps. al centro per l’impiego, ho chiesto a consulenti del lavoro, al commercialista e per ultimo a inail, tutti mi hanno risposto di dare incarico a una ditta. Ho consultato due ditte edili, una mi ha risposto che per cosi poco non si spostano e se mi manda un lavoratore gli altri cosa fanno?. Altra ditta mi ha chiesto un cifra di 10 volte superiore rispetto a tre giornate di un lavotore non in regola. CON I VOUCHER NON E’ CHIARO SE POSSIBILE, COSI’ ANCHE CON LIBRETTO FAMIGLIA. COME fare questi lavori in economia? GRAZIE…… Neri

    • Dovrebbe rivolgersi ad una piccola azienda della sua zona, che sicuramente ha costi più contenuti rispetto a quelli delle grandi imprese edili e ha operai disponibili a svolgere piccoli lavoretti come quelli a cui accenna.

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