A partire dal 2026, il bonus mensile per le mamme lavoratrici con almeno 2 figli passerà da 40 a 60 euro.
La misura, già attiva nel 2025, sarà potenziata e destinata alle lavoratrici dipendenti a tempo determinato e alle autonome non in regime forfettario, purché abbiano un reddito annuo da lavoro inferiore a 40.000 euro.
In questo articolo vi spieghiamo come cambierà il bonus dal 2026, a chi spetta e come funziona.
IN ARRIVO IL BONUS MAMME LAVORATRICI DA 60 EURO
Dal 1° Gennaio 2026, il bonus mensile per le mamme lavoratrici con almeno 2 figli salirà da 40 euro a 60 euro. Questa integrazione al reddito, riconosciuta dall’INPS, è di fatto la prosecuzione del bonus da 40 euro previsto per il 2025 che dal prossimo anno verrà aumentato di 20 euro mensili (per un totale di 720 euro all’anno, al posto di 480 euro nel 2025).
Specifichiamo che la misura sarà approvata in via definitiva, salvo sorprese dell’ultim’ora, con la Legge di Bilancio 2026. Come già preannunciato nel Consiglio dei Ministri del 14 Ottobre 2025 il contributo, come nel 2025, durerà fino ai 10 anni del figlio più piccolo (con due figli) o fino ai 18 anni (con tre o più figli), ma solo nel rispetto di precise condizioni.
Scopriamo quali sono.
CHI PUÒ RICHIEDERLO
Anche nel 2026 potranno accedere al bonus le lavoratrici dipendenti e autonome con almeno due figli e un reddito da lavoro inferiore a 40.000 euro annui. La misura coprirà i mesi di attività lavorativa svolta durante l’anno e sarà rivolta alle donne iscritte a una gestione pensionistica obbligatoria, compresi gli enti di diritto privato. In particolare:
- le madri con due figli potranno ricevere il bonus per i mesi del 2026 in cui svolgono un’attività lavorativa, fino al mese in cui il figlio più piccolo compirà 10 anni;
- le madri con tre o più figli riceveranno il bonus fino a quando il figlio più piccolo compirà 18 anni.
Alle autonome spetta se non rientrano nel cosiddetto regime forfettario, che già riconosce un semplificazioni ai fini IVA e ai fini contabili, e consente, altresì, la determinazione forfetaria del reddito da assoggettare a un’unica imposta in sostituzione di quelle ordinariamente previste. Mentre, per le dipendenti vale solo in caso di contratto a tempo determinato, perché se assunte a tempo indeterminato, anche nel 2026, avranno diritto al bonus mamme in busta paga, ovvero l’esonero contributivo integrale (fino a 3.000 euro l’anno).
Restano escluse anche dal prossimo anno le lavoratrici domestiche.
COME FARE DOMANDA
Le modalità di domanda rimarranno stesse del 2025, poiché con la Legge di Bilancio 2026 il governo vuole per ora intervenire solo sugli importi, aumentandoli. Quindi:
- le lavoratrici dipendenti, potranno rivolgersi al datore di lavoro e comunicare l’intenzione di usufruire dell’esonero, indicando il numero dei figli e fornendo il codici fiscale degli stessi. In questo caso le interessate devono presentare richiesta scritta usando un apposito modulo (magari fornito dall’azienda), consegnandolo debitamente compilato e sottoscritto, sarà poi il datore di lavoro in busta paga a riconoscere il bonus;
- le lavoratrici autonome, potranno comunicare direttamente all’INPS le informazioni relative ai codici fiscali dei figli mediante l’applicazione “Utility Esonero Lavoratrici Madri”. Ricordiamo che per accedere al sito INPS, bisogna autenticarsi con SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) almeno di Livello 2, CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o CIE 3.0 (Carta di Identità Elettronica).
Le regole precise da seguire per presentare domanda per l’agevolazione nel 2026, le renderà note INPS dopo l’ok definitivo alla misura in Legge di Bilancio 2026. E noi, vi aggiorneremo. Per restare informati, vi consigliamo di iscrivervi alla nostra newsletter gratuita per ricevere tutti gli aggiornamenti, al canale Whatsapp e al canale Telegram.
COME E QUANDO VIENE EROGATO
Il contributo mensile nel prossimo anno sarà erogato dall’INPS in un’unica soluzione a fine anno, ossia a Dicembre 2026. Sarà riconosciuto per ogni mese o frazione di mese di lavoro svolto nel corso del 2026. Ciò, a condizione che siano rispettati i requisiti previsti. Il meccanismo sarà lo stesso per tutte le beneficiarie, incluse le autonome.
Ad esempio, una madre lavoratrice con due figli, con reddito annuo di 35.000 euro, che lavora tutto il 2026, riceverà a Dicembre 720 euro (40 euro x 12 mesi).
GUIDA ALLA LEGGE DI BILANCIO 2026
Per approfondire, vi consigliamo la nostra guida alla Legge di Bilancio 2026, dove spieghiamo quali sono le proposte in discussione e le novità in arrivo, come i nuovi bonus fiscali per le famiglie e le nuove regole per l’assegno unico universale figli.
Da leggere poi, questo articolo sulle misure dedicate al mondo del lavoro, già inserite nella Manovra 2026.
In attesa che il testo finale sia pronto, vi invitiamo a leggere intanto il Documento Programmatico di Finanza Pubblica (DPFP) 2026-28 e mettiamo a vostra disposizione la guida che spiega che cos’è la Legge di Bilancio e quali sono i passaggi che portano alla sua approvazione.
ALTRI AIUTI E APPROFONDIMENTI UTILI
Vi consigliamo inoltre di consultare gli elenchi degli aiuti che si possono richiedere, come i bonus per la famiglia o i bonus per i figli. Ricordiamo poi ci sono diversi bonus per le mamme già attivi e anche idei bonus per le mamme disoccupate.
Potrebbe interessarvi anche la guida al bonus mamme per le dipendenti della pubblica amministrazione e al bonus mamme in busta paga.
Per conoscere tutti gli aiuti per lavoratori e famiglie disponibili potete visitare questa pagina.
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