Bonus digitalizzazione imprese 2024: guida al nuovo tax credit PNRR

La guida su come funziona il bonus digitalizzazione per le imprese nel 2024, a chi si rivolge e come fare per ottenerlo

digitalizzazione

A breve sarà possibile richiedere il bonus digitalizzazione imprese 2024.

Si tratta di un tax credit del valore compreso tra il 5% e il 45%, nato per favorire il supporto a investimenti che comportino una riduzione dei consumi energetici.

In questa guida, chiara e dettagliata, spieghiamo cos’è il bonus digitalizzazione imprese 2024, come funziona, a quanto ammonta, a chi spetta e come richiederlo.

COS’È IL BONUS DIGITALIZZAZIONE IMPRESE 2024

Il bonus digitalizzazione imprese 2024 è il credito d’imposta introdotto per favorire la digitalizzazione e la svolta green delle imprese residenti sul territorio Italiano. Il tax credit PNRR è pari a uno sconto che va dal 5% al 45% ed è riconosciuto per i nuovi investimenti effettuati nel biennio 2024 2025 in strutture produttive ubicate in Italia.

Si applica a patto che le innovazioni realizzate comportino una riduzione dei consumi energetici dell’unità produttiva dal 3% al 10%.

La misura prevista dall’articolo 38 del Decreto PNRR 2024 col Piano Transizione 5.0, spetta a prescindere dalla dimensione dell’azienda e dal regime adottato.

Scopriamo come funziona.

COME FUNZIONA IL BONUS DIGITALIZZAZIONE IMPRESE 2024

Il bonus digitalizzazione imprese funziona come uno sconto sulle tasse variabile dal 5% al 35% o dal 40% al 45% a seconda del tipo di investimento fatto e dalla riduzione dei consumi energetici garantita. Ad ogni intervento, cioè, corrisponde una percentuale precisa che vedremo nel dettaglio di seguito.

Il credito d’imposta può essere utilizzato soltanto in compensazione tramite modello F24 presentato attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, trascorsi 5 giorni dall’invio dell’elenco dei beneficiari della misura da parte del GSE all’Agenzia.

L’eventuale residuo può essere utilizzato nei periodi d’imposta successivi in 5 quote annuali di pari importo.

Come specifica inoltre il Decreto PNRR 2024, il beneficio è subordinato alla presentazione di apposite certificazioni rilasciate da un valutatore indipendente. Un Decreto che sarà adottato dal ministero delle Imprese e del Made in Italy di concerto con il ministero dell’Economia e delle Finanze, sentito il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, stabilirà le modalità specifiche. E noi, vi aggiorneremo.

CHI PUÒ RICHIEDERLO

Possono richiedere il tax credit digitalizzazione tutte le imprese residenti in Italia e le stabili organizzazioni nel territorio dello Stato italiano di soggetti non residenti, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito dell’impresa.

È bene chiarire che per le imprese ammesse al credito d’imposta, la spettanza del beneficio è comunque subordinata:

  • al rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro applicabili in ciascun settore;

  • al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.

Il credito d’imposta non spetta alle imprese:

  • in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale;

  • sottoposte ad altra procedura concorsuale;

  • che abbiano in corso un procedimento per la dichiarazione di una delle predette situazioni;

  • le imprese destinatarie di sanzioni interdittive.

COME RICHIEDERE IL BONUS DIGITALIZZAZIONE IMPRESE 2024

Per accedere al bonus digitalizzazione imprese 2024 occorre inviare richiesta telematica utilizzando il modello standardizzato che sarà messo disposizione dal Gestore dei servizi energetici (GSE) e la documentazione prescritta (come chiarito nel comma 11 dell’articolo 38 del Decreto PNRR 2024), insieme a una comunicazione riguardante la descrizione e il costo del progetto di investimento.

Appena la procedura per la richiesta dell’aiuto sarà avviata, vi aggiorneremo in questo stesso articolo.

A QUANTO AMMONTA

Il bonus digitalizzazione imprese 2024 è pari al:

  • 35% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro;

  • 15% della spesa per gli investimenti superiori a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro;

  • 5% della spesa, per gli investimenti superiori a 10 milioni di euro e fino al limite massimo di 50 milioni di costi ammissibili per anno per ciascuna impresa beneficiaria.

Il tax credit aumenta e può arrivare fino al 40% e 45% in caso di una riduzione dei consumi energetici sia superiore al 6% e al 10%. Il risparmio è calcolato su base annua in relazione all’esercizio precedente, per le nuove imprese si tiene conto dei consumi energetici medi annui riferibili a uno scenario controfattuale. Ora vediamo quali sono le spese ammissibili.

SPESE AMMESSE

Sono agevolabili gli investimenti in beni materiali e strumentali nuovi indicati nell’allegato A e nell’allegato B alla Legge n. 232 del 2016.

Inoltre, il Decreto PNRR 2024 specifica che rientrano tra quelli agevolabili, ove specificamente previsti dal progetto di innovazione, anche:

  • software, i sistemi, le piattaforme o le applicazioni per l’intelligenza degli impianti che garantiscono il monitoraggio continuo e la visualizzazione dei consumi energetici e dell’energia autoprodotta e autoconsumata, o introducono meccanismi di efficienza energetica, attraverso la raccolta e l’elaborazione dei dati anche provenienti dalla sensoristica IoT di campo (Energy Dashboarding);

  • i software relativi alla gestione di impresa se acquistati unitamente ai software, ai sistemi o alle piattaforme precedentemente citate.

Nell’ambito dei progetti di innovazione che conseguono una riduzione dei consumi energetici, sono inoltre agevolabili:

  • gli investimenti in beni materiali nuovi strumentali all’esercizio d’impresa finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo, a eccezione delle biomasse, compresi gli impianti per lo stoccaggio dell’energia prodotta. Con riferimento all’autoproduzione e all’autoconsumo di energia da fonte solare, sono considerati ammissibili esclusivamente gli impianti con moduli fotovoltaici. Gli investimenti in impianti che comprendano i moduli citati, concorrono a formare la base di calcolo del credito d’imposta per un importo pari, rispettivamente, al 120% e 140% del loro costo;

  • le spese per la formazione del personale finalizzate all’acquisizione o al consolidamento delle competenze nelle tecnologie rilevanti per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi, nel limite del 10% degli investimenti effettuati nei beni e in ogni caso sino al massimo di 300.000 euro, a condizione che le attività formative siano erogate da soggetti esterni individuati con decreto del Ministro delle imprese e del made in Italy.

Le spese non ammesse sono quelle chiarite nel comma 6 dell’articolo 38 del Decreto PNRR 2024.

QUANDO PARTE IL BONUS DIGITALIZZAZIONE

Il bonus digitalizzazione partirà probabilmente da maggio 2024, appena le modalità attuative saranno chiarite da un Decreto ad hoc del MIMIT. Vi faremo sapere.

RISORSE

Per questa misura, il Governo con il Decreto PNRR 2024 ha stanziato:

  • 1.039,5 milioni di euro per l’anno 2024;

  • 3.118,5 milioni di euro per l’anno 2025;

  • 415,8 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2026 al 2030

I fondi provengono dalla nuova Misura PNRR M7- Investimento 15 “Transizione 5.0” finanziata dal Fondo Next Generation EU-Italia.

RIFERIMENTI NORMATIVI

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Tra le altre novità del Decreto PNRR 2024 segnaliamo anche la patente a crediti per la sicurezza sul lavoro.

Vi invitiamo a leggere anche la nostra guida sui contributi a fondo perduto per conoscere tutti gli altri contributi per le imprese attivi in Italia e a consultare il nostro approfondimento dedicato ai finanziamenti agevolati per scoprire ulteriori agevolazioni per il mondo dell’impresa.

Per conoscere altri aiuti attivi per garantire la sicurezza sul lavoro, vi invitiamo a leggere la guida sul bando ISI INAIL, contributi a fondo perduto.

Per conoscere tutte le agevolazioni a favore dei datori di lavoro è possibile visitare la nostra pagina dedicata agli aiuti alle imprese

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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