Come funzionano i concorsi pubblici: la Guida aggiornata alle ultime novità normative

Concorsi pubblici

Capire come funzionano i concorsi pubblici è importante per chi vuole lavorare nella Pubblica Amministrazione, dato che rappresenta il principale canale di reclutamento per le assunzioni nella PA.

Negli ultimi anni, il sistema dei concorsi ha subito importanti modifiche per renderli più veloci, digitali e meritocratici.

La recente riforma ha introdotto nuove modalità di selezione, come l’uso di prove informatizzate e l’eliminazione di alcune fasi intermedie, con l’obiettivo di accelerare i tempi di assunzione.

Partecipare ad un concorso pubblico può destare dubbi e incertezze, in particolare in chi si trova per la prima volta a confrontarsi con questa modalità di selezione del personale.

In questa utile guida facciamo chiarezza su come funziona un concorso pubblico, alla luce delle novità normative fino al 2025, e qual è l’iter burocratico.

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COME FUNZIONANO I CONCORSI PUBBLICI

I concorsi pubblici sono procedure selettive attraverso le quali la Pubblica Amministrazione assume personale.

A differenza delle assunzioni nel settore privato, dove la selezione è a discrezione dell’azienda e anche la scelta dei candidati da assumere, nei concorsi pubblici l’accesso e la modalità di selezione sono regolate da norme precise che definiscono l’intero iter da seguire.

I concorsi pubblici possono essere di diverse tipologie:

  • per titoli ed esami – prevedono la valutazione dei titoli di studio o esperienza e una o più prove d’esame;
  • per soli esami – prevedono una o più prove d’esame e non vengono valutati i titoli;
  • per soli titoli – prevedono solo la valutazione dei titoli e non ci sono prove d’esame;
  • per corso concorso – oltre alla valutazione di titoli e prove d’esame prevedono anche il superamento di un corso di formazione;
  • per valutazione comparativa – prevedono valutazione di titoli, esperienze e generalmente un colloquio, sono usati principalmente in ambito Università e ricerca.

Ci sono poi i concorsi riservati a specifiche categorie di candidati:
concorsi interni, riservati a chi già lavora nella pubblica amministrazione;
concorsi riservati alle categorie protette;
concorsi riservati ai militari.

Per completezza informativa segnaliamo che le Pubbliche Amministrazioni possono inoltre reclutare personale tramite selezioni pubbliche per conferimento di incarichi e anche tramite avviamento a selezione in collaborazione con i centri per l’impiego per assunzioni di personale con scuola dell’obbligo o licenza media.

Il funzionamento di un concorso pubblico si basa su tre principi fondamentali:

  • parità di accesso – tutti i candidati devono avere le stesse possibilità di partecipazione;

  • trasparenza – le prove e i criteri di valutazione sono definiti chiaramente nel bando;

  • meritocrazia – le assunzioni si basano esclusivamente sui punteggi ottenuti.

Dopo aver superato la selezione, i candidati vengono inseriti in una graduatoria finale, ossia un elenco che stabilisce l’ordine di assunzione.

Vengono assunti gli idonei vincitori, vale a dire coloro che hanno superato la selezione e si sono posizionati utilmente in graduatoria in base al numero di posti da coprire. Chi supera le prove raggiungendo il punteggio minimo ma non rientra tra i vincitori permane in graduatoria come idoneo non vincitore.

Questo è importante perchè sovente si procede allo scorrimento degli idonei in graduatoria, per ulteriori assunzioni o per sostituire eventuali vincitori rinunciatari, e le graduatorie possono essere utilizzate per successivi inserimenti, anche in altre Amministrazioni. Un tema che ha fatto molto discutere a tal proposito è la norma taglia idonei.

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QUALI SONO LE FASI DI UN CONCORSO PUBBLICO

Ogni concorso pubblico si articola in diverse fasi, che possono variare a seconda della posizione da ricoprire e della tipologia di concorso. Tuttavia, generalmente le procedure concorsuali seguono i seguenti passaggi:

  1. Pubblicazione del bando
    Il bando viene pubblicato sul sito web dell’ente che lo bandisce e sul portale del reclutamento inPA. In casi specifici la pubblicazione avviene sulla Gazzetta Ufficiale o su Bollettini Regionali. Nel bando sono indicati i requisiti generali di accesso al concorso e i requisiti specifici richiesti (ad esempio titoli di studio, abilitazioni professionali e/o esperienze professionali), le modalità di selezione, le prove d’esame con le relative materie, come presentare la domanda di partecipazione alla selezione e ogni altra informazione utile sulla procedura.


  2. Presentazione delle domande
    I candidati inviano la propria candidatura online entro la scadenza prevista, attraverso la piattaforma inPA, ossia il portale per il reclutamento nella Pubblica Amministrazione, a cui è possibile accedere mediante SPIDCIE o CNS. A seconda degli Enti, può essere previsto l’invio della domanda tramite il portale web dell’Ente che bandisce la selezione. E’ il caso, ad esempio, dei concorsi nella scuola o dei concorsi nelle forze Armate e Militari.


  3. Nomina della commisione d’esame
    Viene pubblicato un avviso pubblico che nomina la commissione d’esame ossia coloro che saranno responsabili della valutazione.


  4. Pubblicazione del diario delle prove
    Viene pubblicato un avviso con il calendario della prova che indica la sede di svolgimento, il giorno, l’ora e l’eventuale ordine di convocazione e suddivisione in sessioni d’esame. Possono essere pubblicati più diari delle prove, nel corso del tempo, in base al numero degli step previsti dalla selezione.


  5. Prova preselettiva (se prevista)
    Ai partecipanti viene somministrato un test a risposta multipla che ha lo scopo di effettuare una prima scrematura per ridurre il numero di candidati.


  6. Una o più prove scritte
    La prova scritta può prevedere domande a risposta aperta e/o quiz su materie specifiche. In passato si svolgevano con carta e penna, oggi quasi tutti i concorsi prevedono l’utilizzo di strumenti informatici (si usa il tablet).


  7. Prove orali e/o pratiche
    Può essere previsto un colloquio e/o un esame pratico per verificare le competenze e l’attitudine al ruolo.


  8. Valutazione dei titoli (se prevista)
    Vengono valutati il titolo di studio, l’esperienza o altri titoli che consentono di aumentare il proprio punteggio.


  9. Formazione della graduatoria
    In base ai punteggi ottenuti nelle prove viene stilato l’elenco dei candidati e la graduatoria viene resa pubblica con relativo avviso.


  10. Assunzione e periodo di prova
    I vincitori vengono assunti e sottoposti a un periodo di valutazione.


Non tutti i concorsi prevedono tutti questi passaggi. Ad esempio nei concorsi per soli titoli non sono previste prove, mentre nelle procedure per comparazione valutativa è previsto generalmente un colloquio.

Le modalità di selezione sono indicate nel bando di concorso che, a seconda dell’Amministrazione che lo bandisce, viene pubblicato sulla piattaforma inPA, sul sito web dell’ente, nella Gazzetta Ufficiale o nei Bollettini Regionali.

Per ulteriori informazioni vi invitiamo a legere l’approfondimento su dove vedere i concorsi pubblici.

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I CONCORSI POSSONO SVOLGERSI CON MODALITÀ SEMPLIFICATE

Le procedure concorsuali possono prevedere modalità semplificate di selezione e solo una prova scritta.

L’ultima riforma dei concorsi pubblici ha introdotto, infatti, un nuovo regolamento sui concorsi volto a rendere le selezioni più semplici e veloci. Tra le principali novità introdotte vi sono:

  • una maggiore digitalizzazione, con iscrizioni online e prove informatizzate;

  • lo snellimento delle procedure, per ridurre i tempi di attesa tra il bando e lo svolgimento delle prove, grazie alla riduzione del numero di prove e alla preferenza per test a risposta multipla rispetto ai tradizionali elaborati scritti. Questo cambiamento non solo accelera i tempi di selezione, ma garantisce anche una valutazione più oggettiva, basata su criteri standardizzati;

  • una maggiore valorizzazione del merito, con punteggi aggiuntivi per chi ha determinate competenze.

Grazie a queste innovazioni, i concorsi pubblici stanno diventando più accessibili ed efficienti, sia per coinvolgere un maggior numero di partecipanti, non più scoraggiati dall’idea di affrontare selezioni lunghe e complesse, che per consentire alle PA di assumere subito i vincitori.

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PREPARAZIONE AI CONCORSI PUBBLICI

Una caratteristica che accomuna quasi tutti i concorsi pubblici è la necessità di prepararsi con metodo per affrontare al meglio le prove di selezione.

Per chi è alle prime esperienze, è importante sapere che un concorso pubblico richiede quasi sempre uno studio mirato, poiché le prove d’esame vertono su materie che spesso non sono state affrontate durante il proprio percorso scolastico o universitario. In molti casi, vengono richieste conoscenze giuridiche, amministrative, informatiche o tecniche specifiche, strettamente legate al ruolo che si andrà a ricoprire. Questo vale sia per i funzionari e gli assistenti negli Enti centrali (es. Ministeri, Agenzie), sia per le figure professionali che operano in ambito amministrativo o tecnico presso Regioni, Comuni, Province o altri Enti locali.

Prepararsi in modo adeguato significa studiare tutte le materie indicate nel bando e allenarsi con costanza sui quiz, poiché la maggior parte delle prove scritte si basa su domande a risposta multipla. Per ogni concorso ci sono manuali specifici che consentono sia di studiare le materie, sia di esercitarsi per simulare i test grazie all’estensione online.

Per maggiori informazioni consigliamo la lettura della guida con tutti i consigli utili su come prepararsi ai concorsi pubblici.

Vi consigliamo di leggere anche l’approfondimento sugli errori durante la preparazione di un concorso pubblico dove spieghiamo gli sbagli più comuni e anche quelli che i candidati fanno senza accorgersene.

TEMPISTICHE DEI CONCORSI PUBBLICI

Dopo la pubblicazione del bando, l’avvio effettivo delle prove concorsuali dipende da diversi fattori, tra cui il numero di candidati, la tipologia di selezione prevista e il grado di complessità organizzativa del concorso. In linea generale, i tempi possono variare da poche settimane a diversi mesi.

Grazie alla recente riforma, i concorsi pubblici sono stati resi più rapidi, con l’obiettivo di concludere l’iter selettivo in circa 6 mesi. Tuttavia, alcuni concorsi più complessi, come quelli per magistrati o dirigenti, possono richiedere più tempo. Inoltre ci sono casi di concorsi che durano anni spesso perchè rallentati da ricorsi o da problemi buroratici dell’ente.

È sempre buona norma leggere attentamente il bando poichè viene sempre specificato dove verrà pubblicato il diario delle prove d’esame e in alcuni casi viene già indicata la data in cui verrà pubblicato l’avviso della prova. Più di frequente si legge che l’avviso con il calendario uscirà almeno 15/20 giorni prima dell’inizio della prova.

COSA SONO E COME FUNZIONANO LE GRADUATORIE NEI CONCORSI PUBBLICI

Al termine del concorso, viene stilata una graduatoria di merito.

La graduatoria è l’elenco dei candidati che hanno superato il concorso, ordinati in base al punteggio totale ottenuto. Il punteggio viene calcolato sommando i punti ottenuti nella valutazione delle prove e/o dei titoli.

Le graduatorie possono essere a esaurimento (i vincitori vengono assunti fino a esaurire i posti disponibili) o a scorrimento (i posti vacanti vengono coperti progressivamente).

Le graduatorie possono restare valide per più anni (2/3 anni) e, in certi casi, essere utilizzate da altre amministrazioni, aumentando così le possibilità di assunzione per gli idonei non vincitori.

Recentemente sono state introdotte nuove regole per le graduatorie dei concorsi pubblici, che hanno dato una svolta rispetto alle precedenti norme.

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ITER BUROCRATICO PER L’ASSUNZIONE NELLA PA

Dopo la pubblicazione della graduatoria, i vincitori devono completare un iter burocratico per l’assunzione.

Questo include, solitamente:

  • l’accettazione del posto e la presentazione dei documenti necessari;

  • la visita medica per l’idoneità al lavoro;

  • la firma del contratto di assunzione;

  • un periodo di prova, solitamente di 3 – 6 mesi.

Se un vincitore rinuncia al posto, viene chiamato il candidato successivo in graduatoria.

In molti concorsi pubblici è previsto un vincolo di permanenza presso la sede di assegnazione, generalmente della durata di 5 anni (o comunque per un periodo stabilito dal bando). Tale vincolo impedisce al neoassunto di richiedere il trasferimento tramite mobilità subito dopo l’assunzione.

ALTRE GUIDE E APPROFONDIMENTI UTILI

Per approfondimenti, consigliamo la lettura di queste guide utili:

ULTERIORI INFORMAZIONI E APPROFONDIMENTI

Per conoscere tutti i concorsi attivi per lavorare nella Pubblica Amministrazione potete visitare la nostra pagina dedicata ai concorsi pubblici aperti, mentre se volete scoprire i nuovi concorsi in arrivo potete consultare la nostra sezione dedicata ai prossimi bandi in uscita.

Vi invitiamo inoltre a scoprire la sezione dedicata alle guide sui concorsi, dove ci sono tutte le novità e gli approfondimenti sui requisiti di accesso all’impiego pubblico, le modalità di partecipazione ai bandi, come prepararsi per affrontare i concorsi, come funzionano le prove d’esame e ogni altra informazione utile per partecipare ad un concorso pubblico e lavorare nel pubblico impiego.

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