Il Governo ha presentato la riforma su famiglia e natalità 2025 2026.
Inserita nel Piano Strutturale di Bilancio di Medio Termine, questa riforma ha l’obiettivo di contrastare il calo demografico e sostenere le famiglie italiane con misure che si concentrano sull’ampliamento dei servizi per l’infanzia e sul miglioramento delle condizioni lavorative, soprattutto per le donne.
In questo articolo vi illustreremo i punti chiave della riforma per le famiglie e la natalità, le tempistiche di attuazione e le misure specifiche che saranno introdotte dal 2025 al 2026.
COSA PREVEDE LA RIFORMA 2025 2026 PER LA FAMIGLIA E LA NATALITÀ
La riforma 2025 2026 dedicata alle famiglie prevede tutta una serie di interventi volti a migliorare la qualità della vita familiare.
In realtà, la riforma è iniziata già dal 2021, grazie ai fondi e alle direttive del PNRR, ma con il Governo Meloni, che l’ha inserita nel Piano Strutturale di Bilancio di Medio termine, dal 2025 si darà avvio a una nuova fase, con l’avvio di misure specifiche volte ad affrontare il grave calo demografico che l’Italia sta affrontando negli ultimi anni.
Entro il 2026, poi, il pacchetto di misure dovrà garantire il raggiungimento di una serie di specifici obiettivi per favorire il rialzo delle nascite e una migliore conciliazione vita lavoro per i genitori, in particolare per le donne.
Scopriamo insieme, per punti, tutti gli aiuti in arrivo.
1) MIGLIORI SERVIZI PER ASILI NIDO E PRIMA INFANZIA
Il Governo ha disposto nuove risorse, per un ammontare complessivo di circa 735 milioni, al fine di superare i divari territoriali e infrastrutturali nei servizi per l’infanzia. Nel dettaglio, le risorse sono destinate in via prioritaria a quei Comuni che non garantirebbero il raggiungimento dell’obiettivo del 33% di copertura del servizio per asili nido, andando, dunque, a finanziare l’attivazione di oltre 31.600 nuovi posti negli asili nido per la fascia 0-2 anni, in 845 Comuni.
Questa misura ha l’obiettivo di raggiungere una copertura del 33% su scala nazionale e di migliorare i servizi, soprattutto nelle Regioni del Mezzogiorno. In sostanza, tra il 2025 e il 2026, saranno rafforzate le azioni finalizzate ad assicurare la realizzazione del piano asili nido previsto nel PNRR (M4C1 – Investimento 1.1.) che, con un investimento di 3,24 miliardi, prevede la messa in disponibilità di 150.480 nuovi posti (per bambinitra 0 e 2 anni e tra 3e 6 anni).
2) ESTENSIONE ORARIO SCOLASTICO AL POMERIGGIO
Prevista anche l’estensione al pomeriggio dell’orario delle lezioni nelle scuole per contrastare l’abbandono scolastico, per migliorare il rendimento e supportare le famiglie.
La misura, però, è stata pensata anche per andare incontro alle lavoratrici, considerando che in Italia il carico del lavoro familiare ricade spesso sulle donne.
3) NOVITÀ SUI CONGEDI PARENTALI
Dal 2025, il Governo intende intervenire sul congedo parentale. In discussione, attualmente, c’è la proposta del congedo paritario per entrambi i genitori con 5 mesi pagati al 100%. Una misura che potrebbe contribuire a un riequilibrio dei carichi di cura all’interno della famiglia e a facilitare la permanenza delle lavoratrici madri nel mercato del lavoro.
Inoltre, c’è al vaglio l’aumento dei tempi per il congedo di paternità obbligatorio e l’incremento del numero di congedi parentali fruiti dai padri nel settore privato.
4) DECONTRIBUZIONE MAMME LAVORATRICI
Tra le altre misure incluse nella riforma della famiglia e della natalità, c’è anche il bonus assunzione donne e il bonus lavoratrici madri con tre o più figli prolungati per il periodo 2025 2026.
5) NOVITÀ PER FAVORIRE ACCESSO AL LAVORO ALLE DONNE
Sono allo studio per la riforma 2025 2026, anche delle altre norme che mirano a garantire un maggior sostegno alla natalità e supportare le famiglie con figli, migliorandone le prospettive socioeconomiche.
Quello che il Governo vuole fare, quindi, è continuare con nuovi bonus e incentivi il percorso già avviato con l’introduzione dei cosiddetti bonus figli o bonus famiglia.
Ciò, anche tramite:
- il potenziamento di strumenti di empowerment femminile per una maggiore partecipazione delle donne a percorsi di formazione e di carriera professionale;
- la previsione, nell’orizzonte del Piano, di incentivi per favorire una maggiore occupazione delle donne;
- aiuti di supporto alle donne madri e con incarichi di cura familiare.
6) CONFERMA CON MODIFICHE DELL’ASSEGNO UNICO FIGLI
Nel 2025, l’Assegno Unico Universale figli sarà riconfermato senza problemi, trattandosi di una misura strutturale.
Tuttavia, la Ministra per le pari opportunità e la famiglia, Eugenia Roccella sta lavorando a una norma che vieti di calcolare gli introiti dell’Assegno Unico come reddito familiare (e dunque nell’ISEE). Questo perché, i rialzi ISEE dovuti alla percezione dell’AUU finiscono per penalizzare i nuclei familiari più numerosi nell’accesso ai bonus legati all’ISEE, tra i quali ci sono anche i bonus per chi ha un ISEE basso.
Inoltre, esiste anche la possibilità che l’Assegno venga esteso in termini di durata, per includere anche i figli fino ai 26 anni a carico in formazione accademica o professionale. Una proposta che arriva dalle fila delle opposizioni.
Vi aggiorneremo appena si saprà di più su come funzionerà l’AUU nel 2025, per non perdere le novità iscrivetevi alla nostra newsletter gratuita e/o al nostro canale Telegram e/o al nostro canale Whatsapp.
7) STRATEGIA NAZIONALE PARITÀ DI GENERE
Fino al 2026 il Governo metterà in atto quanto iniziato dal 2021 con la Strategia nazionale per la parità di genere 2021 2026.
La strategia è inglobata nelle politiche pro famiglia e natalità illustrate nel Piano Strutturale di Bilancio di Medio termine, poiché mira a creare condizioni più favorevoli per le famiglie e le donne, facilitando la conciliazione tra vita professionale e familiare.
Nello specifico, si articola su cinque priorità:
- lavoro;
- reddito;
- competenze;
- tempo;
- potere.
L’obiettivo principale della strategia è migliorare di 5 punti il posizionamento dell’Italia nel Gender Equality Index dell’EIGE entro il 2026 e rientrare tra i primi 10 Paesi dell’UE nel giro di 10 anni.
Attualmente, l’Italia ha compiuto progressi, raggiungendo un punteggio di 68,2 su 100 nel 2023, con significativi miglioramenti nei settori del tempo e del potere, sebbene restino ancora divari rispetto alla media UE, specialmente nei settori della conoscenza e del lavoro.
QUANDO ENTRA IN VIGORE LA RIFORMA SU FAMIGLIA E NATALITÀ
La riforma per la famiglia e la natalità da attuare entro il 2026 è già in corso d’opera, dopo essere iniziata con il PNRR e il Decreto conciliazione vita lavoro. Ma, a partire dal 2025, entreranno in vigore le novità presentate dal Piano Strutturale di Bilancio di Medio termine, step by step.
Si tratta di specifiche misure e modifiche che saranno attuate nel corso dei prossimi 2 anni. Quindi, entro la fine del 2026, appunto, dovranno essere completate.
IL TESTO DELLA RIFORMA DELLA FAMIGLIA E DELLA NATALITÀ 2025 2026
Mettiamo a vostra disposizione il testo del Piano Strutturale di Bilancio di Medio termine. Il documento spiega come procederà la riforma della famiglia e della natalità nel corso dei prossimi anni. Il Consiglio dei Ministri del 27 Settembre 2024 lo ha approvato e poi illustrato in questa nota.
ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI
A proposito di iniziative legislative e proposte al vaglio del Governo, vi consigliamo di leggere le interessanti anticipazioni sulla Legge di Bilancio 2025.
Vi consigliamo anche di leggere l’articolo aggiornato con tutti i bonus figli e quello con l’elenco aggiornato dei bonus famiglia.
Vi rimandiamo poi al nostro articolo che riassume tutti i bonus senza ISEE 2025 che si possono richiedere, a prescindere dal reddito. Tra gli aiuti disponibili per mamme e genitori, inoltre, vi segnaliamo il nuovo permesso rosa.
Potrebbe interessarvi infine approfondire la proposta sul bonus baby sitter, che mira a reintrodurlo e l’articolo sul bonus di 100 euro alle famiglie in tredicesima.
Se volete, invece, sapere tutte le agevolazioni disponibili per lavoratori e famiglie, e quelle in arrivo, visitate questa nostra pagina.
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