Pagamento Assegno unico a Novembre 2023: chi lo riceverà in ritardo

Per chi slitta il pagamento dell’Assegno unico a novembre e cosa fare in caso di ritardi, la guida alla regolarizzazione e le indicazioni INPS

INPS, aiuti
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Slitta il pagamento dell’Assegno unico a Novembre 2023 per alcuni contribuenti, che lo riceveranno in ritardo in caso di attestazione ISEE recante omissioni o difformità.

Chi non riceve il pagamento il 15, il 18 o il 19 settembre, o a ottobre, probabilmente riceverà l’assegno dopo, in quanto l’INPS ha ufficializzato il rinvio alla mensilità di novembre dei pagamenti con importi calcolati al minimo.

In questo articolo vi spieghiamo nel dettagli chi riceverà l’Assegno unico a novembre, quali sono i motivi e cosa fare in caso di ritardo.

PAGAMENTO ASSEGNO UNICO A NOVEMBRE

L’INPS, con il messaggio numero 2913 del 08-08-2023, ha confermato lo slittamento dei pagamenti relativi all’Assegno unico e universale a novembre in caso di attestazione ISEE recante omissioni/difformità.

Il rinvio, è stato spiegato, è dovuto alla gestione delle domande e alle difficoltà che si potrebbero determinare in capo ai cittadini connesse al periodo estivo nel regolarizzare la propria situazione.

Per questo motivo, per questi, si procederà al pagamento della misura AUU con importo al minimo di legge solo a decorrere dalla mensilità di novembre, garantendo in tal modo agli interessati un lasso di tempo maggiore per procedere alla regolarizzazione dell’ISEE con le modalità indicate dal messaggio INPS n. 2856.

COSA FARE SE NON ARRIVA L’ASSEGNO UNICO

Qualora non abbiate ancora ricevuto l’Assegno Unico, la prima cosa da fare è contattare il Dipartimento per le politiche della famiglia (Dipofam) o l’Istituto nazionale di previdenza sociale (INPS), chiedendo spiegazioni.

Per contattare il Dipofam e chiedere supporto al Gruppo di lavoro per l’Assegno unico e universale per i figli a carico, potete scrivere al seguente indirizzo E-mail: dipofam@governo.it. Per contattare l’INPS, invece, si può utilizzare il servizio online “Inps Risponde” , a cui si può accedere mediate SPID, CIE o CNS. In alternativa si può contattare telefonicamente il Call Centre INPS da rete fissa al numero verde (+39) 803 164 o rete mobile al  numero (+39) 06 164 164.

È possibile che il ritardo sia dovuto a un errore o a qualcosa che è andato storto al momento della presentazione. Chiedere aiuto, inoltre, vi permetterà di verificare requisiti e condizioni necessarie per avere accesso alla misura, in modo tale da individuare le informazioni che vanno corrette o integrate. A tal proposito, per approfondire come funziona, vi rimandiamo alla nostra guida su Assegno unico universali figli, che riassume tutte le novità 2023.

PERCHÈ QUESTO MESE NON È ARRIVATO L’ASSEGNO UNICO?

I motivi del mancato pagamento mensile dell’Assegno unico universale figli potrebbero essere diversi, ma tutti in generale collegati alla gestione della pratica da parte dell’INPS, che potrebbe star eseguendo operazioni di conguaglio oppure aver riscontrato errori o incongruenze nella domanda, tali da richiedere verifiche e interventi specifici, che quindi allungano i tempi del versamento.

Vi rimandiamo alla nostra guida sul conguaglio Assegno unico per conoscere meglio i meccanismi e capire come funziona la procedure INPS che può comportare la riduzione o l’aumento degli importi riconosciuti, ma anche il ritardo dei versamenti.

Con il messaggio INPS n. 2856, invece, sono stati illustrati le cause del mancato pagamento dell’Assegno in presenza di attestazione ISEE recante omissioni/difformità (c.d. ISEE difforme), relativamente ai dati del patrimonio mobiliare e/o ai dati reddituali auto dichiarati. L’INPS comunque, avvalendosi dei contatti presenti nell’Archivio Unico dei Contatti (PEC/SMS/e-mail), avvisa l’utente mediante l’invio di un’apposita comunicazione in questi casi, con la quale viene segnalata la presenza dell’omissione e/o difformità dell’ISEE da regolarizzare. La presenza di omissioni/difformità nell’attestazione ISEE, inoltre, comporta l’attribuzione degli importi minimi fino a regolarizzazione avvenuta.

DOMANDA ASSEGNO UNICO CON ISEE DIFFORME, CHE FARE

Il contribuente che ha presentato domanda Assegno unico con ISEE difforme può regolarizzare la propria posizione in una delle seguenti modalità:

  • presentare una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), priva di difformità;

  • richiedere al CAF intermediario la rettifica della DSU che è stata trasmessa dallo stesso in precedenza, con effetto retroattivo, esclusivamente qualora il CAF abbia commesso un errore materiale;

  • presentare alla Struttura INPS territorialmente competente idonea documentazione per dimostrare la completezza e la veridicità dell’ISEE, relativamente al componente del nucleo familiare cui sono riferite le omissioni/difformità.

In caso di reddito omesso/difforme segnalato dall’INPS, bisogna invece presentare documentazione rilasciata dall’Agenzia delle Entrate che attesti che l’omissione/difformità segnalata nell’attestazione ISEE non è più valida (ad esempio, il datore di lavoro ha comunicato all’Agenzia delle Entrate una Certificazione Unica errata) e che pertanto, il valore già dichiarato è corretto.

Può capitare, però, che il beneficiario dell’Assegno unico universali figli si renda effettivamente conto di aver commesso un errore, prima che sia l’INPS ad avvisarlo. In questo caso, anche a prescindere dalla segnalazione dell’Istituto, se riscontra un ritardo del pagamento potrebbe essere dovuto proprio all’errore. Quindi, la prima cosa da fare è accedere al sito INPS tramite SPID, CIE o CNS e visitare la sezione “Consulta e gestisci le domande che hai presentato”. Le modifiche apportate e le correzioni avranno effetto dal momento in cui sono state inserite, non ci sarà quindi retroattività e non si avrà diritto a conguagli per importi arretrati.

Sia nel caso ci errori segnalati dall’Istituto che nel caso di correzioni gestite autonomamente, come specificato nel messaggio numero 2913 del 08-08-2023, i contribuenti dovranno regolarizzare la propria posizione, dopo di che riceveranno – se in regola – gli importi spettanti.

CALENDARIO PAGAMENTI ASSEGNO UNICO

I pagamenti dell’Assegno unico universali figli vengono effettuati ogni mese dall’INPS, con un accredito in programma nell’ultima settimana del mese successivo alla presentazione della domanda. Di seguito il calendario pagamenti con le date dei pagamenti 2023:

  • 15, 18, 19 Settembre 2023;
  • 17, 18, 19 Ottobre 2023;
  • 16, 17, 20 Novembre 2023;
  • 18, 19, 20 Dicembre 2023.

Ad agosto i pagamenti sono stati effettuati invece il 18, 21, 22 del mese. Quelli di settembre invece in data 15, 18, 19 del mese. Alcuni lo riceveranno, però, nell’ultima settimana del mese. Ovvero, il ritardo riguarda:

  • le famiglie che devono ricevere da settembre, un importo diverso rispetto al mese di precedente, per via di cambiamenti delle condizioni del nucleo familiare;

  • le famiglie che hanno presentato una nuova domanda.

Invece, se non ricevete il pagamento, né a settembre, né a ottobre, quindi, vi consigliamo di procedere a una verifica, magari assicurandovi che non ci siano errori o messaggi INPS in cui vi è chiesto di regolarizzare la propria posizione.

Resta fermo sia in caso di presentazione di una nuova DSU priva di difformità che nell’ipotesi di presentazione della documentazione giustificativa, che la regolarizzazione dell’ISEE da parte dell’utente può avvenire entro il termine di validità della stessa DSU da cui siano derivate le omissioni e/o difformità (ovvero entro il 31 dicembre dell’anno di presentazione della DSU).

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RIFERIMENTI NORMATIVI

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ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI

Per approfondire, vi rimandiamo al nostro articolo che illustra i motivi per cui alcuni, invece, riceveranno l’Assegno Unico ridotto a novembre 2023. Mettiamo a vostra disposizione anche le nostre guide al congedo di paternità alternativo, il nostro approfondimento su assegni familiarinostro articolo che spiega come e quanto sono compatibili Reddito di cittadinanza e Assegno unico.

Vi consigliamo di leggere infine il nostro articolo dove spieghiamo cos’è e come funziona la scala di equivalenza ISEE e quella sull’ISEE precompilato. Vi ricordiamo infine che i percettori di Reddito di cittadinanza fino a dicembre e Assegno di Inclusione, nonché i beneficiari di SFL non riceveranno più in automatico l’importo, per cui dovranno presentare nuova domanda secondo le regole che vi abbiamo illustrato nella nostra guida.

Per conoscere tutti gli aiuti, agevolazioni e bonus per lavoratori e famiglie è possibile visitare questa pagina.

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di Federica P.
Consulente del lavoro ed esperta di previdenza.
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Un Commento

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  1. perchè dopo un anno di attesa degli arretrati del assegno unico ci avete detto che questo era già stato erogato nel rdc, e adesso che non c’è più il rdc cosa facciamo andiamo a rubare? e spiegateci, dateci prima il lavoro dopo togliete tutto quello che volete, siamo in tre a casa disoccupati mio marito è stato operato al cuore per infarto. politici corrotti solo vogliono riempirsi le tasche loro. Dateci una soluzione urgente o non so come faremo.

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