Nel 2025 l’Assegno di Inclusione (ADI) è stato potenziato e la sua gestione è stata semplificata.
La misura di contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale delle fasce deboli si rivolge ai nuclei familiari che hanno al loro interno almeno un disabile, o un minore, o un anziano con più di 60 anni o chi è in situazioni svantaggiate.
Il beneficio aumenta se in famiglia sono presenti solo over 67 nonché altri familiari disabili gravi.
In questa guida chiara e dettagliata vi spieghiamo cos’è, chi ne ha diritto, come avviene il pagamento e come fare domanda nel 2025.
COS’È L’ASSEGNO DI INCLUSIONE (ADI)
L’Assegno di Inclusione (ADI) è una misura di sostegno economico, di contrasto alla povertà e di inclusione sociale e professionale, erogata dall’INPS.
Introdotta dal Decreto lavoro convertito in Legge, la misura è destinata alle famiglie al cui interno si trovano almeno una persona disabile, oppure un minore, un ultra 60enne o a nuclei familiari con componenti in condizioni di svantaggio e inseriti in programmi di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificati dalla Pubblica Amministrazione.
Nel tempo la misura è stata modificata con dei rialzi sui parametri ISEE e sul valore stesso dell’assegno, come vi spieghiamo più avanti. Intanto, scopriamo come funziona.
COME FUNZIONA
L’ADI funziona “a domanda”. Ossia, chi è in possesso dei requisiti per la misura, può richiederne l’accesso a INPS seguendo la specifica procedura prevista. Il beneficio si compone di due quote:
- Quota A, ossia l’integrazione al reddito familiare fino a una soglia stabilita;
- Quota B, cioè il sostegno economico per famiglie che vivono in abitazioni in locazione con contratto registrato.
Il beneficio è erogato per 18 mesi, rinnovabili per altri 12 mesi, con una pausa di un mese tra i rinnovi. Per mantenere l’ADI, i beneficiari devono:
- sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale (PAD), autorizzando la condivisione dei dati con i servizi sociali e lavorativi;
- sottoscrivere il Patto per il lavoro, ossia partecipare a percorsi di inclusione sociale e lavorativa (PaIS), come spiegato in questa guida;
- garantire la frequenza scolastica dei figli minorenni, pena la sospensione del beneficio.
A spiegare, invece, i requisiti sulla misura attualmente in vigore è il Messaggio INPS n.148 del 15-01-2025. Vediamo i dettagli.
CHI HA DIRITTO ALL’ASSEGNO DI INCLUSIONE NEL 2025
Hanno diritto al sussidio i nuclei familiari al cui interno vi sia almeno (o al contempo):
- un componente con disabilità, come definita ai sensi del regolamento di cui al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 Dicembre 2013, n. 159;
- un minorenne;
- una persona con almeno 60 anni di età;
- una persona in condizione di svantaggio e inserita in programmi di cura e assistenza dei servizi sociosanitari territoriali certificati dalla pubblica amministrazione. Con il Decreto Ministeriale 154 del 2023 sono state individuate le categorie dei soggetti da considerare in condizioni di svantaggio, ai sensi dell’articolo 3, comma 5. La condizione di svantaggio e l’inserimento in programmi certificati dalle pubbliche Amministrazioni devono già esistere prima della presentazione della domanda per l’ADI. A chiarirlo è anche la Circolare INPS n.105 del 16-12-2023.
Invece, non ha diritto all’Assegno di Inclusione (ADI) il componente del nucleo familiare disoccupato a seguito di dimissioni volontarie, nei 12 mesi successivi alla data delle dimissioni, fatte salve le dimissioni per giusta causa nonché le risoluzioni consensuali del rapporto di lavoro.
QUALI SONO I REQUISITI PER ACCEDERE ALL’ASSEGNO DI INCLUSIONE
I nuclei familiari citati possono accedere al beneficio se sono in possesso congiuntamente di una serie di requisiti. Ovvero, la misura spetta se:
- il richiedente è un cittadino europeo o ha un familiare che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, oppure essere cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, oppure titolare dello status di protezione internazionale (asilo politico o protezione sussidiaria) di cui al Decreto Legislativo 19 Novembre 2007, n. 251. In alternativa, l’ADI spetta ai chi dimostra di essere residente in Italia da almeno 5 anni, di cui gli ultimi 2 anni in modo continuativo, al momento della presentazione della domanda. La residenza in Italia è richiesta anche per i componenti del nucleo familiare che rientrano nei parametri della scala di equivalenza;
- nessun componente del nucleo familiare è intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta nei 36 mesi antecedenti la richiesta, esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista un’agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità ai sensi della disciplina vigente;
- nessun componente deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di navi e imbarcazioni da diporto, nonché di aeromobili di ogni genere;
- all’adesione ad un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa.
Per aver diritto all’ADI, poi bisogna:
- non essere sottoposto a misura cautelare personale o a misura di prevenzione;
- non avere sentenze definitive di condanna o adottate ai sensi dell’articolo 444 e seguenti del codice di procedura penale (cosiddetto “patteggiamento”), intervenute nei 10 anni precedenti la richiesta. Non viene fatta alcuna distinzione circa il reato commesso in relazione alla condanna. Sono, pertanto, da considerare tutte le sentenze definitive di condanna, a prescindere dal reato commesso.
A questi requisiti generali, inoltre, si affiancano quelli di reddito. Le famiglie, infatti, devono rientrare entro determinate fasce ISEE e di reddito per aver diritto all’Assegno di Inclusione. Vediamo nel dettaglio quali sono, considerando le novità 2025.
PARAMETRI ISEE
I parametri reddituali e ISEE che danno diritto alla misura nel 2025 sono i seguenti:
- 10.140 euro di soglia ISEE. In pratica, è stata innalzata di 780 euro rispetto al 2024 in cui era pari a 9.360 euro;
- fino a un massimo di 6.500 euro annui di valore del reddito familiare. Invece, nel 2024, non poteva superare i 6.000 euro;
- fino a un massimo di 8.190 euro nel 2025 di reddito familiare del medesimo nucleo, se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni oppure da queste e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza. Quindi, anche in questo caso siamo in presenza di un aumento rispetto ai 7.560 euro annui del 2024.
Maggiori dettagli ve li spieghiamo in questa guida.
A QUANTO AMMONTA
Per quanto concerne la parte dell’Assegno costituita da un’integrazione al reddito familiare, nel 2025 ammonta a:
- 541,67 euro circa al mese al posto dei 500 euro al mese del 2024 (pari a 6.500 euro annui nel 2025, rispetto ai 6.000 euro annui del 2024) nei casi di nuclei familiari, al cui interno sia presente almeno uno dei seguenti componenti: una persona con disabilità, un minorenne, una persona con almeno 60 anni di età oppure una persona in condizione di svantaggio;
- 682,5 euro al mese al posto dei 637,5 euro al mese del 2024 (pari a 8.190 euro annui nel 2025, rispetto ai 7.650 euro annui del 2024) se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni ovvero da queste e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza. Per maggiori informazioni su quali sono tali nuclei, rimandiamo alla lettura dell’approfondimento su Assegno di inclusione over 67.
L’importo massimo dell’Assegno di inclusione, per quanto concerne la parte dell’Assegno costituita da un’integrazione, nel 2025 ammonta a:
- 303,3 euro circa al mese al posto dei 280 euro al mese del 2024 (pari a 3.640 euro annui nel 2025, rispetto ai 3.360 euro annui del 2024) per i nuclei familiari residenti in abitazione in locazione, pari all’ammontare del canone annuo previsto nel contratto di locazione;
- 162,5 euro al mese al posto dei 150 euro al mese del 2024 (pari a 1.950 euro annui nel 2025, rispetto ai 1.800 euro annui del 2024) se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni ovvero da queste e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza.
COME FARE DOMANDA PER L’ASSEGNO DI INCLUSIONE
I soggetti in possesso dei requisiti possono richiedere l’ADI nel 2025 attraverso due canali. Ossia, l’interessato può:
1) inviare domanda in modalità telematica, ossia online tramite il sito web dell’INPS, da questa pagina. Per accedere è necessario usare le credenziali SPID o CNS oppure Carta di Identità Elettronica;
2) rivolgersi a patronati e Centri di Assistenza Fiscale abilitati, patronati e CAF abilitati che possono procedere per conto dei beneficiari ADI, inoltrando la richiesta e utilizzando i canali INPS a loro disposizione.
La procedura di di richiesta, passo dopo passo, ve la spieghiamo in questa guida.
QUANDO FARE DOMANDA
La domanda per l’Assegno di Inclusione (ADI) può essere presentata sempre. Se si verificano le condizioni che riconoscono l’accesso alla misura, infatti, i potenziali beneficiari possono richiederlo in qualsiasi momento dell’anno.
PAGAMENTO
Il sussidio viene erogato tramite la cosiddetta Carta di inclusione, uno strumento di pagamento elettronico ricaricabile. Il pagamento avviene mensilmente, secondo il calendario fornito da INPS. Le comunicazioni per il ritiro della Carta di inclusione sono inviate via SMS o mail da INPS.
In sostanza:
- il primo pagamento per le nuove domande ADI viene disposto dal giorno 15 del mese successivo alla sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale;
- i pagamenti successivi sono disposti il 27 di ogni mese (anticipati al primo giorno utile se il 27 è un giorno non lavorativo).
Inoltre:
- l’ADI può essere suddiviso tra i componenti maggiorenni del nucleo familiare, riconoscendo a ciascuno la quota pro-capite;
- se l’ADI viene erogato a un nucleo con un solo membro che decade, l’erogazione è interrotta e le somme non entrano nell’asse ereditario. In caso di decesso di un membro di un nucleo con più componenti, le quote non erogate vengono riconosciute agli altri membri.
NUOVA VIDEO GUIDA
Dall’11 settembre 2025, i beneficiari dell’Assegno di Inclusione (ADI) possono consultare la video guida personalizzata e interattiva, un nuovo servizio rilasciato dall’INPS che nasce per semplificare e rendere più immediata la comprensione degli obblighi e delle opportunità previsti dalla normativa, aiutando i cittadini a mantenere correttamente il diritto alla prestazione e a orientarsi nei percorsi di inclusione lavorativa e sociale, obbligatori o facoltativi.
Ogni video guida è personalizzata sulla base delle informazioni a disposizione dei servizi sociali ed è disponibile per sei mesi nella bacheca personale di MyINPS. È notificata anche via sms, email e tramite le app INPS Mobile e IO.
Appena risulta acquisito nella procedura dell’ADI l’esito della valutazione multidimensionale, questo nuovo servizio di comunicazione multimediale viene erogato in automatico a ciascun richiedente.
RIFERIMENTI NORMATIVI E DI PRASSI
- Testo coordinato (Pdf 339 Kb) della Legge 3 Luglio 2023, n. 85 (Pdf 133 Kb), ossia del Decreto Lavoro convertito in Legge approdato in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.153 del 03-07-2023;
- Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 Dicembre 2013, n. 159;
- Decreto Ministeriale 154 del 2023 (Pdf 156 Kb);
- Circolare INPS n.105 del 16-12-2023 (Pdf 340 Kb);
- Messaggio n. 3525 del 10 Giugno 2024 (Pdf 60 Kb);
- Messaggio INPS n.148 del 15-01-2025 (Pdf 117 Kb).
GUIDE UTILI
Ecco le altre guide correlate che vi consigliamo di leggere:
- Supporto per la formazione e il lavoro.
- Patto per il Lavoro per percettori di Assegno di inclusione sociale.
- Carta di inclusione: che cos’è, a chi spetta e come funziona.
- Esonero contributivo per assunzioni beneficiari di ADI e SFL.
- SIISL: Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa.
- Piano di contrasto alla povertà, le misure in arrivo.
- Assegno di inclusione over 67, cos’è e come funziona.
- La guida sui PUC (i Percorsi Utili per la Collettività) per beneficiari ADI e SFL.
- Cosa fare in caso di domanda Assegno di Inclusione sospesa o respinta.
- Come fare domanda per l’assegno di inclusione nel 2025, con le regole aggiornate.
- Come funziona il bonus fino a 500 euro per i beneficiari ADI.
- La guida al contributo straordinario ADI.
ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI
Vi segnaliamo l’elenco aggiornato dei bonus per chi ha un ISEE sotto a 15000 euro e l’approfondimento sui aiuti per le famiglie in difficoltà e con un reddito basso nel 2025.
Vi consigliamo di consultare anche l’elenco aggiornato dei bonus famiglia e quello dei bonus figli.
A vostra disposizione infine la nostra guida sui bonus per disoccupati e l’elenco deibonus bloccati nel 2025, in attesa di erogazione.
Tutte le agevolazioni disponibili per lavoratori e famiglie, e quelle in arrivo, le trovate infine in questa sezione del nostro sito.
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