Assegno Unico genitori vedovi: importo, come richiederlo e come funziona

Ecco le istruzioni INPS sull’Assegno Unico genitori vedovi nel 2025 che spiegano a chi spetta, come funziona e come richiederlo

assegno unico genitori vedovi

L’Assegno Unico è riconosciuto ai genitori vedovi nel 2025 con una maggiorazione.

Spetta nel caso di nuclei familiari dove uno dei due genitori è deceduto e l’altro risulta essere un lavoratore.

Il rialzo nel 2025 è pari a 34,40 euro mensili per ciascun figlio, nel caso di nuclei con ISEE pari o inferiore a 17.227,33 euro annui, ma si riduce gradualmente fino ad annullarsi nel caso di nuclei familiari con ISEE pari o superiore 40.000 euro euro annui.

INPS ha spiegato come fare per ottenere la maggiorazione e ha anche semplificato la procedura di richiesta.

In questa guida spieghiamo come funziona l’AUU in questi casi e quali sono i requisiti per ottenerlo.

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COME FUNZIONA L’ASSEGNO UNICO PER I GENITORI VEDOVI

L’Assegno unico universale figli per i genitori vedovi funziona mediante il riconoscimento diretto di una maggiorazione di 34,40 euro sull’importo mensile del sussidio.

La maggiorazione dell’Assegno Unico per genitori vedovi, che è stata introdotta dal Decreto lavoro convertito in Legge e poi rivalutata nel 2025 secondo quanto stabilito dalla Circolare INPS n. 33 del 04-02-2025, decresce quando l’ISEE sale e vale per un massimo di 5 anni dall’evento.

Inizialmente, la normativa prevedeva una maggiorazione di 30 euro mensili per ogni figlio, riconosciuta alle famiglie con entrambi i genitori lavoratori. Dopo numerose proteste da parte dei nuclei familiari vedovili, dal 1° Giugno 2023, la maggiorazione viene riconosciuta anche ai nuclei familiari con un unico genitore lavoratore, se l’altro risulta deceduto.

L’importo, come chiarito, varia però di caso in caso. Vediamo i dettagli.

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QUAL È L’IMPORTO PER I GENITORI VEDOVI

Nel 2025, per i genitori vedovi l’AUU ha l’importo base già previsto per il sussidio. Cioè, varia in base all’ISEE del nucleo familiare e all’età del figlio, a cui si va a sommare una maggiorazione fino a 34,40 euro al mese per ogni figlio a carico.

La cifra erogata dipende dall’ISEE del nucleo familiare, ovvero:

  • l’importo base  dipende dal reddito nucleo familiare e dall’età del figlio, con una fascia di importi che vanno da un minimo di 50 euro a un massimo di 175 euro al mese per figlio minorenne a carico;

  • la maggiorazione di 34,40 euro spetta spetta in misura piena a chi ha un ISEE inferiore a 17.227,33 euro. Per redditi maggiori, la maggiorazione si riduce gradualmente fino ad annullarsi per ISEE pari o superiori a 40.000 euro.
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CHI HA DIRITTO ALL’ASSEGNO VEDOVILE

Hanno diritto all’Assegno vedovile quei nuclei familiari dove uno dei due genitori è deceduto, a condizione che siano soddisfatti i seguenti requisiti:

  • l’evento del decesso dell’altro genitore si è verificato in una data non antecedente ai cinque anni rispetto alla data di presentazione della domanda di AUU;

  • il genitore deceduto risultava, al momento del decesso, essere lavoratore o pensionato;

  • il genitore superstite risulta essere lavoratore al momento della domanda di AUU.

In caso di decesso di entrambi i genitori o del genitore unico, per nuclei monogenitoriali non è previsto il diritto alla maggiorazione. Tuttavia, l’INPS prevede il “subentro” nella domanda di AUU da parte dell’affidatario del figlio, del tutore del figlio, o del figlio maggiorenne per se stesso. Da quest’anno, poi, INPS ha introdotto anche delle novità per questo sussidio. Vediamo quali sono.

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NOVITÀ 2025

INPS con il Messaggio n.1796 del 06-06-2025 ha introdotto alcune novità per questo sussidio, valide per l’anno in corso. In sostanza, l’Istituto stabilisce che l’Assegno Unico e Universale (AUU) continui ad essere erogato ai figli a carico in caso di decesso di uno o entrambi i genitori.

In precedenza, se il genitore che aveva richiesto l’assegno moriva, la domanda decadeva e il pagamento si interrompeva. Ora, grazie all’implementazione del nuovo servizio, il genitore superstite può subentrare e assicurare la continuità della prestazione economica.

Dunque:

  • quando il genitore superstite avvia una nuova richiesta di AUU, il sistema riconosce che il codice fiscale del figlio è collegato a una domanda decaduta per il decesso del genitore originariamente indicato;

  • a quel punto, il servizio consente di selezionare l’opzione per il subentro, evitando che il figlio perda il sostegno economico. Il genitore superstite viene identificato come “genitore unico” con la motivazione “altro genitore deceduto/a”;

  • se soddisfa i requisiti richiesti, le mensilità che non erano state pagate a causa della decadenza della domanda originaria vengono erogate automaticamente.

Il subentro deve avvenire entro 1 anno dal decesso del genitore richiedente. Inoltre:

  • se il genitore superstite possiede un reddito da lavoro, può ottenere una maggiorazione dell’assegno per un periodo massimo di 5 anni dalla data del decesso dell’altro genitore;

  • per usufruire di questo beneficio, infine, deve dichiarare nella domanda che il defunto risultava lavoratore o pensionato al momento della morte.

COME RICHIEDERLO

Per richiederlo, in alcuni casi, è necessario presentare istanza all’INPS, in altri no.

Ovvero:

  • se nella domanda iniziale erano presenti entrambi i genitori e uno di loro viene a mancare, l’INPS provvede automaticamente a trasferire la domanda al genitore superstite. Tuttavia, la maggiorazione per i vedovi viene riconosciuta automaticamente solo se entrambi i genitori erano lavoratori prima del decesso;

  • se solo uno dei genitori era lavoratore, la maggiorazione non viene riconosciuta automaticamente. In questo caso, il genitore superstite deve presentare una domanda di integrazione per chiedere l’eventuale riconoscimento della maggiorazione.

Nella domanda integrativa il genitore superstite deve specificare:

  • il codice fiscale del genitore deceduto;
  • la data del decesso;
  • che il genitore deceduto lavorava al momento della morte, inserendo durante la fase di procedura una dichiarazione con la quale specifica di essere l’unico soggetto legittimato alla percezione dell’assegno.

La domanda integrativa si può fare attraverso i seguenti canali:


  • con il supporto del Contact Center Integrato INPS, contattando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori);

  • con il supporto di istituti di Patronato, i quali possono presentare la domanda per nostro nome e conto, grazie ai servizi telematici a loro dedicati.

QUANDO FARE DOMANDA

La domanda per ottenere l’integrazione sull’AUU nel caso di vedovi è possibile dal verificarsi dell’evento e fino al 5° anno (incluso) dalla data del decesso del genitore.

Maggiori dettagli su come controllare lo stato della domanda, INPS ve li illustriamo in questa guida.

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LA GUIDA ALL’ASSEGNO UNICO UNIVERSALE

Se volete conoscere meglio come funziona, a chi spetta e a quanto ammonta l’Assegno Unico Universale figli, vi consigliamo di leggere la nostra guida sull’Assegno Unico e Universale Figli.

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ALTRE GUIDE E APPROFONDIMENTI

Ecco le altre guide correlate che vi consigliamo di leggere:

ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo di consultare l’elenco aggiornato dei bonus figli, dei bonus famiglia attivi o quello sul bonus mamme in vigore nel 2025. A vostra disposizione anche la guida sulla Dote famiglia 2025 e quella sul bonus nido potenziato già dallo scorso anno.

A proposito di famiglie, è possibile anche presentare domanda per la Carta Nuovi Nati 2025come spieghiamo in questa guida. Inoltre, la soglia dei fringe benefits nel 2025 è di 2.000 euro per chi ha figli. Infine, dal 2025 è arrivato anche un aumento dell’indennità del congedo parentale per i lavoratori e le lavoratrici dipendenti.

Per scoprire tutte le agevolazioni attive e quelle in arrivo, visitate la nostra pagina dedicata agli aiuti alle persone.

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