Bonus musica e spettacoli dal vivo 2023, come ottenere il credito d’imposta

La guida sui requisiti, i criteri, gli importi, le scadenze e le modalità per chiedere il nuovo bonus musica e spettacoli dal vivo

teatro, audizioni, casting

Al via alle domande 2023 per il bonus musica e spettacoli dal vivo. 

Si tratta del credito d’imposta al 30% per le imprese del settore dello spettacolo live e della musica, riconosciuto in tre periodi d’imposta per spese fino a 1.200.000 euro. Disponibile, dall’11 settembre 2023 l’elenco dei beneficiari.

Scopriamo insieme in questa guida dettagliata come funziona, a chi spetta e come presentare domanda per ottenere il tax credit musica e spettacoli dal vivo.

COS’È IL BONUS MUSICA E SPETTACOLI DAL VIVO 2023

Il bonus musica e spettacoli dal vivo 2023 è un credito d’imposta pari al 30% delle spese di sviluppo, produzione, promozione sostenute dal 1° gennaio 2022 dalle imprese del settore musicale e dello spettacolo live. Si potevano presentare le domande dal 15 maggio 2023 al 14 luglio 2023 come stabilito dal Decreto Direttoriale 10 maggio 2023 del Ministero della Cultura, ovvero l’anno successivo a quello di distribuzione e commercializzazione dell’opera (2022).

ITER NORMATIVO

Il Decreto Agosto e il Decreto Ristori avevano istituito la misura. Tali norme però, di fatto:


Per tale agevolazione il Governo ha stanziato 5 milioni di euro per le spese sostenute nel 2022 e pari anche per quelle del 2023. Con il Decreto 11 settembre 2023, è stato pubblicato l’elenco dei beneficiari del credito d’imposta pari al 30% dei costi sostenuti dal 1° gennaio 2021.

A CHI SPETTA

Il bonus musica e spettacoli dal vivo spetta alle imprese produttrici di fonogrammi e videogrammi musicali (Legge 22 aprile 1941, n. 633). Possono beneficiare del credito d’imposta quelle che hanno determinati requisiti, ovvero:

  • siano esistenti da almeno un anno prima della richiesta di accesso alla misura;

  • nell’oggetto sociale è prevista la produzione, in forma continuativa e strutturale, di fonogrammi, che abbiano tra i propri codici ATECO, quello 5920;

  • che si occupino di produzione di videogrammi musicali o produzione e l’organizzazione di spettacoli musicali dal vivo.

COME FUNZIONA IL BONUS MUSICA E SPETTACOLI DAL VIVO

Il beneficio viene erogato come credito d’imposta pari a un massimo del 30% per un tetto di spese di 1.200.000 euro per un periodo di imposta pari a tre anni, ovvero periodo 2021 – 2023 (400.000 euro per ogni anno).

È utilizzabile esclusivamente in compensazione. Vale nella misura del 30% dei costi sostenuti dal 1° gennaio 2022 per attività di sviluppo, produzione, digitalizzazione e promozione di registrazioni fonografiche e videografiche musicali.

La domanda poteva essere presentata dal 15 maggio al 14 luglio 2023, ovvero l’anno successivo a quello di distribuzione e commercializzazione dell’opera (2022). Con il Decreto 11 settembre 2023, poi, è arrivata la conferma anche per l’elenco dei beneficiari del credito d’imposta pari al 30% dei costi sostenuti dal 1° gennaio 2021.

OPERE AMMESSE

Per “opere” ammesse al bonus si intendono:

  • le registrazioni fonografiche o videografiche musicali, su supporto fisico o digitale composte da un insieme di almeno otto brani non già pubblicati diversi tra loro, ovvero da uno o più brani non già pubblicati di durata complessiva non inferiore a 35 minuti;

  •  i brani già pubblicati rielaborati (“cover”), in una misura non superiore al 20% del numero complessivo dei brani o del minutaggio complessivo dell’opera.

SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili ai fini della richiesta del tax credit musica e spettacoli dal vivo:

  • compensi afferenti allo sviluppo dell’opera, ovvero quelli spettanti agli artisti, interpreti o esecutori, al produttore artistico, all’ingegnere del suono e ai tecnici utilizzati dall’impresa per la sua realizzazione;

  • i costi per la formazione e l’apprendistato effettuate nelle varie fasi di sviluppo;

  • le spese relative all’utilizzo e nolo di studi di registrazione, nonché al noleggio e trasporto di materiali e strumenti;

  • i costi di post-produzione, ovvero montaggio, missaggio, masterizzazione, digitalizzazione e codifica dell’opera;

  • le spese di progettazione e realizzazione grafica, nonché di promozione e pubblicità dell’opera.

Il credito viene concesso entro l’importo massimo di beneficio riconoscibile, per ciascuna impresa, pari a 1.200.000 euro nei tre anni previsti dal Decreto (2021-2023).

COME CERTIFICARE LE SPESE SOSTENUTE

Per certificare le spese sostenute e ottenere il bonus musica e spettacoli dal vivo, deve essere fornita in fase di domanda, un’apposita attestazione rilasciata da una di queste figure:

  • Presidente del collegio sindacale;

  • revisore legale iscritto nel registro dei revisori legali;

  • professionista iscritto nell’albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili o nell’albo dei periti commerciali;

  • consulenti del lavoro;

  • responsabile di un centro di assistenza fiscale (CAF).

COME E QUANDO RICHIEDERE IL BONUS MUSICA E SPETTACOLI DAL VIVO

Le imprese interessate al riconoscimento del beneficio fiscale, potevano presentare domanda dal 15 maggio al 14 luglio 2023, ovvero l’anno successivo a quello di distribuzione e commercializzazione dell’opera (2022), devono presentare apposita domanda al Ministero della Cultura.

Secondo quanto stabilito dal Decreto Direttoriale MIC 10 maggio 2023 si può presentare istanza utilizzando, all’interno della piattaforma DGCOL, la modulistica per il riconoscimento del tax credit musica.

Per accedere all’agevolazione, i soggetti interessati devono essere in possesso di un indirizzo di posta elettronica certificata e di un dispositivo per l’apposizione della firma digitale. Il dispositivo deve essere rilasciato da uno dei Certificatori autorizzati, individuati dagli articoli 26 e 27 del Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 e successive modifiche (Codice dell’Amministrazione Digitale).

COME COMPILARE LA DOMANDA

A pena di inammissibilità, la domanda per il bonus musica deve essere:

  • presentata utilizzando la piattaforma informatica online DGCOL;

  • firmata digitalmente dal legale rappresentante del soggetto richiedente. La firma digitale è necessaria anche in caso di accesso tramite SPID;


  • al fine del rispetto dei termini, faceva fede la data di invio rilevabile dalla piattaforma DGCOL e riportata nella PEC generata automaticamente dalla medesima piattaforma al termine della compilazione della modulistica online.

Parallelamente all’invio della domanda online, sarà inoltre necessario consegnare il supporto fisico dell’opera, oggetto della richiesta di beneficio, alla Direzione generale Cinema e audiovisivo in una delle seguenti modalità:

  • a mezzo raccomandata A/R, indirizzata alla D.G. Cinema e audiovisivo – Servizio I – Tax credit Musica;

  • tramite consegna a mano, in busta chiusa, con indicazione “Allegato istanza credito d’imposta, art. 7 comma 6, del D.L.91/2013 – D.I. 312/2021“.

I DOCUMENTI NECESSARI

La domanda deve essere sottoscritta digitalmente dal legale rappresentante dell’impresa di musica o spettacoli dal vivo. Dovrà essere specificato, per la singola opera:

  • la data di distribuzione e commercializzazione o di prima pubblicazione. Per data di distribuzione e commercializzazione dell’opera s’intende la data di prima messa in distribuzione e commercio del relativo supporto fisico. Vale invece, la “prima pubblicazione” per l’opera digitale. La data di distribuzione, commercializzazione o di prima pubblicazione è riferita all’opera nella sua interezza artistica;

  • il costo complessivo della realizzazione e l’ammontare totale delle spese eleggibili;

  • l’attestazione di effettività delle spese sostenute;

  • il credito d’imposta spettante.

All’istanza deve essere allegata, a pena d’inammissibilità, anche idonea documentazione comprovante:

  • la distribuzione e la commercializzazione dell’opera su supporto fisico in numero non inferiore a 1.000 copie;

  • in caso di supporti digitali, invece il numero non deve essere inferiore a 1.000 copie (per opere in download) e in numero non inferiore a 1.300.000 accessi streaming on demand.

FRUIZIONE DEL CREDITO D’IMPOSTA

Come spiegato nell’avviso dell’11 settembre 2023 della Direzione generale Cinema e Audiovisivo, il tax credit è utilizzabile solo in compensazione tramite il modello F24 presentato esclusivamente attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate, indicando il codice tributo “6849”, dal 10° giorno successivo alla pubblicazione dell’elenco.

La Direzione avverte che tale procedura costituisce comunicazione del riconoscimento del credito d’imposta, pertanto, i destinatari del beneficio non riceveranno tramite PEC singole notifiche di assegnazione del bonus.

ASSISTENZA ALLA DOMANDA E DOCUMENTI UTILI

Il Ministero della Cultura ha messo a disposizione degli utenti una comoda guida per la compilazione delle istanze per il tax credit musica che potete consultare in questa pagina.

Per ricevere assistenza o ulteriori informazioni sul bonus musica e spettacoli dal vivo è possibile rivolgersi ai punti di contatto indicati a questo link. I referenti del bonus musica si possono chiamare a questi numeri:

  • tel. 06 6723.3342;

  • tel. 06 6723.3259.

Per eventuali necessità di chiarimenti afferenti all’istruttoria è possibile scrivere all’indirizzo: taxcreditmusica@cultura.gov.it.

CUMULABILITÀ DEL CREDITO D’IMPOSTA MUSICA E SPETTACOLI

Il bonus musica e spettacoli dal vivo non concorre alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi, e del valore della produzione, per l’imposta regionale sulle attività produttive.

A tal fine, il modello F24 deve essere presentato esclusivamente tramite i servizi telematici messi a disposizione dell’Agenzia delle Entrate, pena il rifiuto dell’operazione di versamento.

Il credito d’imposta, inoltre:


CAUSE DI DECADENZA O REVOCA DEL CREDITO D’IMPOSTA

Il credito d’imposta decade se:

  • le spese non vengono riconosciute eleggibili;

  • non vengono soddisfatti gli altri requisiti previsti;

  • in caso di accertamento della falsità delle dichiarazioni rese, fatta salva ogni altra conseguenza di legge, civile e penale.

In tutti questi casi si provvede anche al recupero del beneficio eventualmente già fruito.

RIFERIMENTI NORMATIVI

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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