Incentivi autoimpiego Green e Digital 2024: cosa sono e come funzionano

La guida agli incentivi autoimpiego green e digital nel 2024

green, digital

Il Governo ha introdotto nuovi incentivi per l’autoimpiego green e digital dedicati a coloro che avviano un’attività imprenditoriale in Italia.

La misura si rivolge ai giovani al di sotto dei 35 anni che possono ottenere un contributo economico mensile di 500 euro e, in contemporanea, l’esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali in caso di assunzione di dipendenti per l’attività che intendono avviare.

Gli incentivi sono stati introdotti dal Decreto Coesione convertito in legge il 2 luglio 2024.

In questa guida spieghiamo in modo chiaro e dettagliato quali sono e come funzionano gli incentivi autoimpiego green e digital 2024 introdotti dal Decreto Coesione.

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COSA SONO GLI INCENTIVI AUTOIMPIEGO GREEN E DIGITAL 2024

Gli incentivi autoimpiego green e digital sono aiuti rivolti a giovani disoccupati di età inferiore ai 35 anni che decidono di avviare un’impresa in Italia nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica, a decorrere dal 1° luglio 2024 e fino al 31 dicembre 2025.

Istituiti dal Decreto Coesione 2024 convertito in legge, gli aiuti consentono di ottenere per un periodo massimo di tre anni:

  • un contributo economico per l’avvio dell’attività pari a 500 euro mensili riconosciuto dall’INPS;

  • l’esonero dal versamento del 100% dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro. Si tratta cioè di uno sgravio contributivo che viene riconosciuto nel limite massimo di 800 euro al mese per ciascun giovane under 35 assunto a tempo indeterminato dal 1° luglio 2024 al 31 dicembre 2025.

Scopriamo insieme a chi spettano gli incentivi autoimpiego green e digital, quali sono i requisiti di accesso e come funzionano le diverse agevolazioni.

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A CHI SPETTANO

Gli incentivi autoimpiego green e digital spettano ai giovani disoccupati di età inferiore ai 35 anni che vogliono avviare un’impresa sul territorio italiano nei settori della transizione ecologica, digitale o per lo sviluppo di nuove tecnologie.

Per quanto riguarda nello specifico i criteri di qualificazione dell’impresa “green e digital”, un Decreto interministeriale, in coerenza con quanto previsto dall’Accordo di partenariato 2021 – 2027, nonché con i contenuti e gli obiettivi specifici del Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021 – 2027, stabilirà quali criteri questa dovrà avere per essere definita tale e quindi ottenere gli aiuti.

Il Decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, adottato di concerto con il Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, il Ministro delle imprese e del made in Italy e il Ministro dell’economia e delle finanze, definirà anche le modalità di accesso ai benefici (come fare domanda e come ottenerli), nonché i termini e le modalità di presentazione delle comunicazioni per l’accesso agli aiuti. Noi vi aggiorneremo in questo stesso articolo non appena ci saranno novità.

Intanto, scopriamo come funzionano.

COME FUNZIONANO GLI INCENTIVI AUTOIMPIEGO GREEN E DIGITAL

Gli incentivi autoimpiego green e digital prevedono due tipi di funzionamento diverso, perché diversi sono gli aiuti che riconoscono. Nello specifico:

  • il contributo per l’attività pari a 500 euro mensili deve essere richiesto all’INPS, ha una durata massima di 3 anni e comunque non può essere riconosciuto oltre il 31 dicembre 2028, data della sua scadenza. Viene erogato anticipatamente dall’Istituto e liquidato annualmente per il numero di mesi interessati allo svolgimento dell’attività imprenditoriale. Inoltre, non concorre alla formazione del reddito ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917. Con una circolare apposita, poi, verranno definite nel dettaglio le modalità di richiesta. Vi faremo sapere. 

  • l’esonero dal versamento del 100% dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro è invece uno sgravio riconosciuto per ogni nuovo assunto under 35. Consiste nell’eliminazione totale della contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro, nel limite massimo di 800 euro mensili per ciascun dipendente assunto a tempo indeterminato dal 1° luglio 2024 al 31 dicembre 2025. Anche questo ha una durata massima di 3 anni e non può essere fatto valere oltre il 31 dicembre 2028.

Inoltre, sempre per quanto concerne l’esonero, il Decreto Coesione 2024 convertito in legge ha confermato che:

  • non rientrano nello sgravio i contributi per le prestazioni pensionistiche a carico del dipendente oltre ai premi e ai contributi dovuti all’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL);


  • per i datori di lavoro che si avvalgono dell’esonero, nella determinazione degli acconti dovuti per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2028, si assume, quale imposta del periodo precedente, quella che si sarebbe determinata non applicando gli incentivi 2024;

  • non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente ed è compatibile, senza alcuna riduzione, con la maggiorazione del costo ammesso in deduzione in presenza di nuove assunzioni di cui all’articolo 4 del Decreto legislativo 30 dicembre 2023, n. 216.
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COME RICHIEDERE AIUTI AUTOIMPIEGO GREEN E DIGITAL

Non è ancora stato chiarito come sarà possibile, per gli aventi diritto, richiedere gli incentivi autoimpiego green e digital. Probabilmente sarà necessario presentare apposita domanda.

Le modalità di attuazione del pacchetto di aiuti saranno definite con un Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e il PNRR.

Non appena sarà disponibile, aggiorneremo questo articolo e lo segnaleremo anche tramite la nostra newsletter gratuita.

QUANDO ARRIVANO

Gli incentivi autoimpiego green e digital dovrebbe essere operativi entro fine 2024. Però bisognerà attendere il Decreto attuativo della misura e l’ok da Bruxelles.

Il Decreto Coesione 2024 convertito in legge, infatti, ha chiarito che gli incentivi sono subordinati all’autorizzazione della Commissione Europea.

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RISORSE

La misura è finanziata, per l’esonero, con importi pari a:

  • 5 milioni di euro per l’anno 2024;

  • 39,5 milioni di euro per l’anno 2025;

  • 58,8 milioni di euro per l’anno 2025;

  • 53,7 milioni di euro per l’anno 2027;

  • 19,3 milioni di euro per l’anno 2028.

Invece, la misura è finanziata, per i contributi INPS, con importi pari a:

  • 1,8 milioni di euro per l’anno 2024;

  • 14,1 milioni di euro per l’anno 2025;

  • 21 milioni di euro per l’anno 2025;

  • 19,2 milioni di euro per l’anno 2027;

  • 6,9 milioni di euro per l’anno 2028.

RIFERIMENTI NORMATIVI

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LA GUIDA AL DECRETO COESIONE 2024 CONVERTITO IN LEGGE

Mettiamo a vostra disposizione la guida al Decreto Coesione 2024 convertito in legge, che spiega nel dettaglio tutte le misure introdotte dal Governo per il mondo del lavoro. Tra esse sono presenti anche il Superbonus lavoro 2024, il bonus donne 2024, Resto a Sud 2.0 2024, gli incentivi autoimpiego Centro Nord Italia e il bonus assunzioni giovani under 35 nel 2024.

ALTRI BONUS PER LE IMPRESE E FINANZIAMENTI A FONDO PERDUTO

Vi consigliamo di leggere anche gli approfondimenti sui contributi a fondo perduto per chi vuole aprire un’azienda. Da consultare anche la guida su tutti i finanziamenti agevolati per le imprese attivi in Italia e gli incentivi alle assunzioni disponibili.

Consigliamo anche la lettura dell’articolo sugli incentivi per l’imprenditoria giovanile attivi, oltre che i bandi per l’imprenditoria femminile o l’elenco dei principali incubatori e acceleratori per startup in Italia. Non perdetevi anche la guida agli incentivi per la transizione green.

Sono interessanti inoltre le nostre guide su tutti i bonus imprese del 2024 e quella sempre aggiornata sui bonus 2024.

Poi, invitiamo anche a visitare la nostra pagina con tutti gli aiuti alle imprese, gli incentivi, i contributi a fondo perduto o questa sezione per gli aiuti alle persone.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
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