Chi rischia di perdere tutti i crediti Superbonus

Ritardi e impasse, molti contribuenti rischiano di perdere la possibilità di cedere il credito per i lavori effettuati con il Superbonus 110

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Ipotesi “addio” alla piattaforma che doveva servire a “smaltire” i crediti del Superbonus, ma intanto Poste Italiane riattiva dal 3 ottobre 2023 il suo sportello per la cessione dei crediti Superbonus.

Secondo le disposizioni del Decreto blocca cessioni divenuto legge, chi non riuscirà a cedere i crediti per i lavori effettuati nel 2022 con il Superbonus 110 entro il 30 novembre 2023, rischia di perderli per sempre. L’unica alternativa, senza lo sblocco, è prevederne l’uso in compensazione.

L’Esecutivo, per alleggerire le banche oberate dalle attività di cessione, aveva annunciato l’arrivo – entro settembre 2023 – della piattaforma Enel X destinata a rimettere in moto il mercato della cessione del credito del Superbonus, ormai bloccato da mesi. La realizzazione della stessa però sembra essersi arenata ed Enel X non ha confermato l’impegno per la sua apertura.

In questo articolo spieghiamo, in questa situazione di incertezza, chi rischia di perdere tutti i crediti Superbonus maturati per i lavori effettuati nel 2022 con l’incentivo edilizio.

CHI RISCHIA DI PERDERE TUTTI I CREDITI SUPERBONUS

Chi non cede entro il 30 novembre 2023 tutti i crediti del Superbonus 110 maturati con i lavori effettuati nel 2022 rischia di perderli.

E non è un’ipotesi tanto remota, poiché con le banche ingolfate, la cessione del credito per i bonus edilizi fruiti nel 2022 è diventata una vera corsa contro il tempo. A soccorrere i contribuenti arriva la riattivazione dello sportello per la cessione crediti di PosteItaliane,riaperto dal 3 ottobre 2023.

Sembra naufragata invece, l’ipotesi di aprire la piattaforma “unitaria” dedicata i crediti, ossia la piattaforma Enel X (che avrebbe dovuto facilitare le cessioni).

Tenendo conto di quelli che sono i termini e le scadenze del Decreto blocca cessioni convertito in Legge, i contribuenti hanno poco tempo per procedere con la cessione dei crediti maturati con il Superbonus o gli altri bonus edilizi che prevedono tale opzione.

Infatti, la conversione del Decreto, prevede la possibilità di continuare a vendere i crediti d’imposta fino al 30 novembre 2023, pagando una sanzione di 250 euro per ciascuna operazione di compravendita.

Si tratta della cosiddetta “remissione in bonus” che deroga la scadenza precedentemente fissata al 31 marzo 2023, spostata a novembre 2023 appunto. In sostanza, entro quella data i contribuenti devono comunicare le cessioni dei crediti e gli sconti in fattura delle spese relative all’anno 2022 per non perderli.

Chi non lo fa o non ha ancora iniziato l’iter di cessione, rischia di finire nell’impasse o di dover usare il credito in compensazione.

COSA ACCADE A CHI NON RIESCE A CEDERE I CREDITI

Se i contribuenti non dovessero vendere i bonus entro il 30 novembre 2023, per non perdere tutto hanno la possibilità di iniziare a detrarre il credito maturato con il Superbonus 110, in 10 quote annuali nella dichiarazione del redditi del 2024.

Non potranno più, cioè, cedere il credito, secondo quanto previsto dal Decreto blocca cessioni divenuto Legge che ha posto il divieto della cessione (salvo eccezioni che vi illustriamo nella nostra guida) dal 17 febbraio 2023.

Il fatto è che molti contribuenti si trovano in questa situazione. Secondo ANCE (Associazione nazionale costruttori edili) vi sono circa 30 miliardi di crediti ancora incagliati nel “sistema banche” ingolfato dai problemi del Superbonus e dai numerosi correttivi al provvedimento arrivati nel corso degli ultimi anni.

Ma da cosa dipende questa situazione di stallo? Facciamo un passo indietro e scopriamolo insieme.

IL NODO CREDITI SUPERBONUS

Uno dei maggiori problemi legati allo stop della cessione del credito e dello sconto in fattura sanciti dal Decreto blocca cessioni convertito in Legge riguarda i crediti incagliati, ossia quei crediti che non si possono acquistare o vendere perché “incastrati” in problematiche fiscali e bancarie varie.

La situazione di stallo oltre a causare lo stop di molti lavori già avviati e un impatto fortemente negativo sulle imprese edili, rischia anche di far perdere i crediti relativi ai lavori effettuati nel 2022. Nel tempo, il Governo ha proposto alcune soluzioni.

NAUFRAGA L’IPOTESI PIATTAFORMA ENEL X SBLOCCA CREDITI SUPERBONUS?

Al fine di favorire lo sblocco dei crediti e risolvere il problema, il Governo aveva proposto come soluzione il ricorso al mercato privato attraverso la realizzazione di un apposito veicolo finanziario, la piattaforma Enel X.

Questa piattaforma finanziaria, in pratica, doveva funzionare in questo modo:

  • provvedere ad acquistare i crediti fiscali, certificati come certi, liquidi ed esigibili da un primo cessionario;

  • eseguire un ponte per cedere nuovamente tali crediti a terzi secondo il loro calendario di scadenze fiscali, affinché ne traessero un vantaggio diretto ed immediato.

Il problema è che l’attivazione della “piattaforma salva crediti”, che sarebbe dovuta essere operativa da settembre, è in forte ritardo e forse è naufragata del tutto.

La società, fino a luglio 2023, era in attesa di una licenza bancaria per avviare la sua attività.

Poi, col cambio al vertice del gruppo, maturato dopo l’annuncio dell’attivazione dello strumento, e con l’arrivo di Flavio Cattaneo come amministratore delegato, è arrivata un’inquietante notizia dell’ultima ora.

Secondo fonti vicine al gruppo, Enel X “sta adempiendo agli impegni assunti a suo tempo, senza attivarne di nuovi e senza ricorso a piattaforme di complessa realizzazione”. In questo contesto, il gruppo “ha riattivato gradualmente il processo di acquisto dei crediti fiscali dai soggetti con cui erano già in precedenza sottoscritti contratti, per i casi in cui risultino soddisfatti i requisiti richiesti dalle condizioni contrattuali e dalla normativa di riferimento”.

Tutto qui quindi, senza nessuna piattaforma nuova. Ovvero, nel caso di accordi già sottoscritti per l’acquisto di crediti fiscali, le pratiche vengono portate avanti e regolarmente evase. Non vengono, invece, sottoscritti nuovi accordi. Cosa accadrà ora? Quando ripartirà la cessione del credito?

QUANDO RIPARTE LA CESSIONE DEL CREDITO 2023

A tal punto vien da chiedersi, quando sbloccano i crediti per il 110? In risposta all’interrogazione in Commissione 5-00934, presentata dall’on. Emiliano Fenu del M5S il 30 maggio 2023, la Sottosegretaria per l’Economia e le Finanze, Sandra Savino aveva chiarito che la piattaforma Enel X sarebbe stata attivata a settembre 2023 “in linea con le tempistiche previste e le autorizzazioni necessarie allo scopo”. Secondo lei, quindi, chi ha crediti certi maturati, sarebbe riuscito a compiere la cessione in tempo per il 30 novembre 2023.

Il Governo inoltre, il 19 luglio 2023 con questa risposta della Sottosegretaria MEF, Lucia Albano, alla seconda interrogazione in Commissione, la n. 5/801135 (a prima firma dell’on. Mauro Barba di Azione) aveva chiarito che le scadenze erano confermate e sarebbero state rispettate.

Poi però, la doccia fredda – arrivata col cambio al vertice Enel – che ha rimescolato le carte e tutto è caduto nella più totale incertezza. Ora, bisogna attendere nuove indicazioni ufficiali, su cui vi aggiorneremo.

Ciò che resta confermato, come si poteva leggere nella risposta all’interrogazione, le rappresentanti del Governo è il nome delle banche che acquistano ancora i crediti Superbonus e quelle che li accettano ancora.

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CHI ACCETTA ANCORA CREDITI SUPERBONUS

Quali banche acquistano ancora i crediti Superbonus e chi acquista crediti Superbonus 2023? A rispondere il Governo in due tempi. Cioè, prima nella Commissione del 30 maggio 2023 e poi in quella del 19 luglio. Le Sottosegretarie per l’Economia e le Finanze hanno chiarito che diverse banche hanno deciso di riaprire le piattaforme per la cessione del credito per i bonus edilizi. Nello specifico:

  • EnelX, Intesa San Paolo e Sparkasse già riacquistano i crediti Superbonus 110 e quelli di altri bonus edilizi;

  • Credit Agricole e UniCredit stanno ultimando le procedure per dare avvio al procedimento in linea con la normativa vigente;

  • Banco Bpm è tra le banche che hanno dichiarato la propria disponibilità a riattivare la cessione del credito;

  • sono, inoltre, state predisposte da parte di operatori privati, alcune piattaforme di intermediazione che permettono la valutazione di offerte di acquisto di bonus edilizi, quali Finanza.Tech e SiBonus, Girocredito e Innova Credit.

Poi, per capire cosa accadrà ai crediti Superbonus, bisogna attendere notizie sull’eventuale realizzazione della piattaforma Enel X, proposta come soluzione destinata a sostenere l’acquisto di crediti da operatori privati ed industriali. Se il progetto è davvero naufragato, allora dobbiamo attendere per capire qual sarà la ricetta del Governo per sbloccare i crediti incagliati legati ai bonus edilizi.

Per ora, a dare una riposta fattiva ci ha pensato Poste Italiane.

RIAPRE LA PIATTAFORMA DI POSTE ITALIANE

A partire dal 3 ottobre 2023, Poste Italiane ha riattivato la sua piattaforma per l’acquisto di crediti d’imposta derivanti da Superbonus e altri bonus fiscali per interventi edilizi. Il servizio di cessione del credito è rivolto a persone fisiche.

Ecco le regole di base sul funzionamento della piattaforma:

  • la richiesta di cessione è riservata ai privati titolari di un conto corrente BancoPosta ed è accessibile solo attraverso la procedura online utilizzando le credenziali SPID;

  • il totale dei crediti ceduti a Poste Italiane, incluso quelli ceduti precedentemente alla riapertura del servizio, non può superare i 150.000 euro. Al momento, Poste Italiane non acquista crediti d’imposta che siano stati precedentemente trasferiti, compresi i crediti maturati a seguito di sconto in fattura;

  • la comunicazione di cessione sul sito dell’Agenzia delle Entrate può essere effettuata solo dopo aver ricevuto l’accettazione contrattuale da parte di Poste Italiane, secondo le istruzioni fornite. Fino a tale accettazione, il cliente ha la possibilità di recedere senza penali tramite l’apposita funzione di annullamento online.

La piattaforma è accessibile da questa pagina.

SCADENZE E NOVITÀ CESSIONE DEI CREDITI E SCONTO IN FATTURA

Dall’entrata in vigore del Decreto blocca cessioni, come vi spieghiamo in questo focus, con l’eccezione di specifiche deroghe per le operazioni già in corso, dal 17 febbraio 2023 non è più possibile per i soggetti che fruiscono di bonus edilizi, optare per il cosiddetto “sconto in fattura”, né per la cessione del credito d’imposta.

In sostanza, il Governo ha cancellato la norma che regola le cessioni (l’articolo 121 del Decreto Rilancio), escludendo da questa novità gli interventi già avviati.

Inoltre, non è più consentita la prima cessione dei crediti d’imposta relativi a specifiche categorie di spese. Resta, invece, inalterata la possibilità della detrazione degli importi corrispondenti.

Ricordiamo che oltre al Superbonus, la cessione del credito e lo sconto in fattura era possibile anche per altri bonus edilizi quali Sismabonus, Ecobonus, bonus facciateimpianti fotovoltaici, colonnine di ricarica, il Bonus ristrutturazione 2024, il Bonus condizionatori, il Bonus tende da sole e il Bonus zanzariere.

Poi è arrivato il divieto del Decreto blocca cessioni convertito in Legge. Ma – è bene chiarire – resta la possibilità di cedere il credito per il bonus barriere architettoniche e vengono introdotte delle novità procedurali che vi illustriamo in questa guida.

Intanto, in queste ore, si sta parlando anche dell’avvio di una nuova forma di bonus edilizio, il Superbonus per i redditi bassi o Ecobonus sociale 2024, una proposta di detrazione al 100% solo per famiglie con reddito entro una certa soglia.

COMPENSAZIONE CREDITI SUPERBONUS

Alla luce delle nuove regole e del blocco dei crediti, vale la pena ricordare che è sempre possibile usare i crediti del Superbonus in compensazione. Infatti, i crediti di imposta derivanti dal Superbonus e dagli altri bonus edilizi, sono utilizzabili in compensazione per i versamenti con F24 di imposte, contributi previdenziali, premi INAIL o tasse varie.

Detraendo ovvero dalle tasse quanto spetta in credito edilizio. Inoltre, come chiarito dall’Agenzia delle Entrate con le con le risposte n. 394/2023 e n. 395/2023 del 25 luglio 2023 ha specificato che è possibile la compensazione delle imposte, anche per chi ha punti vendita di scommesse sportive o giochi, con i crediti acquisiti tramite la cessione dei bonus edilizi.

L’Agenzia, a tal proposito, ha ricordato la norma sulle ristrutturazioni edilizie che prevede, in generale, che i crediti d’imposta possano essere utilizzabili in compensazione.

Quello che è stato chiarito e ribadito, tramite le risposte a questi interpelli, è legittimità del recupero dei crediti tramite compensazione con i tributi dovuti, mediante il modello di versamento F24, con i crediti d’imposta per lavori edilizi, incluso il Superbonus, acquisiti da terzi a mezzo di cessione del credito.

LA GUIDA AL SUPERBONUS

Per conoscere tutti i dettagli su come funziona il Superbonus da quest’anno in poi e come funzionerà il cosiddetto “Superbonus 90“, vi consigliamo di leggere la nostra guida dedicata alla misura e vi rimandiamo al nostro articolo di approfondimento sullo stop al Superbonus ufficiale arrivato dal Governo, che ha dettato nuovi termini e scadenze.

ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo la lettura della nostra guida ai Bonus Casa 2023 confermati e eliminati, nonché la lettura del nostro articolo di approfondimento che vi spiega come recuperare i crediti Superbonus nel 2024 e quello sul contributo fondo perduto per Superbonus e bonus edilizi.

Da leggere, anche le novità sull’Ecobonus sociale 2024. Può tornarvi utile infine il nostro approfondimento sul bonus prima casa under 36 e l’elenco dei bonus prima casa destinati a tutti, a prescindere dall’età. Può tornarvi utile anche la nuova e aggiornata guida alla cessione crediti dell’Agenzia delle Entrate.

Per conoscere tutte le altre agevolazioni a favore delle famiglie e dei datori di lavoro è possibile visitare la nostra pagina dedicata agli aiuti alle imprese e la sezione dedicata agli aiuti alle persone.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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