Detrazioni spese sanitarie e mediche 2024: quali sono, novità e cosa cambia nel 730

La guida su quali sono le detrazioni delle spese sanitarie per il 2024, come cambiano e come fare per ottenere il riconoscimento

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Le detrazioni per le spese sanitarie e mediche nel 2024 restano pari al 19% dei costi sostenuti dai contribuenti eccedenti la franchigia di 129,11 euro.

Dal 2024 le spese sanitarie possono essere detratte mediante i nuovi modelli di dichiarazione dei redditi (modello 730, anche precompilato).

Inoltre, pensionati e dipendenti possono ricorrere alla nuova dichiarazione dei redditi semplificata 2024.

Restano valide le regole sull’obbligo di tracciabilità delle spese. Il pagamento in contanti è ammesso solo per l’acquisto di medicinali o prestazioni rese da strutture pubbliche o private accreditate al Servizio Sanitario Nazionale (es. farmacie).

In questa guida spieghiamo quali sono e come funzionano le detrazioni per le spese sanitarie nel 2024 considerate le novità e regole in vigore per ottenere l’agevolazione fiscale nel 730/2024.

COSA SONO LE DETRAZIONI SPESE MEDICHE E SANITARIE

Le detrazioni per le spese mediche non sono altro che sconti sulle tasse che si possono far valere in sede di dichiarazione dei redditi. Corrispondono al 19% dei costi sostenuti nell’anno di imposta di riferimento, eccedenti la franchigia di 129,11 euro, per motivi di natura sanitaria o di salute.

La detrazione IRPEF per le spese sanitarie e mediche è regolata dall’articolo 15 del Testo Unico delle Imposte sui redditi – TUIR.

NOVITÀ 2024 PER DETRAZIONI SPESE SANITARIE

Dal 2024 le spese sanitarie come le altre, saranno detratte utilizzando i nuovi modelli di dichiarazione.

Nello specifico:

  • per quanto riguarda la dichiarazione dei redditi 2024 precompilata, le novità sono molteplici e mirano a semplificare il processo per i contribuenti. Tutte, però, riguardano i modelli da usare e la modalità di invio. Vi consigliamo la lettura della nostra guida, per approfondire cosa cambia nel dettaglio;

COME FUNZIONA LA DETRAZIONE PER SPESE MEDICHE

Quando si presenta la dichiarazione dei reddito (modello 730) è possibile detrarre dall’IRPEF il 19% delle spese sanitarie eccedenti l’importo di 129,11 euro.

In altre parole, la detrazione spettante corrisponde al 19% della differenza tra il totale delle spese sostenute e la franchigia di 129,11 euro.

Per usufruire delle detrazioni è necessario indicare le spese nella dichiarazione dei redditi annuale, documentarle adeguatamente e riportare l’anno in cui sono state sostenute.

Ad esempio, nel 2024 si presentano quelle sostenute nel 2023.

È possibile anche suddividere la detrazione per le spese sanitarie (ad eccezione di quelle relative all’acquisto dei veicoli per disabili) in quattro rate annuali costanti e di pari importo quando l’importo complessivo annuo delle spese (indicato nei righi E1, E2, E3 del modello 730 o nei righi RP1, RP2, RP3 del modello Redditi Persone Fisiche) supera i 15.493,71 euro, al lordo della franchigia di 129,11 euro.

La decisione tra la rateizzazione e la detrazione in un’unica soluzione deve essere presa al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui le spese sono state sostenute, ed è definitiva. Se il contribuente opta per la ripartizione in quattro rate e muore prima di usufruire dell’intera detrazione, l’erede incaricato di presentare la dichiarazione dei redditi del defunto può detrarre in un’unica soluzione le rate residue.

L’Agenzia delle Entrate fornisce annualmente istruzioni dettagliate su come dichiarare correttamente le spese sanitarie, inclusi i documenti necessari per la compilazione della dichiarazione dei redditi.

Le prime indicazioni per il 2024 le trovate in questa pagina, ma sono ancora in fase di bozza. Non appena saranno rese note le linee guida ufficiali, vi aggiorneremo. 

CHI PUÒ DETRARRE LE SPESE MEDICHE

Possono detrarre le spese tutti i contribuenti che sono tenuti a presentare il 730, tranne i forfettari.

Però è bene chiarire che:

  • le detrazioni possono essere fruite solo se le spese sono effettivamente a carico di chi le ha sostenute e nel limite dell’imposta lorda annua. L’eventuale eccedenza non può essere chiesta a rimborso, né utilizzata nel periodo d’imposta successivo;

  • la detrazione delle spese sanitarie è ammessa anche per quelle sostenute nell’interesse dei familiari fiscalmente a carico e, in alcuni casi, nell’interesse di familiari non a carico (ad esempio per le spese sanitarie per patologie che danno diritto all’esenzione dal ticket sanitario). Un familiare è considerato fiscalmente a carico se possiede un reddito complessivo uguale o inferiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili. Solo per i figli di età non superiore a 24 anni, questo limite è di 4.000 euro;

  • tra le spese sanitarie detraibili rientrano anche quelle relative a una persona deceduta, se sostenute dagli eredi dopo il suo decesso, anche se non era un familiare a carico. Se le spese sono state effettuate da più eredi, ognuno di essi beneficerà della detrazione sulla quota di spesa effettivamente sostenuta.

Chiariamo anche che non si ha diritto alla detrazione quando la spesa è intestata al genitore e sostenuta per il figlio che nel corso dell’anno ha percepito redditi superiori al limite previsto per essere considerato a carico. In tale situazione, né la persona che ha sostenuto l’onere, né quella che ha beneficiato della prestazione possono fruirne.

QUALI SONO SPESE MEDICHE DETRAIBILI

Le spese mediche e sanitarie per le quali si ha diritto alla detrazione IRPEF (19%) esplicitamente indicate dal TUIR e sono quelle relative a:

  • prestazioni rese da un medico generico (incluse quelle per visite e cure di medicina omeopatica);

  • acquisto di medicinali (anche omeopatici) da banco e con ricetta medica prestazioni specialistiche;

  • analisi, indagini radioscopiche, ricerche e applicazioni;

  • terapie prestazioni chirurgiche ricoveri per degenze o collegati a interventi chirurgici trapianto di organi;

  • cure termali (escluse le spese di viaggio e soggiorno);

  • acquisto o affitto di dispositivi medici e attrezzature sanitarie (comprese le protesi sanitarie).

Inoltre, sono detraibili, nella stessa misura del 19%, le seguenti spese di assistenza specifica:

  • assistenza infermieristica e riabilitativa (per esempio, fisioterapia, kinesiterapia, laserterapia, eccetera);
  • prestazioni rese da personale in possesso della qualifica professionale di addetto all’assistenza di base o di operatore tecnico assistenziale esclusivamente dedicato all’assistenza diretta della persona;
  • prestazioni rese da personale di coordinamento delle attività assistenziali di nucleo;
  • prestazioni rese da personale con la qualifica di educatore professionale;
  • prestazioni rese da personale qualificato addetto ad attività di animazione e di terapia occupazionale.

Tutte queste spese possono essere indicate nella dichiarazione dei redditi per l’importo eccedente 129,11 euro. Se sono state sostenute nell’ambito del Servizio sanitario nazionale la detrazione spetta per l’importo del ticket pagato. 

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QUAL È L’IMPORTO MASSIMO DETRAIBILE PER LE SPESE MEDICHE

In Italia, non esiste un limite massimo per le spese mediche detraibili. 

L’unico caso in cui c’è un limite delle spese mediche detraibili è quello per le spese sanitarie sostenute per familiari non a carico fiscalmente, per specifiche patologie esentate. In tal caso le spese sono detraibili fino a un massimo di 6.197,48 euro all’anno.

Nel resto dei casi, la normativa italiana non stabilisce un tetto oltre il quale le spese mediche non possono essere portate in detrazione.

OBBLIGO TRACCIABILITÀ SPESE MEDICHE DETRAIBILI

Va ricordato sempre che la detrazione del 19% delle spese sanitarie è fruibile soltanto se il pagamento è tracciabile.

Ossia, effettuato con versamento bancario o postale o altri sistemi tracciabili (carte di debito, di credito e prepagate, assegni bancari e circolari).

Tuttavia, il versamento in contanti continua a essere ammesso, senza perdere il diritto alla detrazione, per l’acquisto di medicinali e dispositivi medici e per pagare tutte le prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o private accreditate al Servizio Sanitario Nazionale (sia in convenzione con il SSN che in regime privato). E’ il classico caso degli scontrini della farmacia.

Gli elenchi delle strutture sanitarie private accreditate sono pubblicati (e annualmente aggiornati) sui siti delle Regioni.

I giustificativi delle spese devono essere conservati per tutto il tempo in cui l’Agenzia delle entrate può effettuare un accertamento (31 dicembre del 5° anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione).

Per la verifica del sostenimento della spesa, i documenti rilevanti sono costituiti unicamente dalle fatture, dalle ricevute fiscali e dagli scontrini “parlanti”. Il contribuente, pertanto, non è tenuto a esibire la prova del pagamento.

INTERESSANTI APPROFONDIMENTI CORRELATI

Mettiamo a vostra disposizione i modelli della dichiarazione dei redditi 2024 precompilata. Da consultare, anche l’articolo sul modello 730 2024 e le novità sulla dichiarazione dei redditi semplificata 2024 per dipendenti e pensionati.

Di seguito, invece, l’elenco di tutte le guide alle altre detrazioni che si possono ottenere nel 2024:

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

In questa guida vi spieghiamo cosa prevede la cosiddetta “riforma fiscale 2024” e quali sono le novità su imposte, fisco, detrazioni e deduzioni.

Vi consigliamo di leggere l’approfondimento sui bonus del modello 730 2024 per conoscere tutte le agevolazioni disponibili quest’anno.

Potrebbe interessarvi anche il nostro articolo che riassume tutte le novità della riforma IRPEF 2024.

A vostra disposizione anche la guida agli scaglioni IRPEF 2024 con la simulazione, per capire chi ci guadagna d più. Novità interessanti sono state approvate anche in merito alla Pagella fiscale e alle detrazioni e deduzioni con la riforma fiscale.

Vi invitiamo inoltre a scoprire tutte notizie sulle nuove leggi in questa pagina. Se volete, invece, sapere tutte le agevolazioni disponibili per studenti e famiglie, visitate la nostra pagina dedicata agli aiuti alle persone e lavoratori.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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