Le detrazioni delle spese universitarie possono essere riconosciute nel 730 – 2025 e sono utili per ridurre le tasse da pagare.
Le spese per l’università che si possono detrarre quest’anno sono quelle sostenute nel 2024.
La detrazione nel 2024 è pari al 19% dell’intera spesa sostenuta per l’università, se è statale.
Mentre nel caso di università private l’importo ammesso alla detrazione non deve essere superiore a quello stabilito annualmente dal Ministero per ciascuna facoltà.
In questa guida spieghiamo in modo chiaro e dettagliato quali sono e come funzionano.
Indice:
COSA SONO LE DETRAZIONI SPESE UNIVERSITARIE
Le detrazioni spese universitarie sono degli “sconti” sull’imposta lorda IRPEF riconosciuti nella dichiarazione dei redditi per le spese sostenute per la frequenza di corsi di laurea presso università statali e non statali, di perfezionamento o di specializzazione universitaria, tenuti presso università o istituti universitari pubblici o privati, italiani o stranieri.
A partire dall’anno d’imposta 2020, la detrazione spetta interamente ai contribuenti con un reddito complessivo fino a 120.000 euro, decrescendo fino ad azzerarsi al raggiungimento di un reddito complessivo di 240.000 euro.
Le spese universitarie, in sostanza, sono da inserire nel modello 730 2025 o nella dichiarazione dei redditi precompilata ottenendo così un risparmio sulle imposte da versare e recuperando, in parte, i costi sostenuti nell’anno precedente a quello di dichiarazione.
A livello normativo la detrazione spese universitarie è prevista e disciplinata dal Testo Unico sulle Imposte sui Redditi, come integrato dalla riforma fiscale 2025.
Scopriamo tutti i dettagli sulle detrazioni disponibili.
QUALI SPESE UNIVERSITARIE SONO DETRAIBILI NEL 2025
La detrazione fiscale del 19% è prevista per le spese sostenute per la frequenza di:
- corsi di istruzione universitaria o corsi universitari di specializzazione. Per la frequenza di corsi di specializzazione in psicoterapia post universitaria la detrazione spetta se gli stessi sono effettuati presso centri accreditati presso il MUR;
- corsi di perfezionamento tenuti presso l’università;
- master universitari o corsi di dottorato di ricerca;
- istituti tecnici superiori (ITS);
- nuovi corsi istituiti presso i Conservatori di Musica e gli Istituti musicali pareggiati, nonché corsi statali di Alta formazione e specializzazione artistica e musicale.
La detrazione è ammessa per le seguenti spese sostenute:
- tasse di immatricolazione e iscrizione, inclusi gli studenti fuori corso, nonché altre spese correlate alla frequenza dei corsi universitari;
- spese per la cosiddetta “ricognizione”, un diritto fisso da pagare per ogni anno accademico per coloro che non hanno rinnovato l’iscrizione per almeno due anni accademici consecutivi, al fine di riattivare la carriera e regolarizzare eventuali debiti relativi ad anni accademici precedenti al periodo di interruzione;
- sovrattasse per esami di profitto e laurea;
- partecipazione ai test di accesso ai corsi di laurea, se previsti dalla facoltà, poiché il superamento di tali prove costituisce una condizione necessaria per l’accesso ai corsi universitari;
- frequenza dei Tirocini Formativi Attivi (TFA) per la formazione iniziale dei docenti, istituiti secondo il decreto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca del 10 settembre 2010, presso le facoltà universitarie o le istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica;
- frequenza di corsi di formazione universitaria o accademica per il conseguimento dei crediti formativi universitari (CFU) o dei crediti formativi accademici (CFA) necessari per l’accesso al ruolo di docente, come previsto dal Decreto legislativo del 13 aprile 2017, n. 59.
QUAL È LA DETRAZIONE MASSIMA PER LE SPESE UNIVERSITARIE NEL 2025
Nel caso di università private valgono invece le regole per il cosiddetto “bonus università private“, per cui la detrazione è sempre del 19% ma l’importo massimo ammesso non deve essere superiore a quello stabilito annualmente dal Ministero per area geografica e area disciplinare del corso.
Per il 2025 gli importi massimi detraibili per le spese per le università private variano da 2.900 euro a 3.900 euro. Vi consigliamo la lettura della nostra guida aggiornata con le tabelle 2025, per sapere nel dettaglio quanto spetta per ogni facoltà.
COME SI DETRAGGONO LE SPESE UNIVERSITARIE
È possibile ottenere la detrazione per le spese universitarie nel 2025 tramite dichiarazione dei redditi. Le soluzioni possibili sono:
- presentare il 730 precompilato, dove l’Agenzia stessa riporterà in automatico le detrazioni spettanti;
- procedere con la presentazione del 730 ordinario, ovvero compilando direttamente o tramite intermediario ogni sezione della dichiarazione dei redditi. In questo caso le spese detraibili devono essere inserite nelle apposite sezioni (da E8 a E10). Per maggiori dettagli, mettiamo a disposizione la nostra guida al modello 730 2025.
Qualora si presenti il modello redditi Persone Fisiche (l’ex Unico), bisognerà invece valorizzare il rigo da RP8 a RP13.
Chiariamo che per poter beneficiare delle detrazioni, è necessario:
- che le spese siano sostenute tramite sistemi di pagamento tracciabili. Ossia devono essere fatte tramite versamenti bancari o postali, bollettini, pagamenti con carte di debito o credito, o tramite PagoPA;
- conservare la documentazione relativa alle spese sostenute, come fatture, ricevute, bollettini, estratti conto per comprovare l’utilizzo di sistemi di pagamento tracciabili.
SCADENZA
Si può chiedere la detrazione per le spese universitarie nel 2025 (nonché tutte le altre) dal 30 aprile 2025, data in cui l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione il Modello 730 precompilato, che può essere accettato dal contribuente, oppure modificato procedendo con l’invio della dichiarazione ordinaria. Entro il 30 settembre 2025, bisogna procedere poi con l’invio della dichiarazione, sia in modalità precompilata che ordinaria.
Eventuali conguagli a credito o a debito saranno comunicati entro novembre 2025.
Le date di scadenza possono essere modificate con proroga solo tramite un provvedimento ufficiale del governo o dell’Agenzia delle Entrate per motivi di necessità o urgenza.
RIFERIMENTI NORMATIVI
- Testo Unico sulle Imposte sui Redditi (Pdf 1304 Kb).
LA GUIDA AL MODELLO 730 2025
Per approfondire, vi consigliamo di leggere la nostra guida al modello 730 2025, aggiornata con tutte le novità introdotte.
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