Invalidità civile 2025: cosa cambia, novità riforma

Come richiedere l’invalidità civile nel 2025, cosa è cambiato per la valutazione della disabilità del paziente e quali sono le novità per chi fa domanda

invalidità civile

Nel 2025 cambia il percorso di riconoscimento dell’invalidità civile in ben 9 Province italiane.

Grazie alla riforma della disabilità, prende il via il nuovo sistema di valutazione funzionale basato sulla classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF), sviluppata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Si tratta di una fase sperimentale, per arrivare poi dal 1° Gennaio 2026 all’estensione della nuova procedura su tutto il territorio italiano.

In questa guida vi spieghiamo come cambia la valutazione dell’invalidità civile dal 2025, quali sono le nuove regole e le novità introdotte.

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INVALIDITÀ CIVILE 2025, COSA CAMBIA

Nel 2025, il sistema di riconoscimento dell’invalidità civile subisce alcune modifiche rispetto al 2024.

Questi cambiamenti riguardano:

  • l’avvio di una nuova procedura digitale per la domanda di invalidità civile per rendere l’intero processo più snello e veloce. Le richieste vengono quindi gestite con un rinnovato sistema online, riducendo i tempi di attesa e migliorando l’accesso ai servizi;

  • l’implementazione di un nuovo certificato medico introduttivo che, come stabilito nel Messaggio n.4465 del 27-12-2024, i cittadini dovranno ottenere dal medico di base o dallo specialista accreditato a rilasciarlo, come primo passo per avviare la valutazione dell’invalidità civile. Questa nuova procedura però viene inizialmente adottata in 9 Province italiane nel 2025 (nelle nove Province italiane di Brescia, Trieste, Forlì – Cesena, Firenze, Perugia, Frosinone, Salerno, Catanzaro e Sassari), per poi essere estesa a livello nazionale dal 1° Gennaio 2026. Rispetto al 2024, con questo sistema, si va verso l’addio definitivo della domanda cartacea per ridurre i tempi di valutazione dell’invalidità civile, garantendo una risposta più tempestiva ai cittadini che fanno richiesta.  Una volta ottenuto il certificato, infatti, l’INPS convoca l’interessato a visita tramite raccomandata in cui si indicano la data, l’orario e il luogo della visita. Dopo la visita, la condizione di disabilità viene determinata a seguito di un unico procedimento accertativo.

Queste modifiche sull’accertamento dell’invalidità civile, insieme ad altre che riguardano l’invalidità, sono state introdotte dalla riforma della disabilità 2025.

NOVITÀ RIFORMA

La riforma della disabilità 2025 ha introdotto molte novità riguardanti l’invalidità civile in Italia.

Ossia, la norma:

  • ha dato una nuova definizione di disabilità. Ora, la valutazione della disabilità considera non solo gli aspetti medici, ma anche il contesto sociale e ambientale della persona, aggiornando così le disposizioni della Legge 104;

  • prevede che l’accertamento dell’invalidità si basi su una valutazione multidimensionale. Cioè, viene effettuata una valutazione che tiene conto di vari fattori come l’ambiente, le capacità individuali e le necessità specifiche, per elaborare un progetto di vita personalizzato. L’accertamento, come detto, parte dalla redazione del certificato medico introduttivo, già attivo in 9 Province italiane, in attesa dell’avvio nazionale nel 2026. INPS poi, è l’unico soggetto accertatore per il riconoscimento della condizione di disabilità grazie alla riforma;

  • stabilisce che chi è affetto da malattie cronico-degenerative riconosciute o disabilità gravissime non dovrà più sottostare a visite periodiche di controllo;

  • ha istituito una cabina di regia per determinare i livelli essenziali delle prestazioni a favore delle persone con disabilità e delle loro famiglie, con un monitoraggio periodico;

  • prevede l’erogazione di prestazioni sociali anticipate. Cioè, per i casi di gravi compromissioni funzionali, è possibile ottenere prestazioni sociali o socio sanitarie prima della conclusione del procedimento di valutazione di base;

  • garantisce prestazioni uniformi, a livello nazionale, evitando disparità tra le diverse Regioni italiane.

Queste modifiche mirano a migliorare il supporto e le condizioni di vita delle persone con disabilità in Italia. Per maggiori dettagli, vi invitiamo a leggere la nostra guida sulla riforma della disabilità 2025. Adesso, scopriamo quali sono gli importi dell’invalidità civile nel 2025.

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IMPORTI INVALIDITÀ CIVILE 2025

L’assegno mensile di invalidità anche nel 2025 ha un importo variabile ed è erogato a coloro ai quali è stata riconosciuta una riduzione parziale della capacità lavorativa (dal 74% al 99%), purché questi abbiano un reddito non superiore alle soglie determinate dall’INPS.

Gli importi dell’invalidità civile, in particolare, possono variare in base alla tipologia di prestazione (assegno mensile, pensione di invalidità, indennità di accompagnamento, ecc.) e alle percentuali di invalidità riconosciute.

Ogni anno i limiti reddituali e gli importi sono annualmente adeguati all’inflazione e comunicati dall’INPS. Per il 2025, l’Istituto non ha però ancora reso noti quali sono. Quando ci saranno novità al riguardo, vi faremo sapere.

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REQUISITI INVALIDITÀ CIVILE NEL 2025

L’invalidità civile nel 2025 viene riconosciuta alle persone invalide e con disabilità, come identificati dal Decreto disabilità 2024, ossia a chi presenta compromissioni fisiche, mentali, intellettive o sensoriali durature, che, in combinazione con barriere di vario tipo, impediscono una partecipazione piena ed effettiva alla vita sociale, su base di uguaglianza con gli altri. Tale condizione deve accertata.

Inoltre, per ottenere il riconoscimento dell’invalidità nel 2025 bisogna però essere cittadini italiani con residenza in Italia oppure cittadini comunitari legalmente soggiornanti in Italia iscritti all’anagrafe del comune di residenza o cittadini stranieri extracomunitari legalmente soggiornanti in Italia in possesso del permesso di soggiorno di almeno un anno (come previsto dall’articolo 41 del Testo Unico per l’immigrazione, anche se privi di permesso di soggiorno CE di lungo periodo).

COME FARE DOMANDA DI INVALIDITÀ CIVILE NEL 2025

Per presentare la domanda di invalidità civile nel 2025, ci sono due opzioni:

  • collegarti al sito ufficiale dell’INPS;
  • rivolgersi a un ente di patronato abilitato ad assistere nella gestione della richiesta.

Per avviare la procedura online, bisogna accedere al portale, tramite l’area riservata “MyInps” utilizzando SPIDCIE o CNS, e inviare telematica la documentazione sanitaria aggiornata. Il modulo della domanda online va compilato con i propri dati anagrafici e, nello stesso, bisogna inserire il numero identificativo presente sul certificato medico rilasciato dal medico competente che ha riconosciuto l’invalidità.

Attenzione però, se si risiede in una delle province di Brescia, Trieste, Forlì-Cesena, Firenze, Perugia, Frosinone, Salerno, Catanzaro e Sassari, dal 1° Gennaio 2025 è obbligatorio il certificato medico introduttivo, un documento che il medico certificatore invia telematicamente all’INPS, avviando così lui, direttamente, il procedimento per l’accertamento della disabilità senza necessità di ulteriori passaggi burocratici che coinvolgono il richiedente o i patronati. Infatti, il medico certificatore, avrà il compito di allegare tutte le informazioni necessarie, inclusi gli esiti di eventuali esami diagnostici, in modo che l’INPS possa procedere con l’accertamento della disabilità in modo rapido e preciso.

In ogni caso, a prescinderà dalle modalità di richiesta, l’interessato una volta convocato per la visita deve avere con sé:

  • un valido documento di identità come la CIE;

  • il codice fiscale e la tessera sanitaria;

  • il certificato medico in originale firmato;

  • tutta la documentazione sanitaria in possesso del richiedente (ad esempio referti di esami diagnostici, cartelle cliniche, analisi del sangue etc);

  • nel caso di incapaci, la carta d’identità e codice fiscale (tessera sanitaria blu) del tutore, amministratore di sostegno e la fotocopia dell’atto di nomina del giudice.

Per aiutare i cittadini l’INPS ha realizzato un video tutorial che mostra come presentare la documentazione sanitaria online passo per passo:

YouTube video player

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QUANTO DURA L’INVALIDITÀ CIVILE

L’assegno mensile di assistenza viene corrisposto per 13 mensilità a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda o, eccezionalmente, dalla data indicata dalle competenti commissioni sanitarie.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Per approfondire quali sono gli altri step e misure che entrano in vigore, vi consigliamo la lettura della guida sulla riforma della disabilità 2025.

Inoltre, per conoscere tutti gli aiuti per lavoratori e famiglie disponibili potete visitare questa pagina.

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