Non riesco a trovare lavoro: ecco perché e come rimediare

come trovare lavoro

“Non riesco a trovare lavoro, sono disperato” è un tarlo che ti ronza continuamente nella testa?

In questo articolo ti forniamo delle possibili motivazioni che ti stanno impedendo di raggiungere il tuo scopo e i vari modi per rimediare.

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NON RIESCO A TROVARE LAVORO PER PROBLEMI CON LA CANDIDATURA

I primi motivi su cui interrogarsi quando ci troviamo di fronte al dilemma “perché non riesco a trovare lavoro?” riguardano le basi, cioè i nostri strumenti di candidatura.

CURRICULUM NON AGGIORNATO O POCO EFFICACE

Il curriculum vitae è il primo strumento che un recruiter esamina per valutare un candidato. Se non è aggiornato o strutturato in modo efficace, può compromettere gravemente le opportunità di ottenere un colloquio.

Tra gli errori sul CV più frequenti, ci sono delle informazioni superflue, esperienze lavorative obsolete o un formato disordinato che rende difficile individuare le competenze chiave. Ad esempio, un lavoro nel settore IT richiede una maggiore enfasi sulle competenze informatiche rispetto a quanto richiesto nel curriculum di una modellaInoltre, molti candidati non personalizzano il proprio curriculum per adattarlo alla specifica posizione per cui stanno applicando.

Per scrivere un curriculum efficace, è quindi importante:

  • Evidenziare esperienze rilevanti per la candidatura.
  • Utilizzare le esatte parole presenti nell’annuncio di lavoro.
  • Adottare un formato chiaro e professionale.

Per aiutarti in questo passaggio così delicato, ti mettiamo a disposizione in maniera totalmente gratuita i nostri migliori esempi e template di curriculum vitae. Scegli quello che preferisci e personalizzalo con i tuoi dati.

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LETTERA DI PRESENTAZIONE GENERICA O INESISTENTE

La lettera di presentazione è il complemento del curriculum, ma molte persone la sottovalutano o la inviano in forma generica, uguale per tutte le candidature.

Un altro errore è quello di scrivere informazioni già presenti sul curriculum, sprecando quindi l’occasione di avvalorare la propria candidatura. Questo approccio riduce notevolmente le possibilità di essere notati dai recruiter, poiché non dimostra interesse specifico per l’azienda o la posizione.

Una lettera ben scritta, invece, consente di spiegare perché si è particolarmente interessati a quel lavoro e come le proprie competenze possono rispondere alle esigenze del datore di lavoro. Se la tua lettera di presentazione è inviata tramite email, inseriscila direttamente nel testo e non come allegato.

Ecco alcune linee guida per una lettera di presentazione efficace:

  • Personalizzala per ogni candidatura, citando l’azienda e il ruolo specifico.
  • Racconta brevemente un’esperienza particolarmente pertinente, collegandola ai requisiti del lavoro, e cita due o tre soft skill che possiedi e sarebbero fondamentali per quel ruolo.
  • Mostra entusiasmo e motivazione.
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SCARSO UTILIZZO DI SOCIAL PROFESSIONALI

Oggi i recruiter fanno approfondite ricerche sui canali social dei candidati. In particolare, trovare lavoro su Linkedin è meno infrequente di quanto potresti pensare.

Un account LinkedIn incompleto, senza foto professionale o aggiornamenti sulle esperienze lavorative, riduce enormemente la tua visibilità . Inoltre, non partecipare a discussioni di settore o non condividere contenuti sulla tua professione, ti priva di interazioni che potrebbero attirare l’attenzione.

Per sfruttare al meglio LinkedIn:

  • Completa tutte le sezioni del profilo, incluse competenze, esperienze e certificazioni.
  • Crea un riepilogo accattivante che riassuma il tuo valore professionale.
  • Aumenta la rete di contatti e interagisci con contenuti interessanti.

ERRORI NELL’INVIO DELLA CANDIDATURA

Oggi, la maggior parte delle candidature avviene tramite piattaforme online, ma molte persone commettono errori che compromettono le loro possibilità di essere prese in considerazione dai recruiter.

Questi errori spesso derivano dal mancato rispetto delle indicazioni specifiche fornite nell’annuncio di lavoro. Ogni offerta ha delle istruzioni precise su come inviare la candidatura, e non seguirle ti marchia già come persona non attenta.

Un errore comune è non allegare i documenti richiesti, come il CV e la lettera di presentazione, o allegarli nei formati sbagliati. Molti annunci, ad esempio, richiedono il CV in PDF, ma inviarlo in un altro formato come Word o .txt potrebbe impedire al recruiter di visualizzarlo correttamente. Inoltre, alcuni portali richiedono che i candidati rispondano a domande specifiche. Ignorare queste richieste potrebbe dare l’impressione di non aver dedicato attenzione al processo di candidatura, al pari dell’inviarli con errori di grammatica o battitura.

Inoltre, molte persone non rispettano le scadenze: se un annuncio specifica una data entro cui candidarsi, non rispettarla significa rinunciare automaticamente alla posizione.

Per evitare questi errori, è fondamentale:

  • Leggere attentamente tutte le istruzioni presenti nell’annuncio.
  • Allegare i documenti richiesti nei formati corretti.
  • Personalizzare ogni candidatura per rispecchiare le esigenze specifiche dell’offerta.
  • Rileggere tutto per evitare refusi.
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NON RIESCO A TROVARE LAVORO PER PROBLEMI DI STRATEGIA

Molte persone si trovano a dover affrontare la frustrazione di non riuscire a trovare lavoro, ma spesso la causa non risiede nelle proprie competenze o esperienze, quanto nella strategia di ricerca.

POSIZIONI LAVORATIVE NON IN LINEA

Un errore comune nella ricerca di lavoro è candidarsi per posizioni che non sono coerenti con le proprie competenze, esperienze o aspirazioni professionali. Questo non solo riduce le possibilità di essere presi in considerazione, ma può anche scoraggiare il candidato nel lungo termine, che accumula rifiuti su rifiuti.

Le aziende cercano profili specifici per ogni ruolo, e un candidato che non soddisfa i requisiti principali rischia di essere immediatamente scartato. Per migliorare l’efficacia della ricerca:

  • Analizza attentamente i requisiti delle offerte di lavoro e candidati solo per quelle in cui hai almeno il 70% delle caratteristiche richieste.
  • Identifica le tue competenze trasferibili per valutare ruoli alternativi in settori affini.
  • Evita candidature di massa, concentrati invece sul prestare attenzione a quelle per cui hai reali possibilità di successo.
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TROPPA DIPENDENZA DA UN’UNICA STRATEGIA

Affidarsi esclusivamente a una sola strategia di ricerca lavoro è un altro errore che molti candidati commettono. La ricerca di un impiego non dovrebbe essere basata su un’unica fonte o su un singolo canale, come ad esempio inviare solo candidature online tramite portali di lavoro.

Una strategia di ricerca diversificata permette di accedere a più opportunità, aumentando così le possibilità di successo. È fondamentale utilizzare vari strumenti:

  • La nostra sezione dedicata alle offerte di lavoro, in cui pubblichiamo tutti i giorni i migliori annunci.
  • Portali di lavoro online.
  • Agenzie.
  • Eventi professionali e fiere del lavoro.
  • Speed date lavorativi.
  • In base al lavoro che fai, potrebbe essere utile fare un giro in posti strategici. Se ad esempio il tuo è un curriculum da commessa, portalo con te al centro commerciale! Sicuramente su qualche vetrina troverai esposto un annuncio di lavoro.

MANCANZA DI NETWORKING

Il networking è uno degli strumenti più potenti nella ricerca di lavoro, ma spesso viene trascurato. Molti candidati si concentrano esclusivamente sull’invio di CV e lettere di presentazione, senza sfruttare le relazioni professionali che potrebbero aiutarli a entrare in contatto con opportunità nascoste.

Il networking permette non solo di conoscere persone che lavorano nel proprio settore, ma anche di ottenere informazioni privilegiate su eventuali aperture di posizioni che non vengono pubblicizzate. Partecipare a eventi, convegni, seminari o semplicemente connettersi attivamente con professionisti sui social può aprire porte che altrimenti rimarrebbero chiuse. Inoltre, le persone con cui si costruiscono relazioni possono offrire supporto nella preparazione dei colloqui o persino dare referenze sul curriculum, che aumentano le possibilità di essere selezionati.

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SETTORE DI INTERESSE IN CRISI

In alcuni casi, il fatto che non riesco a trovare lavoro potrebbe dipendere dal fatto che il settore di interesse è in crisi o attraversa un periodo di contrazione. Alcuni settori, infatti, subiscono trasformazioni rapide a causa di cambiamenti economici, tecnologici o sociali. Ad esempio, l’automazione o l’introduzione di nuove tecnologie possono ridurre il numero di posti di lavoro in determinati ambiti.

Se la tua ricerca di lavoro è limitata a settori in declino, è più difficile trovare opportunità a lungo termine ed è quindi opportuno cercare di virare sui lavori del futuro. In questi casi, può essere utile considerare un cambiamento di carriera o valutare nuove nicchie o settori emergenti che offrono più possibilità. Investire tempo nell’acquisizione di nuove competenze o nel miglioramento di quelle esistenti può essere una mossa vincente per adattarsi a nuove realtà professionali, come il digitale, i green jobs o la salute.

DISORGANIZZAZIONE NELLA RICERCA DI LAVORO

La disorganizzazione nella ricerca di lavoro è un fattore a cui non si pensa molto ma che invece è alla base di ogni attività. Quando la ricerca non è pianificata, il candidato rischia di sprecare tempo ed energie.

Questo accade quando non si tiene traccia delle candidature inviate, delle risposte ricevute e delle scadenze per l’invio dei documenti. Spesso, senza numeri alla mano, la nostra percezione sulla ricerca di lavoro è anche errata.

Senza un sistema organizzato, è facile dimenticare di inviare domande incomplete o non personalizzate, o addirittura non rispondere tempestivamente alla richiesta di un colloquio (magari neanche ci ricordiamo per cosa ci eravamo candidati!). Inoltre, l’assenza di una pianificazione giornaliera e settimanale porta a lavorare in modo caotico e senza priorità, il che aumenta il rischio di frustrazione e disillusione.

Per evitare questo, è fondamentale creare un programma ben strutturato, utilizzando strumenti come calendari, fogli di calcolo o applicazioni di gestione del tempo per monitorare i progressi, i contatti con i recruiter e le scadenze delle offerte.

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NON RIESCO A TROVARE LAVORO PER MANCANZA DI COMPETENZE O PREPARAZIONE

In molti casi, la difficoltà nel trovare lavoro può essere attribuita a un gap di competenze o a una preparazione inadeguata rispetto alle richieste del mercato o dell’azienda.

NON ESSERE AGGIORNATI SULLA PROPRIA PROFESSIONE

Restare aggiornati sulle ultime novità del proprio settore è fondamentale per mantenere una posizione competitiva nel mercato del lavoro. In particolare, l’evoluzione rapida degli strumenti digitali e delle tecnologie impone una continua formazione e aggiornamento, anche in settori apparentemente lontani da questo mondo.

Ad esempio, se hai un curriculum da cameriere, è ormai fondamentale inserire la conoscenza di software per la gestione delle comande, così come se hai un curriculum da estetista è importante indicare di saper utilizzare i più moderni macchinari.

Non rimanere al passo con i cambiamenti professionali può creare un distacco tra le tue competenze e le esigenze del mercato, rendendo difficile trovare nuove opportunità lavorative.

MANCANZA DI PREPARAZIONE AI COLLOQUI DI LAVORO

Se il tuo “non riesco a trovare lavoro” arriva dopo aver fatto numerosi colloqui, forse è proprio questa la fase da rivedere. Il colloquio di lavoro è un passaggio molto delicato, ma molti candidati non si preparano adeguatamente per affrontarlo.

È fondamentale informarsi sull’azienda, comprenderne la cultura, i valori e i progetti recenti. Dimostrare una conoscenza approfondita della realtà per cui si vorrebbe lavorare fa una grande impressione e dimostra che il tuo interesse non è superficiale. Inoltre, prepararsi a rispondere alle domande più comuni, come quelle sui pregi e difetti, è essenziale, ma è bene anche pensare a possibili domande trabocchetto.

Un altro aspetto fondamentale è la preparazione delle domande da porre al recruiter: non limitarti a rispondere passivamente, ma cerca di coinvolgere l’intervistatore, mostrando curiosità e interesse per l’azienda e il ruolo offerto. Infine, la simulazione dei colloqui, magari con un amico o un coach, può essere un ottimo esercizio per migliorare la fiducia in se stessi e la capacità di gestire l’ansia.

DIFFICOLTÀ A SPIEGARE I VUOTI LAVORATIVI

Uno degli aspetti che spesso crea ansia durante la ricerca di lavoro è come gestire i vuoti lavorativi nel proprio curriculum. Periodi di inattività, licenziamenti o cambiamenti di carriera possono sembrare un ostacolo, ma sono situazioni comuni a molti professionisti.

L’importante è come presentare questi momenti durante un colloquio. Invece di cercare di nascondere o giustificare i vuoti, spiega sinceramente cosa è successo, focalizzandoti su come quei periodi ti abbiano arricchito e insegnato qualcosa di nuovo. Ad esempio, se hai intrapreso un cambiamento di carriera, puoi enfatizzare come quella transizione ti abbia portato a crescere professionalmente e ad acquisire abilità in un settore diverso.

Contestualizza i vuoti in modo positivo, facendo vedere che, anche senza una posizione lavorativa formale, hai utilizzato il tempo per migliorare te stesso, imparare nuove competenze o riflettere su cosa vuoi davvero per il tuo percorso professionale.

NON RIESCO A TROVARE LAVORO PER ASPETTI PERSONALI O ATTITUDINALI

Quando si parla di difficoltà nel trovare lavoro, non si possono ignorare i fattori legati all’atteggiamento personale o alle aspettative individuali. Questi elementi, spesso sottovalutati, possono influenzare profondamente il modo in cui ci si presenta e la percezione che i recruiter hanno di noi.

ASPETTATIVE IRREALISTICHE

Uno dei principali ostacoli nella ricerca di lavoro è avere aspettative irrealistiche, sia in termini di stipendio che di ubicazione geografica. È importante essere consapevoli della reale situazione del mercato e delle offerte che ci si può aspettare per il proprio settore e livello di esperienza.

Ad esempio, un neolaureato che si aspetta uno stipendio elevato senza aver maturato esperienza concreta potrebbe incontrare molte difficoltà. Lo stesso vale per chi cerca un lavoro altamente specializzato in un luogo dove quella professione non è richiesta, come un maestro di sci che cerca opportunità in una località balneare.

Non bisogna ovviamente accettare situazioni irragionevoli, ma è importante mantenersi flessibili e adattarsi alle richieste del mercato. Le aspettative troppo alte possono infatti portare a rifiutare proposte di lavoro valide, rallentando il percorso verso una carriera stabile.

ATTEGGIAMENTO DEMOTIVATO

Forse al recruiter è arrivato chiaro e tondo il messaggio “Non riesco a trovare lavoro, sono disperato”?

Un atteggiamento demotivato o passivo è un grande ostacolo nella ricerca di lavoro. Quando mancano obiettivi chiari per la carriera, è difficile trasmettere entusiasmo e determinazione durante i colloqui o nei contatti con i selezionatori. La demotivazione può derivare da precedenti rifiuti, insicurezze personali o dalla mancanza di una strategia ben definita.

Tuttavia, questo atteggiamento può essere percepito dai datori di lavoro come mancanza di interesse o di energia, riducendo le probabilità di essere selezionati. Se arrivi al colloquio con la faccia di qualcuno disposto ad accettare un lavoro qualsiasi, non farai breccia. Mostrarsi invece determinati e aperti all’apprendimento è sempre un punto a favore.

SOTTOVALUTARE L’IMPORTANZA DELLE SOFT SKILL

Le soft skill – come la comunicazione efficace, il problem solving, la capacità di lavorare in team e l’empatia – sono sempre più richieste nel mercato del lavoro, indipendentemente dal settore.

Sottovalutarle o non riuscire a dimostrarle durante il colloquio può penalizzare un candidato, anche se possiede solide competenze tecniche. Ad esempio, un programmatore esperto potrebbe non ottenere una posizione perché non è in grado di comunicare chiaramente con il team o di collaborare su progetti complessi. Pensa tu stesso: a parità di bravura, preferiresti lavorare con una persona sempre triste o con una dalla risata contagiosa?

È importante non solo sviluppare queste abilità, ma anche essere in grado di esemplificarle con esperienze pratiche. Per esempio, durante un colloquio, un candidato può raccontare come ha gestito un conflitto in un precedente lavoro o come ha contribuito a migliorare la produttività del team.


Riflettere su tutti questi aspetti può essere un primo passo per affrontare la ricerca di lavoro in modo più strategico ed efficace. È importante non lasciarsi scoraggiare: non tutto dipende da noi, e il mercato del lavoro può riservare sfide impreviste. Mantieni la motivazione alta, lavora sulle tue aree di miglioramento e ricorda che ogni esperienza può portarti più vicino all’obiettivo. In bocca al lupo per la tua ricerca!

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