Statali in pensione a 67 anni anziché 65: ecco la proposta del Governo per il 2025

Arriva la proposta di mandare gli statali in pensione a 67 anni, invece che a 65 anni, per ridurre le spese previdenziali nel 2025

statali, CCNL

Dal 2025 gli Statali potrebbero andare in pensione a 67 anni.

Il Governo italiano ha avanzato una nuova proposta sulle pensioni 2025 che prevede l’innalzamento dell’età pensionabile per i dipendenti pubblici da 65 a 67 anni su base volontaria.

In questo articolo spieghiamo cosa prevede la proposta della pensione a 67 anni per gli statali, come funziona e quali sono le ultime notizie in tema pensioni per la Pubblica Amministrazione.

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DIPENDENTI STATALI IN PENSIONE A 67 ANNI

Nell’ambito della riforma pensioni 2025, il Governo sta vagliando la proposta di prevedere per gli statali la pensione a 67 anni, evitando l’uscita forzata a 65 anni, che è la regola attualmente in vigore.

La proposta del Governo punta a eliminare l’uscita obbligatoria dei dipendenti pubblici a 65 anni, introducendo la possibilità di lavorare fino a 67 anni su base volontaria.

L’uscita anticipata obbligatoria, imposta nel 2013, è stata ideata per favorire il ricambio generazionale, ma la situazione attuale del pubblico impiego, caratterizzata da una significativa carenza di personale, rende necessaria una revisione.

Il cuore della proposta governativa è, da una parte, abbassare le spese previdenziali dal 2025 per i dipendenti della Pubblica Amministrazione. Dall’altra, la misura mira a colmare i vuoti di organico nel pubblico, mantenendo i dipendenti PA esperti più a lungo.

Ricordiamo che si tratta solo di una delle tante proposte legate alle pensioni 2025, su cui si avrà effettiva attuazione solo dopo l’ok in Legge di Bilancio 2025, su cui, vi aggiorneremo.

Intanto, vediamo come il Governo Meloni pensa di far funzionare la pensione fino a 67 anni per gli statali.

COME FUNZIONA LA PENSIONE A 67 ANNI PER GLI STATALI

La proposta per la pensione a 67 anni prevede che i lavoratori statali possano decidere su base volontaria di restare in servizio due anni in più rispetto all’attuale limite di 65 anni. L’Esecutivo non intende modificare i requisiti per il pensionamento, ma vuole introdurre in più solo la possibilità di continuare a lavorare oltre i 67 anni, evitando l’uscita forzata.

Cosa cambia con la pensione a 67 anni per i dipendenti PA rispetto a oggi? Semplicemente non ci sarebbe più l’obbligo di uscire dal lavoro a 65 anni per gli statali. Infatti, attualmente, i dipendenti pubblici sono tenuti a lasciare il lavoro una volta raggiunti i 65 anni, purché abbiano maturato almeno 42 anni e 10 mesi di contributi. Se non hanno raggiunto tale soglia, l’età limite è fissata a 67 anni.

Questa proposta di flessibilità in uscita, già adottata per categorie come i medici, potrebbe ora estendersi a tutta la Pubblica amministrazione, contribuendo a mantenere attive le risorse umane in settori con gravi carenze di personale.

A oggi infatti, il fabbisogno di personale – specie di figure altamente qualificate – è molto alto, come vi spieghiamo in questa guida. Al contempo, ciò aiuterebbe a ridurre anche la spesa previdenziale per il 2025, vero dramma della prossima Manovra di Bilancio che sta prendendo forma in queste settimane.

ULTIME NOVITÀ SU BILANCIO E RIFORMA PENSIONI 2025

Il Governo nel 2025 sta pensando di confermare una serie di misure di pensionamento anticipato, ma con netti tagli per motivi economici, come spieghiamo in questa guida. La prossima Manovra economica 2025 per la previdenza dovrebbe avere una dotazione pari a circa 20 miliardi di euro (500 milioni di euro in meno rispetto a quanto previsto).

Dunque, nella riforma pensioni 2025, per ora si profilano solo misure tampone come la proposta di TFR nei fondi pensione, Quota 103 ma con importi ridotti, Opzione donna depotenziata e si stanno valutando varie proposte sulla pensione Quota 41. È probabile inoltre che Quota 41 per tutti non ci sarà tra le novità delle pensioni 2025, ma al massimo sarà possibile una versione light con importi degli assegni dimezzati.

Da quello che è emerso, potrebbero essere confermate (come sono oggi) tra le pensioni 2025, soltanto la pensione anticipata ordinaria e la pensione per i lavoratori precoci.

Le altre risorse del Bilancio in tema lavoro e previdenza, poi, saranno usate per:



Non appena la riforma pensioni 2025 sarà meglio definita con le opportune finestre di pensionamento in vigore dal prossimo 1 Gennaio, vi aggiorneremo. Per non perdere le novità iscrivetevi alla nostra newsletter gratuita e/o al canale Telegram.

GUIDA ALLA RIFORMA PENSIONI 2025

Per approfondire meglio l’argomento e saperne di più su quelli che sono i piani e le proposte del Governo riguardo al sistema pensionistico, vi consigliamo di leggere la nostra guida alla riforma pensioni 2025, aggiornata con tutte le novità e il focus sulle pensioni 2025.

ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI

Mettiamo a vostra disposizione l’approfondimento sulle pensioni 2024, con l’elenco di tutte le novità e modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2024 e dalla riforma pensioni 2024.

Per saperne di più sulle tipologie di pensioni attive vi consigliamo di leggere le guide su Opzione donna, Ape Sociale, Quota 103 e APE Sociale donna 2024.

C’è anche la proposta del bonus pensione a 71 anni, dedicato a chi sceglie di lavorare oltre la soglia di età per la pensione di vecchiaia. Suggeriamo anche di leggere l’articolo sulla rivalutazione TFR nel 2024.

Potrebbero inoltre interessarvi i nostri approfondimenti su come andare in pensione con 5 anni di contributi o in andare in pensione con 15 anni di contributi.

In questa pagina trovate infine tutte le novità, le notizie e gli approfondimenti sul mondo delle pensioni.

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di Valeria Cozzolino
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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