Bonus in busta paga nel 2026: quali sono, novità e come funzionano

Quali sono i bonus in busta paga che si possono ottenere nel 2026, ossia gli aiuti, gli sgravi o i crediti d’imposta per i lavoratori

busta paga, stipendio

Nel 2026 è possibile ottenere diversi bonus in busta paga.

Si tratta di aiuti, benefit, detrazioni o crediti d’imposta che i lavoratori possono ricevere direttamente con l’erogazione dello stipendio.

In questo articolo vi spieghiamo cosa sono e quali sono le agevolazioni attive quest’anno, riportandovi l’elenco completo e aggiornato.

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QUALI SONO I BONUS IN BUSTA PAGA ATTIVI NEL 2026

I bonus in busta paga sono misure decise con la riforma fiscale 2026 o la Legge di Bilancio 2026, nonché altri provvedimenti accessori. Non solo extra in busta paga, ma anche sgravi fiscali che che migliorano il potere d’acquisto dei lavoratori. Scopriamo insieme l’elenco completo di quali sono le agevolazioni che è possibile ottenere nel 2026.

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1) TAGLIO IRPEF

Dal 2026 in busta paga per alcuni ci sarà la riduzione dell’aliquota IRPEF sul secondo scaglione di reddito, quello compreso tra 28.000 e 50.000 euro annui. L’aliquota passerà dal 35% al 33%, con un risparmio diretto sulle imposte che si tradurrà in degli aumenti in busta paga validi dal 2026. Maggiori dettagli, li trovare nel nostro articolo sul taglio IRPEF dal 2026.

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2) BONUS GIORGETTI

Il bonus Giorgetti sarà in vigore anche nel 2026. La misura, riconosciuta in busta paga, riguarda i lavoratori dipendenti iscritti all’AGO (Assicurazione Generale Obbligatoria) o a fondi sostitutivi ed esclusivi, che maturano entro il 31 Dicembre 2025 o il 31 Dicembre 2026 i requisiti per la pensione anticipata flessibile o alla pensione anticipata ordinaria.

Chi sceglie di restare al lavoro invece di andare subito in pensione beneficia dell’esonero dalla quota di contributi IVS (invalidità, vecchiaia e superstiti) a proprio carico. In concreto, questi contributi non vengono versati allo Stato e si trasformano in un aumento netto dello stipendio.

Per capire meglio come funziona e quanto spetta, vi consigliamo di approfondire la nostra guida.

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3) MANCE AGEVOLATE ANCHE NEL 2026

Nel settore turistico resta confermata anche nel 2026 la tassazione ridotta al 5%, con regole più favorevoli. A partire dal prossimo anno, l’agevolazione si applicherà fino al 75% del reddito complessivo e la soglia ISEE per accedervi salirà a 75.000 euro.

In questo modo un numero maggiore di lavoratori potrà beneficiare della misura, ottenendo un incremento netto dello stipendio grazie al trattamento fiscale più leggero. Maggiori dettagli potete leggerli nella guida alla tassazione agevolata delle mance.

4) BONUS MAMME IN BUSTA PAGA

Anche nel 2026 sarà attivo il bonus mamme in busta pagal’incentivo volto a sostenere le lavoratrici madri esentandole anche quest’anno dal pagamento dei contributi previdenziali a loro carico. Ossia, il contributo IVS per le dipendenti del settore privato, cioè i contributi previdenziali dovuti per invalidità, vecchiaia e superstiti (IVS), oppure il contributo FAP per le dipendente delle Pubbliche Amministrazioni.

Questa esenzione per le lavoratici, pari a circa il 9,19% (ossia la quota dei contributi a carico del lavoratore), verrà coperta dallo Stato e permetterà di ottenere uno stipendio netto in busta paga più elevato. Maggiori dettagli li trovate in questa guida.

5) BONUS LAVORATORI TURISMO ANCHE NEL 2026

Dal 1° Gennaio al 30 Settembre 2026 è riconfermato il bonus per i lavoratori del turismo. Ossia, i dipendenti di bar, ristoranti, hotel e stabilimenti termali riceveranno un trattamento integrativo pari al 15% delle retribuzioni lorde per lavoro notturno e straordinario nei giorni festivi.

Questo importo non sarà tassato né concorrerà alla formazione del reddito, trasformandosi in un guadagno netto. La misura, riservata a chi nel 2025 avrà percepito meno di 40.000 euro, offrirà un sostegno ai redditi medio-bassi del settore turistico e contribuirà ad accrescere il potere d’acquisto.

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6) FLAT TAX AUMENTATA DAL 2026 PER I NEO RESIDENTI

Dal 1° Gennaio 2026 la flat tax destinata a chi si trasferisce in Italia con un alto patrimonio passerà da 100.000 a 300.000 euro annui. Il regime, facoltativo, sarà applicabile a chi non è stato fiscalmente residente in Italia per almeno nove periodi d’imposta negli ultimi dieci.

La misura avrà convenienza solo per chi, sui redditi esteri, dovrebbe pagare un’imposta superiore ai 300.000 euro.

7) BONUS IRPEF 2026

Nel 2026 i lavoratori dipendenti continueranno a ricevere il rimborso IRPEF direttamente nello stipendio. Dopo l’invio del modello 730 del 2026, infatti, il contribuente potrà trovarsi:

  • in posizione di debito, e quindi tenuto a versare ulteriori imposte;

  • oppure in posizione di credito, con diritto a un rimborso da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Il credito si genera, ad esempio, quando sono state pagate più tasse del dovuto o quando dal ricalcolo emergono somme non ancora percepite. In questi casi, l’importo spettante sarà riconosciuto direttamente sul cedolino paga, trasformandosi in un vantaggio netto per il lavoratore.

Quali sono i tempi di accredito e come ha funzionato nel 2025, lo spieghiamo meglio nella nostra guida al rimborso 730 in busta paga.

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8) TAGLIO DEL CUNEO FISCALE

Da Gennaio 2026 è confermato il taglio del cuneo fiscale, un intervento che ridurrà il peso dei contributi a carico di lavoratori e imprese. La misura porterà a un incremento del reddito netto, garantendo più risorse disponibili e un maggiore potere d’acquisto per i dipendenti. Più dettagli su come funziona, li trovate nella nostra guida al taglio del cuneo fiscale.

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9) DETASSAZIONE TRATTAMENTI ACCESSORI PA FINO A 800 EURO

Dal 2026 i dipendenti non dirigenti della Pubblica Amministrazione con reddito fino a 50.000 euro annui vedranno un incremento diretto dello stipendio grazie alla riduzione fiscale sugli importi accessori. Indennità e compensi fissi e continuativi fino a 800 euro saranno soggetti a un’imposta sostitutiva del 15%, molto più bassa rispetto alle aliquote ordinarie.

La misura, esclusa per forze armate e di polizia già agevolate, si aggiungerà ai vantaggi previsti per il personale sanitario e sarà accompagnata da una graduale armonizzazione dei trattamenti tra dirigenti e professionisti delle funzioni centrali, con l’obiettivo di rendere il sistema più equo. Maggiori dettagli ve li spieghiamo in questa guida.

10) PREMI PRODUTTIVITÀ DETASSATI

Dal 2026 e per tutto il 2027, i premi di produttività saranno tassati con un’imposta sostitutiva ridotta all’1%, entro il limite di 5.000 euro. In questo modo i lavoratori riceveranno quasi integralmente l’importo riconosciuto, senza che venga assorbito dalle imposte ordinarie. La misura rende più vantaggioso l’erogazione di incentivi aziendali e si traduce in un incremento netto del reddito disponibile.

11) NO TAX AREA DIPENDENTI

Con la riforma fiscale 2026 è stata confermata la no tax area per pensionati e dipendenti, ossia una fascia di esenzione fiscale dedicata ai contribuenti che percepiscono redditi fino al limite di 8.500 euro. Chi rientra in questa soglia, quindi, non deve pagare le tasse nel 2026, in quanto l’imposta non è dovuta.

12) SGRAVI IN BUSTA PAGA CON IL QUOZIENTE FAMIGLIA

Da Gennaio 2026 entrerà in vigore il “quoziente famiglia”, che permetterà ai contribuenti con redditi superiori a 75.000 euro di ampliare le detrazioni fiscali in base ai figli a carico o alla presenza di disabilità.

L’importo base verrà moltiplicato per un coefficiente crescente, aumentando il limite delle spese deducibili. Questo si tradurrà in un minor carico fiscale e quindi in più reddito netto disponibile. Con due figli, ad esempio, il coefficiente più alto consentirà di dedurre una quota maggiore di spese, trasformando il risparmio fiscale in un guadagno mensile effettivo. La misura ve la spieghiamo nel dettaglio in questa guida. Tra le agevolazioni dirette ai lavoratori vanno citate anche le detrazioni per chi ha figli fiscalmente a carico e altri bonus del modello 730 già attivi nel 2026, riconfermati nel prossimo anno.

13) FRINGE BENEFIT MAGGIORATI ANCHE NEL 2026

Nel 2026 i dipendenti avranno fringe benefit maggiorati, 1.000 euro per tutti e 2.000 euro per chi ha figli a carico, come spiegato in questa guida. Questi importi, esenti da tasse e contributi, aumentano direttamente il netto in busta paga. I limiti potranno salire per i nuovi assunti che trasferiscono la residenza oltre 100 chilometri, incentivando la mobilità e accrescendo il reddito disponibile.

14) DETASSAZIONE AUMENTI RINNOVI CCNL

Dal 2026 gli aumenti salariali derivanti dai rinnovi contrattuali del 2025 e del 2026  – illustrati in questa guida – saranno agevolati da un’imposta sostitutiva al 5%. La misura, rivolta ai dipendenti con redditi fino a 28.000 euro che scelgono di aderire, garantirà che la maggior parte dell’incremento resti nelle mani del lavoratore, trasformandosi in un netto vantaggio economico nello stipendio.

Questo articolo è in continuo aggiornamento e le misure illustrate finora sono ancora da modificare in Parlamento. Per restare informati sulle novità, vi consigliamo di iscrivervi alla nostra newsletter gratuita per ricevere tutti gli aggiornamenti, al canale Whatsapp e al canale Telegram.

QUANDO ENTRANO IN VIGORE

Gli aiuti in busta paga entreranno in vigore a partire dal 1° Gennaio 2026, ossia quando saranno confermate le misure inserite nei testi della riforma fiscale 2026 e della Legge di Bilancio 2026.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Per approfondire, vi consigliamo di leggere l’articolo sulla riduzione delle tasse annunciata nel 2026. Utile anche la guida alla mini IRPEF su aumenti e straordinari in busta paga e quella sulle novità relative ai nuovi bonus fiscali per le famiglie. Non perdete anche l’articolo sugli aumenti in busta paga attivi dal 2026.

Da consultare poi, l’articolo sulle novità per l’ISEE 2026. Altri dettagli sui rialzi in busta paga dal 2026 li trovate in questo articolo sulle novità in Bilancio relative al lavoro.

Per scoprire tutte le agevolazioni attive e quelle in arrivo, visitate la nostra pagina dedicata agli aiuti alle persone.

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Scritto da Valeria Cozzolino - Giornalista, esperta di leggi, politica, Pubblica Amministrazione, previdenza e lavoro.
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