Il Governo Meloni sta preparando un netto taglio all’Assegno Unico per i figli dal 2025, con l’obiettivo di redistribuire le risorse alle famiglie più bisognose.
Le nuove modifiche all’AUU prevedono che se un nucleo familiare non presenterà l’ISEE o mostrerà un reddito superiore ai 45.000 euro, perderà il sussidio.
Di contro però, probabilmente, dal prossimo anno il valore dell’AUU non farà più cumulo con quello ISEE e ciò darà la possibilità alle famiglie di non perdere il diritto all’accesso ad altre agevolazioni per il superamento dei limiti di reddito.
In questo articolo spieghiamo come funzionerà il taglio all’Assegno Unico per i figli dal 2025 che il Governo sta valutando nella prossima Manovra.
Indice:
TAGLIO ASSEGNO UNICO FIGLI, COSA CAMBIA DAL 2025
A partire dal 2025, l’Assegno Unico Universale figli potrebbe subire un netto taglio. Le principali modifiche alla misura che il Governo sta analizzando, riguardano la decurtazione delle risorse assegnate alle famiglie.
Ossia, l’eliminazione dell’Assegno Unico Figli per:
- coloro che non presentano l’ISEE;
- coloro che hanno un ISEE superiore ai 45.000 euro.
Attualmente, ricordiamolo, tutti hanno diritto all’Assegno Unico Universale figli, a prescindere dal reddito, ma in misura diversa a secondo dei limiti ISEE, dell’età e della condizione dei figli.
L’AUU dunque, ha un valore che varia da 199,4 euro a 57 euro al mese per ogni figlio minorenne. Dai 18 ai 21 anni il contributo varia da 96,9 euro a 28,5 euro nel 2024. Poi, per i figli disabili non vi sono limiti di età, come illustriamo in questa guida.
Insieme al taglio AUU però, arrivano anche buone notizie.
La Ministra per le pari opportunità e la famiglia, Eugenia Roccella sta lavorando a una norma che vieti di calcolare gli introiti dell’Assegno Unico nel reddito (e dunque nell’ISEE) familiare. Questo perché, i rialzi ISEE dovuti alla percezione dell’AUU finiscono per penalizzare i nuclei familiari più numerosi nell’accesso alle prestazioni legati all’Indicatore. Parliamo dei cosiddetti bonus con ISEE basso o i bonus legati all’ISEE.
Inoltre, esiste anche la possibilità che l’Assegno venga esteso in termini di durata, per includere anche i figli di età compresa tra 18 e 21 anni in maniera integrale e quelli fino ai 26 anni a carico in formazione accademica o professionale. Una proposta che arriva dalle fila delle opposizioni.
Il nodo AUU da sciogliere, per capire come funzionerà nel 2025, è di natura economica.
IPOTESI TAGLIO ASSEGNO UNICO, I MOTIVI
Nel 2025 il Governo sta pensando a un significativo taglio dell’Assegno Unico Universale figli per motivi di budget.
Basti pensare che la misura costa alle casse statali circa 20 miliardi di euro, nell’anno in corso coinvolge oltre 6,2 milioni di famiglie e copre circa 9,8 milioni di figli, come potete leggere in questo articolo che raccoglie tutti i dati.
La platea potrebbe però allargarsi in quanto l’UE ha obbligato il nostro Paese a cambiare le regole di accesso all’AUU.
Infatti, il 15 febbraio 2023 la Commissione Europea aveva deciso di avviare una procedura di infrazione (INFR/2022/4113) contro l’Italia. Secondo la Commissione, la specifica regolamentazione prevista per la residenza in Italia necessaria per ottenere l’Assegno unico universale per i figli costituisce una violazione del diritto dell’UE. Infatti, la disciplina sull’Assegno Unico – spiegata in questa guida – che richiede un periodo di residenza specifico in Italia da almeno 2 anni per accedere alla prestazione, contrasta con le normative dell’UE che vietano requisiti simili, in quanto discriminatori per gli stranieri.
Dunque, adeguare le regole AUU a quanto richiesto dall’UE, scongiurando la sanzione, potrebbe costare molto alle casse dello Stato e questo preoccupa il Governo.
Ecco perché l’Esecutivo mira a un taglio netto parametrato in base all’ISEE, come precedentemente illustrato. L’obiettivo a cui punta il Governo è trovare un equilibrio tra il sostegno alle famiglie e la necessità di contenere la spesa pubblica in un contesto di crescenti difficoltà economiche e demografiche.
QUANDO ARRIVA IL TAGLIO DELL’ASSEGNO UNICO
Il taglio dell’Assegno Unico, così come le altre modifiche proposte, potrebbe entrare in vigore con la Legge di Bilancio 2025, che verrà presentata al Parlamento entro fine Ottobre 2024. Ma tutto è ancora da vedere. Intanto, le discussioni sul Bilancio all’interno del Governo e tra i partiti della maggioranza sono già in corso, con un vertice previsto per inizio Settembre 2024.
Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, al contempo, è impegnato a delineare il piano strutturale di bilancio che dovrà essere presentato all’Unione Europea entro il 20 Settembre 2024, un passaggio cruciale che determinerà le scelte di politica economica e sociale per il prossimo anno.
Le modifiche all’Assegno Unico saranno una parte centrale di questa discussione. Vi aggiorneremo sulle novità man mano. Per non perdere le novità iscrivervi alla nostra newsletter gratuita e/o al nostro canale Telegram.
LA GUIDA ALL’ASSEGNO UNICO UNIVERSALE
Se volete conoscere nel dettaglio come funziona, a chi spetta e a quanto ammonta l’Assegno Unico Universale figli, vi consigliamo di leggere la nostra guida sull’Assegno Unico e Universale Figli.
E a proposito di novità relative all’Assegno Unico, vi consigliamo la lettura del nostro articolo che spiega come potrebbe cambiare l’Assegno Unico per stranieri immigrati nel 2025.
ALTRE GUIDE E APPROFONDIMENTI
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- Maggiorazioni Assegno Unico per i figli: a chi spettano, importo, calcolo;
- Assegno Unico per figli maggiorenni fino a 21 anni: come funziona;
- Aumenti assegno unico universale per disabili;
- Domanda Assegno Unico Figli, come fare;
- Assegno Unico Agosto 2024;
- Calendario pagamenti Assegno Unico 2024 da Luglio a Dicembre, date INPS;
- Importo minimo assegno unico, a quanto ammonta e come evitarlo.
- FAQ Assegno unico, le risposte INPS alle domande più frequenti;
- Aumenti assegno unico figli per orfani di un genitore;
- Arretrati Assegno Unico 2024.
Vi consigliamo anche il nostro approfondimento sui bonus famiglia nel 2024 e i bonus figli.
Per conoscere altri aiuti e agevolazioni disponibili per famiglie e lavoratori potete visitare la nostra sezione dedicata agli aiuti alle persone.
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