Assegno unico per stranieri: requisiti di cittadinanza e permesso soggiorno

Quali sono le regole sui permessi di soggiorno e i requisiti di cittadinanza per l’AUU destinato agli stranieri. Ecco le istruzioni INPS

stranieri, immigrati
Photo credit: Tang Yan Song / Shutterstock

Quali sono gli stranieri che hanno diritto all’assegno unico universale? L’INPS ha indicato ufficialmente quali sono i requisiti di cittadinanza e permesso di soggiorno richiesti dai cittadini stranieri, extracomunitari per ricevere la prestazione.

Premesso che il beneficio è riconosciuto a tutti i cittadini italiani ed europei residenti in Italia, l’Istituto chiarisce quali sono le condizioni di accesso al beneficio per gli stranieri non europei (extracomunitari).

Tra i permessi di soggiorno che permettono di percepire l’AUU rientra anche quello per la protezione temporanea.

In questa guida chiara e dettagliata illustriamo quali sono i requisiti di cittadinanza e permessi di soggiorno richiesti agli stranieri per ottenere l’assegno unico e vi spieghiamo in che modo l’INPS esegue i controlli necessari.

REQUISITI PER L’ASSEGNO UNICO PER STRANIERI

Gli stranieri che vogliono ottenere l’assegno unico devono essere in possesso di tutti i requisiti previsti per ottenere la misura (che vi illustriamo in questo focus) e di altri specifici titoli.

Con il Messaggio n° 2951 del 25-07-2022, l’INPS ha riepilogato quali sono, per i cittadini extra UE, i requisiti di cittadinanza e soggiorno con cui è possibile ottenere il nuovo assegno unico universale figli. Il documento di prassi richiama, l’articolo 3, comma 1, lettera a). Vediamo i dettagli.

1) REQUISITI DI CITTADINANZA E RESIDENZA

Lo straniero che vuole chiedere l’assegno unico figli deve inoltre essere in possesso dei seguenti requisiti di cittadinanza e residenza:

  • sia cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo oppure sia titolare di permesso unico di lavoro autorizzato a svolgere un’attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi o sia titolare di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzato a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi;

  • sia soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;

  • sia residente e domiciliato in Italia;

  • sia o sia stato residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, ovvero sia titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.

A proposito di questo ultimi requisito, è in corso una riformulazione normativa in quanto, come vi spieghiamo in questo focus, l’UE ha aperto una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia su tale regola. In sostanza, come vi abbiamo detto, all’assegno unico e universale per i figli a carico, che vi spieghiamo in questa guida, hanno diritto solo persone residenti in Italia da almeno 2 anni, a condizione che vivano in uno stesso nucleo familiare insieme ai figli.

Secondo il parere della Commissione questa normativa è in contrasto con il diritto dell’UE in quanto non tratta i cittadini dell’UE in modo equo e si qualifica pertanto come discriminazione. Il regolamento sul coordinamento della sicurezza sociale vieta, inoltre, qualsiasi requisito di residenza ai fini della percezione di prestazioni di sicurezza sociale, quali gli assegni familiari. Tale requisito, secondo il diktat dell’UE, va cambiato il prima possibile in quanto è in contrasto con il diritto comunitario.

Nonostante l’ultimo Decreto salva infrazioni, il Governo per ora non ha ancora sanato queste crush normativi e, se non interverrà presto, potrebbero arrivare pesanti sanzioni per il nostro Paese. Vi aggiorneremo.

ASSEGNO UNICO PER CITTADINI DEL REGNO UNITO

Per quando concerne la fruizione dell’assegno unico da parte dei cittadini del Regno Unito, l’INPS chiarisce definitivamente:

  • i cittadini UK devono considerarsi equiparati ai cittadini dell’Unione europea se residenti nel territorio nazionale entro il 31 dicembre 2020. Pertanto, qualora nei confronti dei suddetti cittadini risulti accertato il requisito della residenza anagrafica entro e non oltre il 31 dicembre 2020, non saranno richiesti ulteriori titoli di soggiorno legale diversi da quelli già posseduti a tale data;

  • se non risultano residenti nel territorio nazionale entro il 31 dicembre 2020 si applicheranno le disposizioni dettate in materia di documenti di soggiorno per i cittadini extracomunitari.

2) REQUISITI DI SOGGIORNO

Per i cittadini stranieri di uno Stato non appartenente all’Unione europea, l’INPS chiarisce che sono necessari dei requisiti di soggiorno. Ovvero, è richiesto:

  • il possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;

  • la titolarità di permesso unico di lavoro che autorizzi a svolgere un’attività lavorativa per un periodo superiore a 6 mesi;

  • il possesso di permesso di soggiorno per motivi di ricerca che autorizzi a soggiornare in Italia per un periodo superiore a 6 mesi.

L’INPS, con la Circolare INPS n° 23 del 09-02-2022, chiarisce che sono inclusi tra i soggetti potenziali beneficiari della misura:

  • stranieri apolidi, rifugiati politici o titolari di protezione internazionale equiparati ai cittadini italiani;


  • lavoratori di Marocco, Algeria e Tunisia per i quali gli accordi euro mediterranei tra l’Unione europea e tali Paesi prevedono il generale diritto alla parità di trattamento con i cittadini europei;

Ai fini della gestione delle istanze di riesame presentate dagli extraeuropei in seguito a una domanda respinta per la scadenza del titolo, può essere ritenuta valida la richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno. Ciò in quanto gli effetti dei diritti esercitati durante il procedimento di rinnovo, cessano solo in caso di mancato rinnovo, revoca o annullamento del permesso in questione.

ALTRI PERMESSI DI SOGGIORNO AMMISSIBILI

Per quanto riguarda i permessi di soggiorno, a integrazione delle regole generali, l’Istituto ha dovuto individuare altri casi che danno diritto all’assegno unico universale per stranieri extracomunitari. Questo perché sono molteplici le tipologie di permessi esibiti dai richiedenti stranieri extra UE. Ecco, quindi, che, sono utili i permessi di cui al Decreto Legislativo n. 286 del 1998 e alle altre fonti che regolano la condizione giuridica dello straniero, quali:

  • il permesso di lavoro subordinato di durata almeno semestrale;

  • il permesso per assistenza minori, rilasciato ai familiari per gravi motivi connessi con lo sviluppo psicofisico e tenuto conto dell’età e delle condizioni di salute del minore che si trova nel territorio italiano;

  • il permesso per lavoro stagionale di durata almeno semestrale;

  • la protezione speciale, rilasciato laddove sussistano pericoli di persecuzione o tortura in caso di rientro nel Paese di origine;

  • i casi speciali, rilasciato a soggetti nei cui confronti siano state accertate situazioni di violenza o di grave sfruttamento.

Con la Circolare n. 41 del 07-04-2023, l’INPS ha chiarito che tra i permessi di soggiorno che consentono di percepire l’Assegno unico universale rientra anche quello per protezione temporanea.

Ovvero, l’AUU può essere rilasciato “alle persone provenienti dall’Ucraina in conseguenza degli eventi bellici in corso, ai sensi dell’articolo 2 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 marzo 2022, tenuto anche conto delle previsioni di cui all’articolo 2 del decreto – legge 2 marzo 2023 n. 16, con le quali tali permessi di soggiorno sono stati prorogati fino al 31 dicembre 2023”.

3) REQUISITI DEI FAMILIARI DI STRANIERI

Nel Messaggio n° 2951 del 25-07-2022 l’INPS coglie l’occasione per specificare anche i requisiti di cittadinanza e soggiorno relativi ai “familiari” di cittadini, stavolta, dell’Unione Europea. Sono inclusi nella disciplina dell’assegno unico e universale:

  • i titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero i titolari di carta di soggiorno o carta di soggiorno permanente;

  • familiari extra UE di cittadini stranieri che siano titolari di un permesso di soggiorno per ricongiungimento al familiare.

ESCLUSIONI DALL’ASSEGNO UNICO

Non possono invece essere inclusi nella platea dei beneficiari dell’assegno unico per stranieri i titolari dei permessi legati alle seguenti situazioni:

COME RICHIEDERE L’ASSEGNO UNICO STRANIERI 2023

La domanda di assegno unico per stranieri deve essere inoltrata secondo la stessa procedura usata da chi è in possesso di cittadinanza italiana. L’istanza può essere presentata attraverso i seguenti canali:

  • in autonomia sul portale web INPS, utilizzando l’apposito servizio raggiungibile direttamente dalla home page del sito INPS, se si è in possesso di SPID di livello 2 o superiore o di una Carta di identità elettronica (CIE) o di una Carta Nazionale dei Servizi (CNS);

  • con il supporto del Contact Center Integrato INPS, contattando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori);

  • con il supporto di istituti di Patronato, i quali possono presentare la domanda per nostro nome e conto, grazie ai servizi telematici a loro dedicati.

CONTROLLI INPS SUI REQUISITI

Infine, l’INPS chiarisce le modalità con cui vengono eseguiti i controlli sulle domande presentate per la verifica del possesso dei requisiti citati seguendo diversi passaggi:

  • in sede di istruttoria automatizzata con la consultazione dell’archivio Pe.So (archivio dei permessi di soggiorno), alimentato con un flusso di informazioni sui titoli di soggiorno rilasciati o rinnovati, proveniente dal Ministero dell’Interno, in base ad apposita Convenzione stipulata con l’Istituto;

  • a integrazione della verifica del possesso del titolo idoneo, laddove in prima analisi l’archivio Pe.So. non restituisca informazioni utili, il processo di istruttoria automatizzata sarà perfezionato con la consultazione dell’archivio delle comunicazioni obbligatorie (Unilav) trasmesse dal datore di lavoro;

  • in assenza di riscontri sugli archivi in ordine al possesso di titoli di soggiorno, la posizione verrà posta in stato di “Evidenza” alla Struttura territoriale e il cittadino riceverà apposita comunicazione contenente l’invito a presentare la documentazione necessaria per l’esame della domanda.

LA GUIDA ASSEGNO UNICO UNIVERSALE FIGLI

Se volete conoscere nel dettaglio come funziona, a chi spetta e a quanto ammonta l’assegno unico universale figli, vi consigliamo di leggere la guida sull’assegno unico universale figli.

RIFERIMENTI NORMATIVI E DI PRASSI

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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