Prestazione universale per anziani non autosufficienti 2025 2026

Ecco come funziona la prestazione universale per anziani non autosufficienti che si può richiedere nel 2025 e quali sono le novità in arrivo nel 2026

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La “prestazione universale” per anziani non autosufficienti è un sostegno economico che può arrivare fino a 850 euro al mese.

L’aiuto nel 2025 è destinato alle persone con almeno 80 anni di età, ISEE entro i 6.000 euro e con un bisogno assistenziale gravissimo.

Dal 1° gennaio, però, potrebbe cambiare. Il Governo ha deciso infatti aumentare i limiti ISEE per l’accesso alla misura

In questo articolo vi spieghiamo cos’è, chi ne ha diritto, come richiedere la prestazione e quali sono le novità in arrivo dal 2026.

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COS’È LA PRESTAZIONE UNIVERSALE PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI

La prestazione universale per gli anziani non autosufficienti è un “assegno di assistenza” del valore massimo di 850 euro mensili, dedicato agli anziani over 80 anni non autosufficienti e con ISEE sotto i 6.000 euro. Si tratta di una misura sperimentale introdotta dal Decreto Legislativo n. 29 del 2024, in vigore dal 1° Gennaio 2025 ma partita solo lo scorso Maggio. La misura, gestita da INPS:


  • copre i costi del lavoro di cura svolto da lavoratori domestici o acquisire servizi di supporto alla domiciliarità e all’autonomia forniti da imprese e professionisti qualificati.

Con il Messaggio n. 1401 del 05-05-2025, poi, INPS ha chiarito i dettagli su requisiti e su come funziona. Vediamo i dettagli.

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QUALI SONO I REQUISITI

La misura nel 2025 è riservata agli anziani che rispettano i seguenti requisiti:

  • almeno 80 anni di età;

  • un livello di bisogno assistenziale gravissimo, individuato dall’INPS, sulla base delle informazioni sanitarie a disposizione nei propri archivi e delle indicazioni fornite dalla commissione tecnico-scientifica di cui al Decreto del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali 19 Dicembre 2024, n. 200;

  • ISEE in corso di validità non superiore a 6.000 euro. Come spiegato nel Messaggio n.1842 del 10-06-2025, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha chiarito che è accettato anche un ISEE con nucleo ristretto, a patto che il valore non superi i 6.000 euro;

  • la titolarità dell’indennità di accompagnamento di cui all’articolo 1, comma primo, della Legge 11 Febbraio 1980, n. 18, o il possesso dei requisiti per il riconoscimento del suddetto beneficio sulla base delle risultanze della valutazione multidimensionale di cui all’articolo 27, comma 11, del Decreto Legislativo n. 29 del 2024.

A proposito di requisiti, l’INPS ha chiarito anche che:

  • per accedere alla Prestazione Universale è necessario un ISEE sociosanitario con nucleo ordinario o ristretto, purché non superi i 6.000 euro. Le domande già presentate verranno riesaminate e, dopo i controlli, trasmesse ai Centri Medici Legali. I richiedenti devono dichiarare se percepiscono altri contributi, esclusi quelli previsti per la domiciliarità e l’autonomia degli anziani non autosufficienti, utilizzabili solo per remunerare operatori o acquistare servizi da imprese qualificate;

  • i controlli sui requisiti sono automatici e si svolgono in più fasi. Ossia, si verifica l’ISEE, l’indennità di accompagnamento, la composizione del nucleo familiare e la presenza di un verbale di disabilità. Se uno di questi elementi non è conforme, la domanda passa alla Struttura territoriale per ulteriori verifiche. In caso di beneficio non attivo, si confrontano i dati dichiarati con quelli dell’Anagrafe Nazionale e degli archivi INPS. Eventuali incongruenze vengono approfondite prima di concludere l’istruttoria. Solo dopo la risoluzione di tutte le anomalie, la domanda viene valutata dal Centro medico legale. Se i requisiti sono confermati, la prestazione viene concessa.
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COME FUNZIONA

La Prestazione Universale funziona “a domanda” e viene corrisposta come contributo economico il cui importo è composto da:

  • una quota fissa monetaria, corrispondente all’indennità di accompagnamento prevista dalla legge;

  • una quota integrativa, chiamata assegno di assistenza, che può arrivare fino a 850 euro mensili, nei limiti delle risorse disponibili.

Il pagamento avviene separatamente. Ossia, la quota fissa segue le modalità già in uso per l’indennità di accompagnamento, mentre l’assegno di assistenza viene erogato con specifico pagamento predisposto dalla procedura automatizzata tramite la piattaforma “Sistema di pagamenti”.

Nel provvedimento di liquidazione vengono comunicati al beneficiario la data di decorrenza della prestazione, l’importo della rata mensile dell’assegno di assistenza e l’eventuale somma spettante per gli arretrati.

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QUALI SPESE COPRE

La prestazione di può essere utilizzato per:

  • assumere assistenti personali con contratto di lavoro domestico per almeno 15 ore settimanali;

  • accedere a servizi socioassistenziali, che includono la cura e l’igiene della persona, lavanderia, pasti a domicilio, aiuto nella gestione della casa, accompagnamento a visite e disbrigo pratiche amministrative. Oppure per utilizzare servizi sociali come il sostegno relazionale, il mantenimento di abilità pratiche, il supporto psicologico-educativo, telesoccorso e teleassistenza.

Le due modalità di spesa sono alternative e non possono essere utilizzate contemporaneamente nello stesso mese. L’elenco completo di quelli che possono essere acquistati, e che non devono essere di natura sanitaria e infermieristica, è riportato al punto 5 del Messaggio n. 949 del 18-03-2025.

COME OTTENERE LA PRESTAZIONE UNIVERSALE INPS PER GLI ANZIANI

Gli 850 euro si ottengono tramite domanda all’INPS. La domanda può essere presentata online sul sito dell’istituto tramite la pagina “Decreto Anziani – Prestazione Universale”, dove è possibile accedere alternativamente con:



In alternativa, è possibile rivolgersi ai Patronati abilitati. L’accesso alla misura è però connesso a una serie di controlli. Tutti i dettagli su come richiedere la misura in modo semplificato, sono chiariti nel nostro articolo.

COME OTTENERE GLI ARRETRATI

Per ricevere gli arretrati, il beneficiario deve presentare la documentazione giustificativa della spesa sostenuta nel periodo di riferimento, entro 30 giorni dal provvedimento di accoglimento della domanda. INPS nel Messaggio n. 1401 del 05-05-2025 ha specificato che:


  • nel caso di servizi destinati al lavoro di cura e assistenza, devono essere allegate le copie delle relative fatture elettroniche debitamente quietanzate o comprensive della ricevuta di pagamento.

Il richiedente deve integrare la domanda nella sezione dedicata, dichiarando di non aver ottenuto altri rimborsi pubblici. La Struttura territoriale verifica la documentazione, controlla gli importi richiesti e, se si tratta di lavoro domestico, accerta che il contratto sia regolare per almeno 15 ore settimanali.

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NOVITÀ IN ARRIVO DAL 2026

Dal 2026 potrebbe essere innalzata la soglia ISEE da 6.000 a 12.000 euro per accedere all’assegno universale per anziani. La misura nel 2025, infatti, ha registrato adesioni inferiori alle attese, dunque il Ministero del Lavoro ha riconosciuto l’errore di stima e si è proposto di ampliare la platea correggendo il limite ISEE, ritenuto troppo restrittivo.

L’assegno continuerà a essere riservato agli ultraottantenni con grave disabilità, ma con criteri più inclusivi per favorire l’assistenza domiciliare. Tuttavia, nel 2026 è prevista una riduzione dei fondi, e anche con l’aumento dell’ISEE, la prestazione non potrà coprire tutti i titolari dell’indenni di accompagnamento, stimati in oltre 1,3 milioni. Per garantire una copertura universale servirebbero più di 13 miliardi di euro annui, risorse non ancora stanziate.

L’aumento dell’ISEE – chiariamo – è al momento solo una proposta contenuta nel documento preparatorio alla Legge di Bilancio 2026 e sarà confermato solo se inserito ufficialmente nella Manovra o in altri provvedimenti. Appena vi saranno aggiornamenti, vi faremo sapere. Per restare informati, vi consigliamo di iscrivervi alla nostra newsletter gratuita per ricevere tutti gli aggiornamenti, al canale Whatsapp e al canale Telegram.

QUALI AIUTI CI SONO PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI

Nel 2025 sono disponibili diversi bonus anziani, ovvero agevolazioni in favore delle persone che hanno almeno 65 anni di età e che permettono di ottenere aiuti e sostegni economici. In questo articolo vi spieghiamo in modo chiaro e dettagliato quali sono. 

Ad esempio, vi è il bonus bollette per over 75, disabili e persone svantaggiate, ma anche le agevolazioni fiscali per gli invalidi attive nel 2025. Tra queste c’è anche l’Assegno mensile da 336 euro dedicato agli invalidi con reddito basso. Per saperne di più, vi consigliamo di leggere l’articolo sul nuovo Decreto Anziani 2025.

Mettiamo a vostra disposizione anche l’approfondimento sull’assegno di assistenza anziani fino a 850 euro.

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RIFERIMENTI NORMATIVI E DI PRASSI

ALTRI INTERESSANTI APPROFONDIMENTI 

In questo articolo vi spieghiamo come funziona oggi l’assegno universale per anziani, quali sono i requisiti per ottenerlo e come fare domanda. Per approfondire, vi consigliamo di leggere anche l’articolo che vi spiega cosa fare nei casi in cui l’Assegno Unico Anziani viene sospeso.

Potrebbero poi interessarvi le nuove linee guida per gli assistenti familiari degli anziani non autosufficienti.

Potrebbe interessarvi anche la guida sull’invalidità civile aggiornata con tutte le novità 2025, nonché quella su come presentare domanda di invalidità civile. Vi invitiamo, inoltre, ad approfondire come funzionano il bonus grandi invalidi e l’assegno ordinario di invalidità prima della pensione.

Per essere aggiornati su altri temi di interesse per gli anziani, come le novità sulle pensioni anticipate dal 2026 ad esempio, vi consigliamo di leggere il nostro articolo sulla Legge di Bilancio 2026, in continuo aggiornamento.

Per scoprire tutte le agevolazioni attive e quelle in arrivo, visitate la nostra pagina dedicata agli aiuti alle persone.

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Scritto da Federica Petrucci - Coordinatrice editoriale, redattrice, consulente del lavoro ed esperta di previdenza.
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