INPS: incentivi per le assunzioni di Detenuti e Internati

La guida agli incentivi INP per assumere persone detenute o internate, ecco come funziona il beneficio contributivo riconosciuto alle aziende

INPS, aiuti

Sono confermati nel 2023 gli incentivi INPS per assumere persone detenute o internate.

Si tratta di benefici contributivi riconosciuti sotto forma di sgravio contributivo e credito di imposta a favore delle cooperative sociali che assumono detenuti, internati ed ex degenti di ospedali psichiatrici giudiziari. Le agevolazioni sono rivolte anche alle aziende che organizzano attività produttive o di servizi all’interno degli istituti penitenziari, impiegando persone detenute o internate.

In questa guida chiara e dettagliata vi mostriamo come richiedere gli incentivi INPS per le assunzioni di detenuti e internati, come funzionano e a chi spettano.

INCENTIVI INPS ASSUNZIONI DETENUTI E INTERNATI

Rientrano tra gli incentivi assunzioni i benefici contributivi riconosciuti dallo Stato italiano per le assunzioni di detenuti e internati. Si tratta, di fatto, di agevolazioni spettanti in forma di sgravio contributivo e credito di imposta, introdotti e disciplinati dalla legge 8 novembre 1991, n. 381 e dalla legge 22 giugno 2000, n. 193, poi modificati con il decreto ministeriale 24 luglio 2014, n. 148, allo scopo di promuovere l’attività lavorativa da parte delle persone detenute o internate, e degli ex pazienti di istituti psichiatrici giudiziari.

Le istruzioni contabili e operative per accedere agli incentivi sono contenute invece nella Circolare INPS n. 27 del 15 febbraio 2019.

BENEFICIARI

Sono beneficiari delle agevolazioni INPS per le assunzioni di detenuti e internati, tutti i datori di lavoro pubblici e privati, afferenti a tutti i settori economici. In particolare, possono accedere al beneficio:

  • cooperative sociali di cui alla legge n. 381/1991, che assumono persone detenute e internate negli istituti penitenziari o persone condannate e internate ammesse al lavoro esterno, nonché ex degenti di ospedali psichiatrici giudiziari (art. 4, comma 3-bis, della legge n. 381/1991);

  • aziende pubbliche e private che, organizzando attività di produzione o di servizio all’interno degli istituti penitenziari, impiegano persone detenute e internate (art. 2 della legge n. 193/2000).

Si specifica, inoltre, che solo le cooperative sociali possono fruire del beneficio per i lavoratori occupati per attività svolta al di fuori dell’istituto penitenziario. In ogni caso, la legittima fruizione del beneficio è subordinata al rispetto delle norme a tutela delle condizioni di lavoro e dell’assicurazione obbligatoria, ossia della regolarità prevista dall’art. 1, commi 1175 e 1176 della L. 296/2006 (obblighi contributivi, rispetto degli accordi e contratti collettivi, etc.).

REQUISITI LAVORATORI

Sono destinatari della misura agevolativa:

  • Detenuti o internati all’interno degli istituti penitenziari;
  • Ex degenti di ospedali psichiatrici, anche giudiziari, oggi Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (REMS);
  • Condannati e internati ammessi alle misure alternative alla detenzione e al lavoro esterno ai sensi dell’art. 21 della L. 354/1975 (Norme sull’ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà).

RAPPORTI DI LAVORO AMMESSI ALL’INCENTIVO

L’INPS riconosce i benefici solo nel caso in cui i soggetti beneficiari siano assunti con contratto di lavoro subordinato sia a tempo determinato o indeterminato, anche con orario part time. Sono compresi i rapporti di apprendistato, i rapporti di lavoro intermittente e le assunzioni effettuate a scopo di somministrazione. Sono esclusi, invece, i rapporti di lavoro domestico.

Le imprese, inoltre, devono:

  • assumere con contratto di lavoro subordinato per un periodo non inferiore a 30 giorni detenuti o internati all’interno degli istituti penitenziari, lavoranti all’esterno del carcere penitenziario o semiliberi (detenuti o internati);

  • corrispondere un trattamento economico non inferiore a quello previsto dai contratti collettivi di lavoro;

  • stipulare un’apposita convenzione con l’istituto penitenziario dove si trovano i lavoratori assunti, utilizzando una modulistica definita.

MISURA E DURATA INCENTIVO

Il beneficio spettante consiste in un credito di imposta e uno sgravio contributivo così riconosciuti:

  • un credito di imposta pari a 520 euro per lavoratori detenuti o internati, anche ammessi al lavoro esterno o 300 euro per lavoratori semiliberi provenienti dalla detenzione o internati semiliberi. In caso di assunzione part time il credito di imposta spetta in misura proporzionale alle ore prestate;
  • sgravio contributivo pari al 95% delle aliquote complessive della contribuzione per l’assicurazione obbligatoria previdenziale ed assistenziale per tutti i soggetti destinatari.

L’agevolazione si applica anche per i 18 mesi successivi alla cessazione dello stato detentivo del lavoratore assunto per i detenuti e internati che hanno beneficiato della semilibertà o del lavoro esterno (24 mesi per i detenuti che non hanno beneficato della semilibertà).

COME FARE DOMANDA

Il datore di lavoro, per ogni rapporto di lavoro instaurato, deve inoltrare all’INPS una domanda di ammissione allo sgravio, avvalendosi esclusivamente del modulo di istanza on-line “DETI-arr”, all’interno dell’applicazione “DiResCo – Dichiarazioni di Responsabilità del Contribuente (Portale delle Agevolazioni)”, presente sul sito INPS. Il modulo è accessibile seguendo il percorso “Tutti i servizi” > “Servizi per le aziende e consulenti” (autenticazione con codice fiscale e PIN) > “Dichiarazioni di responsabilità del contribuente”.

CUMULABILITÀ

L’ANPAL, con una guida aggiornata al 2023 ha fornito un quadro delle principali caratteristiche dell’incentivo all’assunzione di detenuti e internati , specificando che l’agevolazione contributiva è cumulabile con gli incentivi che assumono natura economica, fra i quali:


L’agevolazione non è cumulabile, invece, con altre agevolazioni di natura contributiva, come le agevolazioni assunzioni donne o decontribuzione sud. Per completezza, mettiamo a vostra disposizione il Focus INPS sulle agevolazioni contributive per le assunzioni e le variazioni contrattualiIl datore di lavoro che li riassume tutte.

Il datore di lavoro, comunque, ricorrendone i presupposti di legge, in questi casi ha facoltà di decidere quale incentivo contributivo applicare. Va precisato, a tal proposito, che una volta applicato un regime contributivo agevolato non sarà più possibile applicarne un altro per il medesimo rapporto di lavoro.

RIFERIMENTI NORMATIVI

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Vi invitiamo a leggere la guida con tutti gli incentivi assunzioni attivi nel 2023.

Inoltre mettiamo a vostra disposizione le nostre guide su incentivo all’assunzione di percettori NASpI, e bonus assunzioni disabili previsto dal decreto Lavoro convertito in legge. Vi consigliamo anche la lettura dei nostri articoli su agevolazioni assunzioni donne o decontribuzione sud. Per approfondire, inoltre, vi rimandiamo ai nostri articoli su bonus 2024 confermati e prorogati e riforma incentivi imprese.

Per conoscere altri aiuti e bonus per lavoratori, famiglie e aziende potete consultare le nostre sezioni dedicate agli aiuti alle imprese e agli aiuti alle persone.

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di Angela V.
Redattrice, esperta di lavoro pubblico e privato.
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