Pensione per chi non ha mai lavorato o non ha i contributi minimi

La guida alla pensione per chi non ha lavorato o per chi non ha maturato i contributi minimi. Ecco come andare in pensione e quanto si prende

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Ottenere la pensione per chi non ha mai lavorato o non ha i contributi minimi è possibile, ma le opzioni disponibili sono limitate.

Chi non ha i requisiti minimi indispensabili per l’accesso alla pensione oppure chi non ha mai avuto un impiego nell’arco della vita può contare su forme di supporto economico erogate dallo Stato o da appositi Fondi.

In questo articolo, chiaro e dettagliato, vi spieghiamo come può ottenere la pensione chi non ha mai lavorato o non ha i contributi minimi e come richiederla.

PENSIONE PER CHI NON HA MAI LAVORATO O NON HA I CONTRIBUTI MINIMI NEL 2024

Chi non ha mai lavorato o non ha i contributi minimi può andare in pensione.

Ma come si fa ad andare in pensione senza contributi o senza aver mai lavorato? Le opzioni sono essenzialmente quattro, ovvero:

Gli importi dell’assegno e le condizioni per vederselo riconosciuto, ovviamente, sono diversi a seconda delle misure a cui ci si riferisce. Vediamo insieme come e perché differiscono.

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COME ANDARE IN PENSIONE SE NON SI HANNO I CONTRIBUTI MINIMI O SE NON SI HA MAI LAVORATO

È possibile andare in pensione senza aver mai lavorato o senza aver maturato i contributi minimi nei seguenti modi:

  • con l’assegno sociale o pensione sociale. Infatti, in alcuni casi, quando si raggiungono i 67 anni, è possibile ottenere un beneficio assistenziale noto come “assegno sociale“. Nello specifico, l’assegno sociale viene concesso solamente in situazioni di difficoltà economica e a condizione che siano soddisfatti specifici requisiti di reddito che vi illustriamo in questo approfondimento;

  • con la pensione d’invalidità civile che spetta solo a coloro che hanno una disabilità riconosciuta in base a quanto previsto dalla Legge 5 febbraio 1992, n. 104. Tale tipo di pensione si ottiene a prescindere dall’età o dai contributi maturati. In questa guida vi spieghiamo come funziona;

  • con il Fondo Pensione Casalinghe presso l’INPS. Il Fondo offre un’opzione di previdenza facoltativa per coloro – maschi o femmine – che si dedicano ai lavori domestici. Con almeno 5 anni di contributi volontari, versando un importo libero ma non inferiore a 310 euro l’anno, è possibile garantirsi una pensione. Se volete sapere quando va in pensione una casalinga senza contributi, quali sono i requisiti e gli importi per la pensione di casalinga, vi consigliamo di leggere questo approfondimento.


Bisogna aggiungere anche che, in attesa del voto definitivo alla Legge di Bilancio 2024, il Parlamento sta valutando come garantire la pensione anche a chi non ha contributi secondo opzioni nuove o riconfermando quelle vigenti. Ad esempio, è tuttora al vaglio del Parlamento la possibilità della pensione giovani con assegno di garanzia. Ma per adesso, la misura non è stata confermata e vi aggiorneremo se sarà inserita nella riforma pensioni 2024.

QUANTO SI PRENDE DI PENSIONE SENZA AVER LAVORATO

Quanto ammonta la pensione di vecchiaia a 67 anni senza contributi? E a quanto ammonta la pensione d’invalidità? Chi non ha mai lavorato o non ha i contributi prende un assegno pensionistico variabile in base al tipo di sostegno previdenziale alternativo a cui ha diritto tra quelli menzionati. Ovvero:

  • con l’assegno sociale (conosciuto anche “pensione sociale” o “pensione di vecchiaia senza contributi”) nel 2023 l’importo mensile è di 503,27 euro per 13 mensilità. L’assegno sociale viene concesso solo se il reddito personale è pari a zero, altrimenti viene calcolato applicando una specifica formula ed è soggetto alla rivalutazione annuale ISTAT in base ai limiti di reddito. Per maggiori dettagli vi invitiamo a leggere questa guida;

  • con la pensione d’invalidità civile, l’assegno ha un valore che oscilla da 313,91 euro fino a 959,21 euro a seconda del tipo di handicap e in base a quanto previsto dalla  Legge 5 febbraio 1992, n. 104. In questa guida vi spieghiamo quali sono i limiti e come calcolarlo;

  • con il Fondo Pensione Casalinghe, l’assegno ha un valore variabile in quanto questo tipo di pensione si calcola con il sistema contributivo puro. Chiariamo però, che i contributi minimi da versare al mese devono comunque non essere inferiori a 25,82 euro e, pertanto, per vedersi riconosciuto un anno di contributi la cifra minima da versare è 309,84 euro all’anno. Inoltre, versando i contributi minimi (ovvero circa 25 euro al mese per 5 anni) di fatto il Fondo Casalinghe riconosce una pensione di circa 7 euro al mese e solo al compimento dei 65 anni. Se volete sapere quanto si prende con la pensione di casalinga con pochi o senza contributi, vi consigliamo di leggere questo approfondimento.

  • con pensione di cittadinanza ma solo nel 2023, l’assegno mediamente ammonta a 565,71 euro al mese. Tuttavia, è possibile richiedere un’integrazione al Reddito di Cittadinanza fino a un massimo di 780 euro, Per maggiori dettagli su come si stabilisce l’importo vi consigliamo di leggere questa guida. In questo articolo, invece, chiariamo come funziona la fase di transizione fino a dicembre 2023, che determinerà il superamento definitivo di queste due misure;

  • con assegno di inclusione over 67 dal 2024, si potrà ottenere una pensione con un importo pari ad un massimo di 630 euro al mese (7.560 euro annui) a cui è possibile aggiungere un contributo per l’affitto di 150 al mese (1.800 euro annui). Maggiori dettagli su come funziona il meccanismo di calcolo e integrazione li trovate in questo approfondimento.

Ora, vediamo come richiedere la pensione senza aver mai lavorato o senza avere i contributi minimi.

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COME RICHIEDERE LA PENSIONE SENZA AVER MAI LAVORATO O SENZA CONTRIBUTI MINIMI

Se in possesso dei requisiti richiesti è possibile chiedere la pensione anche senza aver mai lavorato o senza contributi presentando domanda all’INPS online accedendo da questa pagina a seguito di autenticazione mediante:


  • CIE (carta identità elettronica);

  • CNS (Carta nazionale dei servizi).

Però attenzione, perché cambiano tempi e modalità di domanda a seconda del tipo di pensionamento a cui si ha diritto. Dunque:

  • chi vuole chiedere la pensione disoccupati con l’assegno sociale deve seguire queste istruzioni;

  • coloro vogliono ottenere la pensione d’invalidità civile, devono seguire queste indicazioni;

  • chi vuole ottenere la pensione casalinga senza o con pochi contributi deve seguire questa guida;

  • coloro che hanno diritto alla pensione di cittadinanza nel 2023 devono seguire queste regole;

  • dal 2024, chi ha i requisiti può chiedere l’assegno di inclusione over 67 seguendo queste istruzioni.

LA GUIDA ALLA RIFORMA PENSIONI 2024

In questa guida vi illustriamo tutte le proposte e le novità sulla riforma del sistema previdenziale italiano a partire dal prossimo anno, in accordo con quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2024 e dalla riforma fiscale 2024.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Mettiamo a vostra disposizione la guida al simulatore INPS per il riscatto laurea ai fini pensionistici. Da leggere, a tal proposito, come recuperare gli anni di studi ai fini pensionistici tramite il riscatto dalla laurea e l’approfondimento su come funziona il riscatto contributi pensione.

Vi consigliamo di approfondire gli articoli su Ape Sociale e pensione lavoratori precoci, che riassumono tutta la normativa aggiornata e i casi particolari. A vostra disposizione anche la guida su quando spetta e a chi la pensione con soli 15 anni di contributi

Vi suggeriamo anche la nostra guida sulla Pensione anticipata ordinaria, quella su Opzione donna  e su pensione Quota 103. Interessante anche l’articolo sulle proposte relative a pensione Quota 96 e pensione part time, al vaglio del Parlamento.

Per saperne di più, vi invitiamo ad approfondire anche il nostro articolo sui contributi volontari INPS nel 2024.

Per conoscere tutte le novità e gli approfondimenti vi invitiamo a visitare la sezione dedicata alle pensioni che viene costantemente aggiornata.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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4 Commenti

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  1. Per chi ha 18 anni di contributi e non può portarli a 20 perché ha un anziano in casa da accudire come deve fare x avere un minimo di pensione.

    • Dipende dalla sua età e dai requisiti in possesso. Qui sopra nell’articolo li spieghiamo tutti. In generale, a lei converrebbe riuscire a lavorare per altri 2 anni, per non perdere i contributi versati per 18 anni, tenga conto che sarebbe sufficiente un lavoro part time. Nella situazione attuale può innanzitutto verificare se la persona anziana può richiedere la pensione di invalidità. Se lei non riuscisse a lavorare per altri 2 anni, potrebbe ottenere la pensione sociale a partire dai 67 anni, se in possesso dei requisiti (qui sopra nell’articolo segnaliamo l’approfondimento per verificarli). Dal 2024 partirà l’assegno di inclusione per over 67, che andrà a sostituire la pensione di cittadinanza, anche in questo caso dovrebbe verificare se è in possesso dei requisiti richiesti.
      Le consigliamo inoltre di leggere questo approfondimento, dedicato alla pensione senza contributi, per verificare se rientra in una delle casistiche citate: https://www.ticonsiglio.com/pensione-senza-contributi/

    • La regola generale è che per avere accesso alla pensione di vecchiaia è necessario aver versato almeno 20 anni di contributi previdenziali al raggiungimento dei 67 anni. Qui sopra nell’articolo spieghiamo le alternative disponibili per chi non ha i requisiti contributivi e anagrafici per ottenere la pensione di vecchiaia. Lei dovrebbe verificare se è in possesso dei requisiti per poter accedere ad un’altra forma di sostegno economico. Inoltre può verificare anche le soluzioni che spieghiamo in questo approfondimento: https://www.ticonsiglio.com/pensione-senza-contributi/
      Se ha difficoltà nel comprendere se è in possesso dei requisiti necessari, può rivolgersi ad un CAF o patronato situato vicino a casa sua, portando tutta la documentazione utile. Riceverà così un’analisi dettagliata specifica per la sua situazione.

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