Reddito di infanzia 2024: cos’è, come funziona, a chi spetta l’assegno

La guida sul reddito di infanzia da 400 euro al mese per le famiglie con figli fino a 6 anni

famiglia, figli, infanzia, reddito
adv

Il Governo Meloni vuole introdurre un nuovo aiuto per le famiglie, il cosiddetto Reddito di Infanzia, che potrebbe essere inserito nella Legge di Bilancio 2024.

Si tratta di un aiuto pari a 400 euro al mese per i primi 6 anni di vita per ogni figlio minore a carico, dedicato alle coppie con un reddito fino a 90.000 euro annui.

In questa guida chiara e dettagliata vi spieghiamo come funziona, a chi spetta e come sarà possibile richiedere il reddito di infanzia proposto per il prossimo anno.

adv

COS’È IL REDDITO DI INFANZIA

Il reddito di infanzia è un contributo economico del valore di 400 euro al mese erogato per i primi 6 anni di vita per ogni figlio minore a carico, dedicato alle coppie con un reddito fino a 90.000 euro annui.

Si tratta di una misura che potrebbe essere inserita nel pacchetto famiglia del Governo, previsto per la Manovra 2024. Viene anche chiamato “reddito per l’infanzia” oppure “assegno di infanzia”. Lo scopo della misura è favorire la natalità e sostenere la genitorialità.

A proporlo è stato il Deputato di Fratelli d’Italia, Tommaso Foti con la proposta di legge n. 1019 depositata alla Camera il 17 marzo 2023.

In queste settimane preparatorie alla nota di aggiornamento del DEF 2023 e alla redazione della Legge di Bilancio 2024 (da approvare entro il 31 dicembre 2023), il Governo ha ripreso l’idea valutando il suo inserimento nel cosiddetto “Pacchetto famiglia” della Finanziaria in corso di definizione.

Vi terremo aggiornati su conferme e novità, ma intanto, vediamo a chi spetta e come funziona in base a quanto previsto dalla proposta di Legge.

A CHI SPETTA

L’assegno di infanzia sarà erogato alle famiglie con figli di età fino a 6 anni, con un reddito familiare annuo fino a 90.000 euro. Al momento non sono previsti altri requisiti.

COME FUNZIONA IL REDDITO DI INFANZIA

Il reddito per l’infanzia viene erogato ai nuclei familiari sotto forma di sostegno economico, per aiutarle a mantenere i figli minori a carico.

La misura rientra in una rimodulazione delle prestazioni a favore delle famiglie e, quindi, a supporto della genitorialità. Viene concepito come un sostegno economico strutturale, quindi destinato a rimanere nel tempo, senza necessità di rinnovo.

Non sono ancora stati chiariti i criteri e la procedura per l’assegnazione, ma molto probabilmente sarà l’INPS a gestire l’erogazione.

A QUANTO AMMONTA E MAGGIORAZIONI

Il reddito di infanzia ha un importo di 400 euro mensili per 12 mensilità, secondo la proposta lanciata da FDI al Governo. L’assegno, specifica il testo della proposta di legge n. 1019 del 2023:


  • è maggiorato del 60% in caso di nucleo familiare con un solo genitore.

Vi aggiorneremo sulla determinazione degli importi del reddito di infanzia, non appena saranno definiti.

COME OTTENERE IL REDDITO DI INFANZIA

Come chiedere il reddito d’infanzia? Non si sa ancora come sarà possibile richiedere il reddito di infanzia. Probabilmente sarà l’INPS a gestire le procedure di domanda ed erogazione, ma è tutto ancora nella fase di proposta.

Non è escluso che potrebbe avere un iter di istanza simile ad altre misure legate alla natalità e alla famiglia, come il bonus nido o la domanda assegno unico. Vi aggiorneremo non appena la procedura sarà definita. 

adv

QUANDO ARRIVA IL REDDITO DI INFANZIA

Il reddito di infanzia potrebbe arrivare dopo l’ok alle novità della Legge di Bilancio 2024, ossia dal 1° gennaio 2024.

Ricordiamo, come chiarito dal Governo stesso a più riprese, che la misura si applicherà solo se, nella redazione della Manovra finanziaria 2024, sarà provata la sua sostenibilità finanziaria.

Ovvero, solo se le risorse per le famiglie nel 2024 saranno sufficienti per tale tipo di aiuto.

L’OBIETTIVO DEL REDDITO DI INFANZIA

L’idea del Governo di lanciare, tra le novità della Legge di Bilancio 2024, il cosiddetto reddito di infanzia fa seguito all’ultimo report ISTAT e allo scenario allarmante prospettato relativamente al basso tasso di natalità in Italia. In sostanza, la natalità è ai minimi storici, con meno di 400.000 nascite, per questo si sta pensando a delle misure che potrebbero incentivarla.

Dal 2008 il numero di nuovi nati non aumenta, e oggi la popolazione è arrivata a solo 58,8 milioni di persone. Mentre l’età media continua a salire, il tasso di fecondità resta basso.

Rispetto a questi dati, si è palesata la necessità di invertire la rotta. Come ha specificato in questa nota il Ministro Giorgetti, tutto quindi è collegato al tasso di natalità.

Sulla stessa scia, il Ministro Roccella aveva già chiarito al Meeting di Rimini del 23 agosto 2023, l’arrivo, nella prossima Finanziaria, di un pacchetto di facilitazioni per incentivare ad allargare le famiglie. Queste misure, insieme al cosiddetto bonus secondo figlio” o “bonus seconda gravidanza”, sono in corso di definizione e noi, vi terremo aggiornati man mano sulle novità.

LE ALTRE MISURE PER LE FAMIGLIE

Il reddito di infanzia è un’idea del Deputato di Fratelli d’Italia, Tommaso Foti esposta nella proposta di legge n. 1019 depositata alla Camera il 17 marzo 2023.

Ma, questa non è l’unica misura pro famiglie e genitorialità prevista dal testo della proposta. Infatti, la norma prevede anche che:

  • allo scadere dei 6 anni d’età del figlio, il reddito di infanzia lascia il posto al cosiddetto “reddito per la gioventù”. Che cos’è il reddito di gioventù? Si tratta di un assegno, come quello per l’infanzia, del valore di 250 euro al mese per i figli dai 7 ai 25 anni. Per maggiori informazioni vi invitiamo a leggere l’approfondimento sul reddito di gioventù.

  • il Governo è delegato ad adottare, entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della proposta di legge n. 1019, un Decreto in grado di assicurare la gratuità dell’accesso ai servizi educativi per l’infanzia e alle scuole dell’infanzia, erogati nell’ambito del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino a 6 anni, indipendentemente dal reddito del nucleo familiare;

  • il Governo è delegato ad adottare un nuovo sistema di calcolo del reddito familiare, ossia un sistema di tassazione che non si basa sul reddito individuale, ma piuttosto sul reddito complessivo del nucleo familiare, con parametri specifici adattati in base alla sua composizione. L’idea centrale è quella di ridurre l’onere fiscale per le famiglie più numerose. Questa proposta anticipa alcune delle nuove regole di tassazione previste dalla riforma fiscale 2023;


  • nuove misure per il sostegno alle famiglie nell’ambito dei servizi di trasporto locale, nonché l’obbligo di spazi attrezzati per il cambio di neonati;

  • nuove agevolazioni per l’accesso al lavoro a tempo parziale e agevolazioni fiscali per le imprese che assumono neo mamme e giovani donne. Previste anche agevolazione fiscale per le imprese che istituiscono asili nido aziendali e sgravi contributivo per la sostituzione dei lavoratori in congedo per maternità o paternità.

IL TESTO DELLA PROPOSTA SUL REDDITO DI INFANZIA

Per maggiori dettagli sul reddito di infanzia e sulle altre misure per le famiglie e la genitorialità, vi consigliamo di leggere la proposta di legge n. 1019 depositata alla Camera il 17 marzo 2023. 

Seguiteci sulla nostra newsletter gratuita e sul nostro canale Telegram, vi comunicheremo ogni novità e vi faremo sapere se e quando entrerà in vigore.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Per conoscere tutte le proposte al vaglio dell’Esecutivo vi suggeriamo la lettura del nostro articolo con tutte le anticipazioni della Manovra 2024. Tra le novità, anche il bonus mamme direttamente in busta paga.

Vi invitiamo a leggere l’approfondimento su quali sono i bonus famiglia attivi nel 2023 e quali sono, invece, i bonus con ISEE 2023 basso o i bonus con ISEE sotto i 15.000 euro. Vi invitiamo a scoprire anche tutti i bonus 2023 attivi e leggere il nostro focus che riassume tutti i bonus 2024 confermati e prorogati. Se siete alla ricerca degli aiuti per la famiglia, vi consigliamo di leggere il focus sull’Assegno Unico Universale Figli, sempre aggiornato.

Vi consigliamo anche di leggere l’approfondimento sui bonus contro il caro vita e la nostra guida sulla carta risparmio spesa destinata alle famiglie con un reddito basso. Mettiamo a vostra disposizione anche la guida su come richiedere il bonus nido. Vi rimandiamo infine al nostro articolo che riassume tutte le agevolazioni e i bonus per genitori e figli del Pacchetto Famiglia 2024, compreso il bonus trasporti famiglie 2024, il bonus psicologo mamme e il tax credit genitori.

Se volte, invece, sapere tutte le agevolazioni disponibili per lavoratori e famiglie, e quelle in arrivo, visitate la nostra pagina dedicata agli aiuti alle persone e lavoratori.

Iscrivetevi alla nostra newsletter gratuita per ricevere tutti gli aggiornamenti e restare informati sulle novità, e al nostro canale Telegram per avere le notizie in anteprima.

di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
Tutti gli annunci di lavoro pubblicati sono rivolti indistintamente a candidati di entrambi i sessi, nel pieno rispetto della Legge 903/1977.

Per restare aggiornato iscriviti alla nostra newsletter gratuita e al nostro Canale Telegram. Seguici su Google News cliccando su "segui".

Un Commento

Scrivi un commento
  1. Non me lo dire… le famiglie con 90000 euro di reddito non sono in grado di mantenere un figlio? Secondo me anche due. Sarebbe piuttosto necessario togliere accise sulla benzina, soprattutto ai lavoratori, alcuni veramente mal pagati, che per condizioni logistiche, (e non per colpa loro) sono COSTRETTI a servirsi dell’automobile per raggiungere il posto di lavoro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *