Assegno unico figli 2024: come funziona, domanda, importi, requisiti

La guida dettagliata e completa sull’assegno unico e universale per le famiglie con figli a carico

Assegno unico universale figli
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L’assegno unico figli 2024 è il sussidio economico in favore di chi ha figli, dal 7° mese di gravidanza, fino al 21° anno di età.

L’assegno unico e universale figli ha un valore che varia da 199,4 euro a 57 euro al mese per ogni figlio minorenne nel 2024.

Dai 18 ai 21 anni il contributo varia da 96,9 euro a 28,5 euro nel 2024. L’importo spettante dipende dall’ISEE e dall’età dei bambini, ad eccezione dei figli disabili per cui non vi sono limiti di età.

Per aiutarvi nel comprendere la normativa e tutte le novità introdotte, abbiamo realizzato questa guida dettagliata, semplice e chiara, sull’assegno unico 2024, comprensiva del calendario pagamenti INPS.

COS’È L’ASSEGNO UNICO FIGLI 2024

L’assegno unico e universale è un sostegno economico per le famiglie con figli a carico che viene attribuito a partire dal settimo mese di gravidanza e fino al 21º anno di età. L’importo varia in base all’ISEE della famiglia e all’età dei figli a carico.

È definito “unico” perché unifica e sostituisce una serie di misure a sostegno delle famiglie, e “universale” in quanto viene attribuito a tutte le famiglie con figli a carico residenti e domiciliate in Italia. In particolare, con l’arrivo dell’assegno unico ai figli, il Governo ha abrogato una serie di altre misure di sostegno alla natalità. Ad esempio: assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori, assegni familiari (ANF)assegni familiari (AF). Ma anche bonus bebè ovvero l’ex assegno di natalità e le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni (ma restano le altre per i figli dopo i 21 anni, come vi spieghiamo in questo focus).

Introdotto dal Decreto Legislativo 21 dicembre 2021, n. 230 da gennaio 2022, le prime somme sono state erogate da marzo dello stesso anno. Nel 2024, pertanto, per chi ha già fatto domanda nel 2023, non è necessario fare una nuova domanda ma l’erogazione continua normalmente, come chiarito da INPS nel Messaggio n.15 del 02-01-2024. Ciò, fermo restando che la domanda già trasmessa all’Istituto non si trovi nello stato di decaduta, revocata, rinunciata o respinta.

Ma andiamo per gradi e vediamo a chi spetta l’assegno unico figli 2024, l’importo e ogni altra cosa utile da sapere.

A CHI SPETTA

L’assegno unico figli spetta a tutti i nuclei familiari indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori (non occupati, disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza, lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi e pensionati) e senza limiti di reddito.

In particolare spetta alle famiglie:

  • per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, a decorrere dal 7° mese di gravidanza;

  • per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni, con le condizioni che vi spieghiamo più avanti;

  • per ogni figlio con disabilità a carico per cui non sono previsti limiti di età. Per ogni dettaglio sulle particolarità relative all’Assegno unico per i figli disabili vi consigliamo di leggere l’approfondimento dedicato aggiornato in base alle novità 2024 e la nostra guida agli aumenti riconosciuti.

Inoltre, chi vuole chiedere l’assegno unico figli deve essere in possesso dei seguenti requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno. Ovvero, deve essere:

  • cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, oppure cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo oppure ancora titolare di permesso unico di lavoro autorizzato a svolgere un’attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi o di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzato a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi;

  • soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;

  • residente e domiciliato in Italia;

  • residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, ovvero titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.

ASSEGNO UNICO FIGLI MAGGIORENNI

L’Assegno Unico per ciascun figlio maggiorenne a carico viene riconosciuto fino al compimento dei 21 anni, nei casi in cui il figlio si trovi in una delle seguenti condizioni:

  • frequenti un corso di formazione scolastica o professionale;

  • frequenti un corso di laurea, infatti spesso di parla di “assegno unico universitari”;

  • frequenti o sia iscritto a:
    – licei, istituti tecnici, istituti professionali di durata quinquennale per il conseguimento di un diploma di scuola secondaria superiore;
    – percorsi di Formazione Professionale Regionale (Centri di Formazione Professionale), a cui si accede dopo la scuola media e che normalmente ha una durata di 3 o 4 anni finalizzata a ottenere una Qualifica professionale ovvero, dopo il quarto anno, il Diploma professionale di tecnico;
    – percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS), sia pubblici che privati, a cui normalmente si accede se in possesso di diploma di scuola superiore, aventi durata annuale e con cui si consegue una specializzazione professionale di 4° livello EQF ;
    – Istituti Tecnici Superiori (ITS), di durata biennale o triennale, cui normalmente si accede con il diploma di scuola secondaria, conseguendo al termine del percorso una qualifica di “Tecnico superiore” di 5º livello EQF;
    – corso di laurea riconosciuto dall’ordinamento.

Ricordiamo che non esiste un “assegno unico studenti over 21 anni”. L’unico caso di AUU senza limiti d’età riguarda i figli con disabilità, come vi spieghiamo in questa guida. In alternativa all’AUU dopo i 21 anni vi sono le detrazioni per figli a carico, come vi spieghiamo in questo approfondimento.

ASSEGNO UNICO FIGLI INPS, COME RICHIEDERLO

Come fare domanda per l’assegno unico figli? L’istanza nel 2024 può essere presentata attraverso i seguenti canali:

  • in autonomia sul portale web INPS, utilizzando l’apposito servizio raggiungibile direttamente dalla home page del sito INPS, se si è in possesso di SPID di livello 2 o superiore o di una Carta di identità elettronica (CIE) o di una Carta Nazionale dei Servizi (CNS);

  • con il supporto del Contact Center Integrato INPS, contattando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori);

  • con il supporto di istituti di Patronato, i quali possono presentare la domanda per nostro nome e conto, grazie ai servizi telematici a loro dedicati.

Ma chi può presentare domanda? La domanda di assegno unico universale può essere presentata da un genitore o da chi esercita la responsabilità genitoriale.

Infine, l’INPS ha realizzato un video tutorial che mostra come presentare la domanda passo per passo:

YouTube video player

QUANDO PRESENTARE DOMANDA E SCADENZA

La domanda per l’assegno unico figli può essere presentata dal 1° gennaio di ogni anno, con riferimento al periodo compreso tra il mese di marzo dell’anno di presentazione della domanda e quello di febbraio dell’anno successivo.

Non è indispensabile presentare subito la domanda a gennaio, è possibile farlo anche nei mesi successivi, bisogna però tenere conto delle finestre temporali previste per la presentazione della DSU per l’aggiornamento dell’ISEE come spiegato in questo approfondimento.

Inoltre, anche se l’importo dell’assegno unico è determinato dall’ISEE, non serve per fare la domanda perché non è obbligatorio. Chi non presenta l’ISEE avrà però l’importo minimo e potrà comunque presentarlo in un secondo momento, richiedendo la correzione di quanto spetta in base al reddito dichiarato.

La domanda va presentata:

  • una volta e deve elencare tutti i figli per cui si richiede l’assegno, con la possibilità di aggiungerne nuovi nati durante l’anno;

  • per i nuovi nati dopo la nascita, richiedendo l’assegnazione del codice fiscale al neonato. L’AUU viene però riconosciuto a partire dal 7° mese di gravidanza, per cui con la prima mensilità di assegno (dopo la domanda) verranno riconosciuti i relativi arretrati.
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IMPORTI ASSEGNO UNICO FIGLI 2024

L’importo dell’Assegno Unico figli è variabile e viene determinato in base all’ISEE del nucleo familiare richiedente e all’età dei figli a carico, tenendo conto dell’adeguamento annuale dell’indice del costo della vita.

Come annunciato da INPS nel Messaggio n. 572 del 08-02-2024 è stato rivalutato di +5,4% nel 2024 come da dati ISTAT. Ma, l’AUU con rivalutazione al 2024, sarà erogata solo da marzo 2024. Per la mensilità di gennaio e febbraio 2024 dell’Assegno Unico è stato calcolato secondo gli importi del 2023, con un successivo conguaglio nella mensilità successiva.

Come si legge nella tabella INPS con gli importi ufficiali 2024, ecco gli importi validi dal 1° gennaio, nel dettaglio:

  • per ciascun figlio minorenne, l’importo va da 199,4 euro a 57 euro al mese nel 2024. Tale importo spetta nella misura piena di 199,4 euro per un ISEE pari o inferiore a 17.090,61 euro. Per livelli di ISEE superiori, esso si riduce gradualmente fino a raggiungere, per livelli di ISEE superiori a 45.574,96 euro l’importo di 57 euro;

  • per ciascun figlio maggiorenne fino a 21 anni, l’importo va da 96,9 euro a 28,5 euro al mese nel 2024. Tale importo spetta in misura piena di 96,9 euro per un ISEE pari o inferiore a 17.090 euro. Per livelli di ISEE superiori, esso si riduce gradualmente fino a raggiungere, per livelli di ISEE superiori a 45.574,96 euro l’importo è di 28,5 euro. Per maggiori dettagli, vi consigliamo l’approfondimento specifico.

Sono inoltre previste delle maggiorazioni dell’importo dell’assegno unico per i figli per alcuni casi specifici. In particolare, sono previsti incrementi del contributo economico per:

  • famiglie con più di 2 figli o con quattro o più figli;


  • età inferiore a 21 anni della madre;


  • nuclei con tre o più figli per ciascun figlio di età compresa tra uno e tre anni, per livelli di ISEE fino a 45.574,96 euro;

  • ciascun figlio con madre di età inferiore a 21 anni;

  • nuclei familiari con ISEE non superiore a 25.000,00 euro che abbiano percepito nel corso del 2022 l’Assegno per il nucleo familiare in presenza di figli minori, è prevista, al ricorrere di determinate condizioni, una maggiorazione compensativa di natura transitoria;

Se vi riconoscete in una di queste condizioni, per conoscere quali sono e come funzionano gli aumenti vi invitiamo a leggere le FAQ aggiornate a dicembre 2023 dall’INPS.

ASSEGNO UNICO 2024, TABELLE ISEE E AUMENTI

Nel 2024 sono validi gli stessi aumenti dell’Assegno Unico Figli approvati nel 2023. Ovvero:

  • il Decreto Legislativo 21 dicembre 2021, n. 230 ha previsto per il ciascun figlio successivo al secondo una maggiorazione dell’importo pari a 85 euro mensili, mentre per i nuclei familiari con quattro o più figli, pari a 100 euro mensili per nucleo. Tale importo spetta in misura piena per un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro. Per livelli di ISEE superiori, si riduce gradualmente secondo gli importi indicati in questa tabella. Per conoscere invece il valore medio delle detrazioni figli a carico al crescere del reddito, vi consigliamo di consultare questa tabella;

  • per ciascun figlio con disabilità sono stati approvati aumenti degli importi, sulla base della condizione di disabilità come definita ai fini ISEE, individuati e consultabili nella nostra guida;

  • per le madri di età inferiore a 21 anni è prevista una maggiorazione degli importi riconosciuti alla generalità dei genitori pari a 20 euro mensili per ciascun figlio;

  • Il Decreto lavoro convertito in legge – a partire dal 2023 e per 5 anni dall’evento, quindi anche nel 2024 – ha inoltre previsto la maggiorazione fino a 30 euro dell’Assegno unico universale per i figli a livello strutturale. L’aumento vale anche per gli orfani con un solo genitore lavoratore e anche quando entrambi i genitori sono titolari di reddito da lavoro, ma è riconosciuto in forma piena (ovvero 30 euro) a chi ha un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro, poi, comincia a calare. Tale maggiorazione si va ad aggiungere a quelle già previste dalla normativa (ed elencate ai punti precedenti).

C’è da dire, infine, che gli importi dell’Assegno Unico sono adeguati annualmente alle variazioni dell’indice del costo della vita. Per cui, per il 2024, gli importi finali sono quelli spiegati nel Messaggio n. 572 del 08-02-2024 e illustrati nelle relative tabelle INPS.

Ricordiamo che è disponibile sul sito dell’INPS anche il simulatore dell’Assegno unico e universale che può già fornirvi un’idea su quelle che sono le cifre spettanti. Nel nostro articolo vi spieghiamo come funziona, come utilizzarlo e mettiamo a disposizione il link per accedere direttamente. Il servizio è accessibile liberamente, senza credenziali di accesso, ed è consultabile da qualunque dispositivo mobile o fisso.

PAGAMENTI ASSEGNO UNICO

Il pagamento dell’Assegno Unico viene effettuato il mese successivo a quello di presentazione della domanda. Ferma restando la decorrenza, l’INPS assicura di provvedere al riconoscimento dell’assegno entro 60 giorni dalla domanda.

Per quanto attiene la decorrenza della prestazione (ossia il momento a partire dal quale si riceve l’assegno) si ricorda che – per le domande presentate entro il 30 giugno del 2024 – l’Assegno è riconosciuto a decorrere dal mese di marzo del medesimo anno. A chiarire la decorrenza dell’AUU per il 2024 è INPS nel Messaggio n.15 del 02-01-2024.

L’INPS ha annunciato quali sono le date dei pagamenti delle rate da gennaio a giugno 2024. Eccole:

  • 16, 19, 20 febbraio 2024;
  • 18, 19, 20 marzo 2024;
  • 17, 18, 19 aprile 2024;
  • 15, 16, 17 maggio 2024;
  • 17, 18, 19 giugno 2024.

Per la prima mensilità dell’anno, le date di pagamento sono state 17, 18, 19 gennaio 2024. Inoltre l’INPS chiarisce che il pagamento della prima rata della prestazione avverrà di norma nell’ultima settimana del mese successivo alla presentazione della domanda. Poi:

  • nella stessa data, sarà accreditato anche l’importo delle rate spettanti nell’ipotesi in cui l’assegno sia stato oggetto di un conguaglio, a credito oppure a debito;

  • i beneficiari interessati dal conguaglio saranno comunque avvertiti con mail o SMS e potranno verificare il dettaglio del calcolo sul sito INPS o rivolgendosi all’intermediario di fiducia.

Ricordiamo che il nuovo assegno unico per i figli viene erogato dall’INPS attraverso le seguenti modalità:

  • accredito su uno strumento di riscossione dotato di codice International Bank Account Number (IBAN) aperto presso prestatori di servizi di pagamento operanti in uno dei Paesi dell’aerea SEPA (Single Euro Payments Area). Gli strumenti di riscossione dell’assegno sono:
    – conto corrente bancario;
    – conto corrente postale;
    – carta di credito o di debito dotata di codice IBAN;
    – libretto di risparmio dotato di codice IBAN;

  • consegna di contante presso uno degli sportelli postali del territorio italiano;

  • accredito sulla carta di cui all’articolo 5 del Decreto Legge n. 4/2019, per i nuclei beneficiari di Reddito di cittadinanza. Per questi fruitori, vi spieghiamo i dettagli nel paragrafo seguente.

Viene erogato sul conto corrente di entrambi i genitori in pari misura o, previo accordo degli stessi, su un unico conto corrente, la scelta viene fatta in fase di presentazione della domanda. Per decidere le modalità di erogazione basterà spuntare l’apposita casella sulla domanda come spiegato nel dettaglio nell’articolo 7 del Messaggio INPS n° 4748 del 31-12-2021. In caso di affidamento esclusivo l’assegno spetta, in mancanza di diverso accordo, al genitore affidatario.

Ricordiamo anche che l’AUU:

  • non concorre alla formazione del reddito complessivo;

  • è compatibile con altre misure in denaro per i figli dalle Regioni, Province autonome di Trento e Bolzano e dagli Enti locali;

  • non è considerato nel calcolo del reddito familiare per trattamenti assistenziali.

CONTROLLO DOMANDA INPS ASSEGNO UNICO

Attraverso lo stessa pagina con cui si è fatto richiesta si può procedere e verificare lo status della domanda AUU. Vengono segnalati anche i casi di blocco o anomalie/incompletezze, nonché i pagamenti, eventualmente tramite lo stesso procedimento si può modificare laddove ci sono errori o mancanze. Tutte le informazioni su queste funzioni e come usarle sono contenute nel Messaggio INPS n.1962 del 9 maggio 2022.

FAQ ASSEGNO UNICO FIGLI

L’INPS ha pubblicato le domande e risposte frequenti – FAQ sull’assegno unico e universale per i figli, per rispondere a dubbi e problemi comuni. Potete leggerle in questa pagina, che viene periodicamente aggiornata.

COSA FARE IN CASO DI DUBBI O PROBLEMI

In caso di dubbi o problemi è possibile chiamare il Contact Center INPS che è raggiungibile componendo il numero 803 164, gratuito da telefono fisso e il numero 06 164 164 da cellulare, a pagamento in base alla tariffa applicata dai diversi gestori.

Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle ore 20 e il sabato dalle ore 8 alle ore 14 (ora italiana).

RIFERIMENTI NORMATIVI E DI PRASSI

Aggiorneremo nel tempo questa guida con le nuove disposizioni ed eventuali approfondimenti utili. Ogni giorno aiutiamo gratuitamente milioni di lavoratori e famiglie.

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Vi consigliamo di leggere il nostro articolo dove spieghiamo cos’è e come funziona la scala di equivalenza ISEE e quella sull’ISEE precompilato.

Per conoscere tutti gli aiuti, agevolazioni e bonus per lavoratori e famiglie è possibile visitare questa pagina.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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98 Commenti

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  1. salve,ho fatto richiesta di assegno unico presso un caf acli,siccome sono separata mi hanno detto di poterlo compilare solo con il 50% (quello che mi spetta per legge). sulla separazione però si dice che sia gli assegni familiari che le detrazioni dei figli(2) spettano a me.
    come posso modificare la domanda?

    • Deve accedere nuovamente al portale Inps nella sezione di compilazione della domanda di assegno unico e cliccare su “rinuncia” e poi su “errore di compilazione”, in questo modo annulla la domanda presentata. Poi procede nuovamente alla presentazione della domanda e sceglie di optare per il 100%, sempre che sia in accordo con l’altro genitore.

  2. Buongiorno
    i residenti estero che trasferiranno la residenza in italia e percepiranno reddito italiano durante il 2022 possono richiedere l’assegno?
    grazie

    • Sì, è importante però rispettare anche questo requisito:
      sia o sia stato residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, oppure sia titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.

  3. ‘Mio marito e dipendete ce la possibilita di non metterlo su busta paga ma su conto corrente l assegno unico? GRAZIE

  4. salve,
    nel caso in cui la madre e il padre non sono nello stesso nucleo familiare bisogna presentare tutti e due l’isee o ne basta solo una. Perché poi non saremo mai un unico nucleo in quanto non si sta insieme.
    grazie

    • Per genitori non coniugati e non conviventi, avendo figli minorenni, bisogna fare riferimento all’isee minorenni che è diverso dall’isee ordinario. Per maggiori informazioni bisogna leggere il punto 7 della circolare Inps 171/2014. In caso di dubbi è utile rivolgersi al contact center Inps.

  5. Buongiorno, non mi è chiaro se il caso in cui l’inabile è uno dei genitori se bisogna continuare a chiedere gli ANF perche’ nella domanda dell’assegno unico non ci sono dichiarazioni in merito, non viene preso questo caso, non ci sarà piu’ differenza e quindi devo procedere a chiedere questo nuovo o devo continuare con il vecchio fino a quando non viene declinato nel nuovo tipo ?
    Grazie anticipatamente per la risposta

    • Qui si fa riferimento esclusivamente ai figli, tutta la normativa legata al coniuge a carico non viene toccata.

  6. Buongiorno, avendo un ISEE superiore a 40mila, essendo pensionato INPS e avendo figlia universitaria di 19 anni, sono obbligato a fare cmq domanda per assegno unico o i 25€ mensili mi vengono accreditati comunque in automatico? Grazie

  7. salve, ma nel caso di famiglia monogenitoriale, si può barrare lo stesso la maggiorazione dell’art 4 comma 8 (caso dei genitori entrambi con reddito di lavoro), essendoci in questo caso un reddito dell’unico genitore presente? non è specificato da nessuna parte questa ipotesi, si da per scontato che i genitori siano 2

    grazie in anticipo

    • Teoricamente si, però essendo un caso non precisato, le consigliamo di contattare l’INPS tramite il contact center e chiedere spiegazioni.

  8. Salve, Io e mia moglie facciamo parte di due nuclei familiari; lei con i suoi genitori e io con i miei. Non abbiamo ancora una residenza insieme (quindi non ancora un nostro nucleo familiare) perché non abbiamo ancora casa. Mia moglie è disoccupata e io ho un lavoro. La mia domanda è questa: può mia moglie chiedere l assegno unico universale con il suo isee? Mia moglie deve dichiarare anche il mio isee insieme al suo ?

    • Per poter richiedere l’assegno unico dovete avere almeno un figlio. Inoltre il nucleo familiare è quello che risulta dallo stato di famiglia, non importa se avete due residenze differenti.

  9. Salve, vi ringrazio per la guida decisamente esplicativa. Una domanda: nel caso di figli maggiorenni, dove occorre indicare se studenti/universitari/tirocinanti/etc a che periodo si fa riferimento? Considerato che ISEE 2022 si riferisce a redditi 2020. Grazie e buona serata P.S. Segnalo anche il video dell’INPS su youtube che potrebbe essere utile.

    • Bisogna fare riferimento all’anno in corso, quindi 2022. Grazie per la segnalazione del video, l’abbiamo aggiunto nell’articolo.

  10. Buongiorno, potete aiutarmi per favore? Con ISEE uguale a 22.000, reddito percepito solo da me di euro 30.000, mia moglie è casalinga, e con 3 figli minorenni mi sembra di aver capito che non avrò diritto, in base a quanto spiegato nell’articolo davvero ben fatto, a nessuna maggiorazione. Quindi, se ciò fosse vero, andrei a prendere mensilmente di meno di quanto oggi percepisco, con l’aggiunta dell’importo transitorio che il Governo aveva previsto per i lavori dipendenti. Attualmente, infatti, percepisco 190,00 come anf, 176,00 di detrazioni e 165 aggiunta stanziata dal Governo come misura transitoria, Totale 541,00. Come assegno unico percepire 485,00. Ho capito bene oppure sbaglio in qualcosa? Grazie mille in anticipo per la vs. disponibilità.

    • Sì, il suo non è un caso isolato, succede a molte persone, con l’assegno unico in molti andranno a percepire meno di quanto percepivano prima.

    • Sì restano, la procedura resta la stessa, i dipendenti devono rivolgersi al proprio datore di lavoro che rende disponibile un documento dove indicare le detrazioni richieste. L’azienda fa da tramite con l’INPS. Poi si ricevono direttamente nella busta paga.

  11. Nel caso di genitori divorziati con affido congiunto di un figlio disabile, se la madre presenta la domanda senza avvertire l’ex coniuge con quali modalità l’ex marito sarà informato x eventualmente chiedere il suo 50x cento dato che questa iindennità è prevista per entrambi i genitori affidatari. Non c’è il rischio che chi prendeva il 50 x centro delle detrazioni x figlio a carico ora corra il tischio di perdere tutto

    • Il presupposto è che ci sia un accordo tra i genitori. Nel caso di disaccordo il problema si può porre in quanto la richiesta deve essere effettuata da un solo genitore. In questi casi però il genitore in disaccordo ha sempre la possibilità di modificare la scelta già effettuata dal richiedente accedendo alla domanda con le proprie credenziali sul sito INPS. Questo è spiegato all’art. 8 del messaggio Inps numero 4748 del 31-12-2021, qui sopra, alla fine del nostro articolo, trova il file da scaricare e consultare.

  12. Buongiorno, però non si capisce se si parla solo di figli a carico, Nel vecchio ANF non era requisito essenziale, era sufficiente fosse figlio minore infatti se orfano, quindi non più a carico perché percepiva la reversibilità del genitore deceduto, il nucleo percepiva l’assegno cacolato sulla tabella dedicata ai nuclei con un solo genitore. E per i maggiorenni fino a 21 anni, se si guarda la tabella per i nuclei con un solo genitore vedo che si parla solo di figli minori. Diciamo che non manca la solita confucione nello scrivere i testi di legge.

    • Nel testo del decreto viene precisato cosa si intende per figli a carico in questo contesto. Infatti nel testo si legge: Ai fini del presente decreto, si considerano figli a carico quelli facenti parte del nucleo familiare indicato ai fini ISEE, in corso di validità. Nel caso di nuclei con figli maggiorenni, l’ISEE è calcolato ai sensi degli articoli da 2 a 6 e 9 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159. In assenza di ISEE il nucleo di riferimento è accertato sulla base dei dati autodichiarati in domanda dal richiedente l’assegno unico.

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