Assegno unico figli 2024: come funziona, domanda, importi, requisiti

La guida dettagliata e completa sull’assegno unico e universale per le famiglie con figli a carico

Assegno unico universale figli
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L’assegno unico figli 2024 è il sussidio economico in favore di chi ha figli, dal 7° mese di gravidanza, fino al 21° anno di età.

L’assegno unico e universale figli ha un valore che varia da 199,4 euro a 57 euro al mese per ogni figlio minorenne nel 2024.

Dai 18 ai 21 anni il contributo varia da 96,9 euro a 28,5 euro nel 2024. L’importo spettante dipende dall’ISEE e dall’età dei bambini, ad eccezione dei figli disabili per cui non vi sono limiti di età.

Per aiutarvi nel comprendere la normativa e tutte le novità introdotte, abbiamo realizzato questa guida dettagliata, semplice e chiara, sull’assegno unico 2024, comprensiva del calendario pagamenti INPS.

COS’È L’ASSEGNO UNICO FIGLI 2024

L’assegno unico e universale è un sostegno economico per le famiglie con figli a carico che viene attribuito a partire dal settimo mese di gravidanza e fino al 21º anno di età. L’importo varia in base all’ISEE della famiglia e all’età dei figli a carico.

È definito “unico” perché unifica e sostituisce una serie di misure a sostegno delle famiglie, e “universale” in quanto viene attribuito a tutte le famiglie con figli a carico residenti e domiciliate in Italia. In particolare, con l’arrivo dell’assegno unico ai figli, il Governo ha abrogato una serie di altre misure di sostegno alla natalità. Ad esempio: assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori, assegni familiari (ANF)assegni familiari (AF). Ma anche bonus bebè ovvero l’ex assegno di natalità e le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni (ma restano le altre per i figli dopo i 21 anni, come vi spieghiamo in questo focus).

Introdotto dal Decreto Legislativo 21 dicembre 2021, n. 230 da gennaio 2022, le prime somme sono state erogate da marzo dello stesso anno. Nel 2024, pertanto, per chi ha già fatto domanda nel 2023, non è necessario fare una nuova domanda ma l’erogazione continua normalmente, come chiarito da INPS nel Messaggio n.15 del 02-01-2024. Ciò, fermo restando che la domanda già trasmessa all’Istituto non si trovi nello stato di decaduta, revocata, rinunciata o respinta.

Ma andiamo per gradi e vediamo a chi spetta l’assegno unico figli 2024, l’importo e ogni altra cosa utile da sapere.

A CHI SPETTA

L’assegno unico figli spetta a tutti i nuclei familiari indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori (non occupati, disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza, lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi e pensionati) e senza limiti di reddito.

In particolare spetta alle famiglie:

  • per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, a decorrere dal 7° mese di gravidanza;

  • per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni, con le condizioni che vi spieghiamo più avanti;

  • per ogni figlio con disabilità a carico per cui non sono previsti limiti di età. Per ogni dettaglio sulle particolarità relative all’Assegno unico per i figli disabili vi consigliamo di leggere l’approfondimento dedicato aggiornato in base alle novità 2024 e la nostra guida agli aumenti riconosciuti.

Inoltre, chi vuole chiedere l’assegno unico figli deve essere in possesso dei seguenti requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno. Ovvero, deve essere:

  • cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, oppure cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo oppure ancora titolare di permesso unico di lavoro autorizzato a svolgere un’attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi o di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzato a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi;

  • soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;

  • residente e domiciliato in Italia;

  • residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, ovvero titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.

ASSEGNO UNICO FIGLI MAGGIORENNI

L’Assegno Unico per ciascun figlio maggiorenne a carico viene riconosciuto fino al compimento dei 21 anni, nei casi in cui il figlio si trovi in una delle seguenti condizioni:

  • frequenti un corso di formazione scolastica o professionale;

  • frequenti un corso di laurea, infatti spesso di parla di “assegno unico universitari”;

  • frequenti o sia iscritto a:
    – licei, istituti tecnici, istituti professionali di durata quinquennale per il conseguimento di un diploma di scuola secondaria superiore;
    – percorsi di Formazione Professionale Regionale (Centri di Formazione Professionale), a cui si accede dopo la scuola media e che normalmente ha una durata di 3 o 4 anni finalizzata a ottenere una Qualifica professionale ovvero, dopo il quarto anno, il Diploma professionale di tecnico;
    – percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS), sia pubblici che privati, a cui normalmente si accede se in possesso di diploma di scuola superiore, aventi durata annuale e con cui si consegue una specializzazione professionale di 4° livello EQF ;
    – Istituti Tecnici Superiori (ITS), di durata biennale o triennale, cui normalmente si accede con il diploma di scuola secondaria, conseguendo al termine del percorso una qualifica di “Tecnico superiore” di 5º livello EQF;
    – corso di laurea riconosciuto dall’ordinamento.

Ricordiamo che non esiste un “assegno unico studenti over 21 anni”. L’unico caso di AUU senza limiti d’età riguarda i figli con disabilità, come vi spieghiamo in questa guida. In alternativa all’AUU dopo i 21 anni vi sono le detrazioni per figli a carico, come vi spieghiamo in questo approfondimento.

ASSEGNO UNICO FIGLI INPS, COME RICHIEDERLO

Come fare domanda per l’assegno unico figli? L’istanza nel 2024 può essere presentata attraverso i seguenti canali:

  • in autonomia sul portale web INPS, utilizzando l’apposito servizio raggiungibile direttamente dalla home page del sito INPS, se si è in possesso di SPID di livello 2 o superiore o di una Carta di identità elettronica (CIE) o di una Carta Nazionale dei Servizi (CNS);

  • con il supporto del Contact Center Integrato INPS, contattando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori);

  • con il supporto di istituti di Patronato, i quali possono presentare la domanda per nostro nome e conto, grazie ai servizi telematici a loro dedicati.

Ma chi può presentare domanda? La domanda di assegno unico universale può essere presentata da un genitore o da chi esercita la responsabilità genitoriale.

Infine, l’INPS ha realizzato un video tutorial che mostra come presentare la domanda passo per passo:

YouTube video player

QUANDO PRESENTARE DOMANDA E SCADENZA

La domanda per l’assegno unico figli può essere presentata dal 1° gennaio di ogni anno, con riferimento al periodo compreso tra il mese di marzo dell’anno di presentazione della domanda e quello di febbraio dell’anno successivo.

Non è indispensabile presentare subito la domanda a gennaio, è possibile farlo anche nei mesi successivi, bisogna però tenere conto delle finestre temporali previste per la presentazione della DSU per l’aggiornamento dell’ISEE come spiegato in questo approfondimento.

Inoltre, anche se l’importo dell’assegno unico è determinato dall’ISEE, non serve per fare la domanda perché non è obbligatorio. Chi non presenta l’ISEE avrà però l’importo minimo e potrà comunque presentarlo in un secondo momento, richiedendo la correzione di quanto spetta in base al reddito dichiarato.

La domanda va presentata:

  • una volta e deve elencare tutti i figli per cui si richiede l’assegno, con la possibilità di aggiungerne nuovi nati durante l’anno;

  • per i nuovi nati dopo la nascita, richiedendo l’assegnazione del codice fiscale al neonato. L’AUU viene però riconosciuto a partire dal 7° mese di gravidanza, per cui con la prima mensilità di assegno (dopo la domanda) verranno riconosciuti i relativi arretrati.
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IMPORTI ASSEGNO UNICO FIGLI 2024

L’importo dell’Assegno Unico figli è variabile e viene determinato in base all’ISEE del nucleo familiare richiedente e all’età dei figli a carico, tenendo conto dell’adeguamento annuale dell’indice del costo della vita.

Come annunciato da INPS nel Messaggio n. 572 del 08-02-2024 è stato rivalutato di +5,4% nel 2024 come da dati ISTAT. Ma, l’AUU con rivalutazione al 2024, sarà erogata solo da marzo 2024. Per la mensilità di gennaio e febbraio 2024 dell’Assegno Unico è stato calcolato secondo gli importi del 2023, con un successivo conguaglio nella mensilità successiva.

Come si legge nella tabella INPS con gli importi ufficiali 2024, ecco gli importi validi dal 1° gennaio, nel dettaglio:

  • per ciascun figlio minorenne, l’importo va da 199,4 euro a 57 euro al mese nel 2024. Tale importo spetta nella misura piena di 199,4 euro per un ISEE pari o inferiore a 17.090,61 euro. Per livelli di ISEE superiori, esso si riduce gradualmente fino a raggiungere, per livelli di ISEE superiori a 45.574,96 euro l’importo di 57 euro;

  • per ciascun figlio maggiorenne fino a 21 anni, l’importo va da 96,9 euro a 28,5 euro al mese nel 2024. Tale importo spetta in misura piena di 96,9 euro per un ISEE pari o inferiore a 17.090 euro. Per livelli di ISEE superiori, esso si riduce gradualmente fino a raggiungere, per livelli di ISEE superiori a 45.574,96 euro l’importo è di 28,5 euro. Per maggiori dettagli, vi consigliamo l’approfondimento specifico.

Sono inoltre previste delle maggiorazioni dell’importo dell’assegno unico per i figli per alcuni casi specifici. In particolare, sono previsti incrementi del contributo economico per:

  • famiglie con più di 2 figli o con quattro o più figli;


  • età inferiore a 21 anni della madre;


  • nuclei con tre o più figli per ciascun figlio di età compresa tra uno e tre anni, per livelli di ISEE fino a 45.574,96 euro;

  • ciascun figlio con madre di età inferiore a 21 anni;

  • nuclei familiari con ISEE non superiore a 25.000,00 euro che abbiano percepito nel corso del 2022 l’Assegno per il nucleo familiare in presenza di figli minori, è prevista, al ricorrere di determinate condizioni, una maggiorazione compensativa di natura transitoria;

Se vi riconoscete in una di queste condizioni, per conoscere quali sono e come funzionano gli aumenti vi invitiamo a leggere le FAQ aggiornate a dicembre 2023 dall’INPS.

ASSEGNO UNICO 2024, TABELLE ISEE E AUMENTI

Nel 2024 sono validi gli stessi aumenti dell’Assegno Unico Figli approvati nel 2023. Ovvero:

  • il Decreto Legislativo 21 dicembre 2021, n. 230 ha previsto per il ciascun figlio successivo al secondo una maggiorazione dell’importo pari a 85 euro mensili, mentre per i nuclei familiari con quattro o più figli, pari a 100 euro mensili per nucleo. Tale importo spetta in misura piena per un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro. Per livelli di ISEE superiori, si riduce gradualmente secondo gli importi indicati in questa tabella. Per conoscere invece il valore medio delle detrazioni figli a carico al crescere del reddito, vi consigliamo di consultare questa tabella;

  • per ciascun figlio con disabilità sono stati approvati aumenti degli importi, sulla base della condizione di disabilità come definita ai fini ISEE, individuati e consultabili nella nostra guida;

  • per le madri di età inferiore a 21 anni è prevista una maggiorazione degli importi riconosciuti alla generalità dei genitori pari a 20 euro mensili per ciascun figlio;

  • Il Decreto lavoro convertito in legge – a partire dal 2023 e per 5 anni dall’evento, quindi anche nel 2024 – ha inoltre previsto la maggiorazione fino a 30 euro dell’Assegno unico universale per i figli a livello strutturale. L’aumento vale anche per gli orfani con un solo genitore lavoratore e anche quando entrambi i genitori sono titolari di reddito da lavoro, ma è riconosciuto in forma piena (ovvero 30 euro) a chi ha un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro, poi, comincia a calare. Tale maggiorazione si va ad aggiungere a quelle già previste dalla normativa (ed elencate ai punti precedenti).

C’è da dire, infine, che gli importi dell’Assegno Unico sono adeguati annualmente alle variazioni dell’indice del costo della vita. Per cui, per il 2024, gli importi finali sono quelli spiegati nel Messaggio n. 572 del 08-02-2024 e illustrati nelle relative tabelle INPS.

Ricordiamo che è disponibile sul sito dell’INPS anche il simulatore dell’Assegno unico e universale che può già fornirvi un’idea su quelle che sono le cifre spettanti. Nel nostro articolo vi spieghiamo come funziona, come utilizzarlo e mettiamo a disposizione il link per accedere direttamente. Il servizio è accessibile liberamente, senza credenziali di accesso, ed è consultabile da qualunque dispositivo mobile o fisso.

PAGAMENTI ASSEGNO UNICO

Il pagamento dell’Assegno Unico viene effettuato il mese successivo a quello di presentazione della domanda. Ferma restando la decorrenza, l’INPS assicura di provvedere al riconoscimento dell’assegno entro 60 giorni dalla domanda.

Per quanto attiene la decorrenza della prestazione (ossia il momento a partire dal quale si riceve l’assegno) si ricorda che – per le domande presentate entro il 30 giugno del 2024 – l’Assegno è riconosciuto a decorrere dal mese di marzo del medesimo anno. A chiarire la decorrenza dell’AUU per il 2024 è INPS nel Messaggio n.15 del 02-01-2024.

L’INPS ha annunciato quali sono le date dei pagamenti delle rate da gennaio a giugno 2024. Eccole:

  • 16, 19, 20 febbraio 2024;
  • 18, 19, 20 marzo 2024;
  • 17, 18, 19 aprile 2024;
  • 15, 16, 17 maggio 2024;
  • 17, 18, 19 giugno 2024.

Per la prima mensilità dell’anno, le date di pagamento sono state 17, 18, 19 gennaio 2024. Inoltre l’INPS chiarisce che il pagamento della prima rata della prestazione avverrà di norma nell’ultima settimana del mese successivo alla presentazione della domanda. Poi:

  • nella stessa data, sarà accreditato anche l’importo delle rate spettanti nell’ipotesi in cui l’assegno sia stato oggetto di un conguaglio, a credito oppure a debito;

  • i beneficiari interessati dal conguaglio saranno comunque avvertiti con mail o SMS e potranno verificare il dettaglio del calcolo sul sito INPS o rivolgendosi all’intermediario di fiducia.

Ricordiamo che il nuovo assegno unico per i figli viene erogato dall’INPS attraverso le seguenti modalità:

  • accredito su uno strumento di riscossione dotato di codice International Bank Account Number (IBAN) aperto presso prestatori di servizi di pagamento operanti in uno dei Paesi dell’aerea SEPA (Single Euro Payments Area). Gli strumenti di riscossione dell’assegno sono:
    – conto corrente bancario;
    – conto corrente postale;
    – carta di credito o di debito dotata di codice IBAN;
    – libretto di risparmio dotato di codice IBAN;

  • consegna di contante presso uno degli sportelli postali del territorio italiano;

  • accredito sulla carta di cui all’articolo 5 del Decreto Legge n. 4/2019, per i nuclei beneficiari di Reddito di cittadinanza. Per questi fruitori, vi spieghiamo i dettagli nel paragrafo seguente.

Viene erogato sul conto corrente di entrambi i genitori in pari misura o, previo accordo degli stessi, su un unico conto corrente, la scelta viene fatta in fase di presentazione della domanda. Per decidere le modalità di erogazione basterà spuntare l’apposita casella sulla domanda come spiegato nel dettaglio nell’articolo 7 del Messaggio INPS n° 4748 del 31-12-2021. In caso di affidamento esclusivo l’assegno spetta, in mancanza di diverso accordo, al genitore affidatario.

Ricordiamo anche che l’AUU:

  • non concorre alla formazione del reddito complessivo;

  • è compatibile con altre misure in denaro per i figli dalle Regioni, Province autonome di Trento e Bolzano e dagli Enti locali;

  • non è considerato nel calcolo del reddito familiare per trattamenti assistenziali.

CONTROLLO DOMANDA INPS ASSEGNO UNICO

Attraverso lo stessa pagina con cui si è fatto richiesta si può procedere e verificare lo status della domanda AUU. Vengono segnalati anche i casi di blocco o anomalie/incompletezze, nonché i pagamenti, eventualmente tramite lo stesso procedimento si può modificare laddove ci sono errori o mancanze. Tutte le informazioni su queste funzioni e come usarle sono contenute nel Messaggio INPS n.1962 del 9 maggio 2022.

FAQ ASSEGNO UNICO FIGLI

L’INPS ha pubblicato le domande e risposte frequenti – FAQ sull’assegno unico e universale per i figli, per rispondere a dubbi e problemi comuni. Potete leggerle in questa pagina, che viene periodicamente aggiornata.

COSA FARE IN CASO DI DUBBI O PROBLEMI

In caso di dubbi o problemi è possibile chiamare il Contact Center INPS che è raggiungibile componendo il numero 803 164, gratuito da telefono fisso e il numero 06 164 164 da cellulare, a pagamento in base alla tariffa applicata dai diversi gestori.

Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle ore 20 e il sabato dalle ore 8 alle ore 14 (ora italiana).

RIFERIMENTI NORMATIVI E DI PRASSI

Aggiorneremo nel tempo questa guida con le nuove disposizioni ed eventuali approfondimenti utili. Ogni giorno aiutiamo gratuitamente milioni di lavoratori e famiglie.

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Vi consigliamo di leggere il nostro articolo dove spieghiamo cos’è e come funziona la scala di equivalenza ISEE e quella sull’ISEE precompilato.

Per conoscere tutti gli aiuti, agevolazioni e bonus per lavoratori e famiglie è possibile visitare questa pagina.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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98 Commenti

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  1. Salve volevo sapere a chi spetta l’ assegno unico tra due genitori divorziati? L’ assegno unico va a sostituire l’ assegno familiare?

  2. Buongiorno, ho presentato domanda all Inps per l’assegno unico universale in quanto ho una figlia di 17 anni (domanda accolta).
    Nel mese di maggio 2022 diventerà maggiorenne, volevo sapere se è necessario presentare una nuova domanda o se l’Inps in maniera automatica procederà a corrispondere il nuovo importo spettante.
    Grazie mille per la risposta.

  3. buonasera, io sono il padre divorziato di una bambina minorenne ,ha sempre percepito gli assegni familiari la madre fino ad oggi, avevamo al 50% solo le detrazioni .
    DOMANDA? : Ho concesso alla madre di prendersi anche ad oggi diciamo questo assegno unico ,IO HO DIRITTO ANCORA DELLE DETRAZIONI AL 50% …… DEVO DICHIARARE MIA FIGLIA ANCORA CON LE DETRAZIONI AL 50% ?????? grazie per la risposta.

    • Le detrazioni per i figli a carico fino a 21 anni non ci sono più da marzo 2022, vengono sostituite dall’assegno unico.

  4. Buonasera ancora non mi è chiaro se, avendo presentato domanda per un figlio minorenne, mi spettano ancora le detrazioni per coniuge a carico e per altri figli maggiorenni con più di 21 anni

    • Sì, se sono fiscalmente a carico spettano ancora sia per il coniuge che per altri figli con più di 21 anni.

  5. Buongiorno,
    Sono al quinto mese di gravidanza .
    Ho letto che c è possibilità di presentare la domanda entro fine giugno 2022. Avendo la scadenza della nascita ad agosto , come procedo ? Provando comunque a far richiesta dal settimo mese di gravidanza mi pare venga richiesto il codice fiscale del nascituro, chiedo perció come fare.
    Grazie

    • Per i nuovi nati l’assegno decorre dal settimo mese di gravidanza. La domanda deve essere presentata dopo la nascita, quando è stato attribuito il codice fiscale al minore. Con la prima mensilità di assegno vengono pagati gli arretrati a partire dal settimo mese di gravidanza.

  6. buongiorno, ho 2 figli minorenni che vivono con me e provvedo io al loro mantenimento; la madre vive con altro compagno (non sono sposati e non hanno figli); quali redditi devo dichiarare ai fini ISEE per la determinazione dell’assegno unico? grazie

  7. Se uno dei due genitori percepisce Naspi e l’altro è dipendente, si ha diritto alla maggiorazione prevista per i due genitori con reddito?

  8. Per coloro che in qualità di lavoratori dipendenti nel comparto pubblico ed in quello privato nonché per i pensionati che percepiscono l’assegno per il nucleo familiare, l’assegno unico va a sostituirsi a questo o non spetta perché già assegnato considerando la già percezione dell’A.N.F. . Questo sembrerebbe l’orientamento delle sedi INPS provinciali e difatti nel mio caso, pensionato GdF con figlio minorenne a carico mi e stato rigettato in quanto già percettore di assegno per il nucleo familiare. Domando.

    • La legge dice che con l’entrata in vigore dell’assegno unico universale a partire dal 1° marzo 2022 vengono abrogati:
      – assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori;
      – assegni familiari (ANF), limitatamente ai nuclei familiari con figli e orfanili.
      Fino alla fine di febbraio 2022, chi ne ha diritto, continua a ricevere assegno ai nuclei familiari. Dal mese di marzo 2022 non verranno più erogati in busta paga gli assegni familiari e non saranno più riconosciute le detrazioni per figli a carico sotto i 21 anni.

  9. Buonasera,vorrei sapere se la maggiorazione riferita ad entrambi i genitori lavoratori, si riferisce all’ isee redditi 2020 oppure alla data di presentazione dell’assegno unico e quindi 2022.
    Quindi se entrambi i genitori hanno lavorato nel 2020 e per adesso nel 2022 soltanto uno dei due percepisce il reddito, si percepesce la maggiorazione?
    Non è molto chiara la dicitura dell’ art. 4 comma 8 del D. Lgs attuativo della L. 46/2021:
    La maggiorazione è prevista per il figlio minore i cui i genitori sono entrambi titolari di reddito da lavoro al momento della presentazione della domanda.
    Al momento della presentazione della domanda dell’assegno unico o dell’isee redditi 2020?
    Perchè se fosse la prima opzione e una persona dichiara che la moglie non lavora ma dopo aver presentato la domanda, la moglie trova un lavoro, cosa succederà in questa situazione? Bisogna presentare un’altra domanda? Grazie

      • Buongiorno Laura, ho capito che entrambi i genitori devono essetre lavoratori al momento della presentazione della domanda. Quello che non si capisce e non sa rispondere nemmeno il caf e cosa potrebbe succedere nel caso in cui in futuro, uno dei due perda il lavoro. Aveva più senso fare riferimento ai dati dell’isee 2020, che naturalmente sono dati certi. Ho l’impressione che ancora devono sistemare alcune situazioni che non avevano previsto

  10. Buongiorno. Ho provato a fare io come genitore la domanda per assegni per il figlio minorenne mentre quello maggiorenne l’ha fatta per se stesso ma appare il messaggio che la sua domanda sostituiva la mia. A quel punto ho fatto io domanda per tutti e due i figli. Peccato perché era giusto che la sua parte veniva depositata sul suo conto. Ho sbagliato qualcosa? Inoltre è uscita una disposizione dell’inps che regola la condizione di un vedovo se può avere maggiorazione per reddito inferiore a 40.000 € e figlio minore?
    Grazie

    • Il sito INPS permette che vi sia la domanda presentata in autonomia dal figlio maggiorenne e la domanda presentata dal genitore, una non dovrebbe sostituire / sovrascrivere l’altra. Non sappiamo tuttavia se nel vostro caso si è trattato di un errore durante la procedura di invio domanda oppure se è un errore del sito Inps. In caso di dubbi sulla procedura può provare a chiamare il contact center Inps e chiedere informazioni specifiche sul vostro caso. Tutti i messaggi e le informative INPS uscite sono quelle che abbiamo reso disponibili e scaricabili (si vedono nel paragrafo Normativa), è possibile che ne escano delle altre nei prossimi mesi, vi terremo aggiornati.

  11. Sono un dipendente pubblico, invalido al 100 % e in possesso della 104 personale, ad oggi ho usufruito delle detrazioni fiscali, ANF maggiorato essendo io invalido, da quello che ho visto sulla nuova domanda non compare una casella da fleggare come indicazione propria invalidità ma soltanto quella per i propri figli, c’è un altro modo per accedere e fare la nuova domanda “Assegno unico e univarsale per i figli a carico? Sono obbligato a fare la domanda o posso continuare con il vecchio sistema?
    Grazie Vincenzo

    • L’assegno unico e universale figli fa riverimento esclusivamente ai figli, quidni non va a cancellare o sostituire altre forme di agevolazioni legate all’invalidità delle persone.

  12. Salve,
    il criterio con cui formulare le richieste di assegno unico seguono il principio di figli aventi stesso padre e stessa madre, giusto?
    se ho figli da genitori diversi devo fare richieste diverse?

    • C’è la possibilità di compilare una prima domanda e poi di rientrare nell’applicativo e cliccare su aggiungi figlio a domanda già presentata. Per ogni domanda è possibile precisare i dettagli sull’altro genitore.

  13. Buongiorno,
    se ho 3 figli da patners diversi, è possibile avere la maggiorazione da “dopo 2do figlio”?
    se ho 4 figli da patners diversi, è possibile avere la maggiorazione da 4 figli?
    i figli over 21 rientrano nel conteggio della maggiorazione da “dopo 2do figlio” o da 4 figli?

    • si, è possibile avere la maggiorazione per ogni figlio aggiuntivo al secondo. La maggiorazione fa riferimento solo ai figli per i quali si richiede l’assegno unico universale, non per quelli per i quali non si può richiedere, come gli over 21.

  14. Nel mio caso i figli risiedono con la madre all’estero. Sono comunque a carico mio e di fatto fino ad oggi ho avuto diritto alle detrazioni irpef.
    Hanno codice fiscale e sono iscritti all’AIRE, ma non ho modo di recuperare il codice fiscale della madre, che comunque non ha diritto in quanto non cittadina e non residente.
    Secondo i requisiti specificati nella normativa ho diritto, ma non vi è l’opzione corrispondente nel sistema dell’inps. Qualcuno sa come posso procedere?

    • E’ un caso un po’ particolare, le consigliamo di provare a chiamare il contact center inps per chiedere informazioni.

    • Stessa tua situazione, figlia minore iscritta al’aire. A me l’assegno lo hanno rifiutato con la motivazione appunto che mia figlia risiede all’estero, sebbene finora (fino a febbraio) sia sempre stata a mio carico e io avessi la detrazione. Da adesso invece la bambina si dovrebbe mantenere da sola. -.-

      Tu hai reperito informazioni, che ti hanno detto?

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