Assegno unico figli 2025: come funziona, domanda, importi, requisiti

La guida dettagliata e completa sull’assegno unico e universale per le famiglie con figli a carico

Assegno unico universale figli

L’assegno unico figli 2025 è il sussidio economico in favore di chi ha figli, dal 7° mese di gravidanza, fino al 21° anno di età.

L’assegno unico e universale figli ha un valore da 57,50 euro a 201,00 euro al mese per ogni figlio minorenne nel 2025, mentre dai 18 ai 21 anni il contributo varia da 28,70 euro a 97,7 euro.

L’importo spettante dipende dall’ISEE e dall’età dei bambini, ad eccezione dei figli disabili per cui non vi sono limiti di età.

Per aiutarvi nel comprendere la normativa e tutte le novità introdotte, abbiamo realizzato questa guida dettagliata, semplice e chiara, sull’assegno unico nel 2025.

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COS’È L’ASSEGNO UNICO FIGLI 2025

L’assegno unico e universale è un sostegno economico per le famiglie con figli a carico che viene attribuito a partire dal settimo mese di gravidanza e fino al 21º anno di età. L’importo varia in base all’ISEE della famiglia e all’età dei figli a carico.

Introdotto dal Decreto Legislativo n. 230 del 21 Dicembre 2021, è definito “unico” perché unifica e sostituisce una serie di misure a sostegno delle famiglie con figli a carico residenti e domiciliate in Italia.

Nel 2025, chi ha già fatto domanda nel 2024 non deve farne una nuova, ma l’erogazione continua normalmente, come chiarito da INPS nel Messaggio n.15 del 02-01-2024. Ciò, fermo restando che la domanda già trasmessa all’Istituto non si trovi nello stato di decaduta, revocata, rinunciata o respinta. 

Ma andiamo per gradi e vediamo quando richiederlo e a chi spetta nel 2025.

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COME FUNZIONA L’ASSEGNO UNICO PER FIGLI

La domanda per l’assegno unico figli può essere presentata dal 1° Gennaio di ogni anno, ma ha un periodo di validità di 12 mesi che va da marzo di un anno a febbraio dell’anno successivo.

Quindi:

  • per chi presenta la domanda entro la fine di febbraio, l’erogazione dell’Assegno partirà regolarmente dal mese di marzo e includerà tutti i 12 mesi del periodo di competenza (fino a febbraio dell’anno dopo);

  • per chi presenta la domanda dal 1° marzo al 30 giugno, l’erogazione dell’Assegno spetta comunque a partire dal mese di marzo, con il pagamento degli arretrati;

  • per chi presenta la domanda dopo il 30 giugno, invece, l’Assegno decorre solo dal mese successivo a quello di presentazione della domanda, e perderai le mensilità precedenti a quel mese

La domanda non va presentata ogni anno, ma basta presentarla una volta e elencare tutti i figli per cui si richiede l’assegno. C’è però la possibilità di aggiungerne nuovi nati durante l’anno, per cui l’Assegno viene però riconosciuto a partire dal 7° mese di gravidanza. 

Tuttavia, quanto spetta mensilmente con l’assegno viene deciso dall’ISEE, quindi i beneficiari devono ricordarsi di aggiornarlo ogni anno entro marzo tramite la presentazione della DSU. In mancanza di questo adempimento l’Assegno Unico continua a essere erogato ma nel suo importo minimo. Una volta aggiornata la propria situazione, verrà corrisposta la cifra esatta spettante e i relativi arretrati.

Ricordiamo anche che l’AUU:

  • non concorre alla formazione del reddito complessivo;

  • è compatibile con altre misure in denaro per i figli dalle Regioni, Province autonome di Trento e Bolzano e dagli Enti locali;

  • non è considerato nel calcolo del reddito familiare per trattamenti assistenziali.
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COME FARE DOMANDA

È possibile presentare domanda per l’Assegno unico figlI nel 2025 attraverso i seguenti canali:


  • Contact Center Integrato INPS, contattando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori);

  • Istituti di Patronato, utilizzando i servizi offerti gratuitamente dagli stessi;

  • app INPS Mobile.

La domanda di Assegno unico universale può essere presentata da un genitore o da chi esercita la responsabilità genitoriale.

L’INPS ha realizzato un video tutorial che mostra come presentare la domanda passo per passo:

YouTube video player

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REQUISITI 2025

L’assegno unico figli spetta, in base specifici requisiti, a tutti i nuclei familiari indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori (non occupati, disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza, lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi e pensionati) e senza limiti di reddito.

In particolare spetta alle famiglie:

  • per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, a decorrere dal 7° mese di gravidanza;

  • per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni, con le condizioni che vi spieghiamo più avanti;

  • per ogni figlio con disabilità a carico e senza limiti di età, come vi spieghiamo nella nostra guida dedicata.

Tuttavia, chi vuole chiedere l’assegno unico figli deve essere in possesso dei seguenti requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno. Ovvero, deve essere:

  • cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea. Rientrano in questa categoria anche i familiari di un cittadino europeo che vivono in Italia e sono titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente. Anche i cittadini di Paesi non appartenenti all’Unione Europea possono accedere all’Assegno, a patto che siano in possesso di titoli di soggiorno;

  • soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;

  • residente e domiciliato in Italia. 

Per gli stranieri (cittadini di Stati non membri dell’Unione Europea) è inoltre necessario soddisfare uno dei seguenti requisiti:

  • essere residente in Italia da almeno due anni (anche se i periodi non sono stati consecutivi);

  • essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato oppure a tempo determinato con una durata prevista di almeno sei mesi (semestrale). A tal proposito, però, bisogna fare una precisazione. A Febbraio 2025 la Corte di Cassazione ha “bocciato” questo requisito, prevedendo che l’Assegno venisse erogato a chi è titolare di permesso anche se in “attesa occupazione”. In questa categoria, quindi, rientrano tutte persone ex lavoratori e/o momentaneamente disoccupati/e. L’INPS, però, non ha ancora emesso una circolare ufficiale per correggere la normativa e integrarla in questo senso. Come funziona, ve lo spieghiamo meglio in questa guida.

IMPORTI E ISEE 2025

A partire dal 1° gennaio 2025, gli importi dell’Assegno Unico e Universale (AUU) e le relative soglie ISEE sono stati aggiornati. Questo adeguamento, come stabilito nella Circolare INPS n. 33 del 4 febbraio 2025, è stato calcolato sulla base dell’indice di variazione del costo della vita (inflazione) pari allo 0,8% per l’anno 2024.

Ricordiamo, infatti,

Di seguito, i valori di riferimento per l’assegno base mensile spettante per ogni figlio minorenne o maggiorenne disabile, in assenza di maggiorazioni specifiche:

  • importo massimo 201,00 euro per figlio minore al mese, riconosciuto per le famiglie con un ISEE pari o inferiore a 17.227,33 euro. Per i figli maggiorenni di età inferiore ai 21 anni e a carico spettano invece 97,7 euro.;

  • importo minimo 57,50 euro per figlio minore al mese, riconosciuto per le famiglie con un ISEE superiore a 45.939,56 euro o in assenza di ISEE valido. Per i figli maggiorenni di età inferiore ai 21 anni e a carico spettano invece 28,7 euro.

Gli importi base decrescono progressivamente all’aumentare dell’ISEE, modulandosi in modo inversamente proporzionale alla situazione economica del nucleo familiare. Per esempio:

  • da 20.098,57 a 20.213,40 euro spettano 186,1 euro per ogni figlio minore e 90,5 euro per ogni figlio a carico di età compresa tra i 18 e i 21 anni (non compiuti);

  • da 30.090,42 a 30.205,26 euro spettano 136,10 euro per ogni figlio minore; 66,50 euro per ogni figlio a carico di età compresa tra i 18 e i 21 anni (non compiuti);

  • da 40.082,27 a 40.197,11 euro spettano 86,20 euro per ogni figlio minore; 42,50 euro per ogni figlio a carico di età compresa tra i 18 e i 21 anni (non compiuti).

MAGGIORAZIONI

Nel 2025, l’Assegno Unico e Universale (AUU) per i figli a carico prevede diverse maggiorazioni che si aggiungono all’importo base. In particolare, viene riconosciuto un importo extra per:

  • ogni figlio successivo al secondo: prevista una maggiorazione che può arrivare fino a un massimo di circa 97,70 euro mensili per figlio, destinata ai nuclei con ISEE pari o inferiore a 17.227,33 euro. In questo caso infatti l’importo, come per l’assegno base, diminuisce progressivamente all’aumentare del reddito;

  • figli di età inferiore a un anno: per i quali l’importo base dell’AUU viene incrementato del 50%. Questo aumento spetta fino al compimento del primo anno di vita del bambino;

  • per le famiglie con almeno tre figli: è previsto un ulteriore aumento del 50% sull’importo base per ogni figlio di età compresa tra uno e tre anni. Questa agevolazione è riservata ai nuclei con un ISEE che non superi la soglia massima aggiornata a circa 45.939,56 euro;

  • le famiglie con almeno quattro figli a carico: queste beneficiano inoltre di una maggiorazione forfettaria, fissa e aggiuntiva, pari a 150 euro mensili per nucleo, indipendentemente dall’ISEE;

  • i figli con disabilità: sono previste maggiorazioni specifiche che variano in base alla classificazione della disabilità (media, grave o non autosufficiente) e all’età del figlio (fino a 21 anni), con importi aggiuntivi che possono raggiungere circa 120,60 euro mensili per i figli non autosufficienti;

  • per i genitori se entrambi sono lavoratori: l’importo aggiuntivo massimo, previsto per le fasce ISEE più basse, è di circa 34,40 euro per figlio e si azzera oltre una determinata soglia ISEE;

  • le giovani madri: è prevista una maggiorazione fissa di circa 23 euro mensili per ogni figlio, nel caso in cui la madre richiedente abbia un’età inferiore ai 21 anni.
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ASSEGNO UNICO FIGLI MAGGIORENNI

L’Assegno Unico per ciascun figlio maggiorenne a carico viene riconosciuto fino al compimento dei 21 anni, nei casi in cui il figlio si trovi in una delle seguenti condizioni:

  • frequenti un corso di formazione scolastica o professionale;

  • frequenti un corso di laurea, infatti spesso di parla di “assegno unico universitari”;

  • frequenti o sia iscritto a:
    – licei, istituti tecnici, istituti professionali di durata quinquennale per il conseguimento di un diploma di scuola secondaria superiore;
    – percorsi di Formazione Professionale Regionale (Centri di Formazione Professionale), a cui si accede dopo la scuola media e che normalmente ha una durata di 3 o 4 anni finalizzata a ottenere una Qualifica professionale ovvero, dopo il quarto anno, il Diploma professionale di tecnico;
    – percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS), sia pubblici che privati, a cui normalmente si accede se in possesso di diploma di scuola superiore, aventi durata annuale e con cui si consegue una specializzazione professionale di 4° livello EQF ;
    – Istituti Tecnici Superiori (ITS), di durata biennale o triennale, cui normalmente si accede con il diploma di scuola secondaria, conseguendo al termine del percorso una qualifica di “Tecnico superiore” di 5º livello EQF;
    – corso di laurea riconosciuto dall’ordinamento.

Ricordiamo che non esiste un “assegno unico studenti over 21 anni”. L’unico caso di AUU senza limiti d’età riguarda i figli con disabilità, come vi spieghiamo in questa guida.

COME E QUANDO AVVIENE IL PAGAMENTO

Il pagamento dell’Assegno Unico viene effettuato il mese successivo a quello di presentazione della domanda. Ferma restando la decorrenza, l’INPS assicura di provvedere al riconoscimento dell’assegno entro 60 giorni dalla domanda.

Le modalità di pagamento sono le seguenti:

  • accredito su conto corrente bancario, conto corrente postale, carta di credito o di debito dotata di codice IBAN, libretto di risparmio dotato di codice IBAN;

  • consegna di contante presso uno degli sportelli postali del territorio italiano.

Viene erogato sul conto corrente di entrambi i genitori in pari misura o, previo accordo degli stessi, su un unico conto corrente, la scelta viene fatta in fase di presentazione della domanda. In caso di affidamento esclusivo l’assegno spetta, in mancanza di diverso accordo, al genitore affidatario. Per approfondire, vi consigliamo di leggere la nostra guida sull’AUU per genitori separati e divorziati.

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QUANDO DECADE L’ASSEGNO UNICO PER I FIGLI

L’Assegno Unico decade:

  • quando il figlio compie 21 anni, salvo situazioni particolari come una disabilità certificata, come spieghiamo in questa guida;

  • se il figlio maggiorenne non risulta più fiscalmente a carico;

  • in caso di eventuali variazioni della composizione del nucleo familiare che non permettono più di soddisfare i requisiti per l’assegno.

Attraverso lo stessa pagina INPS con cui si è fatto richiesta si può procedere e verificare lo status della domanda AUU. Vengono segnalati anche i casi di blocco o anomalie/incompletezze, nonché i pagamenti. Eventualmente tramite lo stesso procedimento si può modificare laddove ci sono errori o mancanze.

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RIFERIMENTI NORMATIVI E DI PRASSI

INTERESSANTI APPROFONDIMENTI CORRELATI

Ecco le altre guide correlate che vi consigliamo di leggere:

ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo di consultare l’elenco aggiornato dei bonus famiglia attivi. A vostra disposizione anche la guida sulla Dote famiglia 2025 e quella sul bonus nido potenziato.

Infine, vi consigliamo di approfondire quando spetta e a chi il congedo parentale.

Per conoscere tutti gli aiuti per lavoratori e famiglie disponibili potete visitare questa pagina.

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Scritto da Valeria Cozzolino - Giornalista, esperta di leggi, politica, Pubblica Amministrazione, previdenza e lavoro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

98 Commenti

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  1. Salve volevo sapere a chi spetta l’ assegno unico tra due genitori divorziati? L’ assegno unico va a sostituire l’ assegno familiare?

  2. Buongiorno, ho presentato domanda all Inps per l’assegno unico universale in quanto ho una figlia di 17 anni (domanda accolta).
    Nel mese di maggio 2022 diventerà maggiorenne, volevo sapere se è necessario presentare una nuova domanda o se l’Inps in maniera automatica procederà a corrispondere il nuovo importo spettante.
    Grazie mille per la risposta.

  3. buonasera, io sono il padre divorziato di una bambina minorenne ,ha sempre percepito gli assegni familiari la madre fino ad oggi, avevamo al 50% solo le detrazioni .
    DOMANDA? : Ho concesso alla madre di prendersi anche ad oggi diciamo questo assegno unico ,IO HO DIRITTO ANCORA DELLE DETRAZIONI AL 50% …… DEVO DICHIARARE MIA FIGLIA ANCORA CON LE DETRAZIONI AL 50% ?????? grazie per la risposta.

    • Le detrazioni per i figli a carico fino a 21 anni non ci sono più da marzo 2022, vengono sostituite dall’assegno unico.

  4. Buonasera ancora non mi è chiaro se, avendo presentato domanda per un figlio minorenne, mi spettano ancora le detrazioni per coniuge a carico e per altri figli maggiorenni con più di 21 anni

    • Sì, se sono fiscalmente a carico spettano ancora sia per il coniuge che per altri figli con più di 21 anni.

  5. Buongiorno,
    Sono al quinto mese di gravidanza .
    Ho letto che c è possibilità di presentare la domanda entro fine giugno 2022. Avendo la scadenza della nascita ad agosto , come procedo ? Provando comunque a far richiesta dal settimo mese di gravidanza mi pare venga richiesto il codice fiscale del nascituro, chiedo perció come fare.
    Grazie

    • Per i nuovi nati l’assegno decorre dal settimo mese di gravidanza. La domanda deve essere presentata dopo la nascita, quando è stato attribuito il codice fiscale al minore. Con la prima mensilità di assegno vengono pagati gli arretrati a partire dal settimo mese di gravidanza.

  6. buongiorno, ho 2 figli minorenni che vivono con me e provvedo io al loro mantenimento; la madre vive con altro compagno (non sono sposati e non hanno figli); quali redditi devo dichiarare ai fini ISEE per la determinazione dell’assegno unico? grazie

  7. Se uno dei due genitori percepisce Naspi e l’altro è dipendente, si ha diritto alla maggiorazione prevista per i due genitori con reddito?

  8. Per coloro che in qualità di lavoratori dipendenti nel comparto pubblico ed in quello privato nonché per i pensionati che percepiscono l’assegno per il nucleo familiare, l’assegno unico va a sostituirsi a questo o non spetta perché già assegnato considerando la già percezione dell’A.N.F. . Questo sembrerebbe l’orientamento delle sedi INPS provinciali e difatti nel mio caso, pensionato GdF con figlio minorenne a carico mi e stato rigettato in quanto già percettore di assegno per il nucleo familiare. Domando.

    • La legge dice che con l’entrata in vigore dell’assegno unico universale a partire dal 1° marzo 2022 vengono abrogati:
      – assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori;
      – assegni familiari (ANF), limitatamente ai nuclei familiari con figli e orfanili.
      Fino alla fine di febbraio 2022, chi ne ha diritto, continua a ricevere assegno ai nuclei familiari. Dal mese di marzo 2022 non verranno più erogati in busta paga gli assegni familiari e non saranno più riconosciute le detrazioni per figli a carico sotto i 21 anni.

  9. Buonasera,vorrei sapere se la maggiorazione riferita ad entrambi i genitori lavoratori, si riferisce all’ isee redditi 2020 oppure alla data di presentazione dell’assegno unico e quindi 2022.
    Quindi se entrambi i genitori hanno lavorato nel 2020 e per adesso nel 2022 soltanto uno dei due percepisce il reddito, si percepesce la maggiorazione?
    Non è molto chiara la dicitura dell’ art. 4 comma 8 del D. Lgs attuativo della L. 46/2021:
    La maggiorazione è prevista per il figlio minore i cui i genitori sono entrambi titolari di reddito da lavoro al momento della presentazione della domanda.
    Al momento della presentazione della domanda dell’assegno unico o dell’isee redditi 2020?
    Perchè se fosse la prima opzione e una persona dichiara che la moglie non lavora ma dopo aver presentato la domanda, la moglie trova un lavoro, cosa succederà in questa situazione? Bisogna presentare un’altra domanda? Grazie

      • Buongiorno Laura, ho capito che entrambi i genitori devono essetre lavoratori al momento della presentazione della domanda. Quello che non si capisce e non sa rispondere nemmeno il caf e cosa potrebbe succedere nel caso in cui in futuro, uno dei due perda il lavoro. Aveva più senso fare riferimento ai dati dell’isee 2020, che naturalmente sono dati certi. Ho l’impressione che ancora devono sistemare alcune situazioni che non avevano previsto

  10. Buongiorno. Ho provato a fare io come genitore la domanda per assegni per il figlio minorenne mentre quello maggiorenne l’ha fatta per se stesso ma appare il messaggio che la sua domanda sostituiva la mia. A quel punto ho fatto io domanda per tutti e due i figli. Peccato perché era giusto che la sua parte veniva depositata sul suo conto. Ho sbagliato qualcosa? Inoltre è uscita una disposizione dell’inps che regola la condizione di un vedovo se può avere maggiorazione per reddito inferiore a 40.000 € e figlio minore?
    Grazie

    • Il sito INPS permette che vi sia la domanda presentata in autonomia dal figlio maggiorenne e la domanda presentata dal genitore, una non dovrebbe sostituire / sovrascrivere l’altra. Non sappiamo tuttavia se nel vostro caso si è trattato di un errore durante la procedura di invio domanda oppure se è un errore del sito Inps. In caso di dubbi sulla procedura può provare a chiamare il contact center Inps e chiedere informazioni specifiche sul vostro caso. Tutti i messaggi e le informative INPS uscite sono quelle che abbiamo reso disponibili e scaricabili (si vedono nel paragrafo Normativa), è possibile che ne escano delle altre nei prossimi mesi, vi terremo aggiornati.

  11. Sono un dipendente pubblico, invalido al 100 % e in possesso della 104 personale, ad oggi ho usufruito delle detrazioni fiscali, ANF maggiorato essendo io invalido, da quello che ho visto sulla nuova domanda non compare una casella da fleggare come indicazione propria invalidità ma soltanto quella per i propri figli, c’è un altro modo per accedere e fare la nuova domanda “Assegno unico e univarsale per i figli a carico? Sono obbligato a fare la domanda o posso continuare con il vecchio sistema?
    Grazie Vincenzo

    • L’assegno unico e universale figli fa riverimento esclusivamente ai figli, quidni non va a cancellare o sostituire altre forme di agevolazioni legate all’invalidità delle persone.

  12. Salve,
    il criterio con cui formulare le richieste di assegno unico seguono il principio di figli aventi stesso padre e stessa madre, giusto?
    se ho figli da genitori diversi devo fare richieste diverse?

    • C’è la possibilità di compilare una prima domanda e poi di rientrare nell’applicativo e cliccare su aggiungi figlio a domanda già presentata. Per ogni domanda è possibile precisare i dettagli sull’altro genitore.

  13. Buongiorno,
    se ho 3 figli da patners diversi, è possibile avere la maggiorazione da “dopo 2do figlio”?
    se ho 4 figli da patners diversi, è possibile avere la maggiorazione da 4 figli?
    i figli over 21 rientrano nel conteggio della maggiorazione da “dopo 2do figlio” o da 4 figli?

    • si, è possibile avere la maggiorazione per ogni figlio aggiuntivo al secondo. La maggiorazione fa riferimento solo ai figli per i quali si richiede l’assegno unico universale, non per quelli per i quali non si può richiedere, come gli over 21.

  14. Nel mio caso i figli risiedono con la madre all’estero. Sono comunque a carico mio e di fatto fino ad oggi ho avuto diritto alle detrazioni irpef.
    Hanno codice fiscale e sono iscritti all’AIRE, ma non ho modo di recuperare il codice fiscale della madre, che comunque non ha diritto in quanto non cittadina e non residente.
    Secondo i requisiti specificati nella normativa ho diritto, ma non vi è l’opzione corrispondente nel sistema dell’inps. Qualcuno sa come posso procedere?

    • E’ un caso un po’ particolare, le consigliamo di provare a chiamare il contact center inps per chiedere informazioni.

    • Stessa tua situazione, figlia minore iscritta al’aire. A me l’assegno lo hanno rifiutato con la motivazione appunto che mia figlia risiede all’estero, sebbene finora (fino a febbraio) sia sempre stata a mio carico e io avessi la detrazione. Da adesso invece la bambina si dovrebbe mantenere da sola. -.-

      Tu hai reperito informazioni, che ti hanno detto?

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