Fondo Impresa Donna: come funziona, a chi spetta, importi

La guida dettagliata su come richiedere le agevolazioni e gli incentivi del Fondo Impresa Donna per avviare o consolidare un’azienda gestita per almeno la metà o interamente da donne

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Il Fondo impresa donna è l’incentivo nazionale che sostiene la nascita e il consolidamento delle imprese guidate da donne in tutta Italia.

Purtroppo, gli sportelli per la richiesta degli incentivi, sia per le nuove imprese che per quelle preesistenti, sono stati chiusi per esaurimento dei fondi. Non è escluso, tuttavia, che la misura possa essere rifinanziata molto presto.

In questa guida dettagliata vi spieghiamo come funziona il Fondo Impresa Donna, a chi spetta, quali sono i suoi obiettivi e come fare domanda per usufruire delle agevolazioni.

COS’È IL FONDO IMPRESA DONNA

Il Fondo Impresa Donna, chiamato anche “fondo impresa femminile” è un sostegno finanziario introdotto al fine di promuovere l’avvio e il rafforzamento dell’imprenditoria femminile, la diffusione dei valori dell’imprenditorialità e del lavoro tra la popolazione femminile e massimizzare il contributo quantitativo e qualitativo delle donne allo sviluppo economico e sociale del Paese.

LE RISORSE DISPONIBILI

Il Fondo Impresa Donna è stato istituito con un finanziamento iniziale di 40 milioni di euro nella Legge di Bilancio 2021, ai quali si aggiungono le risorse per il PNRR parti a 120 milioni, per un totale di 160 milioni di euro. Il progetto costituisce un intervento cardine inserito tra le linee d’intervento del Ministero dello sviluppo economico nel Piano nazionale di Ripresa e Resilienza nell’ambito della missione “Inclusione e coesione”. Il Fondo è disciplinato dal Decreto Mise 30 settembre 2021 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n.296 del 14-12-2021) e dal Decreto interministeriale 24 novembre 2021 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 26 del 1° febbraio 2022 che incrementa di 160 milioni di euro la dotazione finanziaria prevista per gli interventi del Fondo impresa donna e rafforza anche le altre misure già avviate come On Oltre – Nuove Imprese a Tasso zero e Smart&Start. A indicare le modalità e termini di presentazione delle domande, invece, è il Decreto direttoriale 30 marzo 2022.

COME FUNZIONA IL FONDO IMPRESA DONNA

Il Fondo finanzia programmi d’investimento da realizzare entro due anni e con un tetto di spese ammissibili fissato a 250.000 euro per nuove imprese e fino a 400.000 euro quelle già esistenti. 

Gli interventi di supporto del Fondo Impresa Donna possono consistere in:

  • contributi a fondo perduto per avviare imprese femminili (con particolare attenzione alle imprese individuali e alle attività libero professionali in generale e con specifica attenzione a quelle avviate da donne disoccupate di qualsiasi età);

  • finanziamenti a tasso zero o comunque agevolati – è ammessa anche la combinazione di contributi a fondo perduto e finanziamenti – per avviare e sostenere le attività d’imprese femminili. In proposito, la Legge di Bilancio, a decorrere dall’anno 2021 ha autorizzato la spesa annua di 0,8 milioni di euro dell’Ente nazionale per il microcredito per le attività istituzionali finalizzate alla concessione di finanziamenti per l’avvio o l’esercizio di attività di lavoro autonomo o di microimpresa, con particolare riferimento alla promozione e al rafforzamento della micro imprenditoria femminile;

  • incentivi per rafforzare le imprese femminili, costituite da almeno 36 mesi, sotto la forma di contributo a fondo perduto del fabbisogno di circolante nella misura massima dell’80% della media del circolante degli ultimi 3 esercizi;

  • percorsi di assistenza tecnico-gestionale, per attività di marketing e di comunicazione durante tutto il periodo di realizzazione degli investimenti o di compimento del programma di spesa, anche attraverso un sistema di voucher per accedervi;

  • investimenti nel capitale, anche tramite la sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi, a beneficio esclusivo delle imprese a guida femminile tra le start-up innovative e le PMI innovative, nei settori individuati in coerenza con gli indirizzi strategici nazionali.

Il Ministero inoltre, promuove anche la collaborazione con le Regioni e gli Enti locali, con le associazioni di categoria, con il sistema delle Camere di Commercio e con i comitati per l’imprenditoria femminile, anche prevedendo forme di cofinanziamento tra i rispettivi programmi in materia.

La Legge di Bilancio poi, impone al Ministro dello sviluppo economico la presentazione annuale alle Camere di una relazione sull’attività svolta e sulle possibili misure da adottare per risolvere i problemi relativi alla partecipazione della popolazione femminile alla vita economica e imprenditoriale del Paese. In tal senso, il Ministero punterà sull’aiuto del Comitato impresa donna.

A CHI SI RIVOLGE

Il Fondo Impresa Donna è destinato alle imprese femminili nascenti o già esistenti, in particolare si rivolge alle seguenti categorie di beneficiari:

  • cooperative e società di persone con ameno il 60% di donne socie. Inoltre, è d’obbligo che i legali rappresentanti o amministratori non siano mai stati condannati con sentenza definitiva per reati che costituiscono motivo di esclusione dagli appalti;

  • società di capitale con quote e componenti del CDA per almeno due terzi di donne, sempre con il vincolo dell’assenza di condanne definitive per i reati che comportano esclusione degli appalti pubblici;

  • imprese individuali la cui titolare è una donna e risulti non condannata in via definitiva per reati che costituiscono motivo di esclusione dagli appalti;

  • lavoratrici autonome con Partita IVA.

  • persone fisiche che intendono avviare l’attività (con apertura P.IVA) purché, entro 60 giorni dalla comunicazione positiva della valutazione della domanda, trasmettano documentazione sull’avvenuta costituzione.

Nel caso di una società, cooperativa, società di capitale o impresa individuale costituita da meno di un anno, la sede legale o operativa dell’impresa deve essere collocata in Italia.

Sono ammesse alle richieste le attività nei settori dell’industria, dell’artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli, dei servizi, del commercio e del turismo, per gli specifici programmi d’investimento da realizzare nei limiti temporali ed economici fissati dal Decreto (2 anni per un tetto massimo di spesa di 250 o 400 mila euro).

Gli incentivi vengono concessi con il regime di esenzione delle regole UE sugli aiuti di Stato se le imprese hanno i requisiti del regolamento europeo Gber – 651 del 2014, altrimenti secondo i limiti del “de minimis” (aiuti complessivi per 200.000 euro in 3 anni). Sono cumulabilità con altri aiuti di Stato previsti per le imprese e per i cittadini.

VINCOLI PER SETTORI, TEMPI E SPESE

Le agevolazioni sono concesse a fronte di programmi di investimento per la costituzione e l’avvio di una nuova impresa femminile, ovvero per lo sviluppo e il consolidamento di imprese femminili, nei seguenti settori:

  • produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli;

  • fornitura di servizi, in qualsiasi settore;

  • commercio e turismo.

Le iniziative devono, inoltre:

  • essere realizzate entro 24 mesi dalla data di trasmissione del provvedimento di concessione delle agevolazioni;

  • prevedere spese ammissibili non superiori a 250.000 euro al netto d’IVA per i programmi di investimento che prevedono la costituzione e l’avvio di una nuova impresa femminile, ovvero non superiori a 400.000 euro al netto d’IVA per i programmi di investimento volti allo sviluppo e al consolidamento di imprese femminili.

SPESE AMMISSIBILI

Le agevolazioni del Fondo Impresa Donna possono essere utilizzate per:

  • impianti, macchinari e attrezzature nuove di fabbrica;
  • immobilizzazioni immateriali;
  • servizi cloud per la gestione aziendale;
  • personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda e impiegato nell’iniziativa agevolata.

Sono ammissibili agli incentivi del Fondo Impresa Donna le sole spese che risultino sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda oppure, nel caso di persone fisiche, alla data di costituzione dell’impresa o dell’apertura della partita IVA. Il Decreto ha previsto anche un voucher fino a 5.000 euro per impresa da spendere in assistenza tecnica e di gestione dell’impresa (di cui 3.000 euro per servizi di Invitalia).

Inoltre, una dotazione di 6,2 milioni il Fondo sostiene anche iniziative di promozione dell’imprenditoria femminile nelle scuole e nelle università, attività di orientamento e formazione verso percorsi di studio nelle discipline scientifiche e azioni di comunicazione per diffondere la cultura femminile d’impresa.

CRITERI PER OTTENERE LE AGEVOLAZIONI

I criteri per ottenere le agevolazioni del Fondo Impresa Donna si dividono in due ambiti, ovvero:

  • agevolazioni per le nuove imprese;
  • incentivi per le imprese già esistenti.

1) AGEVOLAZIONI PER LE NUOVE IMPRESE

Per le nuove imprese si tratta di contributi a fondo perduto che:

  • entro spese ammissibili di 100.000 euro, coprono l’80% fino a un massimo di 50.000 euro. Per le donne disoccupate la percentuale massima di copertura sale al 90%;
  • entro spese ammissibili superiori a 100.000 euro e fino a 250.000 euro, la copertura scende al 50%.

2) INCENTIVI PER LE IMPRESE GIÀ ESISTENTI

Per supportare le imprese già esistenti, va fatta una distinzione a seconda degli anni di anzianità della ditta e tipi di spese. Dunque:

  • per le imprese costituite da almeno un anno e massimo 3 anni, le agevolazioni possono essere per il 50% come “contributo a fondo perduto” e per un altro 50% come “finanziamento agevolato” di 8 anni a tasso zero, per coprire fino all’80% delle spese ammissibili. Il tetto massimo è di 400.000 euro;
  • per le aziende che hanno più di 3 anni le spese di capitale circolante sono agevolate solo con il “contributo a fondo perduto”, mentre quelle di investimento anche con il “finanziamento agevolato”. Il tetto massimo è sempre pari a 400.000 euro.

QUANDO PRESENTARE DOMANDA

Al momento non è più possibile fare richiesta di agevolazione. Con il comunicato stampa del 20 maggio 2022 il MISE ha reso noto la chiusura dello sportello per esaurimento delle risorse per le imprese nascenti, dopo appena un giorno dall’apertura delle domande. Ugualmente, con il Comunicato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.139 del 16-6-2022 il Ministero ha annunciato la chiusura anche dello sportello per le imprese pre-esistenti. La misura potrebbe essere rifinanziata a breve dal MISE per entrambi gli assi di intervento.

COME FARE DOMANDA PER IL FONDO IMPRESA DONNA

Le domande vanno presentate online attraverso la piattaforma di Invitalia e poi valutate secondo l’ordine di presentazione e seguendo specifici criteri. Invitalia infatti, esamina il progetto imprenditoriale, le potenzialità del mercato di riferimento e sarà data una premialità alle iniziative ad alta tecnologia. Esaurite le risorse, le agevolazioni saranno concesse in misura parziale rispetto all’importo ammissibile. L’esito della domanda sarà comunicato via PEC. Bisogna però fare attenzione: prima di procedere è necessario verificare che i dati societari presenti nel Registro delle imprese siano completi e aggiornati. La piattaforma blocca la compilazione della domanda se dai controlli incrociati con il Registro delle imprese non risultano convalidati i requisiti di ammissione.

DOCUMENTI DA ALLEGARE ALLA DOMANDA

Le domande di agevolazione devono essere accompagnate da un progetto imprenditoriale, da  Compilare utilizzando la procedura informatica Invitalia e devono contenere:

  • dati e profilo dell’impresa femminile richiedente;
  • descrizione dell’attività;
  • analisi del mercato e relative strategie;
  • aspetti tecnico-produttivi ed organizzativi;
  • aspetti economico-finanziari.

Per le iniziative relative alle imprese già esistenti, ai fini della determinazione del valore medio su cui parametrare il contributo concedibile, la domanda deve, altresì, essere corredata da documentazione idonea ad attestare l’importo delle poste di bilancio, relative ai tre esercizi antecedenti la presentazione della domanda di agevolazione.

Nel caso di persone fisiche richiedenti per conto di impresa femminile costituenda, la documentazione atta a comprovare la costituzione dell’impresa o l’apertura della partita IVA deve essere trasmessa elettronicamente tramite la procedura informatica di domanda, entro 60 giorni dalla data di comunicazione di esito positivo della valutazione.

I documenti da allegare alla domanda sono diversi per:

  1. progetti di avvio per le imprese femminili da costituire (Capo II del Decreto 30/09/21)
  2. progetti di avvio per imprese femminili costituite da meno di 12 mesi (Capo II del Decreto 30/09/21)
  3. progetti di sviluppo per imprese femminili costituite da più di 12 mesi (Capo III del Decreto 30/09/21)

MODULISTICA AGGIORNATA

Invitalia mette a disposizione lo schema del piano di impresa (Docx 46 Kb) uguale per tutte le imprese, e gli allegati per richiedere le agevolazioni del Fondo impresa femminile. Ecco gli allegati da scaricare, compilare offline e ricaricare sulla piattaforma:

Per le imprese femminili da costituire:
Imprese individuali non costituite – Attività di lavoro autonomo non avviate (File zip 58 Kb)
Società non costituite (File zip 60.1 Kb)

Per imprese femminili costituite da meno di 12 mesi:
Imprese individuali costituite – Attività di lavoro autonomo avviate (File zip 117 Kb)
Società costituite (File zip 179 Kb)

Per le imprese costituite da più di 12 mesi:
Imprese individuali costituite – Attività di lavoro autonomo avviate (File zip 192 Kb)
Società costituite (File zip 195 Kb)

Oltre ai moduli sopra elencati, è necessario allegare alla domanda i seguenti documenti, in base alla tipologia di impresa:

  • per le imprese individuali costituite e le attività di lavoro autonomo avviate: certificato di attribuzione partita IVA;
  • per le società costituite: atto costitutivo e statuto;
  • per le attività libero-professionali: attestazione di iscrizione all’ordine professionale di riferimento.

La compilazione si concluderà con la firma digitale e il rilascio del “codice di predisposizione della domanda”, che servirà in fase di presentazione della stessa.

FAQ E INFORMAZIONI SUL SITO DEL MISE

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato una pagina informativa dedicata al fondo impresa femminile. Inoltre in questa pagina ha messo a disposizione le FAQ, ossia le risposte alle domande frequenti.

CASI DI REVOCA DELLE AGEVOLAZIONI

Tra i motivi di revoca delle agevolazioni per cui si è avuto esito positivo vi sono oltre a tutti quelli previsti nel regolamento Europeo 651/2014, anche:

  • il mancato mantenimento dell’investimento programmato e oggetto del progetto presentato;
  • il trasferimento dell’attività prima che siano trascorsi tre anni dal completamento del programma di spesa.

LA DISCIPLINA DEL FONDO IMPRESA DONNA

Le agevolazioni sono concesse ai sensi e nei limiti dell’articolo 22 del Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione (Regolamento GBER). Per le imprese che non soddisfino tali condizioni, ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione (Regolamento «de minimis») e assumono la forma del contributo a fondo perduto e del finanziamento agevolato, anche in combinazione tra loro.

Il finanziamento, della durata massima di 8 anni, è a tasso zero e non è assistito da forme di garanzia.

GLI OBIETTIVI DEL FONDO E LE RISORSE

L’obiettivo della misura è quello d’incentivare la partecipazione delle donne al mondo delle imprese, supportando le loro competenze e creatività per l’avvio di nuove attività imprenditoriali e la realizzazione di progetti innovativi, attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati. Nello specifico il Fondo sostiene:

  • l’avvio dell’attività, gli investimenti e il rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale delle imprese femminili, con specifica attenzione ai settori dell’alta tecnologia. Per questo asse operativo sono stati stanziati assegnati 32,5 milioni di euro (2021-2022);

  • programmi e iniziative per la diffusione di cultura imprenditoriale tra la popolazione femminile e programmi di formazione e orientamento verso materie e professioni in cui la presenza femminile va adeguata alle indicazioni di livello europeo e nazionale, con iniziative per promuovere il valore dell’impresa femminile nelle scuole e nelle Università. Inoltre si punta all’orientamento e formazione verso percorsi di studio STEM e verso professioni tipiche dell’economia digitale, nonché a tutte le azioni di comunicazione volte a diffondere la cultura femminile d’impresa e promuovere i programmi finanziati. Per questo asse sono stati stanziati 6,2 milioni di euro (2021-2022).

CHI GESTISCE IL FONDO

Il Fondo è istituito nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, che si avvale, in qualità di Soggetto gestore, dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. – Invitalia.

Con l’attuazione della misura a sostegno dell’imprenditoria femminile, che doveva partire a marzo scorso, si avvia dunque una delle linee guida chiave del PNRR. Per garantire il buon funzionamento del fondo, il Ministero si avvarrà anche del Comitato impresa donna istituito in Bilancio e da disciplinare con un apposito Decreto. Intanto, dell’erogazione delle risorse alle donne che ne faranno richiesta, se ne occuperà Invitalia che ha ricevuto al tal fine un sovvenzionamento di 1,3 milioni di euro.

RIFERIMENTI NORMATIVI E DECRETO

Legge di Bilancio 2021 (Pdf 4 Mb)

Regolamento (UE) n. 651-2014 della Commissione del 17 giugno 2014 (Pdf 760 Kb)

Decreto Mise 30 settembre 2021 (Pdf 219 Kb) pubblicato in Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n.296 del 14-12-2021.

Decreto interministeriale 24 novembre 2021 (Pdf 682 Kb) pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 26 del 1° febbraio 2022

Decreto direttoriale 30 marzo 2022 (Pdf 552 Kb).

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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14 Commenti

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  1. Buongiorno, le informazioni sono chiare ed interessanti, cortesemente potreste scrivermi per approfondire il discorso.
    Vi ringrazio
    Anna Bomben

  2. articolo molto interessante e ben costruito. l’argomento mi interessa e vi ringrazio di potermi iscrivere alla mailing list. Buon lavoro.

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