Reddito di Emergenza 2023: ultime notizie e misure alternative

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Saltano tutte le ipotesi per la proroga del Reddito di Emergenza 2023, il cui rinnovo era stato già negato nella Legge di Bilancio 2022 e in tutti i provvedimenti legati al PNRR approvati nell’ultimo anno e mezzo.

Anche per il 2023 resta fermo il bonus che prevedeva un sostegno economico tra 400 e 800 euro al mese.

In questo articolo vi spieghiamo tutte le novità sul Reddito di emergenza 2023, quali sono gli scenari futuri per tale aiuto, perché non è arrivata la proroga e quali sono le misure alternative a sostegno della povertà.

REDDITO DI EMERGENZA 2023, LE NOVITÀ

Non vi sono buone notizie relative al Reddito di emergenza per il 2023 (anche chiamato con l’acronimo REM). Secondo quanto risulta dall’approvazione della Legge di Bilancio 2023, del Decreto Milleproroghe 2023 convertito in Legge e dell’ultimo Decreto PNRR 3, non sembra esserci la volontà politica o finanziaria di prorogare questa misura.

Come ricordiamo in questa guida, il REM era un contributo economico, di importo compreso tra 400 e 800 euro al mese, variabile in base alla composizione del nucleo familiare. È nato come una misura temporanea per fronteggiare la crisi da Covid 19, introdotta dal Decreto Rilancio e rinnovata dal Decreto Ristori. Con il Decreto Sostegni e il Decreto Sostegni bis era stata nuovamente prorogata per i mesi di giugno 2021, luglio 2021, agosto 2021 e settembre 2021.

Da quella scadenza, non erano arrivate altre proroghe. Nonostante i rumors, già disattesi con la Legge di Bilancio 2022 come vi spieghiamo in questo articolo, alla fine sembra che il Reddito di Emergenza nel 2023 non ci sarà. La misura è destinata a scomparire, salvo sorprese del Governo dell’ultim’ora su cui vi aggiorneremo.

COM’È CAMBIATO IL REDDITO DI EMERGENZA NEL TEMPO

Il Reddito di Emergenza nasce – come accennato – nel Decreto Rilancio come un contributo economico che va da 400 a 804 euro d’importo mensile per i nuclei familiari in possesso di requisiti socio economici. Tutti i requisiti, ve li spieghiamo in questa guida. Nel tempo, il Governo ha rimodulato questa misura a più riprese in questo modo:

  • il Decreto Sostegni aveva rinnovato il REM per i mesi di marzo, aprile e maggio 2021 ed esteso la platea dei beneficiari rispetto al Decreto Rilancio che aveva istituito la misura;

  • il Decreto Sostegni Bis non cambiava i requisiti per l’accesso al beneficio, riservato ai nuclei familiari in condizioni di necessità economica e che dunque hanno risentito molto dell’emergenza epidemiologica da Covid 19. L’unica differenza stava nel reddito familiare di riferimento per l’accesso alla domanda di indennizzo. Nell’ultima rimodulazione non si faceva più riferimento al mese di febbraio 2021, ma bisognava prendere in considerazione aprile 2021, con le domande da presentare entro il 31 luglio 2022.

Da settembre 2021, scadenza delle ultime erogazioni, il Governo non ha più prorogato la misura.

GLI SCENARI FUTURI DEL REDDITO DI EMERGENZA 2023

Molti avevano sperato a un rinnovo del Reddito di Emergenza nel 2023 in risposta ai rincari in bolletta, al picco d’inflazione, nonché alla crisi economica nazionale e internazionale che interessa il Paese. Eppure, nonostante le proposte arrivate sia a ridosso dell’approvazione della Manovra 2022 che della Legge di Bilancio 2023 e del Decreto Milleproroghe 2023 convertito in Legge, alla fine il rinnovo è sfumato. L’ultima spiaggia per la misura era il Decreto PNRR 3, su cui il Governo avrebbe potuto prevedere il bis per la misura protagonista negli aiuti per le famiglie in difficoltà.

Ma, come risulta dalla prima versione del testo, la proroga – già saltata nel Decreto Recovery e nel Decreto PNRR2 – è stata accantonata. Vi aggiorneremo se sarà, invece, inserita nella conversione in Legge del testo o in qualche altro provvedimento legislativo.

LE MISURE ALTERNATIVE ANTI POVERTÁ 2023

Per adesso, lo Stato ha deciso di puntare su misure alternative al REM 2023 per sostenere le famiglie o le persone in difficoltà economica. Ecco quali sono gli aiuti attivi nel 2023, con relativi approfondimenti:

  • La Carta Risparmio Spesa, la social card erogata dai Comuni per famiglie con ISEE sotto i 15.000 euro per acquistare prodotti di prima necessità. Introdotta dalla Legge di Bilancio 2023, questa misura verrà attivata entro il 2023 e andrà a sostituire i vecchi buoni spesa, di cui vi parliamo in questa guida, non prorogati infatti nel 2023. Per maggiori informazioni vi invitiamo a leggere l’approfondimento sulla Carta Risparmio Spesa.

  • Il Reddito alimentare per combattere lo spreco e la povertà alimentare che consiste nell’erogazione ai soggetti in condizioni di povertà assoluta di pacchi alimentari, principalmente cibo e bevande, realizzati con l’invenduto della distribuzione alimentare. Anche questa misura verrà attivata nel corso del 2023 e noi vi aggiorneremo su tutto. Per maggiori informazioni vi invitiamo a leggere l’approfondimento sul Reddito alimentare.

  • Il potenziamento dell’assegno unico universale figli, come vi spieghiamo in questo focus. Dal 1° gennaio 2023 è infatti previsto un incremento del 50% dell’AUU per le famiglie con figli di età inferiore a un anno e per quelle con tre o più figli di età compresa tra uno e tre anni con ISEE fino a 40.000 euro. Prevista anche una maggiorazione del 50% per le famiglie con 4 o più figli e la messa a regime degli incrementi temporanei per i figli disabili. Per maggiori informazioni potete leggere la guida aggiornata su assegno unico universale figli.

  • La riduzione IVA assorbenti e pannolini dal 10% al 5%. Si tratta, in particolare, di prodotti per la protezione dell’igiene intima femminile, i tamponi e gli assorbenti, nonché alcuni prodotti per l’infanzia.

  • Riorganizzazione di fondi per garantire sostegno all’occupazione per gli attuali percettori di RdC a seguito della stretta sul Reddito di Cittadinanza 2023, per cui è stata annunciata la cancellazione entro il 2024 come vi spieghiamo in questo articolo.

  • bonus sociale bollette esteso nel 2023, con tetto ISEE di accesso dai 12.000 euro precedenti a 15.000 euro. Un allargamento dei requisiti reddituali che resterà, per ora, in vigore per i primi tre mesi del 2023 e per cui il Governo ha stanziato 2.400 milioni di euro. Per ogni dettaglio sul bonus sociale bollette vi rimandiamo alla nostra guida dedicata e continuamente aggiornata.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Se volete conoscere altre misure per le famiglie attive nel 2023, vi consigliamo di leggere questa guida completa. Vi consigliamo anche di leggere l’approfondimento su tutti i Bonus Casa disponibili nel 2023 e quello con l’elenco completo dei Bonus 2023 legati all’ISEE.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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