Assegno unico figli 2024: come funziona, domanda, importi, requisiti

La guida dettagliata e completa sull’assegno unico e universale per le famiglie con figli a carico

Assegno unico universale figli

L’assegno unico figli 2024 è il sussidio economico in favore di chi ha figli, dal 7° mese di gravidanza, fino al 21° anno di età.

L’assegno unico e universale figli ha un valore che varia da 199,4 euro a 57 euro al mese per ogni figlio minorenne nel 2024.

Dai 18 ai 21 anni il contributo varia da 96,9 euro a 28,5 euro nel 2024. L’importo spettante dipende dall’ISEE e dall’età dei bambini, ad eccezione dei figli disabili per cui non vi sono limiti di età.

Per aiutarvi nel comprendere la normativa e tutte le novità introdotte, abbiamo realizzato questa guida dettagliata, semplice e chiara, sull’assegno unico 2024, comprensiva del calendario pagamenti INPS.

COS’È L’ASSEGNO UNICO FIGLI 2024

L’assegno unico e universale è un sostegno economico per le famiglie con figli a carico che viene attribuito a partire dal settimo mese di gravidanza e fino al 21º anno di età. L’importo varia in base all’ISEE della famiglia e all’età dei figli a carico.

È definito “unico” perché unifica e sostituisce una serie di misure a sostegno delle famiglie, e “universale” in quanto viene attribuito a tutte le famiglie con figli a carico residenti e domiciliate in Italia. In particolare, con l’arrivo dell’assegno unico ai figli, il Governo ha abrogato una serie di altre misure di sostegno alla natalità. Ad esempio: assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori, assegni familiari (ANF)assegni familiari (AF). Ma anche bonus bebè ovvero l’ex assegno di natalità e le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni (ma restano le altre per i figli dopo i 21 anni, come vi spieghiamo in questo focus).

Introdotto dal Decreto Legislativo 21 dicembre 2021, n. 230 da gennaio 2022, le prime somme sono state erogate da marzo dello stesso anno. Nel 2024, pertanto, per chi ha già fatto domanda nel 2023, non è necessario fare una nuova domanda ma l’erogazione continua normalmente, come chiarito da INPS nel Messaggio n.15 del 02-01-2024. Ciò, fermo restando che la domanda già trasmessa all’Istituto non si trovi nello stato di decaduta, revocata, rinunciata o respinta.

Ma andiamo per gradi e vediamo a chi spetta l’assegno unico figli 2024, l’importo e ogni altra cosa utile da sapere.

A CHI SPETTA

L’assegno unico figli spetta a tutti i nuclei familiari indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori (non occupati, disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza, lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi e pensionati) e senza limiti di reddito.

In particolare spetta alle famiglie:

  • per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, a decorrere dal 7° mese di gravidanza;

  • per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni, con le condizioni che vi spieghiamo più avanti;

  • per ogni figlio con disabilità a carico per cui non sono previsti limiti di età. Per ogni dettaglio sulle particolarità relative all’Assegno unico per i figli disabili vi consigliamo di leggere l’approfondimento dedicato aggiornato in base alle novità 2024 e la nostra guida agli aumenti riconosciuti.

Inoltre, chi vuole chiedere l’assegno unico figli deve essere in possesso dei seguenti requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno. Ovvero, deve essere:

  • cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, oppure cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo oppure ancora titolare di permesso unico di lavoro autorizzato a svolgere un’attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi o di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzato a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi;

  • soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;

  • residente e domiciliato in Italia;

  • residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, ovvero titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.

ASSEGNO UNICO FIGLI MAGGIORENNI

L’Assegno Unico per ciascun figlio maggiorenne a carico viene riconosciuto fino al compimento dei 21 anni, nei casi in cui il figlio si trovi in una delle seguenti condizioni:

  • frequenti un corso di formazione scolastica o professionale;

  • frequenti un corso di laurea, infatti spesso di parla di “assegno unico universitari”;

  • frequenti o sia iscritto a:
    – licei, istituti tecnici, istituti professionali di durata quinquennale per il conseguimento di un diploma di scuola secondaria superiore;
    – percorsi di Formazione Professionale Regionale (Centri di Formazione Professionale), a cui si accede dopo la scuola media e che normalmente ha una durata di 3 o 4 anni finalizzata a ottenere una Qualifica professionale ovvero, dopo il quarto anno, il Diploma professionale di tecnico;
    – percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS), sia pubblici che privati, a cui normalmente si accede se in possesso di diploma di scuola superiore, aventi durata annuale e con cui si consegue una specializzazione professionale di 4° livello EQF ;
    – Istituti Tecnici Superiori (ITS), di durata biennale o triennale, cui normalmente si accede con il diploma di scuola secondaria, conseguendo al termine del percorso una qualifica di “Tecnico superiore” di 5º livello EQF;
    – corso di laurea riconosciuto dall’ordinamento.

Ricordiamo che non esiste un “assegno unico studenti over 21 anni”. L’unico caso di AUU senza limiti d’età riguarda i figli con disabilità, come vi spieghiamo in questa guida. In alternativa all’AUU dopo i 21 anni vi sono le detrazioni per figli a carico, come vi spieghiamo in questo approfondimento.

ASSEGNO UNICO FIGLI INPS, COME RICHIEDERLO

Come fare domanda per l’assegno unico figli? L’istanza nel 2024 può essere presentata attraverso i seguenti canali:

  • in autonomia sul portale web INPS, utilizzando l’apposito servizio raggiungibile direttamente dalla home page del sito INPS, se si è in possesso di SPID di livello 2 o superiore o di una Carta di identità elettronica (CIE) o di una Carta Nazionale dei Servizi (CNS);

  • con il supporto del Contact Center Integrato INPS, contattando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori);

  • con il supporto di istituti di Patronato, i quali possono presentare la domanda per nostro nome e conto, grazie ai servizi telematici a loro dedicati.

Ma chi può presentare domanda? La domanda di assegno unico universale può essere presentata da un genitore o da chi esercita la responsabilità genitoriale.

Infine, l’INPS ha realizzato un video tutorial che mostra come presentare la domanda passo per passo:

YouTube video player

QUANDO PRESENTARE DOMANDA E SCADENZA

La domanda per l’assegno unico figli può essere presentata dal 1° gennaio di ogni anno, con riferimento al periodo compreso tra il mese di marzo dell’anno di presentazione della domanda e quello di febbraio dell’anno successivo.

Non è indispensabile presentare subito la domanda a gennaio, è possibile farlo anche nei mesi successivi, bisogna però tenere conto delle finestre temporali previste per la presentazione della DSU per l’aggiornamento dell’ISEE come spiegato in questo approfondimento.

Inoltre, anche se l’importo dell’assegno unico è determinato dall’ISEE, non serve per fare la domanda perché non è obbligatorio. Chi non presenta l’ISEE avrà però l’importo minimo e potrà comunque presentarlo in un secondo momento, richiedendo la correzione di quanto spetta in base al reddito dichiarato.

La domanda va presentata:

  • una volta e deve elencare tutti i figli per cui si richiede l’assegno, con la possibilità di aggiungerne nuovi nati durante l’anno;

  • per i nuovi nati dopo la nascita, richiedendo l’assegnazione del codice fiscale al neonato. L’AUU viene però riconosciuto a partire dal 7° mese di gravidanza, per cui con la prima mensilità di assegno (dopo la domanda) verranno riconosciuti i relativi arretrati.

IMPORTI ASSEGNO UNICO FIGLI 2024

L’importo dell’Assegno Unico figli è variabile e viene determinato in base all’ISEE del nucleo familiare richiedente e all’età dei figli a carico, tenendo conto dell’adeguamento annuale dell’indice del costo della vita.

Come annunciato da INPS nel Messaggio n. 572 del 08-02-2024 è stato rivalutato di +5,4% nel 2024 come da dati ISTAT. Ma, l’AUU con rivalutazione al 2024, sarà erogata solo da marzo 2024. Per la mensilità di gennaio e febbraio 2024 dell’Assegno Unico è stato calcolato secondo gli importi del 2023, con un successivo conguaglio nella mensilità successiva.

Come si legge nella tabella INPS con gli importi ufficiali 2024, ecco gli importi validi dal 1° gennaio, nel dettaglio:

  • per ciascun figlio minorenne, l’importo va da 199,4 euro a 57 euro al mese nel 2024. Tale importo spetta nella misura piena di 199,4 euro per un ISEE pari o inferiore a 17.090,61 euro. Per livelli di ISEE superiori, esso si riduce gradualmente fino a raggiungere, per livelli di ISEE superiori a 45.574,96 euro l’importo di 57 euro;

  • per ciascun figlio maggiorenne fino a 21 anni, l’importo va da 96,9 euro a 28,5 euro al mese nel 2024. Tale importo spetta in misura piena di 96,9 euro per un ISEE pari o inferiore a 17.090 euro. Per livelli di ISEE superiori, esso si riduce gradualmente fino a raggiungere, per livelli di ISEE superiori a 45.574,96 euro l’importo è di 28,5 euro. Per maggiori dettagli, vi consigliamo l’approfondimento specifico.

Sono inoltre previste delle maggiorazioni dell’importo dell’assegno unico per i figli per alcuni casi specifici. In particolare, sono previsti incrementi del contributo economico per:

  • famiglie con più di 2 figli o con quattro o più figli;


  • età inferiore a 21 anni della madre;


  • nuclei con tre o più figli per ciascun figlio di età compresa tra uno e tre anni, per livelli di ISEE fino a 45.574,96 euro;

  • ciascun figlio con madre di età inferiore a 21 anni;

  • nuclei familiari con ISEE non superiore a 25.000,00 euro che abbiano percepito nel corso del 2022 l’Assegno per il nucleo familiare in presenza di figli minori, è prevista, al ricorrere di determinate condizioni, una maggiorazione compensativa di natura transitoria;

Se vi riconoscete in una di queste condizioni, per conoscere quali sono e come funzionano gli aumenti vi invitiamo a leggere le FAQ aggiornate a dicembre 2023 dall’INPS.

ASSEGNO UNICO 2024, TABELLE ISEE E AUMENTI

Nel 2024 sono validi gli stessi aumenti dell’Assegno Unico Figli approvati nel 2023. Ovvero:

  • il Decreto Legislativo 21 dicembre 2021, n. 230 ha previsto per il ciascun figlio successivo al secondo una maggiorazione dell’importo pari a 85 euro mensili, mentre per i nuclei familiari con quattro o più figli, pari a 100 euro mensili per nucleo. Tale importo spetta in misura piena per un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro. Per livelli di ISEE superiori, si riduce gradualmente secondo gli importi indicati in questa tabella. Per conoscere invece il valore medio delle detrazioni figli a carico al crescere del reddito, vi consigliamo di consultare questa tabella;

  • per ciascun figlio con disabilità sono stati approvati aumenti degli importi, sulla base della condizione di disabilità come definita ai fini ISEE, individuati e consultabili nella nostra guida;

  • per le madri di età inferiore a 21 anni è prevista una maggiorazione degli importi riconosciuti alla generalità dei genitori pari a 20 euro mensili per ciascun figlio;

  • Il Decreto lavoro convertito in legge – a partire dal 2023 e per 5 anni dall’evento, quindi anche nel 2024 – ha inoltre previsto la maggiorazione fino a 30 euro dell’Assegno unico universale per i figli a livello strutturale. L’aumento vale anche per gli orfani con un solo genitore lavoratore e anche quando entrambi i genitori sono titolari di reddito da lavoro, ma è riconosciuto in forma piena (ovvero 30 euro) a chi ha un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro, poi, comincia a calare. Tale maggiorazione si va ad aggiungere a quelle già previste dalla normativa (ed elencate ai punti precedenti).

C’è da dire, infine, che gli importi dell’Assegno Unico sono adeguati annualmente alle variazioni dell’indice del costo della vita. Per cui, per il 2024, gli importi finali sono quelli spiegati nel Messaggio n. 572 del 08-02-2024 e illustrati nelle relative tabelle INPS.

Ricordiamo che è disponibile sul sito dell’INPS anche il simulatore dell’Assegno unico e universale che può già fornirvi un’idea su quelle che sono le cifre spettanti. Nel nostro articolo vi spieghiamo come funziona, come utilizzarlo e mettiamo a disposizione il link per accedere direttamente. Il servizio è accessibile liberamente, senza credenziali di accesso, ed è consultabile da qualunque dispositivo mobile o fisso.

PAGAMENTI ASSEGNO UNICO

Il pagamento dell’Assegno Unico viene effettuato il mese successivo a quello di presentazione della domanda. Ferma restando la decorrenza, l’INPS assicura di provvedere al riconoscimento dell’assegno entro 60 giorni dalla domanda.

Per quanto attiene la decorrenza della prestazione (ossia il momento a partire dal quale si riceve l’assegno) si ricorda che – per le domande presentate entro il 30 giugno del 2024 – l’Assegno è riconosciuto a decorrere dal mese di marzo del medesimo anno. A chiarire la decorrenza dell’AUU per il 2024 è INPS nel Messaggio n.15 del 02-01-2024.

L’INPS ha annunciato quali sono le date dei pagamenti delle rate da gennaio a giugno 2024. Eccole:

  • 16, 19, 20 febbraio 2024;
  • 18, 19, 20 marzo 2024;
  • 17, 18, 19 aprile 2024;
  • 15, 16, 17 maggio 2024;
  • 17, 18, 19 giugno 2024.

Per la prima mensilità dell’anno, le date di pagamento sono state 17, 18, 19 gennaio 2024. Inoltre l’INPS chiarisce che il pagamento della prima rata della prestazione avverrà di norma nell’ultima settimana del mese successivo alla presentazione della domanda. Poi:

  • nella stessa data, sarà accreditato anche l’importo delle rate spettanti nell’ipotesi in cui l’assegno sia stato oggetto di un conguaglio, a credito oppure a debito;

  • i beneficiari interessati dal conguaglio saranno comunque avvertiti con mail o SMS e potranno verificare il dettaglio del calcolo sul sito INPS o rivolgendosi all’intermediario di fiducia.

Ricordiamo che il nuovo assegno unico per i figli viene erogato dall’INPS attraverso le seguenti modalità:

  • accredito su uno strumento di riscossione dotato di codice International Bank Account Number (IBAN) aperto presso prestatori di servizi di pagamento operanti in uno dei Paesi dell’aerea SEPA (Single Euro Payments Area). Gli strumenti di riscossione dell’assegno sono:
    – conto corrente bancario;
    – conto corrente postale;
    – carta di credito o di debito dotata di codice IBAN;
    – libretto di risparmio dotato di codice IBAN;

  • consegna di contante presso uno degli sportelli postali del territorio italiano;

  • accredito sulla carta di cui all’articolo 5 del Decreto Legge n. 4/2019, per i nuclei beneficiari di Reddito di cittadinanza. Per questi fruitori, vi spieghiamo i dettagli nel paragrafo seguente.

Viene erogato sul conto corrente di entrambi i genitori in pari misura o, previo accordo degli stessi, su un unico conto corrente, la scelta viene fatta in fase di presentazione della domanda. Per decidere le modalità di erogazione basterà spuntare l’apposita casella sulla domanda come spiegato nel dettaglio nell’articolo 7 del Messaggio INPS n° 4748 del 31-12-2021. In caso di affidamento esclusivo l’assegno spetta, in mancanza di diverso accordo, al genitore affidatario.

Ricordiamo anche che l’AUU:

  • non concorre alla formazione del reddito complessivo;

  • è compatibile con altre misure in denaro per i figli dalle Regioni, Province autonome di Trento e Bolzano e dagli Enti locali;

  • non è considerato nel calcolo del reddito familiare per trattamenti assistenziali.

CONTROLLO DOMANDA INPS ASSEGNO UNICO

Attraverso lo stessa pagina con cui si è fatto richiesta si può procedere e verificare lo status della domanda AUU. Vengono segnalati anche i casi di blocco o anomalie/incompletezze, nonché i pagamenti, eventualmente tramite lo stesso procedimento si può modificare laddove ci sono errori o mancanze. Tutte le informazioni su queste funzioni e come usarle sono contenute nel Messaggio INPS n.1962 del 9 maggio 2022.

FAQ ASSEGNO UNICO FIGLI

L’INPS ha pubblicato le domande e risposte frequenti – FAQ sull’assegno unico e universale per i figli, per rispondere a dubbi e problemi comuni. Potete leggerle in questa pagina, che viene periodicamente aggiornata.

COSA FARE IN CASO DI DUBBI O PROBLEMI

In caso di dubbi o problemi è possibile chiamare il Contact Center INPS che è raggiungibile componendo il numero 803 164, gratuito da telefono fisso e il numero 06 164 164 da cellulare, a pagamento in base alla tariffa applicata dai diversi gestori.

Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle ore 20 e il sabato dalle ore 8 alle ore 14 (ora italiana).

RIFERIMENTI NORMATIVI E DI PRASSI

Aggiorneremo nel tempo questa guida con le nuove disposizioni ed eventuali approfondimenti utili. Ogni giorno aiutiamo gratuitamente milioni di lavoratori e famiglie.

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Vi consigliamo di leggere il nostro articolo dove spieghiamo cos’è e come funziona la scala di equivalenza ISEE e quella sull’ISEE precompilato.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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98 Commenti

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  1. Ciao, ho partorito il 27 di maggio, la domanda ho fatto il 22 di giugno.
    La mia domanda sarebbe: i soldi mi appartengono dal 7mese di gravidanza fino ora, o solo per un mese prendero?

    • Per i nuovi nati l’assegno decorre dal settimo mese di gravidanza. La domanda deve essere presentata dopo la nascita, dopo che è stato attribuito il codice fiscale al minore. Con la prima mensilità di assegno verranno pagati gli arretrati a partire dal settimo mese di gravidanza.

  2. Scrivo questo commento per dirvi grazie, questa è la guida migliore che ho letto, sono riuscito a fare tutto seguendo le indicazioni. Questo sito è il migliore complimenti

  3. ciao… ho una domanda.. puoi rispondere per favore.. mio figlio è nato il 16/08/2022 e fa domanda per l’assegno unico nel gennaio 2023 dopo più di 120 giorni dopo.. quindi posso ricevere l’assegno da sette mesi in gravidanza ..grazie

  4. Buongiorno posso accreditare l’assegno unico sull’ Iban intestato a mia figlia maggiorene anche se il richiedente alla domanda sono io ?
    Grazie

    • penso proprio di si, comuqnue se vuoi toglierti il dubbio puoi provare a chiamare il contact center INPS e porre la domanda a loro

  5. Buongiorno, vorrei sottoporre un caso: una bimba è nata il 29/10/2022 e per svariate vicissitudini i genitori non hanno ancora richiesto l’assegno unico. Ci sono dei termini per la presentazione della domanda senza penalizzazioni? Grazie.

  6. BUONGIORNO. HO TRE FIGLI DI CUI UNO IN DATA 26.10 E’ DIVENTATO MAGGIORENNE ED AUTOMANTICAMENTE L’IMPORTO DELL’ASSEGNO UNICO E’ STATO DECURTATO. AI PRIMI DI NOVEMBRE HO COMPILATO LA DOMANDA INTEGRATIVA PER RIMETTERE IN GIOCO IL TERZO FIGLIO. LA DOMANDA E’ STATA ACCETTATA MA PER ORA NON HO ANCORA RICEVUTO BONIFICO DALL’INPS
    COSA DEVO FARE?
    GRAZIE

  7. Ho ricevuto l’Assegno Unico per mio figlio fino al suo compimento in agosto dei 18 anni. Ora non arriva più anche se lui è ancora studente e non ha mai lavorato. Ho riprovato a fare la domanda all’INPS, ma risulta già inserita. Perché l’INPS non lo versa più ? Grazie

    • Probabilmente stanno ancora lavorando la pratica perchè visto che suo figlio ha compiuto 18 anni stanno esaminando i nuovi requisiti (frequenza di un corso di studi). Forse deve aspettare un altro po’ e dovrebbe ricevere tutti gli assegni con gli arretrati. Le consiglio comunque di chiamare il numero verde INPS.

  8. Mio figlio ha 17 anni ha cominciato a lavorare come tirocinante , ho diritto
    ancora all’assegnoo universale visto che è ancora minorenne ?

  9. Mio figlio ha percepito l’assegno unico fino al mese di giugno
    A luglio ha lavorato come animatore turistico fino al 4 settembre
    Adesso gli è arrivato un messaggio dall’Inps nel quale è scritto che la sua domanda di assegno unico è decaduta
    Perche ? Forse per questi 2 mesi in cui ha lavorato?
    Cosa posso fare?
    Può rifare la domanda?
    Grazie

    • Forse si, deve provare a chiamare il call center INPS, così guardano nel dettaglio la situazione personale e le sanno dire di preciso il motivo.

  10. Buonasera, pongo un quesito.
    Un figlio di anni 20, si sposa, cambia residenza e fa nucleo familiare con il coniuge, studia; puo’ richiedere l’assegno unico per se stesso direttamente all’inps?

    • No, se si sposa vuol dire che crea un nuovo nucleo familiare, quindi no. Però se non ha soldi per mantenersi può chiedere il reddito di cittadinanza, o valutare se sono disponibili altri sussidi

  11. Buongiorno…vorrei fare una domanda ho tre figli e l’assegno unico mi è sta arrivando con i giorni diversi presempio all 1 luglio mi è arriva un asegno unico e 6 luglio un altra ….così funziona perché è la prima volta che lo prendo grazie

  12. MIA FIGLIA COMPIRA’ 21 ANNI IL 10 LUGLIO, L’ASSEGNO MI SPETTERA’ X L’INTERO MESE?
    DAL MESE DI AGOSTO POTRO’ CHIEDERE LE DETRAZIONI, VISTO CHE NON HANNO REDDITO?

  13. Mio fratello è il mio amministratore di sostegno. Può richiedere l’assegno unico universale all’Inps? Se si, in che modo? Grazie

  14. Mio figlio ha 18anni non è a carico mio può fare la domanda per l’assegno unico? Perché non riusciamo a capire ?

  15. Sino a febbraio percepivo l’assegno nucleo familiare comprensivo dell’importo per invalidità di mia moglie, ora non vedo la possibilità di continuare in questa direzione perché non prevista in sede di domanda.

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