La riforma dei concorsi pubblici ha cambiato la disciplina per l’accesso alla Pubblica Amministrazione e introdotto il nuovo regolamento sul funzionamento delle selezioni.
Il provvedimento, in vigore anche nel 2025 con molte novità, ha reso le procedure concorsuali più semplici e veloci.
Oltre a modificare i requisiti di accesso ai posti di lavoro nelle Pubbliche Amministrazioni, prevede diverse importanti cambiamenti legati allo svolgimento dei concorsi e alle prove d’esame.
In questo articolo vi spieghiamo tutte le norme in vigore per i concorsi pubblici grazie alla nuova riforma, comprese le ultime novità del 2025 con il Decreto PA. Mettiamo a disposizione anche il testo ufficiale pubblicato in GU.
Indice:
COSA PREVEDE LA RIFORMA CONCORSI PUBBLICI
La riforma concorsi pubblici, ovvero il DPR 16 Giugno 2023, n. 82, contiene il nuovo regolamento di accesso al pubblico impiego ed è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.150 del 29-06-2023.
Si tratta di una revisione organica del precedente regolamento di accesso ai concorsi pubblici, ovvero il DPR 487 del 1994. La norma è entrata in vigore il 14 Luglio 2023 (ossia 15 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta).
Le regole introdotte dal testo sono state affiancate poi dal Decreto PA 2025 convertito in Legge. I due provvedimenti, dunque, regolano le assunzioni nella Pubblica Amministrazione e rendono i concorsi pubblici più semplici e veloci.
Di seguito spieghiamo per punti tutte le novità del nuovo regolamento sui concorsi pubblici, iniziando dalle regole introdotte dal Decreto PA 2025 convertito in Legge che lo hanno modificato.
NOVITÀ ASSUNZIONI PA NEL 2025
Il Decreto PA 2025 convertito in Legge ha introdotto delle modifiche alle norme sui concorsi e sull’accesso al pubblico impiego, come indicate in questo articolo. Ecco quali sono le principali novità:
- sospensione della norma “taglia idonei”: Le Pubbliche Amministrazioni possono assumere senza il limite del 20% per le graduatorie del 2024 e 2025, come chiariamo in questa guida. Ma, probabilmente questo stop sarà valido solo fino a fine 2025, come vi spieghiamo in questo approfondimento;
- via al concorso unico per dirigenti e altre figure, come spiegato in questa guida;
- le graduatorie dei concorsi pubblici approvate dagli Enti locali a partire dal 15 Marzo 2025 prevedono una validità di 3 anni. In questa guida vi spieghiamo i dettagli;
- il riconoscimento dei titoli di studio esteri per partecipare ai concorsi pubblici viene aggiornato. I candidati con titoli esteri possono partecipare ai concorsi con riserva, ma devono presentare la richiesta di riconoscimento entro 15 giorni dalla pubblicazione della graduatoria finale, pena l’esclusione;
- cambia l’ordine di preferenza nei concorsi pubblici. La nuova disposizione stabilisce che gli invalidi di guerra, gli orfani di guerra e i figli degli invalidi di guerra avranno precedenza rispetto alle categorie già previste;
- via a nuove misure per la stabilizzazione dei precari, con proroghe e riserve nei concorsi per chi ha maturato almeno 36 mesi di servizio, come spieghiamo in questa guida;
- nuove regole sulla mobilità del personale delle Pubbliche Amministrazioni. Ovvero, almeno il 15% delle facoltà assunzionali disponibili deve essere destinato alla mobilità, con l’eccezione della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Per sapere nel dettaglio quali sono le novità, vi consigliamo di leggere questo approfondimento;
- ampliamento dell’apprendistato nelle PA. Ossia, il numero di posti disponibili aumenta del 15%, riservando queste opportunità a candidati con qualifiche tecnico-professionali. Inoltre, si conferma il 20% delle assunzioni per giovani under 24 con contratti di apprendistato e formazione-lavoro. Dopo un periodo iniziale, il contratto può diventare a tempo indeterminato, come spieghiamo in questo articolo;
- arriva nelle PA la figura professionale del social media e digital manager;
- si mira a valorizzare, nei bandi di concorso per assunzioni a tempo indeterminato, l’esperienza maturata dai candidati che hanno prestato servizio con contratti a tempo determinato o collaborazioni con enti locali per almeno 36 mesi.
Per conoscere i dettagli di queste novità, vi consigliamo di leggere la nostra guida alla prima versione del provvedimento e l’approfondimento sul Decreto PA 2025 convertito in Legge. Ora, vediamo quali sono, invece, le regole della riforma concorsi, confermate per l’anno in corso.
1) MODALITÀ DI ACCESSO ALLA PA
L’assunzione a tempo determinato e indeterminato nelle Pubblica Amministrazione (PA) deve avvenire mediante concorsi pubblici orientati alla massima partecipazione. Pertanto, l’amministrazione che indice il concorso deve adottare la tipologia selettiva più funzionale alla natura dei profili professionali richiesti nel bando di concorso potendo scegliere tra:
- concorso per esami;
- concorso per titoli ed esami;
- corso-concorso.
Il concorso pubblico deve svolgersi con modalità che ne garantiscano l’imparzialità, l’efficienza, l’efficacia e la celerità di espletamento, ricorrendo, se necessario, all’ausilio di sistemi automatizzati diretti anche a realizzare forme di preselezione e a selezioni decentrate per circoscrizione territoriali.
Per le aree o categorie per cui accesso è richiesto il solo requisito dell’assolvimento dell’obbligo scolastico, si continua a procedere mediante avviamento a selezione degli iscritti negli elenchi tenuti dai centri per l’impiego (CPI) che siano in possesso del titolo di studio richiesto dalla normativa vigente al momento della pubblicazione dell’avviso. Nessun cambiamento nemmeno per le assunzioni obbligatorie per le categorie protette, ovvero per i soggetti di cui alla Legge 12 Marzo 1999, n. 68. Avvengono per chiamata numerica degli iscritti nelle liste di collocamento ai sensi della vigente normativa, previa verifica della compatibilità dell’invalidità con le mansioni da svolgere.
2) REQUISITI DI ACCESSO
La riforma dei concorsi pubblici permette l’accesso alle selezioni anche alle persone titolari dello status di rifugiato che hanno diritto alla protezione sussidiaria o al “diritto di asilo”, oltre che ai cittadini italiani e dell’UE. Inoltre, possono partecipare ai concorsi pubblici anche tutti i cittadini dell’Unione Europea che siano titolari del diritto di soggiorno o possiedano un permesso di soggiorno UE di lungo periodo.
A completare il quadro sull’accesso ai concorsi PA per gli stranieri, sono anche le nuove regole sul riconoscimento dello status di cittadino italiano, spiegate in questa guida, introdotte dal Decreto cittadinanza 2025 convertito in Legge.
Tra gli altri requisiti restano maggiore età, godimento dei diritti civili e politici, idoneità fisica allo specifico impiego e possesso del titolo di studio richiesto dal bando. Viene inoltre recepita la normativa che elimina il limite di età per accedere all’impiego nelle PA, salvo deroghe dettate da regolamenti delle singole Amministrazioni. Per maggiori informazioni vi invitiamo a leggere la guida sui nuovi requisiti generali per l’accesso ai concorsi pubblici.
3) I CONCORSI POSSONO DURARE MASSIMO 6 MESI
È stato fissato il limite massimo di 6 mesi per la conclusione della procedura concorsuale. Con la riforma, cioè, il Governo traccia la strada per un nuovo modo di selezionare il personale pubblico, imprimendo una decisiva accelerazione ai tempi di conclusione delle procedure e puntando su digitalizzazione e trasparenza.
Un intervento che permette di affrontare al meglio le oltre nuove assunzioni nella PA. Per ulteriori dettagli rimandiamo alla lettura della guida sulla nuova durata dei concorsi pubblici.
4) PIÙ TUTELE NELLA PARITÀ DI GENERE
La riforma dei concorsi assicura nuove e concrete tutele alla parità di genere, ossia la parità tra uomo e donna. Al fine di garantire l’equilibrio di genere nelle Pubbliche Amministrazioni, il bando deve indicare, per ciascuna delle qualifiche messe a concorso, la percentuale di rappresentatività dei generi nell’Amministrazione che lo bandisce, calcolata alla data di adozione del bando. Attenzione, nel caso in cui la differenza percentuale di rappresentatività tra i generi sia superiore al 30%, a parità di titoli e meriti, si darà precedenza al genere meno rappresentato. Per maggiori informazioni, vi consigliamo di leggere la guida sulle novità in termini di parità di genere nei concorsi pubblici.
5) PARTECIPAZIONE AI CONCORSI TRAMITE INPA
La riforma dei concorsi pubblici conferma il definitivo passaggio integrale al portale del reclutamento “inPA” che diventa il principale strumento utilizzabile per candidarsi a partecipare ai concorsi pubblici anche nel 2025. Ciò significa che la domanda di partecipazione ai concorsi pubblici deve essere presentata sul sito web www.InPA.gov.it previa registrazione. La registrazione al portale è gratuita e può essere realizzata esclusivamente mediante i sistemi di identificazione SPID, CIE e CNS. Il portale è stato anche arricchito con nuove funzioni dal 2025, come spieghiamo in questa guida.
Dal 14 Luglio 2023 tutti gli altri Enti pubblici (es. enti locali e territoriali come Comuni, Province, Regioni ma anche ASL o Università ed enti di ricerca) hanno l’obbligo di pubblicazione dei bandi di concorso sul portale InPA e sul sito web dell’Ente che bandisce il concorso, senza obbligo di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale – 4a serie concorsi ed esami. Per tutti i dettagli su che cos’è, come funziona, come registrarsi e come utilizzare il portale inPA rimandiamo questa guida dedicata.
6) COMUNICAZIONE CALENDARIO PROVE E DIARI
Ogni comunicazione ai candidati concernente il concorso, compreso il calendario delle relative prove e del loro esito viene effettuata attraverso il Portale inPA. Le date e i luoghi di svolgimento delle prove sono resi disponibili sul Portale, con accesso da remoto attraverso l’identificazione del candidato, almeno 15 giorni prima della data stabilita per lo svolgimento delle stesse.
7) MODALITÀ “SPECIALI” PER LO SVOLGIMENTO DELLE PROVE
Il diario delle prove, il relativo punteggio conseguito e l’eventuale convocazione ad una prova successiva sono comunicati ai candidati tramite il portale reclutamento PA nell’area riservata di ciascun utente. Ma questa non è l’unica novità.
Le prove orali dei concorsi pubblici devono svolgersi in aule aperte al pubblico, ma se non possibile, possono essere seguite da remoto tramite modalità digitali. Inoltre, vengono introdotte nuove tutele per candidati con disabilità e donne in gravidanza per garantire maggiore equità nella selezione.
8) TUTELE PER I CANDIDATI CON DSA
Il nuovo regolamento concorsi pubblici ha specificato che lo svolgimento delle prove concorsuali sia svolto attraverso l’adozione di misure compensative stabilite dalla commissione esaminatrice nei confronti di chi soffre di disturbi specifici di apprendimento (DSA), accertati ai sensi della Legge 8 Ottobre 2010, n. 170. Se volete conoscere i dettagli di questa misura, vi consigliamo di leggere l’approfondimento sulle tutele candidati con DSA nei concorsi pubblici.
9) TUTELA DONNE INCINTE, MATERNITÀ E PATERNITÀ
La norma garantisce che le candidate impossibilitate a rispettare il calendario del bando per gravidanza o allattamento possano partecipare, prevedendo soluzioni come prove asincrone e spazi dedicati. Inoltre, le assenze per maternità, allattamento e paternità sono equiparate al servizio prestato e non influenzano i punteggi di valutazione.
10) FORMAZIONE COMMISSIONI ESAMINATRICI
Si amplia la composizione delle commissioni esaminatrici, includendo esperti nelle materie del concorso scelti tra dipendenti pubblici, docenti e professionisti esterni. Una novità significativa è l’integrazione di specialisti in psicologia e risorse umane, con il compito di valutare aspetti attitudinali e comportamentali dei candidati. Inoltre, le commissioni potranno svolgere i propri lavori in modalità telematica, favorendo maggiore flessibilità e accessibilità nelle procedure di selezione.
Nella composizione delle commissioni esaminatrici si applica il principio della parità di genere (uomo – donna). Si prevede inoltre che, per ciascun concorso, le PA pubblichino, attraverso il portale reclutamento PA, specifici avvisi per la raccolta delle candidature di chi desidera diventare componente delle commissioni. L’individuazione dei componenti avviene mediante sorteggio tra i soggetti in possesso dei requisiti di professionalità ed esperienza richiesti.
11) COME DEVONO ESSERE LE PROVE SCRITTE
La riforma prevede che gli elaborati siano redatti in modalità digitale attraverso la strumentazione informatica fornita o prevista per lo svolgimento delle prove (ricordiamo che il DPR 9 Maggio 1994 n. 487 prevedeva la scrittura degli elaborati su carta). La commissione dovrà assicurare che il file salvato dal candidato non sia modificabile, specificandosi, infine, che i dispositivi forniti per lo svolgimento delle prove scritte devono essere disabilitati alla connessione internet.
12) RISERVE PER FIGLI DI DECEDUTI PER COVID
È stata introdotta una categoria riservataria nell’ordine di preferenza per la redazione della graduatoria, a parità di merito, ovvero quella dei figli di medici, infermieri e operatori sociosanitari deceduti per Covid e contagiati durante lo svolgimento della loro attività. Diventano categoria privilegiata a pari livello degli orfani dei caduti e i figli dei mutilati, degli invalidi e degli inabili permanenti al lavoro per ragioni di servizio nel settore pubblico e privato.
13) NOVITÀ CONCORSI UNICI
Il reclutamento dei dirigenti e delle figure professionali comuni a tutte le Amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 35, comma 4, del Decreto legislativo 30 Marzo 2001, n. 165, si svolge mediante concorsi pubblici unici, nonché nel rispetto dei principi di imparzialità, trasparenza e buon andamento. A implementare l’uso dei concorsi unici ci ha pensato anche il Decreto PA 2025 convertito in Legge, come spieghiamo in questo focus.
14) SEDI DEGLI ESAMI DECENTRATE
Le norme stabiliscono che, in caso di prove concorsuali svolte in sedi decentrate, il Dipartimento della funzione pubblica deve selezionare le sedi utilizzando strutture adeguate, come scuole di ogni grado, sedi universitarie e altre strutture pubbliche o private. Questa scelta deve rispettare criteri di economicità per ridurre i costi e rientrare nei limiti delle risorse disponibili per le amministrazioni coinvolte, che dovranno sostenere le spese derivanti dall’uso delle strutture.
16) ASSUNZIONI IN SERVIZIO PROVVISORIE
I vincitori e gli idonei nei concorsi pubblici vengono invitati dall’Amministrazione per l’assunzione provvisoria, con verifica dei titoli e requisiti richiesti. L’assunzione avviene inizialmente in prova, con durata stabilita dalla contrattazione collettiva.
Se il candidato non prende servizio entro il termine senza giustificato motivo, perde il diritto all’assunzione. Se il ritardo è motivato, lo stipendio decorre dal giorno di effettiva presa di servizio. Per i cittadini di Stati terzi, prima dell’assunzione è obbligatorio presentare documenti che comprovino le dichiarazioni rilasciate, con tutela garantita per rifugiati e titolari di protezione sussidiaria.
RIFORMA CONCORSI PUBBLICI VALIDA NEL 2025
La riforma varata nel 2023 è valida e si applica ai concorsi del 2024 e del 2025 in quanto è la nuova normativa di riferimento in vigore. Valgono anche gli aggiornamenti alle regole fatti con il Decreto PA 2025 convertito in Legge.
IL TESTO DELLA RIFORMA CONCORSI PUBBLICI
Per maggiori dettagli, mettiamo a vostra disposizione il testo dello Decreto del Presidente della Repubblica 16 giugno 2023, n. 82 (Pdf 134 Kb) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.150 del 29-06-2023. Il testo contiene le “norme sull’accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalità di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi”.
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- Regolamento dei concorsi pubblici.
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- Come funzionano i concorsi pubblici.
- Come prepararsi ai concorsi pubblici.
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- Cosa prevede la norma taglia idonei al 20%.
- Obbligo pubblicazione concorsi pubblici su InPA.
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CONCORSI PUBBLICI E AGGIORNAMENTI
Per conoscere quali sono le nuove selezioni pubbliche aperte potete visitare la nostra sezione dedicata ai concorsi pubblici, che viene costantemente aggiornata.
È disponibile anche la nostra pagina dedicata ai prossimi concorsi pubblici in uscita che offre anticipazioni sui bandi che usciranno nei prossimi mesi.
Vi consigliamo di consultare anche l’area dedicata alle guide sui concorsi, dove trovate tutte le novità e gli approfondimenti sui requisiti di accesso all’impiego pubblico e sulle regole delle selezioni nella PA.
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Buonasera,
Sono stato assunto dopo aver vinto un concorso pubblico che prevedeva un posto a tempo indeterminato con un orario di 30 ore settimanali.
Qualche giorno prima prima di essere convocato per firmare il contratto sono stato informato che a seguito di una delibera del cd dell’ente per cui avrei dovuto lavorare,l’orario è stato ridotto a 25 per motivi di bilancio.
E’ legale modificare le condizioni contrattuali esplicitate in un bando pubblicato sul gazzettino ufficiale e che è stato approvato dall’ente con apposita delibera ?
Spero di essere stato chiaro nella domanda
Cordialmente
Michele
Con la delibera l’ente può apportare la modifica che, in questo caso, è motivata dall’assenza di fondi necessari. Allo stesso modo lei può scegliere di accettare o meno le nuove condizioni contrattuali, ossia se accettare o rifiutare il lavoro.
Prima dello svolgimento dei concorsi come prevede il nuovo regolamento è sempre obbligatorio fare un avviso di mobilità esterna?
Grazie luigi
Si ma attenzione perché il Decreto PA Bis apporterà delle modifiche su questo tema, ma riferite solo ad alcune tipologie di concorso. Vi terremo aggiornati.
Buongiorno,
Mi chiedo se sia una procedura normale espletare la prova scritta dal proprio domicilio mentre quella orale sarà espletata in presenza. Questo è previsto in un bando pubblico per il reclutamento di dirigenti a tempo indeterminato. Prima della prova scritta è stata pubblicata una guida con la descrizione dettagliata di come il candidato dovrà stare seduto rispetto alla forma della stanza per il controllo della quale e’ previsto il posizionamento di un cellulare che guarda alle spalle del candidato. La cosa che non mi convince è che se malauguratamente dovesse esserci un problema alla rete internet questo è un motivo di esclusione, pertanto non è prevista alcuna forma di tutela e il candidato è già fuori gioco senza aver avuto la possibilità (opportunità) di dimostrare Il possesso dei requisiti di idoneità a ricoprire il ruolo previsto dal bando. Ritengo questa procedura poco trasparente, perché il candidato non ha il controllo dell’aula e degli altri candidati. Inoltre ritengo sia poco rispettosa delle pari opportunità e del pari diritto di accesso alla prova perché non tutti sono in possesso di strumentazioni tecnologiche impeccabili è pur volendo non si è in possesso delle stesse dotazioni. Mi chiedo se questa procedura sia a norma di legge o se sia una libera scelta dell’ente banditore. Grazie
Le prove preselettive, tramite quiz multidisciplinare, saranno somministrate in modalità digitale tramite tablet o computer oppure o anche in modalità cartacea?
Grazie
In modalità digitale.
Chiedo scusa, non ho compreso bene.
Quando si parla di prove di concorso “online”, si intende la possibilità di poterlo fare a distanza,dal proprio domicilio? Grazie
No, salvo eccezioni, si tratta di svolgere le prove presso sedi territoriali usando strumenti informatici (es. tablet o computer)
Si era parlato di esclusione della prova orale fino al 2026…….è cambiato di nuovo tutto?
Purtroppo c’è molta disinformazione. La misura a cui lei si riferisce rientra nel Decreto PA (in questo articolo invece parliamo della riforma dei concorsi pubblici sulla base dello Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento di modifica al regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487).
In ogni caso, facendo riferimento al Decreto PA, è’ scorretto dire che è stata eliminata la prova orale fino al 2026, in quanto leggendo la norma si scopre che è prevista la possibilità (non vi è alcun obbligo) di evitare la prova orale e prevedere solo la prova scritta (più un eventuale preselezione) ma esclusivamente per i profili non apicali (es. i funzionari). Quindi di fatto non vale per tutti i concorsi pubblici e soprattutto non è un vincolo imposto. Trova maggiori informazioni qui: https://www.ticonsiglio.com/novita-concorsi-decreto-pa/