Riforma fiscale 2024: cosa prevede, novità e cosa è cambiato

La guida alla Riforma fiscale 2024. Elenco e spiegazione di tutte le novità introdotte dal Governo, attivate dal 2024

riforma fiscale, fisco

Continua a prendere forma la “riforma fiscale 2024″, composta da molti Decreti attuativi sulla legge delega.

Oltre a modificare completamente gli scaglioni dell’IRPEF, i Decreti hanno anche optato per nuove scadenze fiscali e hanno riformato il sistema di deduzioni e detrazioni, introducendo diversi sgravi e aiuti per i lavoratori.

Questi Decreti, tra cui alcuni correttivi, sono stati approvati in via definitiva e pubblicati in GU come il Decreto per la razionalizzazione dell’imposta di registro, dell’imposta sulle successioni e donazioni, dell’imposta di bollo e degli altri tributi indiretti diversi dall’IVA.

In questa guida vi spieghiamo in modo chiaro e dettagliato cosa prevede la cosiddetta “riforma fiscale 2024” e quali sono le novità introdotte su imposte, fisco, detrazioni e deduzioni, nonché sulle sanzioni tributarie o sulle successioni, su IRPEF, IRES, sulle successioni o donazioni e sui tributi indiretti.

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COSA PREVEDE LA RIFORMA FISCALE 2024

Dopo l’approvazione della legge delega sul sistema tributario italiano, che vi spieghiamo in questa guida, il Governo sta procedendo con la redazione della cosiddetta “riforma fiscale 2024”, ovvero, una serie di norme in materia fiscale da attuare dal 2024.

Parliamo dei Decreti attuativi che formano il Collegato fiscale connesso alla Manovra di Bilancio 2024 e che comprendono:

  • il Decreto legislativo con “Disposizioni per la razionalizzazione dell’imposta di registro, dell’imposta sulle successioni e donazioni, dell’imposta di bollo e degli altri tributi indiretti diversi dall’IVA” annunciato in questa nota del Consiglio dei Ministri del 7 Agosto 2024 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.231 del 02-10-2024;








  • il Decreto legislativo “Disposizioni in materia di contenzioso tributario, ai sensi dell’articolo 19 della legge 9 Agosto 2023, n. 111”. È stato approvato dal Parlamento e dal Consiglio dei Ministri del 28 Dicembre 2023 in via definitiva, come spiegato in questa nota. Il testo Decreto Legislativo 30 Dicembre 2023, n. 220 è stato pubblicato sulla GU n.2 del 3-1-2024;


  • il Decreto legislativo “Revisione del regime impositivo dei redditi (IRPEF e IRES)” come spiegato in questa nota. Il testo bozza lo trovate in questa pagina e vi aggiorneremo appena sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Tra queste norme connesse in parte alla Legge di Bilancio 2024, quindi, spiccano numerose indicazioni e regole che hanno cambiato completamente non solo la struttura impositiva italiana, quella sanzionatoria, ma anche il sistema di deduzioni e detrazioni per i lavoratori, oltre a quello su imposte dirette, indirette, successioni e donazioni. Tutte queste novità, saranno inserite nel redigendo Testo Unico in materia di versamenti, riscossione e tasse.

Vediamo insieme cosa prevede la riforma fiscale 2024, con particolare attenzione alle nuove aliquote IRPEF, nonché a cosa cambia per pensionati, lavoratori e imprese.

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1) RIFORMA IRPEF 2024

In uno dei Decreti legislativi del Collegato fiscale alla Legge di Bilancio 2024 è stata avviata la riforma IRPEF 2024. Ovvero, il Governo ha apportato disposizioni relative all’imposta sul reddito delle persone fisiche per l’anno 2024, mirando a ridefinire le aliquote e i livelli di reddito per la determinazione dell’imposta lorda.

Quali sono le nuove aliquote IRPEF 2024? In particolare, la norma prevede una semplificazione con tre scaglioni di reddito e le rispettive aliquote progressive:

  • 23% per redditi fino a 28.000 euro;
  • 35% per redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro;
  • 43% per redditi oltre 50.000 euro.

Inoltre, il Parlamento ha introdotto delle disposizioni volte a garantire la coerenza tra le addizionali regionali e comunali all’imposta sul reddito delle persone fisiche e la nuova struttura degli scaglioni di reddito. L’Agenzia delle Entrate ha anche reso note le indicazioni per l’attuazione della riforma con la Circolare n.2 del 6 Febbraio 2024, presentate con questo comunicato stampa. Se volete conoscere come funziona la nuova riforma IRPEF, vi consigliamo di leggere questa guida. A vostra disposizione anche la guida agli scaglioni IRPEF per il 2024 con la simulazione su cui ci guadagna di più e le novità in arrivo nel 2025 spiegate in questo articolo.

2) NUOVE REGOLE “NO TAX AREA”

Per il 2024, il Decreto legislativo della riforma IRPEF 2024, sulla detrazione prevista per i percettori di redditi da lavoro dipendente (esclusi i redditi da pensione) e alcuni redditi assimilati fino a 15.000 euro ha annunciato l’incremento da 1.880 a 1.955 euro.

Questo amplia la soglia di no tax area fino a 8.500 euro per i redditi da lavoro dipendente, portandola in linea con quella già esistente per i pensionati. La novità era stata annunciata dalla riforma fiscale e noi ve la spieghiamo in questo articolo. Da leggere anche le novità sulla riduzione delle tasse, spiegate in questa guida.

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3) NOVITÀ DEDUZIONI E DETRAZIONI

Nel Decreto legislativo sulle nuove aliquote IRPEF 2024 del collegato fiscale alla Legge di Bilancio 2024 il Governo ha previsto anche una riduzione di 260 euro della detrazione complessivamente spettante in relazione a particolari spese sostenute dai contribuenti con reddito complessivo superiore a 50.000 euro. Altri dettagli li spieghiamo in questo articolo.

4) AUMENTO PENSIONI 2024

Con il Decreto “Anticipi” connesso alla Legge di Bilancio 2024 c’è stato anche un aumento delle pensioni nel 2024, con un primo anticipo già a dicembre 2023. Parliamo degli incrementi previsti con la perequazione ordinaria, ma con un’attenzione particolare alle pensioni al di sotto del limite di 4 volte il limite.

Ovvero, l’unico rialzo di questo meccanismo è quello sulle pensioni minime o, comunque, su quelle basse. Il Governo ha previsto, inoltre, il taglio alle pensioni d’oro, ma solo grazie alle regole della perequazione fissate dalla Legge di Bilancio 2024 e spiegate in questa guida.

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5) TAGLIO CUNEO FISCALE

La Legge di Bilancio ha previsto il taglio del cuneo fiscale 2024. Ovvero, si tratta di una misura volta ad abbassare il costo del lavoro. L’intervento prevede un esonero contributivo del 6% per i redditi fino a 35.000 euro e del 7% per i redditi fino a 25.000 euro. È valido per i dipendenti del settore privato e per quelli del comparto pubblico, con la conferma quindi dei cosiddetti “bonus lavoratori dipendenti” e bonus dipendenti pubblici già attivati per lo scorso anno. Grazie a questa e altre misure vi sono stati dei palesi aumenti in busta paga nel 2024. Tali aumenti saranno confermati anche nel 2025, come spieghiamo in questo approfondimento.

6) AUMENTO STIPENDIO STATALI

Con il Collegato fiscale alla Legge di Bilancio 2024 il Governo Meloni ha fissato l’aumento stipendio 2024 per gli statali. In particolare, è arrivato un aumento delle retribuzioni per i redditi bassi col taglio del cuneo fiscale confermato nel 2024, oltre alla riconferma del bonus 100 euro e dell’indennità da 1,5% contro il caro vita, che vi illustriamo in questa guida.

A questo si aggiunge l’accorpamento delle prime due aliquote IRPEF che riguarda anche i redditi dei dipendenti PA. La Legge di Bilancio 2024 ha incluso, poi, il rinnovo dei contratti del pubblico impiego con l’adeguamento degli stipendi all’inflazione. A tal proposito, vi consigliamo di leggere anche questo articolo sulle novità in arrivo nel 2025 sul tema.

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7) TASSAZIONE AGEVOLATA PREMI PRODUTTIVITÀ

Nella Manovra 2024, sempre a vantaggio dei lavoratori dipendenti, è stata potenziata la tassazione agevolata sui premi di produzione fino a 3.000 euro che passa dal 10 al 5%. Con la nuova misura, vi sono stati dei rialzi in busta paga per i lavoratori, come vi spieghiamo in questo approfondimento.

8) BONUS ESTATE PROROGATO

Nel collegato fiscale è stato confermato il cosiddetto “bonus estate 2024” che agevola il lavoro festivo e notturno per il settore turistico. È in vigore dal 1° Gennaio 2024 e probabilmente resterà tale anche nel 2025. L’obiettivo del bonus è affrontare la carenza di personale e garantire la stabilità occupazionale nel comparto turistico.

9) NUOVE REGOLE PER GLI AIUTI DI STATO

Le norme del Decreto legislativo sulla fiscalità internazionale del Collegato alla Manovra hanno introdotto delle regole differenti. Lo scopo è stato creare un nuovo quadro giuridico di riferimento per una politica di incentivi fiscali compatibile con la disciplina europea. Le novità valgono, in particolare, rispetto alle norme in materia di aiuti di Stato.

11) NOVITÀ SU GLOBAL MINIMUM TAX

Il Decreto legislativo sulla fiscalità internazionale del Collegato alla Manovra 2024 ha previsto novità sulla tassazione minima globale. In pratica, la Direttiva (UE) 2022/2523 recepisce l’approccio comune internazionale noto come “global minimum tax” (tassazione minima globale). Questo sistema ha introdotto un’imposta minima nazionale per le imprese che fanno parte di gruppi multinazionali o nazionali e che operano in Italia con una bassa tassazione. Il sistema impone un livello minimo di imposizione fiscale del 15% in ogni Paese in cui tali imprese operano e generano reddito, calcolato come la differenza tra l’aliquota minima dell’15% e l’aliquota effettiva. I dettagli li trovate in questa guida.

11) NUOVE REGOLE BONUS IMPATRIATI

A partire dal 2024, è stato istituito un nuovo regime agevolato per i lavoratori dipendenti o autonomi che tornano a risiedere in Italia per un massimo di 5 anni. Questi lavoratori possono beneficiare di una riduzione del 50% dell’imposta, fino a un reddito agevolabile di 600.000 euro. Le disposizioni per ricercatori e professori universitari, spiegate in questo approfondimento, restano invariate. Se volete sapere come funziona il bonus impatriati, vi consigliamo di leggere questa guida.

12) BONUS PER IMPRESE CHE TORNANO IN ITALIA

Il Decreto legislativo sulla fiscalità internazionale del Collegato alla Manovra 2024 ha previsto il reshoring in Italia, ovvero il cd. Bonus rientro in Italia per le imprese. Cioè alle imprese e attività produttive che ritornano a investire in Italia sarà riconosciuta una tassazione agevolata, ossia la riduzione del 50% delle imposte sui redditi.

Inoltre, per evitare delocalizzazioni, l’impresa dovrà restituire quanto ricevuto, pagando anche gli interessi. Ciò, se decide di trasferire l’attività in un altro Stato durante il periodo in cui beneficia dell’agevolazione e nei successivi 5 anni.

13) REVISIONE SISTEMA SANZIONI TRIBUTARIE

È stato approvato anche il Decreto legislativo “Revisione del sistema sanzionatorio tributario” che rivede complessivamente il sistema di sanzioni fiscali. Il testo prevede:

  • l’abolizione delle maxi-sanzioni fino al 240%, stabilendo che chiunque commetta violazioni fiscali pagherà al massimo il 120% dell’importo dovuto;

  • che le sanzioni saranno ridotte in media di circa un terzo, con interventi sia sul fronte amministrativo che penale. Ciò comporta una revisione dei rapporti tra processo penale e tributario e l’introduzione di meccanismi di compensazione tra sanzioni già irrogate e quelle da irrogare.

  • sul fronte penale, verranno modificate le norme relative alla non punibilità secondo i dettami della giurisprudenza, per assistere coloro che si trovano in difficoltà economiche e cercano di mettersi in regola;

  • la possibilità di compensare i crediti verso la Pubblica Amministrazione con le somme dovute a titolo di sanzioni e interessi per mancati versamenti di imposte sui redditi;

  • una particolare attenzione alla revisione delle pene per i mancati versamenti non ripetuti, nelle sanzioni penali;

  • per le sanzioni amministrative, una maggiore proporzionalità rispetto alle condotte contestate. Ciò, pur mantenendo un focus maggiorato sulle azioni fraudolente;

  • rinnovate disposizioni riguardanti la recidiva, i cumuli e le continuazioni.

14) SGRAVI AZIENDE SULLE ASSUNZIONI

Fissato nel 2024 anche il Bonus “più assumi meno paghi”, inserita nel Decreto legislativo della riforma IRPEF 2024. Queste agevolazioni riguardano i titolari di reddito d’impresa, imprese individuali, società di persone, professionisti. Le nuove assunzioni sono incentivante, con particolare attenzione a categorie di dipendenti bisognose di maggiore tutela. Per sapere come funziona la misura, vi consigliamo di leggere questa guida.

15) NOVITÀ DAL CORRETTIVO FISCALE

Nella Gazzetta Ufficiale del 5 Agosto 2024 è stato pubblicato il Decreto correttivo che introduce modifiche e semplificazioni in ambito tributario. Le principali disposizioni includono novità su:

  • l’adempimento collaborativo, con sanzioni per certificazioni infedeli, con conseguenze per i professionisti coinvolti;

  • il concordato preventivo biennale, per cui i contribuenti possono aderire entro il 31 Luglio o entro l’ultimo giorno del settimo mese successivo alla chiusura del periodo d’imposta, con requisiti specifici riguardanti i debiti tributari;

  • il reddito complessivo accertabile deve superare di almeno un quinto quello dichiarato e di almeno 10 volte l’importo dell’assegno sociale annuo. Si tratta di una misura che è un passo in avanti verso il cosiddetto Redditometro 2024.

16) TAGLI ALLE ACCISE

Il Decreto Anticipi convertito in legge ha definito una modifica connessa alla Legge di Bilancio 2024, prevedendo la possibilità di ridurre le accise sui prodotti energetici usati come carburanti o per il riscaldamento civile. Il Decreto Anticipi convertito in legge ha anche contemplato degli aumenti delle accise sui tabacchi, come spiegato nel nostro articolo dedicato. Se volete sapere come funzionano le accise sul carburante in Italia, vi consigliamo la lettura di questa guida.

17) NOVITÀ FATTURA ELETTRONICA E CORRISPETTIVI

Tra le nuove disposizioni previste nella conversione in legge del Decreto Anticipi convertito in legge, vi sono modifiche riguardanti la trasmissione telematica dei corrispettivi al Sistema Tessera Sanitaria e la fatturazione elettronica B2C.

Nello specifico:

  • la norma abroga l’obbligo di memorizzazione elettronica e di trasmissione telematica dei corrispettivi al Sistema Tessera Sanitaria tramite registratori elettronici. L’obbligo era originariamente programmato per entrare in vigore nel 2024. Previsto dal 1° Gennaio 2024;

  • un emendamento al Decreto Anticipi ha abrogato il comma 6-quater dell’articolo 2 del Decreto Legislativo n. 127 del 2015, garantendo la possibilità di scegliere se utilizzare i registratori telematici e i server-RT per l’invio dei dati al Sistema Tessera Sanitaria, anche a partire dal 1° Gennaio 2024;

  • resta l’obbligo di fatturazione elettronica per i soggetti tenuti a inviare i dati al Sistema Tessera Sanitaria ai fini della dichiarazione precompilata, a partire dal 1° Gennaio 2024;

  • è stato abolito l’obbligo di adesione preventiva al servizio di consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche. I consumatori finali potranno consultare le e-fatture emesse a loro favore senza la necessità di un’adesione preventiva.

18) NUOVE REGOLE LOCAZIONI BREVI

Il Decreto Anticipi convertito in legge ha introdotto importanti cambiamenti nel settore degli affitti brevi. L’articolo 13-ter prevede l’assegnazione di un Codice Identificativo Nazionale (CIN) alle unità immobiliari destinate a locazioni turistiche. Arriva anche l’obbligo di dotare tutte le abitazioni coinvolte di estintore portatile e dispositivi anti fuga di gas. I dettagli li trovate spiegati anche in questa guida dell’Agenzia delle Entrate.

19) ESENZIONE IVA CHIRURGIA ESTETICA

Con il Decreto Anticipi convertito in legge, l’IVA è stata esentata per le prestazioni di chirurgia estetica. Vale quando la misura è finalizzata a diagnosticare, curare malattie o problemi di salute, o a tutelare, mantenere o ristabilire la salute psicofisica. Questa esenzione è stata estesa agli interventi precedenti al 17 Dicembre 2023, con il Decreto Omnibus 2024 convertito in Legge.

20) IVA AL 10% PER INTEGRATORI ALIMENTARI

L’aliquota IVA del 10% vene applicata agli integratori alimentari, i quali saranno esplicitamente inclusi nella voce n. 80 della Tabella A, parte III, allegata al DPR n. 633 del 1972. Ciò grazie al Decreto Anticipi convertito in legge.

21) NUOVE REGOLE FONDO GARANZIA PMI

Il Decreto Anticipi convertito in legge ha previsto anche la riforma del fondo di garanzia per le PMI. Adesso, prevede una riarticolazione delle misure speciali e transitorie per il 2024. In sostanza, è stato stabilito un importo massimo garantito dal Fondo per singola impresa pari a 5 milioni di euro.

22) ALTRE NOVITÀ FISCALI CON IL DL OMNIBUS 2024

Il Consiglio dei Ministri del 7 Agosto 2024 ha approvato anche il cosiddetto “Decreto Omnibus 2024” con tante misure urgenti fiscali, proroghe normative ed interventi economici. Tra le principali novità ci sono:

  • più fondi per il credito d’imposta nella ZES unica, ossia circa 1,6 miliardi di euro per il 2024, oltre agli 1,8 miliardi già previsti, per le imprese che investono nella ZES;

  • aumento da 100.000 a 200.000 euro annui per l’imposta sostitutiva sui redditi prodotti all’estero per chi trasferisce la residenza fiscale in Italia, un sorta di nuova flat tax;

  • prorogate le agevolazioni IVA per le associazioni sportive dilettantistiche e chiarimenti sul regime IVA per i corsi di attività sportiva invernale. Ok anche al supporto agli investimenti pubblicitari nel settore sportivo fino al 15 Novembre 2024;

  • estesa la tutela assicurativa per studenti e personale della formazione per l’anno scolastico e accademico 2024 2025;

  • il Fondo per le emergenze nazionali (FEN) è stato incrementato di 150 milioni di euro per il 2024;

  • stanziati 50 milioni di euro per attività di ricerca e aumentato di 1 milione di euro il finanziamento per i collegi di merito accreditati per il 2024;

  • esenzione da garanzia per finanziamenti agevolati per imprese operanti in Africa fino al 31 Dicembre 2025;

  • contributo a fondo perduto di 13 milioni di euro per attività turistico-ricettive colpite dalla scarsa neve dal 1° Novembre 2023 al 31 Marzo 2024.

Inoltre, il Decreto include misure su differimenti fiscali, supporto agli enti territoriali, Ilva, PNRR, e rinegoziazione dei mutui degli enti territoriali.

23) SEMPLIFICAZIONE SU TRANSAZIONE CREDITI

Il testo introduce semplificazioni nei processi di espressione del parere conforme da parte dell’Agenzia delle Entrate. Vale nei casi di proposta di transazione su crediti tributari e contributivi. Inoltre, la norma semplifica le procedure per i contribuenti che desiderano consultare le fatture elettroniche emesse a loro favore.

24) NOVITÀ SU SUCCESSIONI E DONAZIONI

Con il Decreto “Disposizioni per la razionalizzazione dell’imposta di registro, dell’imposta sulle successioni e donazioni, dell’imposta di bollo e degli altri tributi indiretti diversi dall’IVA” cambia il Testo Unico sulle successioni e donazioni.

L’affiliazione non è più considerata, ma si chiarisce che gli affilianti e gli affiliati sono considerati parenti in linea retta per l’imposta sulle successioni e donazioni. Per quanto riguarda i trust e le liberalità d’uso, ecco le novità:

  • l’imposta sulle successioni e donazioni si applica ai trasferimenti da trust, ma è esclusa per le liberalità d’uso;

  • le aliquote e le franchigie dipendono dal valore dei beni e dal rapporto di parentela o coniugio tra disponente e beneficiario;

  • l’imposta è versata in autoliquidazione dal beneficiario al momento del trasferimento o anticipatamente dal disponente o trustee;

  • le agevolazioni per trasferimenti d’azienda a familiari si applicano quando c’è un cambio di controllo e vengono mantenute per almeno 5 anni. Si estendono anche a società UE o SEE o con adeguato scambio di informazioni.

Per le dichiarazioni di successione, inoltre:

  • si semplifica la documentazione richiesta e si introduce l’obbligo di invio telematico entro 12 mesi dalla data di apertura della successione, tranne per i residenti all’estero;

  • si passa al sistema di autoliquidazione con controlli successivi e possibili avvisi di liquidazione entro due anni se emerge una maggiore imposta.

Infine, per le donazioni invece, si apportano modifiche di coordinamento con la disciplina vigente e la giurisprudenza più recente.

25) NUOVE REGOLE SULL’IMPOSTA UNICA DI REGISTRO

Deciso anche il nuovo Testo Unico dell’Imposta di Registro. Tali cambiamenti mirano a implementare le procedure telematiche e a razionalizzare alcuni aspetti. Ossia, per i trasferimenti di azienda, si applicano diverse aliquote in base alla tipologia di beni (mobili o immobili) con la condizione che l’atto specifichi la ripartizione del corrispettivo tra le varie tipologie. In mancanza di tale specifica, si applica l’aliquota unica più elevata.

Nelle divisioni ereditarie, si considera il valore dei beni donati in vita dal defunto agli eredi legittimi per stabilire la massa comune, ma tali beni non sono soggetti all’imposta di registro nella divisione. Poi, per i provvedimenti giudiziari di condanna, l’Agenzia delle Entrate può effettuare l’escussione preventiva contro la parte condannata al pagamento delle spese o il debitore. Dopo la registrazione del provvedimento, l’Agenzia può riscuotere direttamente l’imposta di registro.

I contratti che trasferiscono diritti edificatori sono considerati come prestazioni a contenuto  patrimoniale e soggetti all’imposta di registro al 3%, con imposte ipotecarie e catastali fisse a 200 euro. Per i contratti preliminari, si adotta un’aliquota unica dello 0,5%, sia per le caparre confirmatorie che per gli acconti, non superiore all’imposta di registro dovuta per il contratto definitivo.

26) NORME SU CONTENZIOSO TRIBUTARIO

Nel Decreto Legislativo sul contenzioso tributario, tra le varie modifiche apportate, vi sono le disposizioni concernenti le spese di giudizio. Ora prevedono la compensazione non solo in caso di reciproca soccombenza, ma anche in presenza di gravi ed eccezionali motivi. Tale compensazione è ora estesa anche al caso in cui una parte emerga vittoriosa sulla base di documenti decisivi che essa ha presentato solo durante il corso del procedimento giudiziario.

Inoltre, la norma consente la modalità di notifica e deposito cartaceo degli atti solo per le controversie in cui il contribuente è personalmente costituito in giudizio. Il Governo nel testo aggiunge anche:

  • il rifiuto esplicito dell’istanza di autotutela tra gli atti che possono essere impugnati;

  • il diritto per la parte che lo richieda di discutere da remoto anche in situazioni in cui la discussione si svolga in presenza;

  • nel caso in cui una parte richieda la discussione in presenza, il giudice e il personale amministrativo partecipano sempre in modo fisico;

  • indicazioni più chiare sulle modalità di redazione delle sentenze in forma semplificata, stabilendo che il giudice, nei casi di manifesta fondatezza, inammissibilità, improcedibilità o infondatezza del ricorso, decida con una motivazione che includa un breve riferimento al punto di fatto o di diritto ritenuto determinante o a un precedente conforme.

27) NOVITÀ PER L’IMPOSTA DI BOLLO

Nel Decreto “Disposizioni per la razionalizzazione dell’imposta di registro, dell’imposta sulle successioni e donazioni, dell’imposta di bollo e degli altri tributi indiretti diversi dall’IVA” arrivano le seguenti modifiche riguardanti l’imposta di bollo:

  • introduzione di una modalità semplificata di pagamento per gli atti da registrare entro un termine fisso. L’imposta di bollo può essere versata tramite modello F24 entro il termine previsto per la registrazione dell’atto;

  • rimane la possibilità di pagare l’imposta di bollo per documenti analogici presentati per la registrazione in originale presso l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate mediante contrassegno telematico;

  • accorpamento dell’imposta di bollo con i diritti riscossi dagli uffici consolari. Poi, gli atti adottati o ricevuti dagli uffici diplomatici e consolari sono esentati dall’imposta di bollo.

28) NUOVE REGOLE SULLE RISCOSSIONI

Il Decreto Legislativo 29 Luglio 2024, n. 110 pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.184 del 7 agosto 2024, chiamato Decreto Riscossione 2024 ha introdotto nuove disposizioni sulla gestione dei debiti fiscali. In caso di mancata riscossione da parte dell’Agenzia delle Entrate entro un quinquennio, il testo ha stabilito uno stralcio automatico nel 2025. Poi, ha previsto anche un nuovo sistema di rateizzazione fino a 120 rate per pagare i debiti.

29) NUOVE REGOLE BANCA DATI IPOTECARIA E CATASTALE

Le procedure di accesso alla banca dati ipotecaria e catastale saranno aperte a chiunque, secondo le direttive del direttore dell’Agenzia delle Entrate. A stabilirlo è il Decreto “Disposizioni per la razionalizzazione dell’imposta di registro, dell’imposta sulle successioni e donazioni, dell’imposta di bollo e degli altri tributi indiretti diversi dall’IVA”.

La norma amplia il numero di soggetti che possono accedere gratuitamente per finalità pubbliche o funzioni giurisdizionali.

30) CAMBIA LA “RESIDENZA FISCALE”

Il Decreto legislativo sulla fiscalità internazionale legato alla Legge di Bilancio 2024 ha previsto anche nuove regole sulla residenza fiscale per le persone fisiche e giuridiche:

  • per le persone fisiche, il domicilio è ora definito come il luogo in cui predominano le relazioni personali e familiari del contribuente, con l’aggiunta del requisito della presenza fisica in Italia. Il criterio deve essere soddisfatto per la maggior parte del periodo d’imposta, inclusi i periodi non consecutivi, con le frazioni di giorno considerate ai fini del calcolo dei giorni;

  • per le persone giuridiche, vengono eliminati i riferimenti all'”oggetto principale” e alla sede dell’amministrazione, sostituendoli con tre criteri alternativi per determinare la residenza: la “sede legale,” la “sede di direzione effettiva,” e la “gestione ordinaria in via principale.” Questi criteri consentono un collegamento individuale all’imposizione delle persone giuridiche, con la sede legale che rappresenta un elemento di continuità con le normative precedenti, mentre i criteri di direzione effettiva e gestione ordinaria riguardano le decisioni strategiche e le attività di gestione della società o ente.

31) REVISIONE SULLE IMPOSTE DIRETTE SUI REDDITI

Il Decreto legislativo “Revisione del regime impositivo dei redditi (IRPEF e IRES)” interviene con una riorganizzazione sulle imposizioni. La nuova normativa riguarda diversi aspetti dei redditi, tra cui quelli dei terreni, del lavoro dipendente, autonomo, e d’impresa.

Infine, ci sono modifiche riguardanti il riporto delle perdite da parte delle società residenti per la determinazione dell’IRES, in particolare durante fusioni, scissioni, conferimenti e liquidazioni. Maggiori dettagli sulle modifiche all’IRPEF e all’IRES, li trovate in questo approfondimento.

32) CAMBIANO TASSE IPOTECARIE E TRIBUTI SPECIALI

La riforma fiscale 2024 stabilisce anche alcune modifiche riguardanti le tasse ipotecarie e i tributi speciali:

  • modifiche al tributo per la consultazione ipotecaria, con l’eliminazione della misura graduale legata al numero di formalità e l’introduzione di voci di tariffa per nuovi servizi dell’Agenzia delle Entrate nell’Anagrafe Immobiliare Integrata;

  • riduzione del 20% degli importi delle ispezioni ipotecarie per le richieste via telematica e estensione della gratuità delle operazioni ipotecarie alle pubbliche amministrazioni diverse dallo Stato;

  • per i tributi speciali per i servizi dell’Agenzia, raggruppamento in un’unica tabella, aggiornamento e forfetizzazione degli importi, e ipotesi di esenzione per i servizi automatizzati;

  • gratuità per le consultazioni della base informativa catastale via telematica e eliminazione delle misure graduali legate al numero degli elementi oggetto di richiesta nei tributi speciali catastali.

33) PIÙ TUTELE PER LE VERIFICHE FISCALI

L’articolo 8-bis, aggiunto al Decreto Anticipi convertito in legge, ha stabilito delle novità durante le verifiche fiscali. Cioè, è sempre possibile applicare le norme riguardanti l’assistenza e la rappresentanza del contribuente presso gli uffici finanziari. Questo include il diritto del contribuente di essere assistito da un professionista abilitato.

34) LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE

Il Governo nel Decreto Anticipi convertito in legge ha inserito nuove misure per la lotta all’evasione fiscale con più controlli nel settore del lavoro domestico e con modifiche alla disciplina fiscale sulle locazioni brevi e sulle plusvalenze in caso di cessione a titolo oneroso di beni immobili. Il Governo ha disposto che il recupero delle prestazioni indebite correlate alla campagna di verifica reddituale dei pensionati relative al periodo d’imposta 2021 e alle verifiche reddituali del personale degli enti di ricerca relative al periodo di imposta 2020, sia avviato entro il 31 Dicembre 2024.

35) VERSO IL TESTO UNICO FISCALE

Per accorpare queste novità introdotte dalla riforma fiscale, il Governo ha deciso di elaborare il cosiddetto Testo Unico in materia di versamenti, riscossione e tasse. La riforma mira a semplificare e razionalizzare il complesso sistema normativo esistente, unificando le normative vigenti in tema di riscossione, fisco e versamenti, in un unico testo. Il capitolato – che ingloba alle novità della riforma riscossione 2025 e quelle sulle cartelle esattoriali nel 2025 – si inserisce nel contesto delle disposizioni europee per facilitare la cooperazione internazionale in materia di riscossione dei crediti erariali.

QUANDO PARTE LA RIFORMA FISCALE

La riforma fiscale, già approvata lo scorso anno, grazie ai Decreti attuativi che vi abbiamo illustrato, è partita ufficialmente dal 1° Gennaio 2024. Ogni Decreto legislativo ha poi diverse date di entrata in vigore che abbiamo specificato nel primo paragrafo dell’articolo, come emerge dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Vi invitiamo a leggere la nostra guida alla Legge di Bilancio 2024. Per maggiori dettagli, vi invitiamo a consultare la guida sulla riforma IRPEF 2024. Vi invitiamo a leggere la guida sui bonus tasse. A vostra disposizione anche la guida al taglio dell’IRPEF nel 2025. e le ultime novità DEF sul taglio del cuneo fiscale nel 2025.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
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